Recensioni per
Il velo
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 46 recensioni.
Positive : 46
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
03/12/19, ore 17:16
Cap. 1:

Salve, Carissimo!

Qui vorrei riportare un mio pensiero ricorrente, anche se magari l'ho già scritto: le tue storie con militari come protagonisti sono per la maggior parte delle volte le migliori. Sembrerà una domanda stupida alla quale non sei tenuto a rispondere, ma per caso hai esperienza diretta?

Anche le descrizioni dei suq sono perfette (ma tu viaggi molto da quello che ho capito...).

Che ti dico a fare che i personaggi sono perfettamente caratterizzati e sfaccettati? Clem, ad esempio, che sembra lo stereotipo della macchina da guerra, ha quelli che si possono chiamare rudimenti di un codice morale (non si picchiano le donne, ad esempio).

Il mio """"infallibile intuito femminile (???)""""" , che tanto infallibile non è, mi dice che creperanno male anche questi due. (Adesso che ci penso, mi chiedo chi si sia inventato questa cosa dell'intuito femminile.)

Ma prima di divagare troppo e mettermi a parlare dei massimi sistemi peggio di Grosvenor con il gin tonic, ti saluto.
Alla prossima, non vedo l'ora di continuare! ^^

Recensore Veterano
04/06/19, ore 09:49
Cap. 1:

Ed eccomi catapultata in Iraq, tra marine sempre pronti a venire alle mani, professorine tettone alzaminareti e fiumi di birra.
Clem Boyle è ovviamente il mio preferito. Mi ricorda The Rock, anche se non sono del tutto convinta che il wrestler sia un Maori. Vabbeh, comunque siamo lì. Clem mi piace non solo per la sua mole (adoro i tipi che per dargli un bacetto ti devi arrampicare sulla scala ;) ), ma anche perché ha l'incazzatura facile ed è "paranoico". Magari un pelino troppo paranoico, ma se pel-di-carota Orange, che prima di schiattare male (come è inevitabile che sia) spero ci fornirà la spiegazione del suo soprannome, avesse avuto la metà del disturbo paranoico del suo commilitone, non si sarebbe cacciato nei guai trascinandosi dietro anche la montagna di muscoli vivente dalla carnagione scura e gli occhietti a mandorla, e chissà se c'ha pure i tatuaggi e chissà dove ce li ha ecc ecc (si è capito vero che Clem Boyle mi piace?).
Bellissima e molto accurata (come al solito) la descrizione del mercato arabo. Non sto nemmeno a chiederti se ci sei stato personalmente, tanto la risposta la conosco già.
Tutto ciò che scrivi è interessante, Vecchio mio, ma i tuoi racconti di vita militare hanno una marcia in più. Sembra che tu abbia una conoscenza diretta dell'argomento, ti viene naturale parlarne come ti viene naturale descrivere certe ambientazioni.
In ultimo: domandina curiosa e apparentemente fuori contesto: hai mai letto niente di Oriana Fallaci?
Alla prossima Vecchio mio!

Recensore Veterano
15/04/19, ore 12:55
Cap. 1:

Carissimo, mi permetto di invadere il tuo spazio vitale per lasciare qualche commento a questa storia che ho trovato molto simpatica e divertente.

Quelli che ci presenti come protagonisti sembrano - per citare il sommo Tarantino - "un paio di cazzoni" che meglio accoppiati non si potrebbe: allo scanzonato ed apparentemente sprovveduto Orange si affianca il perennemente incazzato e piantagrane Clement (che di clemente non ha proprio nulla ma va beh).
Fa tenerezza l'idea di Andrej di comprare un velo alla nonna ma è risaputo che il viola ed il nero - già funesti di per sè- costituiscano un' accoppiata nefasta imprescindibile, ed infatti ecco che vengono sequestrati dai talebani (non del tutto a torto comunque, dato che praticamente si sono consegnati da soli).

Mi ha fatto molto ridere la superficialità della Professoressa Tettona ma ancora di più la scena in cui Clement attacca il tale al muro solo per essere picchiato a sua volta dalla moglie.

