Recensioni per
L'abisso
di inzaghina

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/10/20, ore 14:17
Cap. 1:

Che storia triste (non che si potesse scrivere qualcosa di allegro visto il momento “storico” in cui è ambientata).
Remus ha vissuto, o per meglio dire è sopravvissuto, una esistenza vuota e nell’ombra. Si è sempre svilito e sentito inferiore (a causa della sua licantropia sopratutto) e questo lo ha portato a perdere le occasioni che la vita gli ha concesso. Con sirius non è mai stato in grado di essere totalmente sincero sui suoi sentimenti e con Dora è stato quasi costretto da lei a lasciarsi andare ed assecondare i suoi sentimenti, accettando anche quelli di lei.
Davvero una storia dolce/amara ma bellissima.

Nuovo recensore
03/05/19, ore 22:25
Cap. 1:

Recensione premio per il contest "Giuro solennemente di non avere buone intenzioni!"

Meraviglioso, coinvolgente, non mi aspettavo davvero un racconto simile!
Non so come tu abbia fatto ma hai reso Remus perfettamente IC nonostante la veste sotto cui lo vediamo è diversa da quella a cui siamo abituati. Un Remus così violento e istintivo di cui non sono abituata a leggere, ma che  attraverso i suoi pensieri e i suoi tormenti rendi estremamente plausibile. L'introspezione è semplicemente perfetta, le sue inquietudini tangibili. Ho amato il rapporto con Sirius, davvero emozionante, ma soprattutto l'evoluzione del rapporto con Dora. Sebbene all'inizio sembri vederla come il semplice riflesso del cugino, anche grazie agli inconfondibili occhi grigi made in Black, piano piano emerge il sentimento per lei, scindendolo da ciò che provava per l'amico.
Complimenti!

Recensore Master
27/03/19, ore 18:21
Cap. 1:

14esimo posto al contest "La guerra del Raiting" indetto da missredlights sul forum di EFP

L'abisso – inzaghina.EFP - 31,5/40
Vincitrice del premio “Miglior storia a raiting rosso”




Grammatica e stile di scrittura: 5/10
Partiamo dallo stile che ho trovato semplice ma travolgente. Giuro per trovare gli errori ho dovuto leggerla per ben due volte. La prima volta la lettura fu di una fluidità impressionante, immergendomi completamente nella lettura, nel racconto, diventando parte di essa e andando praticamente a braccetto con Remus. Ti faccio i miei complimenti perché davvero il tuo stile mi è piaciuto molto.
Ma se per lo stile hai preso il massimo, purtroppo per la grammatica non ti ho potuto mettere nessun punto, ma non preoccuparti perché ti spiego le mie motivazioni. In primis, nella seconda lettura data, alla storia ho odiato le virgole di troppo che spezzavano la frase, e in alcune parti l'hai messa anche prima di un verbo, cosa che non si fa. Per quanto riguarda la grammatica, per quanto non abbia trovato troppi errori, ce ne sono stati alcuni che erano parecchi gravi, come i tempi verbali. Ti consiglio una seconda lettura, anche a distanza di giorni. Qui di seguito ti riporto gli errori trovati:

avvelenato da questa sensazione (quella sensazione);
a sé stesso (se stesso);
Stentava a riconoscere sé stesso (se stesso);
Era inutile mentire a sé stesso (se stesso);
Baci che non si trasformarono mai una relazione vera e propria (in una relazione);
ma Tonks lo sollevò per il mento, costringendola a guardarla (costringendolo a guardarlo);
il cuore martellava a ad un ritmo erratico (una “a” di troppo);
Qualcosa che gli permettesse non pensare a nulla. (di non pensare);
come se Sirius sarebbe stato di ritorno da un momento all’altro. (come se Sirius dovesse far ritorno);
Dora non si fece vedere né per il quanto restava del mese di aprile, né durante la prima settimana di maggio. (né per quanto);
e che molti temessero che avesse problemi di depressione. (che molti temevano che avesse);
Non ad Harry (qui non va la d eufonica);
Riuscì a vedere Silente ad Hogwarts (qui non va la d eufonica).

