Recensioni per
In ogni pagina, riga e ombra
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 34 recensioni.
Positive : 34
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/05/21, ore 23:48
Cap. 2:

Mea culpa, non avevo capito che fosse una long. Fa niente, rinnovo tutto quello detto nella recensione del primo capitolo, la tua Edith è un'evoluzione molto corerete con il personaggio, della ragazza selvaggia degli inizi non è rimasto nulla, soltanto una folle passione.
"Oh Lucille, lo stai aspettando anche tu, non è vero?” ti giuro che ho avuto un colpo al cuore immaginandomi la scena.
Peccato non sia stata continuata

a presto

milla4

Recensore Master
01/03/19, ore 12:09
Cap. 2:

Ciao cara <3
Ed eccomi sul filo di lana a recensire questa storia che mi piace sempre di più e che spero veramente vorrai continuare.
La figura di Edith mi affascina tantissimo, e il modo in cui tu hai rielaborato le sue vicissitudini mi hai completamente rapita, lo confesso. È probabile che sia per il concetto stesso che sta alla base del racconto: io non sono una scrittrice, ma so bene o male cosa significa mettere su carta le immagini che mi riempiono la testa. Edith ha sempre desiderato essere una scrittrice, ma, mi domando, se non avesse incontrato Thomas – e di conseguenza vissuto tutta quella serie di tragici eventi ad Allerdale Hall – la sua “poetica” avrebbe intrapreso un percorso diverso, magari diametralmente opposto? Io credo di sì. Del resto lo ammette lei stessa, che ogni suo romanzo è una rielaborazione di quanto accaduto, e che Thomas ritorna in ogni protagonista, in ogni personaggio magnifico e tragico partorito dalla sua penna – e dalla sua Remington. Ma allora, a questo punto, l’essere diventata una scrittrice è ancora per Edith un modo per affrancarsi, per essere indipendente, per urlare ad un mondo creato dagli uomini per gli uomini “no, signori, anch’io ho qualcosa da dire”? O diventa invece un pretesto per esorcizzare qualcosa di molto più torbido, qualcosa che ha segnato Edith talmente nel profondo da non permetterle mai più di essere libera? Ma la vera domanda è: Edith vuole essere libera? Io temo che in questo caso la risposta sia negativa, altrimenti non si spiegherebbe il perché della sua spasmodica volontà di avere a tutti i costi la dimora che fu degli Sharpe; perché tornare sempre in quella casa vecchia e decrepita (e che in pratica è un debito dalle fondamenta al tetto) se non per rimanere disperatamente aggrappata al ricordo di questo amore perduto e lontano? Mi è sembrato che, ad un certo punto, persino la presenza del “fantasma” di Lucille sia diventata per Edith una presenza quasi consolante, come se l’antica “rivale” (e l’avevo ben capito che c’era qualcosa di simile sotto) rappresentasse l’ultimo punto di contatto con Thomas. In fondo, tutte e due aspettano che lui torni. Come, è tutta un’altra faccenda.
Pongo infine l’attenzione su un particolare della storia fra Edith e Thomas che mi ha molto colpita: la giovane americana rimane affascinata dal baronetto inglese per un motivo ben preciso, lui legge con attenzione ed interesse alcune pagine del romanzo che lei sta scrivendo. Non c’è modo più diretto per entrare nel cuore di uno scrittore. Non sono però sicura se si tratti davvero di una benedizione, e non già di una condanna.
Spero di aver scritto qualcosa di sensato in questa recensione. In caso contrario ti chiedo di perdonarmi, ma non è comunque incredibile quanto riesci a far riflettere con le tue storie?
Complimenti come sempre carissima, spero davvero di leggere al più presto qualcos’altro in questa sezione :)
Un bacione e un abbraccio grande :*

padme

Recensore Junior
10/02/19, ore 15:24
Cap. 2:

Letto anche il secondo capitolo, tutto d'un fiato. Devo dire che mette tristezza. Il tempo che passa fa sempre un po' male. Mi aspettavo l'entrata in scena del fantasma di Thomas sul letto di morte di lei... non so perché. È bellissima. Malinconica, romantica e triste. Un'intera vita ad attendere un'ombra (bellissimo il fatto che Lucille faccia lo stesso).
Alla prossima!!