Il capitolo però si conclude su una nota drammatica e lascia tanto in sospeso che devo tuffarmi sul seguito ^^

Recensore Master
25/05/18, ore 14:47
Cap. 1:

Ciao!
Eccomi qui! Da amante delle storie di guerra, non potevo non leggerla!
La storia è ben calata nel contesto della Seconda Guerra del Golfo e della vita dei marines in particolare: le atmosfere arabeggianti del suq, il tipico linguaggio militare, missioni di pattugliamento e seminari sulla cultura locale che scatenano l'inferno. In un contesto come quello che hai descritto, è praticamente normale che la presenza di una bella donna scateni commenti non proprio da lord (che poi a me il mio minareto pensa di sì ha fatto ridere); così come è normale che chi combatte i terroristi ogni giorno di tolleranza non ne voglia sapere.
Mi è piaciuta molto questa accoppiata: il tranquillo e ragionevole Orange e Clem, che, invece, è sempre sull'attenti, scatta al minimo rumore e incarna perfettamente l'idea di soldato che non si fa trovare con i pantaloni calati.
Hai reso molto bene il cambiamento di atteggiamento del venditore, che diventa sospetto (tranne che agli occhi di Orange).
Mi è piaciuto molto anche il finale del capitolo, che lascia chi legge con il fiato sospeso (e infatti io mi vado a leggere gli altri capitoli, perché muoio di curiosità).
Complimenti!

Recensore Master
14/05/18, ore 01:50
Cap. 1:

Accidenti, che strano. Io di solito leggo le tue storie rating rosso e questa è davvero diversa dalle altre. E' molto leggera e scorre via che è una bellezza, tra frizzi e lazzi.
Narratore onnisciente, giusto. Questo ti permette di fare tutte le descrizioni che vuoi in libertà. Sono stupende e aiutano perfettamente a visualizzare l'ambientazione, specie perché ne hai scelta una così colorata.
C'è tanto da vedere qui.

I soldati sono davvero buffi e simpatici. Nonostante la storia sia realistica e loro siano in guerra non sembrano minimamente spaventati e anzi, hanno pensieri di tutt'altro genere, tipo tette, veli per la nonna, distruzioni di stereo e un odio innato per Jim Morrison ( io l'adorerei, ma quella canzone non si può sentire ).
E c'è il soldato pazzo che non deve mancare mai in una storia del genere.

Con quel suo amico fanno una copia irresistibile. Combinano un guaio dietro l'altro, bella la parte dove la donna che viene menata da un altro mena lui, perché sta menando quello che la mena. Oh.

Aveva ragione l'altro a dire che le stava dicendo ' ti amo '?
Ohibò.

Il velo della nonna porta decisamente sfiga e in men che non si dica finiscono in una trappola dei terroristi!
(Recensione modificata il 14/05/2018 - 02:02 am)

Recensore Master
03/05/18, ore 00:08
Cap. 1:

