Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_
Continuano le trame del duca d’Orléans che questa volta vuole sbarazzarsi del lontano cugino di Oscar, il conte di Canterbury, da lui ritenuto responsabile del cambio di politica di re Giorgio III e del principe di Galles. |
Capitolo denso di avvenimenti. |
Ciao Agrifoglio. In questo capitolo il protagonista è André e mi piace come si esprima riguardo i suoi ideali,ma con estrema pacatezza e sensibilità. Questo contrapposto a Bernard,che a differenza di André non è abituato a frequentare i nobili e parte del tutto prevenuto. André ha una visione più completa e razionale. Intanto vi sono anche i due Duchi che,nonostante non abbiano quello che si aspettavano da parte inglese,continuano a tramare. Abbiamo oltre ai sentimenti sempre un filone storico e di avventura,intrecciando meglio la narrazione e arricchendola. E soprattutto,chi ha rubato quella spada e e perché? Un saluto. :) |
Questo capitolo è ricchissimo di eventi e di personaggi. |
Adesso ci si mette anche la nonna, povero Andrè!! |
Il re d'Inghilterra per adesso sembra non avere intenzione di andare contro la Francia. |
Bene, il re d'Inghilterra fa un po' il broncio ma non sembra intenzionato ad andare contro la Francia almeno per adesso! Tutto ciò però non ferma i due duchi della malora che anzi ne incolpano il conte di Canterbury ed ordiscono un piano par assassinarlo. La famiglia Jarjayes a questo punto ha organizzato il controcomplotto e sarebbe bello sapere di che cosa stavano parlando. |
Ma che bel capitolo! |
In super ritardo,anzi , proprio in "zona Cesarini' ma sono presente! Il capitolo si divide sostanzialmente in 3 parti la prima parte di ricongiunge con la terza poiché è avventurosa ed anche vagamente sinistra. Mi fa pensare ad un chiasmo in prosa narrativa. Nel mezzo sono inserite molte realtà: la realtà del popolo francese e la tragedia che sconvolgerà a breve la nazione(sebbene,dalle parole di André si intuisce una vana speranza affinché ci sia ancora del tempo per risolvere le cose),la realtà di Oscar,che non solo nega i suoi sentimenti ma dimentica persino quelli profondi di André, sentimenti comunicati con livore ed esasperazione ma assolutamente lampanti quella certa sera ....la realtà di Madame Jarjayes che qui non sembra assolutamente un personaggio insignificante, anzi, è una donna che pur con i limiti d'azione dell'epoca e la conseguente sudditanza rispetto al marito,ha una sua personalità,le sue idee e naturalmente ha una grande simpatia per André,che sta cercando con successo di trasmettere al generale. Lo scenario è molto interessante,si sente che una svolta è vicina e non so se André accetterà di buon grado da separarsi da Oscar,o magari sarà costretto a farlo, però sono convinta che accadrà qualcosa per cui rimarranno ancora una volta uniti. Sembrano quei grandi amori di Venditti che fanno i giri immensi eppoi ritornano ,.. ....per ora dobbiamo accontentarci del colpo di scena finale,chi ha fatto scomparire la spada di André? Ciao,a presto!:) |
Arrivo trafelata e con ritardo a scrivere questa recensione: sono giorni convulsi! Spero di sottolineare tutti i passaggi che, durante la più volte interrotta lettura, mi ero mentalmente annotata di commentare. |
La storia continua a essere ricca d'intrecci. I Duchi da una parte e la famiglia Reale con tutti gli alleati dall'altra. Non si smentisce il Duca D'Orléans, personaggio viscido, interessato al suo personale tornaconto e al crollo dei reali. |
Caio, |
C'è davvero tanto, in questo capitolo, a partire dalle varie considerazioni di tipo politico che lo rendono molto diverso da quello della settimana scorsa. Quello che domina di più la conversazione, in questo senso è André; e mentre quello originale si limitava a fare qualche discorso un pochino pressapochista, immagino che in questa versione il suo interesse per una società riformata sia sincero e venga da ideali elevati. Che è una cosa interessante, e ha senso in un'ottica di "ristrutturazione" di un personaggio che in origine andava sempre più a ramengo. Le cose che dice sono condivisibili, e mi piace il modo in cui si sforza di fare da mediatore tra gli esponenti della nobiltà e Bernard! E' una scena che fa vedere quanto André si trovi preso nel mezzo di due realtà e quanto voglia conciliarle una con l'altra. |
Quante cose succedono in questi primi giorni di agosto del 1788. Oscar riceve tutto sommato buone notizie dal cugino Cedric, l'Ambasciatore inglese in Francia non è pericoloso, è stato disinnescato da Re Giorgio e dal Principe di Galles, anche se dalla lettera che l'Ambasciatore manda al Duca D'Orleans si evince che non è così sciocco e vanesio. Cip &Ciop (D'ORLEANS e De Germain) non demordono, anche se Henry è più ingenuo mentre Filippo è decisamente luciferino, assolutamente sociopatico, disinteressato al destino di chiunque che non sia lui stesso, infatti non aveva avvisato de Germain dell'attentato, e anche adesso col nuovo piano lui resta un burattinaio nell'ombra, dribblando ogni ripercussione. Il generale merita una recensione tutta sua, ha finalmente riconosciuto i molteplici meriti di André. André è intimidito ed emozionato ma quando parla di politica è in stato di grazia. Bernard un po'meno, è decisamente irruento. Tra tutto ciò mi pare di vedere un barlume di presa di coscienza da parte di Oscar, illuminata anche dalle parole di nanny, e ultimo ma non ultimo che fine ha fatto la spada? Sempre più brava, aspetto trepidante il seguito, a presto 💓 |
André è stato molto chiaro e ha fatto benissimo, sia a mostrare quello che sarebbe accaduto di lì a poco, sia a elencare cosa sarebbe doveroso e giusto fare, ed è davvero molto lucido in merito; certo, in certe cose è ancora un po' indietro, ma io sono un'accesa sostenitrice dei cambiamenti radicali portati dalla Rivoluzione come Bernard, quindi.. intanto, si delineano le due "fazioni", e prevedo tempi assai bui per il "partito Jarjeays". |