Recensore Veterano
22/10/18, ore 11:39
Cap. 2:

Altri 20 anni rinchiusi in poche righe, un inno ad Allerdale Hall e al marito defunto che Edith ha dovuto condividere, sin dall'inizio, con Lucille, sorella maniaca del controllo e passione incestuosa del defunto Thomas.
In pochi paragrafi sei riuscita a spiegare, anche se non approfonditamente, quella che era la gelosia provata dalla ragazza nei confronti del legame che univa i fratelli Sharpe, accomunati dal destino di un'intera casata in rovina e legati per sempre da quel rapporto malato che aveva instaurato.
Molti rimandi al film, molti di più rispetto al primo capitolo, e molto più accurati anche dal punto di vista storico (ma comincio a pensare che questo sia il tuo punto di forza nella scrittura : l'accuratezza nelle ricerche al fine di rendere verosimile qualsiasi storia).

Bene, brava, bis.

Ti sollecito nel continuare questa FF aggrappandomi a quel [Continua...] a fine capitolo.

Recensore Master
20/10/18, ore 10:05
Cap. 2:

Ciao. 

Ti saresti aspettata questa recensione? 
No? Eppure l'aesthetic era un po' spoileroso secondo me. 😉😉😉😉

Non so proprio dove vuoi andare a parare con questa storia.
Non fraintendermi, mi piace (almeno per ora) non capire.

La vicenda si dipana piano piano, non è  prevedibile, posso solo immaginare che Edith ripercorre la sua vita continuamente e incessantemente, domandandosi se avrebbe potuto andare diversamente, cosa sarebbe potuto succedere se...
Ma davvero non so se questa mia previsione risulterà corretta o meno. 😂😂😂😂

Hai intitolato questo capitolo "Il tempo" e non a caso.
Sempre il 16 dicembre (allora!) di tre anni precisi. 
Edith è sempre più vecchia (ovviamente) però il suo unico pensiero è sempre Thomas. 

Vorrebbe risentire la sua voce, ricordarne il suono, per rivivere ancora una volta il loro primo incontro. 
Il destino però le è avverso. Dopo aver acquistato la proprietà (non ho preso un abbaglio, vero?) sperava di poterlo fare, grazie ai dischi di cera, ma purtroppo sono stati distrutti. 
Il medaglione è andato perduto anch'esso, non le resta niente.

Quante volte l'ha chiamato nelle lunghe notti fredde e ventose?
Innumerevoli, ma lui non è mai riapparso. 
Forse è un buon segno, lui è in pace per questo non può "ritornare" come fanno gli altri fantasmi, ma chissà.... 🤔🤔🤔🤔

Edith rimane aggrappata ad Allerdale Hall con le unghie e con i denti, perché in cuor suo continua a sperare, in ogni pagina in ogni riga e in ogni ombra che lui torni da lei.
Per questo accetta di dare Crimson Peak in pasto agli squali
(Tempi di produzione piuttosto lunghi, eh? 😂😂😂😂)

Non so se questa recensione ha un senso per te, perché temo che la mia leggera confusione si rifletta in quello che ti ho appena scritto. 
Quindi... La storia mi piace, è scritta bene e ti prego di continuarla.

Ciao.

Ragdoll_Cat 

Recensore Veterano
19/10/18, ore 20:26
Cap. 2:

Eccomi di ritorno su questa storia, cara. Non sono sicura che tu voglia o meno continuare lo scambio di recensioni con la mia Gilda, ma appena ho avuto un istante di tempo non ho potuto resistere alla curiosità e mi sono fiondata qui per continuare questa storia. La prima impressione che ho avuto all'inizio si riconferma in questo secondo capitolo. Intenso, appassionato, epico. È davvero meraviglioso, tragico e d'impatto.
Continuiamo a seguire le vicende di una Edith ormai invecchiata, e la ritroviamo sola con la sua scrittura e il fantasma di Lucille, che sembra non volerla lasciare. È stato bello leggere la descrizione del loro rapporto, è proprio così che me la immagino. Lucille alla fine ha avuto quello che voleva, o meglio pensava di averlo avuto. Uccidere Thomas e vivere con lui per l'eternità da fantasma.
Ma Thomas ha abbandonato entrambe, segno che alla fine si è liberato anche del legame che lo aveva traviato in vita.
Ammetto di essermi commossa quando Edith le ha chiesto dove fosse il suo amato.
E po l'ultima parte, quella in cui si scopre che la scrittrice ha dovuto vendere i diritti ad Hollywood ... 💓 l'ho trovato un'idea splendida, divina. Sei stata davvero brava a condensare tutte queste emozioni in un solo capitolo, questa storia sprizza goticità da tutti i pori, come la casa stregata in cui è ambientata.
Ora mi chiedo se Thomas tornerà mai da lei, anche solo per un ultimo saluto, ma sospetto che si deciderà a farlo solo quando sarà certo di non doverla più lasciare, ovvero nei suoi ultimi istanti.
Aspetto con trepidazione di scoprire come proseguirai, e se ti va di continuare lo scambio :)
Nel frattempo ti auguro una buona serata e ti mando un bacio :*