ED ECCOMI QUA! ahem... eccomi qua.
Diciamo che, tra le storie in questa sezione qua, la tua mi è saltata all'occhio abbastanza velocemente, non lo nego! Ti dirò, in tutta sincerità, a Seconda Guerra del Golfo già avevo aperto la pagina, senza nemmeno pensarci un attimino in più XD ah, comunque, io non mi sono assolutamente presentato. Anche se le presentazioni a volte sono decisamente sopravvalutate voglio dire, il mio nome è scritto qui appresso, no? Percui direi che già lo conosci, no? Ma comunque, per buona educazione: io sono il Cantastorie, lo Storyteller - al plurale perché sono furbo e per sbaglio ho scritto pure la S di 'Sei un coglione, non 613' - e quindi... ma non sono qui per parlare di me, ma di TE! O per meglio dire, della tua storia... comincio con il dire che il titolo trigghera parecchio, anche perché non è proprio facile comprendere dove si ba a parare. Voglio dire: il Velo? potrebbe succedere qualsiasi cosa - di tutto, insomma, chessò... un fantasma, magari? no? no ok, scus - e quindi la curiosità è già logorante. Comuqnue, mi piace vedere come già dal primissimo capitolo conosciamo i nostri due portagonisti, ovvero Clem, una sorta di Cable/Colosso Maori che non vorrei mai incontrare sotto la fermata del buss di notte da solo, e Orange, che conoscendo le storie di guerra morirà prima ancora di poter rivelare il motivo per cui si chiama arancia... gli piacciono le arancie, forse? Gangplank, is that tu? No... non è un pirata... Ah, lascia perdere il commento di prima. Comunque sia, mi piace un sacco il rapporto tra sti due: sono come il sole e la luna, il giorno e la notte, Gesù e l'Anticristo - non dovrei ascoltare i Ghost mentre recensisco sta storia... - eppure, vanno d'amore e d'accordo. Mi piacciono un sacco questi rapporti così funzionali tra caratteri diversi. E qui ci si presenta proprio un divario: io posso dire di immedesimarmi sopratutto in Orancino, sempre calmo, al suo posto e composto a farsi gli affaracci propri - che poi zitto zitto si porta via la professoressa e le sue... qualità. Senza combinare nulla, ma comunque oh - mentre l'altro è decisamente dal temperamento più infiammabile. E già lì durante la lezione stava per fare più danni di un intero ordigno solo per quello che ha detto la povera professoressa - che anche lei, signorina... non è che sia molto intelligente dire 'l'islam è amore' davanti a gente che contro gli islamici ci combatte e che probabilmente ha visto i propri compagni morire per mano loro. Mossa stupida, prof, molto stupida... - ma comunque ha anche dei solidi principi, e quindi non alza un dito - se non la voce - su di lei, ma esprime le sue affermazioni in maniera molto civile e per nulla volgare. dimostra di avere anche un temperamento e un senso di giustizia decisamente che condivido anche quando lo vediamo a spasso assieme al partner per il mercato - scena decisamente resa da dio - in cui impatacca al muro, probabilmente facendogli incrinare qualche costola, l'anima e persino un parente a casa, un vecchio che strattonava una signora. Anche se devo dirlo, mi ha fatto ridere il pensare alla tipa che si imbruttisce e coincia a prenderlo a pugni, mentre lui si gira come se niente fosse tutto confuso e parla con il compagno.
Comunque sia, la cosa fighissima di sto capitolo è l'improvviso escalation: vanno a prendere sto cazzo di foulard - minchia Orange, te la meriti la prigionia dei talebani: ce ne erano diciottomilacinquecento miglioni di veli, li dentro, prendine uno e vattene! Non è che qualcuno ti ha comprato una collana di manga intera SENZA PRENDERE PERO' IL PRIMO NUMERO E QUINDI FACENDOTI ROSICARE PER TRE MESI FINO A CHE CERCANDOLO OVUNQUE NON L'HAI TROVATO (tratto da una storia vera) e quindi accontentati senza accollarti, eddai!
Comunque lui, imperterrito, finisce, assiame al commilitone, nelle grinfie dei talebani, tutto per colpa del velo.
Clem: la prossima volta, comprale una cazzo di palla con la neve dentro...
sono sicuro che l'abbia detto, anche se non è scritto sul testo e il testo non l'ho scritto io, cento per cento che l'HA DETTO.
Comunque sia, davvero un ottimo lavoro: scritto in maniera molto scorrevole, con molte battutine e siparietti che fanno sorridere non poco - sono ancora sicuro che il tutto si tramuterà presto in dramma, ma spero in un quantomeno dolceamaro ending - e inoltre scritto veramente bene! Bravo bravo! Non vedo l'ora di leggere e recensire l'altro capitolo, che sono curioso adesso di vedere come se la caveranno i protagonisti...anche se posso essere sicuro che probabilmente, Clem farà un culo a stelle e strisce e patriottismo a tutti i talebani esistenti lì in mezzo.
UHHHHHHHH... non vedo l'ora di vedere un po' di violenza alla Terminator! Alla prossima!