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Non potevo non darti punteggio pieno in questo paragrafo. Ogni personaggio da te descritto era perfettamente IC, sia nei pensieri che nelle azioni. In particolar modo sono rimasta colpita dall'introspezione di Remus, cogliendo ogni più piccola sfumatura, cogliendo l'essenza più profonda del personaggio. Dora, poi, essendo il suo complementare, è stata tratteggiata magnificamente, mettendo in risalto le sue caratteristiche, come gli occhi del cugino o la sua testardaggine, fino a finire al classico colore dei capelli. Tutti i personaggi, anche quelli più marginali, sono stati descritti benissimo, anche non avendo un ruolo chiave nella storia, senza tuttavia venir esclusi o lasciati da parte.

Ambientazione/metodi di approccio/situazione: 10/10
Il fatto che tu abbia descritto un particolare momento, tra l'altro cruciale, della storia mi è piaciuto davvero tanto. La morte di Sirius per me è stata un duro colpo (mai quanto la morte di Severus, di quella devo ancora riprendermi dopo anni), e il fatto che tu abbia ambientato l'intera vicenda in quel momento ha acuito il mio interesse. Non tralasciamo, inoltre, anche i vari spezzoni del passato messi non solo al posto giusto, ma anche esaltando quelle che sono state le scelte e gli approcci di quello che hai scritto. Ottimo il fatto di calcare le situazioni nella casa di Sirius, dando particolare rilievo.

Gradimento personale: 4/5
La storia mi è piaciuta molto per come è stata scritta, prendendo una particolare parte e facendola tua. Ti dirò che in molte parti ho addirittura fantasticato. L'unica pecca di questa storia è la punteggiatura e la grammatica, senza contare l'impaginazione per me essenziale.

Titolo e impaginazione: 2.5/5
Se il titolo lo trovo azzeccato, prendendo punteggio massimo, non posso dire lo stesso per l'impaginazione. Purtroppo per me quest'ultima ha un ruolo chiave, perché è uno dei biglietti da visita della storia. Il come si presenta la storia è fondamentale per la lettura e per attirare il lettore. Ho trovato il font troppo grande e il carattere sgraziato. La storia c'è ed è bella, la l'impaginazione non ci siamo. Ti consiglio di utilizzare un font più piccolo e qualche altro carattere. Il giustificato aiuterebbe anche nell'attirare l'attenzione.

Recensore Veterano
25/11/18, ore 15:17
Cap. 1:

non ho parole, è stato un racconto che si è letto da solo.
Travolgente, emozionante. entusiasmante e tremendamente vivido. Mi piace anche il fatto che hai inserito la relazione con Sirius, mi è piaciuto.
Trattare della sfera animalesca di Remus non deve essere per nulla stato facile ma l'hai descritta veramente bene, sia il suo tormento che cedimento e accettazione per un certo verso di chi lui è. Ho adorato tutto.
Complimenti davvero.

A presto.

sev

Recensore Master
31/08/18, ore 01:43
Cap. 1:

1 - “L’abisso” di inzaghina.EFP.
Totale: 46.6/60.

1) Grammatica e ortografia: 5.6/10.

