Recensioni per
Cuore scrigno del segreto amore
di Samain

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Nuovo recensore
05/10/18, ore 08:52

Ciao, benvenuta!
Ho letto la storia, o meglio, ci ho provato.
In tutta onestà ho fatto fatica ad andare oltre la sesta riga, forse per mia incapacità, ma ad un certo punto ho perso il sentiero, il filo conduttore, e mi sono ritrovata in un groviglio di frasi che si susseguivano senza riportare il senso di ciò che forse avrei dovuto vedere e che tu avresti voluto comunicare.
Non entro dunque nel merito della trama, non lo faccio mai perché ogni trama è frutto della sensibilità dell’autore e, a meno di uno stravolgimento assoluto dell’indole dei nostri personaggi - e purtroppo sul fandom ormai imperversa ogni sorta di “perversione alle 50 sfumature” - è la mia indole ad impormi di astenermi dal recensire.

Sulla questione della grammatica però mi sento di intervenire e siccome mi sono permessa di leggere le risposte date dagli altri recensori ed anche le tue, provo a fare un esempio piccolo piccolo sulla “necessità di rispettare le regole ortografiche e di sintassi”.
Se dovessi preparare una torta, metteresti gli ingredienti alla rinfusa in una teglia, infilandola direttamente nel forno? Oppure sarebbe meglio seguire la ricetta?
Se hai preso la patente – dunque non sei più a scuola guida – sei forse libera di passare con il rosso, andare contromano in autostrada, parcheggiare nel parcheggio disabili ed infine, dulcis in fundo, investire i pedoni?
Io credo di no.
Ecco, le regole della grammatica sono come le regole del codice della strada o quelle per fare una torta: sono necessarie per il bene di tutti, perché tutti – chi più chi meno – abbia la possibilità di leggere la tua storia ed apprezzarne la trama e gli spunti interpretativi che nascono dalla tua fantasia.
Se scrivi da cellulare c’è un modo molto semplice ed assolutamente economico per evitare di cadere negli errori ed è quello di usare carta e penna (le vecchie carta e penna) e divertirti a buttar giù il racconto e poi rileggerlo e correggerlo.
Costa fatica è vero, molta più fatica che scrivere direttamente sul supporto, ma in questo modo si può recuperare “visivamente” la sintassi dello scritto ed intervenire dove non fila o dove può esserci un errore di consecutio (anch’io ne faccio di frequente perché cambiando la consequenzialità di un dialogo o di una scena, inevitabilmente anche i tempi verbali vanno aggiustati).
Sarebbe stato utile usare la punteggiatura perché francamente, per quanto si legga con gli occhi e non a voce alta, ho provato un senso quasi asmatico a tentare di arrivare in fondo al pensiero.
Non so altri autori, ma io ne ho fatti molti di errori e quando mi sono stati indicati – in un caso del passato anche in maniera piuttosto rude – ho provveduto a ringraziare e a correggere.
Diffida di recensori che – come il gatto e la volpe – lodano uno scritto dicendo che va bene, quando altri segnalano errori grammaticali.
Credo sia una fortuna avere qualcuno che ci segnala un errore piuttosto che altri che fanno finta di non vederli ed illudono della bontà dello scritto.
So poi che Epf ha una serie di “beta” (se sei nuova del sito ti spiego che i beta sono persone che aiutano gli scrittori a “correggere il tiro” dei racconti, magari aggiustando la sintassi o emendando ad errori di grammatica) a cui potresti chiedere appunto un aiuto per sistemare la sintassi.
L’invito dunque è a non mollare ma a prestare attenzione: la scrittura è un mezzo eccellente per “sprigionare” le energie, scavare nell’indole dei personaggi, elaborare nuovi “tasselli” da aggiungere ai proverbiali “vuoti” che Madame Ikeda e gli sceneggiatori dell’anime hanno sapientemente lasciato sospesi e che tanto fanno sospirare noi fanatici di Oscar e André.
Resta – ma questo è rimesso all’interpretazione di ciascun autore – che non tutte le storie possono piacere, ma ancor prima che se una storia non si riesce a comprendere per come è scritta, diventa difficile comprendere “che cosa dice”!
In bocca al lupo e buona fortuna!

