Ciao, koopa~♥

Nell'ultima settimana mi sono recuperata la raccolta e giunta alla fine non posso che farti tantissimi complimenti!
Sono molto impressionata dalla vasta gamma di figure che hai trattato, la quasi totalità delle quali non avevo mai sentito nominare.
Ho trovato alcune delle drabble particolarmente toccanti per i temi inseriti, altre più evocative, ma comunque tutte ampiamente istruttive.
Mi è piaciuto molto anche il tuo alternare i punti di vista — dalla prima alla terza persona — facendone sempre un uso impeccabile.
Davvero bravissimo, e se mai raggruperai le idee per una seconda raccolta vorrei, per una volta, seguirla in corso di pubblicazione. (*-*)
Sì, mi piacerebbe molto!
A presto, koopa~♥

Leggi la risposta dell'autore

Bellissima raccolta! Mi sono letta le drabbles una dopo l’altra, ognuna particolare a modo suo.
“Antologia della storia dimenticata” è un titolo azzeccatissimo perché hai deciso di farci conoscere personaggi non sempre di primo piano: la sofferenza della regina Anna, che ha superato diciotto gravidanze per poi ritrovarsi con un ottantenne come erede, Zauditu’ sposa-bambina ad addirittura sei anni, Zoe che ricorre al veleno per favorire l’odiata sorella Teodora, Wu Zetian , una vita senza scrupoli, disposta a sacrificare più di un figlio per avere milioni di sudditi…Sono soltanto alcune delle regine che mi hai fatto conoscere con la loro umanità, le loro solitudini e le loro ambizioni ma che mi hanno lasciato qualcosa.

Una delle drabble più forti è sicuramente “La morte Bianca” : il candido della neve sporcato dal rosso del sangue e dal nero della morte causata dal più “prolifico” cecchino della storia…
La mia preferita però è l’ultima su Enriqueta Gastelumedi . Le persone passano, come il tempo.
Come i popoli.
Come la storia
Questa è una delle frasi più vere e più d’effetto che abbia mai letto. Dovrò appuntarla da qualche parte.
E la fine di una donna che ha intagliato il legno per far rivivere un mondo scomparso, è stata la degna conclusione di questa raccolta.
Complimenti davvero

Leggi la risposta dell'autore

Noooo dai ormai ti riconoscevo con questa one-shot che rinchiudeva tutto il tuo più grande interesse, perché si vedeva tutta la passione che mettevi in questa storia, nella Storia, si vedeva che era il tuo campo di battaglia e mi ci ero affezionata....ovviamente ti continuerò a seguire, ma provo già nostalgia per ciò che è stata l'Antologia della Storia Dimenticata, che scava nel dimenticato, nell'antico...bellissimo.
Anche questa one-shot bellissima, ogni frase mi è piaciuta, l'iscrizione, la morte dell'ultima persona di un popolo, una persona il cui corpo si arrende ma che non sarà dimenticata, e a cui sopraggiunge la FINE, sua e della raccolta. Fantastico.
Bene, eccoci qua, con i più grandi complimenti e la speranza di riuscire a passare presto a leggere qualcosa di tuo.
Un bacio,
Karen.

Leggi la risposta dell'autore

La fine: titolo appropriato. In effetti fanno venire una gran tristezza queste storie di ultimi sopravvissuti di interi popoli, ed Enriqueta in particolare. Tutto quel tempo passato a intagliare il legno, a impegnarsi a non permettere che i simboli della sua cultura la seguissero nella tomba.
Una vicenda triste e allo stesso tempo commovente, e tu l'hai raccontata benissimo in poche parole. Complimenti davvero, per questa drabble e la raccolta in generale!

Leggi la risposta dell'autore

Ciao caro^^
Molto commovente l'ultimo racconto di questa raccolta, direi che hai scelto il soggetto perfetto per concludere questo tuo lavoro.
E' triste pensare che la morte di Enriqueta abbia segnato la fine di un intero popolo, ma grazie alla sua arte la memoria della sua storia e la sua cultura rimarrà immortale, un inestimabile tesoro per le generazioni future.
E' stato davvero interessante scoprire la Storia attraverso i tuoi racconti, grazie a te i protagonisti hanno letteralmente preso vita, credo che tu sia riuscito perfettamente a rendere onore alla memoria di tutti questi grandi personaggi.
Complimenti meritatissimi, si vede che ti sei impegnato tantissimo, soprattutto per l'enorme lavoro di ricerca, e in poche parole hai sempre colto in pieno l'essenza di ogni personaggio. Insomma, è stato un piacere poter viaggiare attraverso i secoli per scoprire queste storie ormai non più dimenticate^^
Ancora complimenti e alla prossima! :)