La grammatica va abbastanza bene, ma ti consiglio di controllare meglio i verbi (a volte, li usi con qualche incertezza e non nel modo corretto) e di fare più attenzione alla punteggiatura, che presenta svariate sbavature.
“avvelenato da questa sensazione di squallore e di inadeguatezza che ora albergava in quello di Remus.”: “quella sensazione” (- 0.10).
“non riusciva nemmeno ad ammetterlo a sé stesso”: “se stesso” e metterei anche “con se stesso” (- 0.30).
Stessa cosa qua: “Stentava a riconoscere sé stesso” (- 0.20).
Stessa cosa qua: “Era inutile mentire a sé stesso.” (- 0.20).
“dalle parole deluse di un padre, che non avrebbe mai potuto accontentare.”: la virgola non va (- 0.10).
“Baci che non si trasformarono mai una relazione vera e propria”: “in una relazione” (- 0.10).
“che il cugino aveva provato nei confronti di una famiglia, che non lo avrebbe mai capito ed accettato.”: la virgola non va (- 0.10).
“ma Tonks lo sollevò per il mento, costringendola a guardarla.”: “costringendolo” (- 0.10).
“il cuore martellava a ad un ritmo erratico.”: c’è una “a” di troppo (- 0.10).
“se non sarebbe stato più semplice, lasciarsi cadere nel vuoto.”: la virgola non va (- 0.10).
“e si risvegliò nello squallido magazzino, che la colonia di lupi mannari tra cui si era infiltrato usava come base.”: la virgola è superflua (- 0.10).
“Qualcosa che gli permettesse non pensare a nulla.”: “di non pensare” (- 0.10).
“Passare la giornata in compagnia del licantropo che gli aveva rovinato la vita, non era decisamente in cima alla sua lista delle cose da fare.”: la virgola non va (- 0.10).
“come se Sirius sarebbe stato di ritorno da un momento all’altro.”: “come se Sirius dovesse far ritorno” (- 1).
“Dora non si fece vedere né per il quanto restava del mese di aprile, né durante la prima settimana di maggio”: “né per quanto” (- 0.10).
“che molti temessero che avesse problemi di depressione.”: “che molti temevano che avesse” (- 1).
“L’imprecazione sussurrata che seguì il tonfo, accelerò i battiti del suo cuore.”: la virgola non va (- 0.10).
“Il bacio che lei gli posò nell’incavo del collo, risvegliò la passione sopita solo qualche ora prima.”: la virgola non va (- 0.10).
“Non ad Harry”: la “d” eufonica non va prima dei nomi inglesi che cominciano per “h” (- 0.20).
Stessa cosa qua: “Riuscì a vedere Silente ad Hogwarts per i successivi due aggiornamenti” (- 0.20).
Inoltre, ti consiglio di curare meglio tutto il discorso dell’andare a capo. Non ho potuto riportarti ogni singola frase perché la storia era veramente lunga e avrei dovuto copia-incollartela praticamente tutta, ma devi lavorare su questo aspetto, perché rende il testo disomogeneo e poco armonico. In linea di massima, ti consiglio di andare a capo solo quando cambi argomento, quando ci sono dei dialoghi o quando vuoi sottolineare con forza certi concetti o certe frasi; in tutti gli altri casi, meglio se resti sulla stessa linea, soprattutto se stai parlando della stessa cosa: andare a capo così spesso “appiattisce” tutta la forma e rende impossibile esaltare i concetti giusti, dato che hanno tutti la stessa rilevanza a livello visivo.

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 8/10.
A parte che mi hai fatta impazzire con la punteggiatura che spezzava il ritmo sempre al momento sbagliato e con la tua compulsione ad andare a capo praticamente ad ogni frase, ho trovato la storia ben scritta. Lo stile è semplice e lineare, ma molto “personale”: la voce di Remus si sentiva forte e chiara, il suo punto di vista era espresso anche nella forma e in come hai strutturato le frasi. Ad esempio, questo pezzo mi ha fatta ridere perché mi ha trasmesso perfettamente il senso di pesantezza, di svogliatezza, di leggera depressione, d’infelicità che prova Remus mentre si lascia andare a certe considerazione: “Era d’accordo con Silente che si sarebbero visti al Quartier Generale./Non era stata una scelta di Remus, ovviamente./Il Quartier Generale significava ritornare a casa di Sirius, l’Ordine significava rivedere Tonks./E Remus non aveva alcuna voglia di fare né l’una, né l’altra cosa./Raramente le cose andavano come voleva lui, comunque.”. Ho trovato tutta la storia davvero molto espressiva, non ho fatto fatica ad immedesimarmi in Remus e nella sua storia.
Un po’ semplice lo stile, cercherei di arricchirlo un po’ (oltre a curare maggiormente la punteggiatura e la grammatica), ma nel complesso davvero buono: in certi punti mi sono addirittura commossa fino alle lacrime (della frase incriminata parleremo fra poco). Brava!

