Ciao,
innanzi tutto, ti faccio i miei complimenti per la trama: hai raccontato il giusto nella giusta dose, quel tanto che basta che far prendere il lettore, per cui non vedo l'ora di leggerne il seguito.
Tuttavia, in alcune parti, aleggia una sorta di forzatura nello stile, che (a differenza di come hanno percepito altri) sembra non ti appartenga o che tu lo stia studiando per una miglior resa della storia. Per esempio: nel prologo iniziale, il dialogo fra le due divinità, secondo me è lì che avresti dovuto osare di più. Sembra proprio una lite fra innamorati, non trovo niente di epico, se non l'immagine che si crea nella mia testa, ma non nella lettura.Credo che aspiravi a qualcosa di più.
"Rosse nubi orlate di nero velavano il cielo delle calde terre del Sud. Un insolito vento freddo le spingeva verso la capitale, sfilacciandone le forme in mille ricami. Quell’aria pungente, quasi ardita, era foriera di funesti presagi: da qualche tempo, dal Nord, provenivano segnali minacciosi, come se stesse avvenendo qualche pericoloso cambiamento, lontano, nel gelido regno di Iomhar."
E' tutto bello, ma mi chiedo perchè questo: "era fortiera di funesti presagi". A parte il fatto che potrei mordermi la lingua mentre leggo, onestamente, non ne vedo il bisogno e mi pare forzato un termine simile. Il pezzo è ridondante di queste forzature che, a parer mio, infastidiscono la lettura. Credo che sia "uno studio" da parte tua, non avendo letto altro di tuo, che ti consiglio di approfondire al fine di migliorarti, perchè oltre queste piccolezze la storia e il modo di scriverla attraggono il lettore e lo incuriosiscono.
Altre piccolezze sono il Ma a inizio frase non si usa, piuttosto si mette una virgola e si continua la frase (, ma). Non sono esperta di grammatica, quindi non ti farò un'analisi completa, ma questo dettaglio mi salta all'occhio.
Una cosa che non capisco è l'ironia di Aska Rei al termine dello scontro, che trovo un po' fuori luogo. Penso che avevi fretta di far conoscere il personaggio, tuttavia lo trovo un momento inadeguato: un guerriero, per lo più giovincello, che mette in ridicolo la regina davanti a una platea di sudditi! Boh!
Non vorrei fare spoiler, ma per caso la principessa Adara è la reincarnazione della divinità condannata? Lei col tatuaggio e sulla quale aleggia una sorta di presagio? Se è così ti consiglio di rivelare il meno possibile all'inizio. Non che la cosa disturba più del dovuto, perchè personalmente arriverei fino alla fine per vedere se ho ragione, però, mantenere ancora un po' di suspence non guasterebbe. Sempre che tu voglia fare di questo pezzo un libro.
Spero che prenderai questa critica in modo costruttivo, perchè continuo a ribadirti che la storia mi piace molto. Tutti i rimandi sono piccolezze che, se corrette, secondo me, renderebbero eccellente il tuo scritto.
Complimenti e a rileggerti |