- TONIGHT, WE REWIEW! -

Recensore Master
02/05/18, ore 20:29
Cap. 1:

1° posto al contest "Sette colori per sette peccati" indetto da missredlights sul forum di EFP

Il velo – Oldfashioned – 39,5/40


Grammatica e stile di scrittura: 9,5/10
Penso di ripetermi ogni volta che devo giudicare una tua storia, eppure non ne posso fare a meno di scrivere quello che penso. Hai uno stile unico. Mi sembrava proprio di essere nei Paesi Arabi, accanto a Clem e Orange, a combattere per salvarsi la pelle. Talmente fluida la scrittura e ricca di descrizioni, che non ho altro da dire che farti i miei più vivi complimenti.
Per quanto riguarda la grammatica, ho riscontrato solo qualche errore che ti riporto qui sotto:

• “Ora muoviamoci, se non perdiamo gli altri.” (se no perdiamo);
• Di nuovo, Orange on oppose resistenza. (non oppose/hai messo un doppio spazio fra Orange e on);
• A parte guardarlo da lontano, Non poteva fare molto altro per Clem, (non (in minuscolo)).

Caratterizzazione dei personaggi: 5/5
Semplicemente magnifici. Clem e Orange erano un mix letale per me. Ho semplicemente adorato il buttarsi a capofitto nelle cose di Clem, ritrovandomi a ridere di gusto quando leggevo le sue frasi forbite o i suoi atteggiamenti di “duro a morire e pronto a tutto”. Al contrario, Orange era quello più ponderato, quello che ci pensava davvero alle cose e che cercava di non fare passi falsi. Il fatto che poi, alla fine, lui abbia comprato il velo su Ebay l’ho trovata un’idea geniale per finire la storia. Anche i personaggi secondari sono stati descritti bene: a partire dal povero soldato alla quale Clem butta lo stereo dalla finestra o alla professoressa, o anche agli iracheni stessi. Ti dirò, per quanto la situazione fosse critica, io sono letteralmente morta dal ridere quando ho letto di Clem che imbraccia il fucile e comincia a sparare dicendo “Bastardi”.

Utilizzo del peccato/colore: 10/10
Non posso che darti il massimo in questo punto. Hai utilizzato egregiamente il pacchetto, utilizzando tutti i punti al posto giusto e dando vita a una storia veramente bella. Anche l’uso del colore l’ho trovato originale. Mai mi sarei aspettata il motivo per la quale Andrej lo chiamano Agent Orange. Davvero un ottimo lavoro!

Gradimento personale: 10/10
Dirti che la storia non mi sia piaciuta è come dire che Clem è un prete del Vaticano. Piena di azione, ironia e voglia di vivere, e soprattutto tratta di un tema attuale dei nostri tempi. Hai saputo dosare il tutto non rendendolo né pesante né banale.

Titolo e impaginazione: 5/5
Il titolo è un richiamo di per sé, e possiamo anche dire che è per colpa di quest’ultimo se i nostri eroi se la sono vista davvero brutta.
Per quanto riguarda l’impaginazione non ho niente da dire. Semplicemente perfetta.


Questa recensione fa parte del 10.000 Recensioni in un anno indetto dal Giardino di EFP

Recensore Master
30/04/18, ore 18:50
Cap. 1:

Ciao^^
non potevo farmi mancare la tua ultima (o penultima?) fatica. Una storia esilarante, che mi ha veramente coinvolto e divertito (o meglio, che mi sta divertendo e coinvolgendo... qui siamo solo all'inizio!). Molto interessanti questi due nuovi personaggi, che chissà in quali guai andranno a cacciarsi per colpa di un velo... All'inizio, complici le suggestioni di "The End" dei Doors, stavo pensando di stare per inoltrarmi in un racconto fortemente drammatico, e invece sia la caratterizzazione dei personaggi che per le situazioni in cui si vengono a trovare, sembra di essere in un film d'azione anni '80... attendo di comoscere il seguito, i tuoi colpi di scena mi sorprendono sempre!