3) Titolo: 4/5.
Il titolo che hai scelto non brilla certo per originalità, però è molto bello e si dà il caso che io ami Nietzsche, perciò non può che piacermi. Mi è piaciuto soprattutto il fatto che l’immagine dell’abisso venisse richiamata più volte nell’arco della storia, come chiodo fisso di Remus. Incisivo e corto, sono sicura che incuriosirà i lettori.

4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 13/15.
Mi è piaciuto molto come hai tratteggiato i personaggi. In particolar modo devo dire che ho fatto le fusa per tutti i riferimenti Sirius/Remus che mi hai inserito: amo questa coppia (più della canonica Remus/Tonks) e mi è proprio piaciuto leggere di loro. Hai descritto bene il loro rapporto: io lo preferisco più violento, ma la tua versione è senz’altro più sana e probabilmente anche più verosimile. Ho adorato anche il fatto che Remus inizialmente si senta attratto da Tonks proprio per i suoi occhi, i suoi occhi grigi “made in Black”, mi ha proprio fatto fare le fusa, troppi feels! Avrei adorato se avessi calcato il morboso nelle scene di sesso, attingendo a questa somiglianza tra i due cugini, ma anche la tua versione mi è piaciuta. Punto di merito per questa frase, che mi ha fatta piangere (non facile con me!): “Quando i corpi nudi entrarono in collisione, Remus credette di vedere le stelle, come quella notte sulla torre di astronomia.”, mi ha davvero commossa!
Tonks mi è piaciuta molto, soprattutto quando l’hai descritta coi capelli neri e gli occhi grigi ero lì che non stavo più nella pelle. L’ho trovata davvero ben fatta: incosciente, un po’ sconsiderata, decisa, anche che fosse così passionale mi è piaciuto parecchio!
Remus mi è piaciuto, anche se secondo me avresti dovuto far venire fuori di più il suo lato animalesco. Lo hai fatto, ma l’hai resa in maniera molto soft, mentre secondo me si poteva sconfinare nel dark e scrivere proprio una bella storia. Anche l’aspetto della sanità mentale in precario equilibrio poteva essere sfruttata meglio.
Per il resto, però, ho adorato il modo continuo di sminuirsi, l’esitazione, il baratro in cui non vuole trascinare Dora, la mancanza lancinante di Sirius, il suo sentirsi solo al mondo. Bravissima!

5) Attinenza ai contenuti del pacchetto: 8/10.
Hai scelto il pacchetto: “3. Sangue del suo sangue
Nel sesto libro, Remus si infiltra come spia tra i Lupi Mannari, compito piuttosto difficile: è disprezzato anche tra loro perché ha sempre resistito alla sua natura, e vivere coi propri simili rafforza la Bestia che giaceva addormentata dentro di lui.
Con la morte di Sirius ancora fresca, non ha un attimo di pace (graditi riferimenti a una Remus/Sirius). Il suo istinto animale si risveglia e il miglior modo per affogare il dolore è la lussuria – e Tonks è sangue del sangue di Sirius, a Remus sembra di impazzire quando le strappa i vestiti di dosso, a Remus pare di perdere il senno ogni volta che lei ride e gli ricorda lui.
Remus danza sul ciglio della propria sanità mentale, e l'abisso non è mai troppo lontano.
La coppia che voglio è la Remus Lupin/Ninfadora Tonks. Vi proibisco categoricamente riflessioni melense: anche da canon è una coppia che ha avuto difficoltà a nascere, voglio che esaltiate l'aspetto problematico (unendoci, oltre ai problemi che il canon spiega, anche questa ossessione di Remus per Sirius) con tinte oscure. L'odio e l'amore sono sempre due facce della stessa medaglia.”
Per certi versi sei stata molto brava, ma ci sono alcuni aspetti che non mi hanno convinta. In primo luogo, avrei voluto che approfondissi meglio l’aspetto di questa Bestia: tu l’hai circoscritta alla lussuria e non è male, ma io intendevo più violenza vera. Anche il rapporto ambivalente non è stato sfruttato a mio parere al meglio: hai seguito molto il canon e ci sta, ma secondo me potevi approfondire questo odio/amore che lei gli suscitava, anche e soprattutto per il fatto che gli ricordava Sirius. Una sorta di attrazione fatale che poi gli provoca la nausea, che poi fa un male cane… mi avresti fatta impazzire!