Red_Coat

Recensore Master
05/10/18, ore 11:28
Cap. 2:

Ciao :) Sono qui finalmente! Avevo letto il capitolo qualche giorno fa in realtà, ma finalmente adesso sono riuscita a rileggermelo con più calma e a sedermi per recensirlo :) 
Che bello tornare nelle atmosfere di Crimson, dico davvero. Sono incantata ogni volta che ti leggo, adoro come scrivi e ciò che scrivi e il modo in cui riesci a ricreare una particolare atmosfera: qui ho ritrovato il mondo gotico, oscuro e tenebroso del film, le sue luci soffuse e le forti emozioni che sconvolgono le anime dei personaggi. Di Edith ci parli, ma non di lei ragazza che ha da poco perso il suo amore, ti concentri su una lei adulta, ben più che adulta, una donna disincantata che ha già trascorso un’intera vita e che lo ha fatto nel ricordo costante di Thomas. Sembra quasi che abbia sempre ricreato lo stesso schema per tutta la sua vita, un po’ come lei stessa aveva ammesso quando aveva pensato all’amante del marito e aveva sottolineato che un’altra mora le rubava via l’uomo, e così si lega a tanti uomini che vogliono solo usarla e che non le sono mai fedeli. L’ho trovato un atteggiamento inconscio, molto umano, qualcosa che mi ha stretto il cuore e che fa provare una disarmante malinconia. Ha trascorso una vita triste Edith.
È nel suo momento di declino, le sue storie non piacciono più, non sono più qualcosa di nuovo che affascina i lettori e mi ha molto colpito la frase secondo cui ogni scrittore alla fine racconta sempre la stessa storia, ovvero la propria. L’ho trovata molto veritiera e me la segnerò, perché ci sono modi e modi di dire una medesima cosa e tu l’hai fatto divinamente come sempre. 
E Lucille? Che personaggio. Oltre che secondo me nel film si intuisce già dall’inizio il suo rapporto particolare con Thomas, l’ho trovata un personaggio vendicativo fino ai limiti della coscienza umana. Beh, è evidente, visto che uccide Thomas solo perché non è più ‘suo’, perché lui voleva continuare con la propria vita e lasciare andare quel folle piano che aveva avvelenato l’anima di entrambi (io poi non posso farci nulla, ma appena leggo di rapporti morbosi tra fratelli di sesso opposto e di addirittura rinuncia alla propria vita futura per l’altro/l’altra, io penso a Pascoli! È un pensiero fisso, che scatta subito. Mi venne in mente il paragone alla visione del film e ritorna anche adesso). Il rapporto tra Lucille e Thomas va oltre il morboso e Tom lo interpretò benissimo. Ma perché adesso il fantasma di Thomas sembra non far visita a nessuna delle due? È l’unica cosa che Edith vuole sapere di Lucille, vuole sapere di Thomas, l’unico punto fermo per entrambe le donne. L’ho trovata molto sentita come parte, così come quella in cui hai ripreso il titolo. Sono curiosissima perché di nuovo non immagino proprio come continuerai la storia. Ci sarà un confronto tra Edith e Thomas? Cosa accadrà? 
Bravissima come sempre, tutto perfetto!
A presto :)

Recensore Master
03/10/18, ore 23:03
Cap. 2:

Cara Shilyss 💕
Meglio tardi che mai, giusto? Eccomi qui a proseguire la vita di Edith, scandita sempre dallo stesso giorno denso di significati e soprattutto di ricordi. Sono proprio i ricordi E la loro assenza a segnare la vita di Edith; mi si è stretto il cuore leggendo che ha perso il medaglione, sai? ;-;
Edith non si arrende: persi i ricordi dei dettagli del volto insieme alla foto, perso il ricordo della voce dell'amato, a costo di rovinarsi - ironicamente identica all'ex marito, in questo - si riappropria di Allerdale Hall, cerca le tracce di Thomas ovunque; si trova davanti a un 'ovunque' ben ristretto, tuttavia, perché "i precedenti proprietari si sono disfatti di tutto".
L'unica traccia rimasta è il pianoforte, ma è un oggetto che rimanda a Lucille, più che a Thomas. Lucille, quella che più avanti definisci la sua unica vera rivale, Lucille che resta muta a eterna guardia della residenza.
Lucille che non risponde, e stranamente non dimostra rancore - o comunque, non una rabbia passionale e violenta come quand'era in vita, semmai un livore gelido -, ma semplicemente è lì. C'è sempre, Lucille, e mi piace molto il sospetto di Edith per cui anche lei stia "aspettando" Thomas. [Tutti alla ricerca di Tom, c'è poco da fare.]