Leggi la risposta dell'autore

Salve, eccoci alla conclusione, hai cominciato con la regina Anna di Inghilterra, in un dato senso l'ultima, e termini con Eriqueta, l'ultima del suo popolo, alfa e omega, in un dato senso. un lavoro davvero accurato, sintesi e miniatura, che ha spaziato su fronti molteplici con immensa bravura e preparazione .Tanto detto mi complimento e rimango in attesa delle prossime .. A presto JQ

Leggi la risposta dell'autore

Ciao carissimo^^
e direi che con questo ultimo capitolo ti sei proprio superato. Enriqueta è una persona emblematica, per il suo essere l'ultima rappresentante di un popolo scomparso. La sua fine è la fine di un'epoca, di una fase della civiltà umana.
La fase in cui il rapporto tra uomo e natura, simboleggiato dalle scultire realizzate nel legno raccolto e poi lavorato con attrezzi artigianali, era ancora vivo e stretto, nel bene e nel male.
Enriqueta era una persona saggia, che sapeva tutto ciò e che accettava il bene e il male della sua condizione: ultima, simbolo, portavoce.
Complimenti, sai sempre andare all'anima delle cose e sai sempre come mostracela in modo che possiamo vederla anche noi.
Una grandissima raccolta, che insegna e fa pensare.

Leggi la risposta dell'autore

E dunque siamo giunti alla fine, narrando appunto di una fine multipla: quella di un'anziana donna e, soprattutto, quella di un popolo ormai dimenticato dal resto del mondo. Anche tu, con le tue piccole perle, hai contribuito a ricordare molte storie sconosciute e quasi da tutti dimenticate.
Questa raccolta va dritta tra le mie preferite!
A presto!

Leggi la risposta dell'autore

Buon pomeriggio.
Un finale dedicato agli Indios...
La loro è veramente una Storia tristissima, soprattutto se si pensa alla profondità di molte di queste culture.
Complimenti per l'umanità estrema di questo testo.
Spero di leggere altre raccolte di questo genere, scritte da te magari :)
Buon fine settimana :)

Leggi la risposta dell'autore

Ciao!
Che dire, grazie a te per questi frammenti di storia dimenticata. Manzoni poneva un'importante differenza tra la storia dei grandi condottieri, dei personaggi dai nomi altisonanti e di coloro che semplicemente osservavano inermi lo scorrere degli eventi. Manzoni si è molto soffermato su questi spettatori di grandi eventi e io non ho mai dimenticato questa differenza. Con questa ultima drabble hai messo in luce ancora una volta quest'intento, che a me ricorda tanto Manzoni, di dare una voce all'oblio che la storia, di diritto, porta con sé, una voce a chi è stato dimenticato. Questa ultima drabble ha un significato molto forte: in un mondo sempre più orientato verso l'omologazione, verso una globalizzazione sfrenata e la perdita di una propria identità, Enriqueta, ultima sopravvissuta della sua comunità, porta alto strenuamente il proprio nome e quello della sua gente. Non voglio cadere nel moralismo, non esiste per me conformismo e anticonformismo. Ammiro semplicemente chi non dimenticherà mai le proprie radici, chi sa da dove viene e cosa ha passato, poiché è un incentivo per costruire un proprio futuro. Enriqueta non è morta e nemmeno tutte le regine e i personaggi di cui hai parlato. Sarà una frase scontata, ma io credo che nessuno morirà mai veramente se c'è ancora almeno una persona che continuerà a parlare di loro. Enriqueta e il suo popolo vivono nel legno da lei inciso e venduto ai turisti. Ti ringrazio come sempre per averci arricchito un po' di più, continuerò a seguirti, per quanto potrò, in questi mesi. Alla prossima!

Proximae Centauri

Leggi la risposta dell'autore

Beh insomma, alla fine fai commuovere anche me... e poi sarei io, quello che fa stringere i fazzoletti... chiude questa carrellata di figure affascinanti, magnetiche, davvero straordinarie (ognuna potrebbe essere il personaggio di una lunga epopea) la figura di questa donna umile, che sembra quasi tirare i fili di tutte le vicende di luce e d’ombra narrate sino ad ora. La sera scende all’estremo confine del mondo abitato, e anche questo è un simbolo: è come essere giunti al tramonto della storia, all'ultima pagina del nostro libro di storia (quando andavo a scuola io, con la seconda guerra mondiale finiva il libro, e pure l'anno scolastico... sarà per questo che quel periodo storico lo preferisco tra tutti?).
Questa raccolta è già tra le mie preferite, e attendo naturalmente il seguito perché per sua natura la storia non finisce...
Intanto tu hai in mano un ottimo lavoro, se vogliamo anche diverso dal solito per il tema, per il taglio che hai voluto dargli e per aver usato le drabble per creare questi minuti ma intensissimi frammenti.
Complimentoni e a presto!

Leggi la risposta dell'autore