Recensore Master
23/04/18, ore 21:14
Cap. 1:

Sei bravissimo! Si passa dall'atmosfera rilassata di una canzone, ai vicoli assolati del mercato, al nascondiglio di "benintenzionati" nel giro di poche righe. Che tour!
Ti faccio i miei complimenti per come hai reso l'atmosfera, con le preoccupazioni dei Marines e con le battute da esercito che volano per l'aria all'indirizzo della terrificante Miss Tette (mi piace il nick, è azzeccato!). Secondo me, anche lei è una nemica, con le sue frasi fatte e poco indicate. Comunque, quella della conferenza che salta come una polveriera è la parte del capitolo che ho preferito, insieme con tutte le definizioni caustiche che hai messo in bocca ai soldati.
Il mio personaggio "star", come puoi immaginare, è il mezzo Maori che si incavola abbestia. Spero non gli facciano subito la pelle, perchè sarebbe un vero peccato. Sarà collerico, ma è un'esplosione di vitalità e simpatia. Orange mi incuriosisce parecchio, flemmatico com'è, anche se mi crea un senso di diffidenza, mah...
Aspetto gli sviluppi, un bacione e a presto! ^^

Recensore Master
22/04/18, ore 23:23
Cap. 1:

Ciao Old!
Mi ero promessa di passare domani mattina a leggere la storia che partecipa al contest, ma la curiosità mi ha spinta ad accelerare i tempi (e meno male direi!)
Ovviamente tutto ciò che prende forma nella tua testa non è mai banale, mai! Sei molto abile nelle descrizioni degli ambienti e riesci a creare personaggi originali, seppur seguono i canoni di quello che interpretano. In questo caso Clem e Andrej sono la coppia perfetta per un film d'azione/guerra hollywoodiano. Il primo tutto muscoli, il secondo più razionale. Ora che ci penso ricordano anche un po' Bud Spencer e Terence Hill :D
Adesso sono curiosa di sapere come se la caveranno i due marines e in particolare il motivo del soprannome Agent Orange...
Complimenti ^_^
Al prossimo capitolo,
Nina

Recensore Master
22/04/18, ore 22:08
Cap. 1:

Che bello, un nuovo racconto i guerra!
E mi sa che avremo pure un pizzico di spy-story!
Mi piacciono i marines: sono soldatacci puri e duri, avvezzi a sopportare di tutto e di più. Del resto, loro, la guerra, la conoscono sul serio, non se ne stanno rinchiusi negli uffici a smistare  scartoffie burocratiche. Clem mi piace molto, è schietto e pure un po' brutale, ma approvo il suo modo di essere, perché sa di cosa parla. Il suo amico è più un tipo diplomatico... mi ricordano Porthos ed Aramis.
Il braccio e la mente.
Ed ora, per colpa di un dannatissimo velo, si ritrovano nel covo di terroristi!
Altro che amore e pace, cara Miss Poitrine!
Ti seguirò anche in questa avventura, o Capitano, mio Capitano!

Recensore Master
22/04/18, ore 17:19
Cap. 1:

***Jim Morrison nel frattempo stava continuando imperterrito a lamentarsi***
ahahah, Sono contenta di sapere che non sono l'unica a pensare che i Doors ne hanno fatta forse una bella, tutto il resto è lagna. ^^

***Imperterrita, o forse solo serenamente ignara***
serenamente ignara, ci metterei la mano sul fuoco.

***Clem si mise in spalla l'M4, che addosso a lui sembrava poco più un fucile giocattolo,*** - sembrava poco più "di"...

***Sollevò un sopracciglio con aria di degnazione.
Clem stava per rispondere quando una voce aspra attirò la sua attenzione. Si voltò in quella direzione*** ci son troppi -zione in un colpo solo.

***In piedi davanti al negozio, Clem scrutava dentro con aria sospettosa.***
La cosa più sospettosa è che quando sono entrati si sentiva un odore chimico: si tratta delle materie prime per colorare o lavorare le stoffe, oppure trafficano chissà che cosa.

