Byron non è mai stato fra i miei personaggi preferiti e qualche tempo fa non avrei mai pensato di leggere una OS dedicata a lui. Per fortuna che questo è quello che pensavo prima e che le persone cambiano: sono così felice di averla letta.
Dentro questa fiction, semplice e delicata, ho trovato una grande attenzione nei confronti di questo personaggio e del mondo attorno a lui: i pensieri su i suoi figli, sulla sua stessa umanità... mi hai fatto provare empatia per un personaggio che, la prima volta che vidi la serie, non mi disse molto.
Invece è una persona complessa e questa storia mi ha convinto ancora di più di questo.
Mi è piaciuta davvero tanto l'idea di Byron che tenta di tornare a vivere una vita "normale" nonostante l'aspetto infantile e della libreria vecchia, quasi come se fosse un portale per viaggiare indietro nel tempio e trovare un qualcosa per farlo riavvicinare di nuovo al maggiore (e forse, il più ferito) dei suoi figli.
Apro una piccola parentesi su T.S. Eliot: non ho mai letto nulla di suo (è una mancanza che vedrò di colmare il prima possibile), ma lo conosco poiché il mio attore preferito (praticamente il mio husbando), Groucho Marx, era un suo grande amico e si sono scambiati molte lettere.
Adoro il tuo stile, è molto scorrevole e sei riuscita sia a farmi immergere nelle preoccupazioni di Byron, sia a farmi sentire una spettatrice, una persona che stava girando quella stessa libreria.
La fine mi ha lasciato una sensazione mista, una tristezza speranzosa, se vogliamo dirla così.
Ancora complimenti!
Sayonara,
Yulin Fantasy
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