My dear!
Sono ovviamente in super ritardo e con relativamente poco tempo perché la vita IRL fa schifo, ma eccomi qui, fresca di rewatch di Avengers IW.
Inizio subito col dirti che lo stile l'ho trovato un po' più diretto del solito, forse perchè è un lavoro precedente ma anche perchè si affronta anche il crollo psicologico di una ragazza spaventata e traumatizzata che si rifiuta di concedere a sè stessa di provare qualcosa, ma che rimane come sempre impeccabile e piacevole da leggere. Certo, non è recentissima e nel frattempo hai avuto modo di sperimentare ed evolverti, ma ho continuato ad apprezzare le tue metafore, la maestria nella costruzione delle scene e la profondità che riesci ad infondere nel testo.
Il capitolo ed entrambe le discussioni sono emotivamente pesanti ma non peso da leggere, che è naturalmente una cosa super positiva.
Per tutto il capitolo si percepisce questo rifiuto di Wanda di aprirsi e lasciarsi andare, di entrare in contatto con qualcun altro dopo quello che ha perso, ed è una sensazione forte e cupa che pervade ogni parola, andando sempre più a fondo nel POV di Wanda e nel suo trauma.
Come sempre sei davvero incredibile nella sua caratterizzazione, non so davvero come farti i mille complimenti che meriti senza risultare ripetitiva.
É ferita, è una sopravvissuta nel senso più feroce del termine, e finisce per scappare e allo stesso tempo ferire chi ama. Ho adorato il senso di morte incombente che sente non tanto su di sé (e da qui secondo me viene tutta la forza del personaggio in questo primo capitolo, la sua apatia che Nat è così brava a “tirare fuori” anche chiamandola vigliaccheria) quanto su chi ama. Il fatto che muoiano tutti coloro che le stanno intorno — Pietro fra tutti, e il dettaglio del disegno ;-; gh piango — è chiaramente l’interruttore che la spinge a rifiutare qualsiasi cosa, a partire dai sentimenti espressi da Visione.
A questo proposito, Visione è bellissimo: è innamorato ma rimane fedele al fatto di essere una macchina e un insieme di informazioni prese da dei file, e si rapporta alle emozioni di conseguenza. IC perfetto, come sempre, e fa tenerezza vederlo faticare a trovare le parole per esprimere qualcosa che non è meccanico e che non può trovare grazie a delle risorse online, ma che prova nonostante tutto.
E proprio per questo è così doloroso vedere come Wanda riesca, presa dalla rabbia del momento e anche da un certo senso di panico che si percepisce attraverso i suoi pensieri, a de-umanizzare Visione, sei stata bravissima a gestire il loro conflitto.
”E come faresti? Scaricheresti nella tua testa più manuali del linguaggio, qualche saggio scientifico o romanzetto rosa? […] Avrai diagnosticato qualche sintomo e avrai consultato subito una guida medica” in questo pezzo, ma anche in altri, Wanda si rivolge a Visione come ad una macchina ed utilizzi termini studiati per essere meccanici, come se parlasse a tutti gli effetti con un computer ed un errore di calcolo (l’ammissione di Vis a riguardo mi ha uccisa, sappilo, i miei feels piangono) ed è difficile da leggere senza commuoversi soprattutto considerando che invece la primissima cosa che Wanda pensa in apertura è: “ho ferito i suoi sentimenti”. Le macchine NON hanno sentimenti e Wanda, a dispetto di tutto quello con cui si vuole convincere, è preda di una gabbia che si è costruita da sola.
La libertà che ho letto fra le righe della sua dichiarazione ("L'amore è una cazzata. Meglio la libertà") non è la vera libertà, quanto piuttosto un “l’amore non esiste e meglio non avere niente, così da non avere nulla da perdere”. Però il ‘filo di voce’ che utilizza per quella battuta mi ha spezzato il cuore perchè ci ricorda (e anche qui sta la meraviglia della scena, così ben costruita) che Wanda è ferita e stanca e si sente morta dentro: agisce così per paura, non per crudeltà. Nonostante ciò, è veramente terribile vederla urlare a Vis che non è nemmeno umano e che non può essere innamorato di lei quando è palese che sia lei che non si può permettere di rischiare.
Comunque, se il flashback del colloquio con Vis mi ha uccisa, quello con Nat mi ha lasciata senza parole ed estasiata. Quello che dice Nat non è sbagliato, a mio parere, a livello di lettura del personaggio: è vero che Wanda è piuttosto self-centered e convinta che l’universo cospiri contro di lei, ma d’altra parte come darle torto? Aveva una, una famiglia e le è stata rubata. Ha dei poteri terribili. Tutto attorno a lei sembra andare distrutto e quindi è normale che abbia sviluppato questo meccanismo di difesa.
La cosa bellissima è che in questo primo capitolo lo sveli esattamente per quello che è: un malato e disperato meccanismo di difesa per non soffrire ancora e che Nat prende a testate pur di farle vedere che c’è qualcos’altro, oltre la disperazione.
Il fatto che Natasha le dia della patetica e della codarda più volte mi ha fatto riflettere, perchè si tratta di due donne potenti e cresciute in contesti spietati e che hanno combattuto tantissimo, soprattutto contro sè stesse, e hai dato una visione del loro “confronto” molto più violenta ed illuminante del solito colloquio fra ragazze. Certo, avrebbero potuto farsi le treccine e dirsi che va tutto bene, ma non sarebbe stato altrettanto veritiero e d’effetto. In questo modo Nat non ci va assolutamente leggera, ed anzi esagera anche volutamente nello sfidarla — quel “non hai una vita?” è tipo la risposta più IC che mi sarei aspettata da Scarlet Witch, insieme all’occasionale lampo rosso — ma in qualche modo sembra avere successo. Risulta come una sorta di "terapia d'urto", ma la domanda che fa è spot-on e adoro come hai trattato Natasha, che è un personaggio di cui ho sempre apprezzato molto l’intelligenza.
Alla fine, cos’ha da perdere?
Wanda è una sopravvissuta, e continua a martirizzarsi e isolarsi al punto che non ha nemmeno la vergogna di presentarsi di fronte a Vis, ma alla fine se è fatta per morire da sola che problema c’è a tentare?
Ti dirò, questo capitolo mi ha catapultata nelle profondità dell’angst (ho un problema con le dichiarazioni d’amore rifiutate, soprattutto se il personaggio è in conflitto con sè stesso, quindi hai colpito un trope che mi piace tantissimo) ma ho il sentore che il prossimo sarà meglio.
Ho sempre grandi aspettative per Visione quando si tratta di sollevare una situazione (e una certa Scarlet Witch <3) che appare disperata e impossibile da salvare, quindi sono molto curiosa di vedere come Wanda agirà sui consigli che le sono stati imposti da Natasha e il titolo del prossimo capitolo mi offre grandi speranze.
Come sempre il lavoro è bellissimo e molto, molto curato in ogni aspetto. Inoltre è un piacere leggerti, non importa in che fandom, quindi chiudo con gli ennesimi, sempre meritatissimi, complimenti <3
Ellie |