Nuovo recensore
04/10/18, ore 00:22

Ciao, ho trovato la tua storia banale ed estremamente superficiale nei contenuti. Sembra una storia soft porno scritta da un' adolescente. Scusami se te lo dico, ma, da come scrivi, è veramente difficile seguire la vicenda con curiosità e non soffermarsi sugli errori grammaticali e sulla punteggiatura, quasi inesistente.
Dopo un po' ho dovuto saltare delle parti giusto per capire dove volessi andare a parare.
Ma, a parte la grammatica, esistono storie che si fanno leggere per la maestria dei loro autori nel catturare l'attenzione e nel riuscire a farti sentire parte integrante della vicenda. Quando non si ha questa abilità, che è un dono, cimentarsi nell'interpretare un'eroina come Oscar, in un contesto come questo, in cui scrivono persone che amano i protagonisti al punto da conoscere e riconoscere ogni loro atteggiamento o deviazione dal modo di esprimersi originale, è quasi un sacrilegio.
Non ho mai scritto una recensione negativa, anche se di storie che non mi sono piaciute ce ne sono state tante, ma con te voglio farlo perché biasimare una recensione che, pur negativa, voleva rappresentare uno sprone a rivedere degli errori grossolani, è un atteggiamento non certo di buon gusto.
Ti auguro di trovare una tua strada, nella scrittura, come nella vita.

Recensore Veterano
30/09/18, ore 16:19

Ciao e benvenuta!
Mi dispiace esordire con una critica, mi sono ritrovata ivata a leggere incuriosita dalla novita’, però ho trovato la lettura di difficile compresione.
Non mi addentro nemmeno nel contenuto della storia in se (eventualmente quello sarebbe una questione di gusto personale perciò me lo tengo per me ).
La consecutio temporum è pressoché inesistente così come sono quasi inesistenti: lo spazio, il capo rigo e il capoverso.
L’uso del pronome “ entrambe” ripetuto a noia e sempre in modo erroneo mi ha confuso fino al paradosso. Ho pensato prima che Andrè fosse coinvolto in un procedimento di “gender transition” e poi anche che Oscar lo avesse trasformato in eunuco in un maldestro gioco di spade da bambini.
Andrè è un maschietto e quel “ entrambe” non gli rende giustizia.
Corretta e rivista la tua storia avrebbe più senso e la lingua italiana non ne avrebbe a soffrire.

Ti chiedo perdono ancora e ti auguro un buon proseguimento.

Ciao.
(Recensione modificata il 30/09/2018 - 04:23 pm)

Si, in effetti non avevo letto con la necessaria attenzione così sono andata a rileggere per sincerarmi di non essermi concessa una critica di troppo.
È vero, il correttore ha sbagliato un numero eccezionalmente elevato per essere solo un caso, ti avevo “condonato” gli apostrofi, i possessivi, le congiunzioni e soprattutto le preposizioni, i tempi e i modi verbali no!
Tutte sciocchezze che, però , fanno la differenza tra uno scritto valido ed uno mediocre.
Peccato che la grammatica italiana non l’abbia inventata io.
Il mio giudizio non era un’opinione. La grammatica esiste e andrebbe rispettata anche quando non si va più a scuola da un pezzo.
La scusa accampata ( a destra e a manca purtroppo!) di non essere più a scuola e quindi errori e sviste sarebbero ammessi è di una pochezza aberrante e mi ha francamente “stufato”.
É come dire che una volta conseguita la laurea in farmacia poi si può sostituire il farmaco o la dose prescritta a proprio piacimento!
Per non parlare dell’arroganza della risposta! Mi ha sorpreso che tu non mi abbia invitata al classico : “non leggere se non ti piace” ! Vorrei rassicurarti a riguardo, non angustiarti perché non commetterò più l’errore nè tanto meno subirò il supplizio.

Mi ero astenuta dall’esprimerti la mia opinione sul contenuto della fiction non solo perché il soggettivo e l’opinabile valgono il tempo che trovano ma anche perché non mi piace infierire! Potrei elaborare qualora tu fossi interessata.

Mi spiace non trovarci d’accordo.

Ciao
(Recensione modificata il 30/09/2018 - 08:21 pm)