Parlando un attimo più in generale, provo a soffermarmi su ciò che mi ha colpita; innanzitutto, la concezione dei fantasmi come cumuli di sentimenti. Non ricordo se la diano proprio nel film [urge un ripasso a cui provvederò senz'altro entro dicembre] o sia un'idea tua, comunque l'ho apprezzata molto.
Riguardo allo stile posso solo farti i complimenti, come sempre: lessicalmente ricco, ma soprattutto curato in modo che aderisca perfettamente a ciò che racconti: potrei star delirando, ma se nelle storie su Loki [*___*] trovo che lo stile abbia un'impronta più epica, il che è giustissimo vista la materia che tratti, qui lo trovo ugualmente cucito sui personaggi e sulle vicende; ci parli della prima metà del novecento [anche un po' oltre], non delle imprese degli dèi norreni, e questo appunto mi sembra si specchi anche nel registro linguistico.
[Piccolissima nota che non inficia minimamente la godibilità della storia, te lo segnalo solo per agevolarti nel correggerlo: ti è sfuggito un "un" nella frase "la storia della sua vita con un colori sempre diversi."]
Ma passiamo al punto che, non scherzo, mi ha fatto spalancare la bocca e mi ha mandata in tilt. "Wow, solo wow", era possibile pensare.
Di che parlo? Ma di questa frase, ovviamente:
"Sei qui, amore mio? In ogni pagina, riga e ombra?"
Edith pone infine a Lucille l'unica domanda davvero importante. Ne approfitti per raccontarci del loro primo incontro [amato nel film e stupendamente ritrovato qui]; poi, Lucille non risponde, ma in un certo senso lo fa: Edith segue il suo sguardo e trova un suo manoscritto.
E a questo punto, tu inserisci il titolo.
In generale amo tantissimo ritrovare il titolo di una storia in mezzo al testo, mi fa sorridere; in questo caso particolare non l'ho proprio visto arrivare. Ho semplicemente amato il modo in cui l'hai inserito, è davvero PERFETTO.
Se finora abbiamo assistito all'assenza-presenza di Thomas, Thomas che si sottrae, ora scopriamo dov'è possibile trovarlo: "In ogni pagina, riga e ombra", come avevamo parzialmente già visto nel capitolo precedente, ed è veramente magnifico.
Davvero, forse può sembrare banale (?) ma io sono rimasta a bocca aperta, in estasi.
Insomma, non solo hai dato alla storia un titolo stupendo e perfetto, l'hai anche inserito al punto giusto nel testo. *-* *90 minuti di applausi*
Mia cara Shilyss, per adesso mi fermo qui, ma davvero bravissima; complimenti!
Ci risentiamo presto! Un bacio,
Mari

Recensore Junior
27/09/18, ore 13:12
Cap. 2:

HI~ Eccomi qua!

Io non ho parole. Io davvero non ho parole.
Rinnovo i miei complimenti perché se riuscita a lasciarmi col fiato sospeso e davvero senza parole.
Ammetto che questa malinconia, i sentimenti che trasudano dalle parole, dalle descrizioni mi sta piacendo anche più del film che a tratti ho trovato calante, un po' oppresso in se stesso.
Sì, direi sublime. Edith è così interessante, ormai donna più che matura, cinica e in parte lasciatasi andare la sto amando, amando perché supera nettamente quella cinematografica (o meglio, non la supera, ma è la degna evoluzione (?) del personaggio). È perfetta.
Lucille è un po' il mio tallone d'achille, m'è sempre piaciuta con Thomas, sarà l'ambientazione o l'attaccamento al fratello che arriva a imbrattarsi e trasudare insanità a causa della troppa paura di separarsi. Molto fragile, crudele verso gli altri e verso se stessa.
"Sei qui, amore mio? In ogni pagina, riga e ombra?" questa frase, che è quella che da il titolo alla fanfiction, racchiude tutto. Tutto.
Sul tuo modo di scrivere penso di avertelo già detto: divino. Il lessico e la scorrevolezza, il come la dinamica arriva al lettore e come riesca ad invogliarlo a proseguire. Leggi tutto in un fiato e ne vuoi ancora ed ancora.
Non so davvero più cosa dirti, tranne: Thomas torna, pls <3
Continua così!

