Ciao!
Sono qui per lo scambio di recensioni del gruppo Facebook.
Potrebbe spaventarti o inquietarti la velocità con la quale ho recensito, ma da domani lavoro fino al finesettimana -che non passo mai su efp-, quindi per evitare di farti aspettare una settimana intera ho preferito approfittare del tempo libero che ho questa mattina.
Inizio col dire che adoro il thriller, anche se non so scriverlo affatto, però è fra i generi che leggo più volentieri e per questo ho scelto questa storia, inoltre l'introduzione, insieme al nome che ho trovato molto interessante, mi incuriosivano parecchio.
Ho trovato l'inizio della storia un sacco curioso e interessante, da subito mi è piaciuto il tuo stile, che ho trovato "lento" o comunque "calmo" eppure molto scorrevole. Alcune frasi nello specifico mi sono piaciute un sacco, come quella utilizzata nell'introduzione e questa che la precede di poco:"La paura era quello che mi dava più soddisfazione in assoluto, la consapevolezza di star per morire e non poter fare nulla se non supplicare o piangere." mi ha dato molti spunti di riflessione e l'ho trovata ben scritta oltre che davvero piacevole da leggere in un racconto di questa tipologia.
Ho trovato tanto interessante il fatto che il protagonista ha slegato e liberato il suo avversario, quando era libero di sopravvivere senza troppi problemi, ferite e cerimonie semplicemente uccidendolo, anche se 'da codardo' magari. Il combattimento così, ad armi pari, scelto dal protagonista dà anche esso molti spunti di riflessione.
Davvero tanto ben scritta è la scena della lotta; io in queste cose purtroppo sono un disastro, non ci riesco proprio a descrivere le scene di violenza, però apprezzo e riconosco quelle ben scritte. Secondo me sono molto difficili da creare perché rischiano di non essere scorrevoli e veloci come devono, tu ci sei riuscita benissimo e hai reso la scena chiara agli occhi del lettore.
"Potevo sentire la sua morsa attorno a lui, quella fetida bastarda che prima ti fa provare paura, poi ti regala un briciolo di speranza e infine ti fa fuori." Questa è un'altra frase che ho adorato e che mi ha fatta riflettere, in generale adoro sempre gli aforismi sulla speranza e su quanto sia infame come emozione e questa mi è piaciuta parecchio, anche perché rispecchia quello che è il mio pensiero, probabilmente pessimistico, su questo argomento.
La fine mi ha lasciata perplessa. Sono stata felice di vedere che il protagonista, che per tutta l'OS rimane a noi lettori sconosciuto se non per qualche pensiero che ci permette di avvicinarci al suo carattere e alla sua personalità. Allo stesso modo, quello che sembra l'antagonista è altrettanto un mistero che non viene svelato, se non tramite qualche piccolo cenno qua e là sulla sua vita dentro la grotta.
Uno scritto davvero tanto interessante, che mi è piaciuto un sacco e che sono stata felice di leggere e poter recensire, davvero.
Alla prossima :)
fumoemiele
|