Eccomi!
E' davvero difficile recensire questo prologo. No, non c'entra assolutamente il prologo in sé, ma il fatto che essendo un prologo di una long, e non una drabble a se stante, ci sono davvero pochissimi elementi su cui basare una recensione oggettiva e completa. Quindi, per stavolta, mi lascerò trasportare più da sensazioni e gusti molto personali, a parte farti obiettivamente i complimenti per la grammatica, sempre impeccabile.
Mi scuso se da qui in poi la recensione andrà avanti per "impressioni".
Mi sembra di capire che il narratore è con POV, ovvero quello del bambino. Non so se il bambino sarà importante ai fini della trama, o se è uno dei protagonisti e non vuoi fin da subito collegarlo a questo fatto, però se è con POV io suggerirei di dargli un nome, anche se alla fine è un personaggio marginale che non si vedrà più. Provo più empatia quando so il nome di una persona, me lo rende più reale e vicino. Penso al trailer di "Dickens - L'uomo che inventò il Natale", dove si vede Dickens dare finalmente il nome giusto al suo personaggio, a Scrooge, e questo compare. E' una cosa che tengo a mente quando scrivo, e che volevo condividere.
Anche se è un prologo e ha solo il compito di introdurre contesto e i personaggi (sicuramente la bambina avrà il suo ruolo fondamentale nella storia, vediamo se mi smonti questa convinzioneXD) a me piacciono leggermente più sostanziosi. Anzi, secondo me, visto che nel prologo non è strettamente necessario creare un legame diretto con il capitolo seguente, ma è più un pre-capitolo sospeso che può ricollegarsi al finale o alla metà della storia (non so se si capisce ciò che voglio dire), credo sia sfruttabile per inquadrare il contesto, iniziare a definire l'ambiente, le linee temporali (è di impronta moderna o medievale o antica? troverò più elementi europei o asiatici o indiani?) il tono, o uno dei toni, della storia. Quindi, il secondo mio consiglio è approfondire alcune parti.
La prima frase mi piace moltissimo, perché parte subito dall'interno, nominando una festa e un piatto tipico (i nomi mi danno l'impressione di un luogo asiatico e antico). La seconda è meno immersiva, molto generica, e qui io aggiungerei alcuni elementi prima di introdurre il bambino, tra la prima e la seconda frase. Per esempio: farei sentire la folla, stimolando i sensi del lettore, accennando a suoni o musiche o voci, odori e colori. Poi la seconda frase la articolerei di più, aggiungendo proprio le sensazioni del bambino, il suo soffocare tra la folla, cercare un luogo più isolato da cui respirare e poter distinguere la gente, cercare. E sfrutterei il suo allontanarsi, mostrando attraverso i suoi occhi ciò che vede, botteghe, case, le condizioni delle strade (può sembrare stupido, ma se una strada è ben mantenuta o è piena di buche e maleodorante dice molto su ambiente e contesto). E solo dopo questo parlerei della resa, della sua paura, del suo immaginarsi la madre... e le voci degli uomini, le urla.
La scena della bambina al fiume è importante perché suggerisce l'elemento magico, non solo se l'è cavata ma mi par di capire che è piuttosto pericolosa, visto i due uomini a terra. Quindi anche questa scena la renderei più completa. Di' in che stato è la bambina - i vestiti sono stracciati o integri, sporchi o ben curati, la sua espressione è concentrata o impaurita o altro - così da aiutare a dare già una prima caratterizzazione sociale e empatica anche a lei, soprattutto perché dirai in che modo il suo aspetto viene percepito dal bambino.
Il capitolo è interessante, mostra diversi spunti che intrigano e incuriosiscono: gli accenni culturali, gli umanoidi a terra, i poteri della bambina. Sono tutti elementi che mi piacerebbe conoscere meglio nei prossimi capitoli, di domande ne ho parecchie: chi era la bambina, perché era sola e cosa volevano da lei quegli uomini? Soprattutto voglio conoscere la cultura e i costumi di questo mondo, hai iniziato accennando a una festa, quindi non vedo l'ora di sapere di più, perché la quotidianità del mondo che si crea in un fantasy è un aspetto davvero importante secondo e me, che mi affascina sempre, e tu hai saputo con pochi accenni stuzzicare la mia voglia di sapere.
Secondo me, però, la narrazione manca di corposità: essendo il prologo di una long dovrebbe avere una funzione mirata, immersiva, deve spingere il lettore a passare al capitolo successivo, e per fare questo deve dare alcune informazioni, come contesto e ambientazione e tono. Dai alla narrazione un tono, non abbozzare solamente la sequenza degli eventi che accadono.
Ripeto, la storia è interessante ma mi è mancato materiale su cui lavorare anche come lettore; e come recensore io ho commentato basandomi solo su impressioni personali, e il capitolo successivo potrebbe smontare tutte le mie impressioni. Per ora mi fermo qui.
A presto! (Recensione modificata il 10/08/2018 - 02:42 pm) |