Maika

Recensore Master
10/09/18, ore 21:31
Cap. 2:

Eccomi qui ^^
Visto che il capitolo precedente mi era piaciuto molto ho deciso di proseguire con questa lettura e devo dire di non essermi pentita affatto della scelta fatta ^^
L'inizio del capitolo mi ha aiutata a ricordare tutto quello che precede questo, ricordandomi il personaggio di Edith, che mi piace tantissimo e adoro tutte le descrizioni che riguardano lei. La sua introspezione è curata davvero bene! Lei mi sembra molto triste, appassita dal tempo, mi affascina il fatto che scrive libri di fantasmi e che quelle storie non si allontanano mai da lei, così come i ricordi e il dolore per l'amore che ha perso.
Mi piacciono anche un sacco le descrizioni dell'ambiente, riesco infatti ad immaginarlo alla perfezione.
E poi mi è piaciuta tanto la parte finale, con Edith che, parlando con la giornalista, mente raccontando quanto sia felice di vedere tutto diventare un film. Mi ha colpito il fatto che, in fondo, parte di quel fastidio proviene dal volto di Thomas coperto da quello di un attore qualunque. 
Adoro il trascorrere del tempo in questa storia, passano gli anni e succedono cose, Edith cambia continuamente e resta sempre uguale.
Le note alla fine mi hanno aiutata a chiarire alcune cose. Purtroppo non conosco il film e alcuni passaggi mi sono sembrati confusi, adesso penso di aver inquadrato bene la situazione. Era la presenza dei fantasmi a turbarmi xD
Comunque, ribadisco per l'ennesima volta che amo il modo in cui scrivi, leggerti è meraviglioso *-*
Spero di leggere anche il prossimo capitolo!
Alla prossima! :)
fumoemiele

Recensore Junior
10/09/18, ore 12:42
Cap. 2:

Finalmente eccomi (chiedendo umilmente perdono per il ritardo fotonico!!!)
il Tempo...azzeccatissimo il titolo di questo capitolo, in cui ci fai scorrere davanti agli occhi la vita di Edith. Il tempo è stato implacabile, con lei e con quella casa che è il simbolo della sua vita. Niente è rimasto più com’era allora, niente è rimasto uguale se non nei ricordi di un'Edith ormai anziana e disillusa.
E anche quei ricordi iniziano a sbiadire: Edith ha perso ogni giorno un pezzetto in più di Thomas: la speranza di un figlio suo e la casa, allora, e poi lentamente anche la sua voce, la sua immagine e infine persino i diritti sulla sua (sulla loro) storia.
Mi pare di cogliere un perenne andare e tornare di Edith da quella casa che insieme l’attrae inevitabilmente e la respinge, perché lì è dove è iniziata e al tempo stesso finita la sua vita. Il resto non è stato altro che un cercare in ogni altro uomo, e in ogni pagina scritta quell’amore brevissimo e perduto, ma impossibile da dimenticare.
E alla fine Edith torna a vivere in quella casa, e il fantasma di Lucille diventa la sua compagna silenziosa e inquietante di quelle giornate solitarie. E Edith ormai ha accettato quella compagnia silenziosa e invisibile al mondo, perché in fondo le due donne sono accomunate loro malgrado dall’amore che provavano entrambe per lo stesso uomo: venefico e malato quello di Lucille, e salvifico quello di Edith, certamente, ma alla fine la figura eterea e sbiadita della cognata è l’unica cosa che è rimasta ad Edith. L’unica prova che tutto è davvero accaduto, perché in fondo entrambe non fanno altro che aspettare lui.
Forse ho intuito in quale direzione muoveranno le prossime pagine, e sono davvero curiosa di scoprire se ci ho beccato...ma conoscendoti mi aspetto sorprese!
Intanto complimenti perché anche in un ristrettissimo “spazio di manovra” dato dal finale del film sei riuscita come sempre a creare una storia avvincente e toccante!!
a prestissimo (e con più puntualità nel recensirti, mi auguro!)
S.