***“Tu e il tuo velo del cazzo,” non poté fare a meno di ringhiare. “Te l’avevo detto che portava rogna.”***
era pure nero e viola! :P

Come promesso ho tenuto le dita incrociate e sono contenta che tu abbia finito in tempo per partecipare al contest. ^^ Passo al commento vero. Non mi aspettavo un racconto come questo, innanzitutto perché a giudicare dall'intro credevo di stare per leggere una storia pesante per l'ambientazione, invece questi americani, pur mantenendo ognuno il suo carattere, sono i classici soldati egocentrici e testosteronici - com'è normale che sia dopo mesi di regole e stress e niente sesso - ne consegue per noi lettori un'atmosfera più rilassata e cameratesca di com'è in realtà per i protagonisti; secondo: il ritmo è più rapido, tant'è che il capitolo è più breve rispetto ai tuoi soliti. Pure tu come i tuoi personaggi sei andato dritto al sodo.
I personaggi sono assolutamente credibili e mi piacciono tutti, darei il cinque a quello che ha lanciato lo stereo fuori dalla finestra. ^___^

Recensore Master
22/04/18, ore 14:12
Cap. 1:

-molla arco e frecce e smonta da cavallo-
Oggi è proprio un tour de force! X°D

Dalle assolate e aride distese americane alle assolatissime e aridissime lande del Medio Oriente!
Di nuovo una coppia di militari, ma qui tira aria di action movie anni 80 e il tono è decisamente più ironico e avventuroso.

Clem e Orange sono davvero ben assortiti, anche se le mie preferenze vanno al gentiluomo della Virginia (Cit.) forse perché mi riconosco nella tettuta proffessoressa di arti orientali... Ma non divaghiamo X°D
Il loro modo di affrontare la vita, la guerra, le donne e i suk è diamentralmente opposto e da qui certi passaggi che sono assolutamente esilaranti: Clem procede a testa bassa e ruspa qualunque cosa, poi quando il terreno è bello liscio e spianato arriva Orange che fa lo splendido e ci da anche piccole perle di saggezza ^^

La domanda è: adesso che stanno finire in un gran brutto pasticcio manterranno entrambi la stessa flemma/irruenza?
 

Recensore Master
22/04/18, ore 11:31
Cap. 1:

Una terza storia in corso? Mio caro Old Fashioned, devi proprio spiegarmi come fai! Io già faccio fatica con una storia solo, con tre credo che impazzirei del tutto.

Comunque, questa è la prima volta che leggo una storia della categoria "azione". Devo dire che è molto interessante. Si preannuncia come un giallo misto dramma e condito con scene d'azione degne del migliore cinema americano. Interessante la scelta di ambientarla durante la seconda guerra del golfo, periodo che personalmente considero uno dei più significativi della storia contemporanea. I due protagonisti, Orange e Clem, mi stanno già simpatici. Clem in particolare. Avrà anche un caratteraccio, ma a me piace. Meriterebbe un oscar già solo per la scena in cui butta via lo stereo del soldato rompicoglioni. E ho l'impressione che ci riserverà un sacco di sorprese nei capitoli a venire.

A presto!

PS: Spero che rivedremo presto la prof tettona. Mi intriga parecchio (e non solo per i motivi che puoi pensare...)
(Recensione modificata il 22/04/2018 - 11:34 am)

Recensore Master
22/04/18, ore 11:07
Cap. 1:

Ciao^^
Vero che oggi hai postato due aggiornamenti uno dietro l'altro, quindi inizio da qui.
Sempre soldati americani (e come non riconoscerli^^), ma stavolta siamo in Iraq e ai giorni nostri.
Bella coppietta, l'energumeno mezzo maori tutto muscoli, parolacce e incazzatura e il pacifico soldato mezzo russo che pensa alla nonna lontana... due opposti praticamente^^
Peccato che, però, quel velo li abbia gettati direttamente nelle fauci dei terroristi, che sicuramente non hanno alcuna intenzione di scherzare. Né sulle tette della procace professoressa, né sull'ingenuità di Orange, né sulle canzoni dei Doors a tutto volume.
Beh, ora vedremo cosa succederà, anche se sicuramente ce ne saranno da vedere delle belle...
Complimenti di nuovo, un'altra storia che promette bene!

P.S.: quando la tettona ha detto "l'Islam è amore" sono quasi caduta dalla sedia per le risate.

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