6) Gradimento personale: 8/10.
La storia mi è piaciuta molto. Io non amo questa coppia, ma devo dire che tu sai sempre presentarmela in una maniera interessante e apprezzabile. Ho notato con piacere che hai applicato alcuni dei consigli che ti ho dato nell’ultimo contest di flash e che nelle scene ti sei soffermata sui particolari per rendere le descrizioni più incisive: mi ha fatto molto piacere e devo dire che il risultato si vede, il testo è qualitativamente superiore!
Peccato per qualche sbavatura nell’introspezione e in come hai gestito il rapporto odio/amore, ma per il resto davvero una bella storia.

Recensore Master
17/07/18, ore 22:07
Cap. 1:

Ciao :-)

Complimenti, ho trovato questa storia molto profonda e per nulla banale. Non è per nulla semplice sondare un animo così turbato e ferito come quello di Remus.
Silente... Beh, non so come la vedi tu, ma avrà l'aspetto del vecchietto buono, gentile e saggio e, poi, è sempre così condiscendente dall'alto della sua saggezza che alle volte non si rende conto di sacrificare le persone. Quest'idea di affidare a Remus una missione del genere, beh mi pare sia stata una carognata. Mettiamo che fosse necessario, ma quando si è reso conto quanto stesse soffrendo.
È terribile la lotta di Remus contro la Bestia, una lotta per conquistare e affermare la propria umanità.
Rimane, però, una verità fondamentale che Silente, bisogna ammetterlo, ha sempre ribadito: l'amore salva. E Remus è stato salvato prima dai suoi migliori amici e poi da Tonks.
Chissà cosa penserà poi di Teddy? Non credo vi possa essere miglior motivo per vivere!

A presto,
Carme93

Recensore Master
15/07/18, ore 10:09
Cap. 1:

Ciao Francy!
Quando mi hai detto che avevi scritto una storia su Remus e Tonks, non ho potuto esimermi dal correre qui a leggere.
Allora, devo dire che io non sono mai stata una fan della Wolfstar (non perché ci sarebbe qualcosa di male, ma semplicemente perché in canon io proprio non la vedo, e preferisco sempre il canon) e sono convinta che Remus, anche sotto gli influssi più forti della luna piena, con Tonks sarebbe sempre stato di una dolcezza unica, ma immagino anche che queste fossero indicazioni date dal contest (in bocca al lupo, tra l'altro, giusto per restare in tema).
Detto ciò, ho amato davvero tanto questa tua storia. Credo sia uno dei tuoi scritti che mi piacciono di più. Si vede che hai impiegato molta cura nella stesura della struttura del racconto, mi piace la scelta grafica dell'impaginazione, e credo che tu abbia fatto tuoi gli elementi dati dal contest, amalgamandoli bene e rileggendoli in una chiave originale.
Mi piace molto come hai scelto di affrontare la relazione di Remus e Sirius, è molto realistico, e in ogni caso l'affetto che li legava è palpabile. Il tormento di Remus si respira proprio ad ogni riga, ed è bellissimo il momento in cui dapprima sembra rivedere negli occhi ti Tonks solo Sirius, fino poi a rendersi conto che si tratta di persone diverse, e il sentimento che li lega è qualcosa di diverso.
Hai trattato a mio parere molto bene anche i rapporti fra Remus e Tonks, senza mai scadere nel volgare o in qualcosa di inutilmente esplicito, e ricordando sempre e comunque al lettore quali sono i tormenti di Remus.
Brava davvero, hai fatto un ottimo lavoro (e mi hai ricordato che qualche volta è bello uscire un po' dalla propria comfort zone, sia da autrice, che da lettrice).
Di nuovo, buona domenica Francy!