Nuovo recensore
09/09/18, ore 20:55
Cap. 2:

Ciao!
Eccomi di nuovo qui per lo scambio recensioni. ^^

Attendevo con ansia questo secondo capitolo e finalmente ho potuto leggerlo.
Che dire… questa tua Edith ha messo in luce nuove sfaccettature e sfumature da far venire i brividi.

Come sempre, e ormai so di essere diventata scontata peggio delle solite e classiche promozioni al supermercato: il tuo stile colpisce dritto al cuore.
Sai bene che adoro le tue descrizioni così come le tue introspezioni.
In particolare, adoro il modo in cui fai agire e interagire i personaggi tra loro - o singoli - nei contesti nei quali li metti.

Ripercorrere nuovamente le tappe fondamentali della vita di Edith è stato un ennesimo colpo al cuore. Un colpo al cuore potente.
Hai descritto una donna che, in un certo senso, si può dire che abbia ormai visto tutto nella sua vita e un tempo, dalla stessa, ha anche avuto tutto.
Ora, invece, è come se non le fosse rimasto più nulla e non intendo solo dal punto di vista materiale - come, ad esempio, l'aver venduto i diritti di Crimson Peak a causa dei debiti -, ma anche spirituale: Edith è vuota.
Ha perso l'amore della sua vita, ha avuto il successo diventando una scrittrice famosa ma, al contempo, non risponde mai alle lettere degli estimatori, creando così una sorta di voragine tra la sua figura solitaria e il resto del mondo.
E l'incontro col fantasma della sorella di Thomas, Lucille, mette ancora una volta in mostra la crudezza del mondo nel quale Edith vive.

Io davvero, sono senza parole.
Attendo con ansia il terzo capitolo, questa storia mi sta prendendo sempre più! **
Alla prossima,

Jill ~

Recensore Junior
09/09/18, ore 11:26
Cap. 2:

Carissima scrittrice, che bello questo capitolo!
È sempre un'emozione poter leggere i tuoi scritti, indipendentemente dal dominio di riferimento. Crimson peak è una landa selvaggia, fatta di amore, tradimenti e sensi di colpa e tu, talentuosa, riesci sempre a trasmettere tutto questo. Abbiamo a che fare con una Edith anziana, appassita, scettica e cinica, provata dalle brutture della vita, incapace di vedere il bello. Le è stata strappata via questa abilità da un amore malato ma che, nelle sue pieghe, nascondeva una purezza d'oltre tempo. Thomas è presente in quell'assenza che profuma di libro e Lucille, nemica mortale, le ricorda questa disfatta. Lo stile mi piace moltissimo, la crudezza di alcune riflessioni ci sbatte in faccia la ferocia della vita e la forza di questa donna che a volte si abbandona e altre si fa forza, sempre con strenua lucidità. Sono curiosa di leggere il seguito. Un grande abbraccio!
(Recensione modificata il 09/09/2018 - 11:27 am)

Recensore Master
09/09/18, ore 00:43
Cap. 2:

Ciao cara,
sono felice di essere la prima a recensire questa bella storia, questa sarà anche la mia 460 recensione e arrivata a 500 ho intenzione di prendere una serie pausa da molte delle attività sui gruppi FB, ma lasciando da parte questi discorsi passiamo dunque al Capitolo.
Non mi aspettavo ci fosse salto temporale così ampio, sia tra questo capitolo e il precedente, sia all'interno del capitolo stesso. Si percorre la vita di Edith in ogni sua tappa e sì... ognuna di esse porta con se una tristezza profonda e senza equali; da un lato un po' mi dispiace, vedere una donna del suo talento ridursi così è dura, però le varie tappe e drammi aiutano il lettore a comprendere le varie sfaccettature del suo carattere. Edith non sì risposata dopo l'addio del marito ( consapevole che avrebbe condannato qualsiasi uomo al medesimo destino, oltre ovviamente a non poter amare altri che Thomas ), il successo l'ha portata ad avere dei debiti ( tanto da costringerla a vendere i diritti di Crisom Peak ad Hollywood ), è una scrittrice affermata ( ma che non risponde alle lettere degli estimatori ). Del testo mi ha colpito l'incontro con la sorella di Thomas ( o meglio il fantasma dell stessa, credo che in essa sia sintetizzata appieno l'atmosfera del film.
Non credo sarà una fic lunga, ma di certo è una piccola perla.

Ti auguro un buon proseguimento per ogni tuo scritto,

Sinceri saluti,

Elgas