Recensioni per
The Silence Remains
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 87 recensioni.
Positive : 87
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/11/20, ore 18:50

Cara Miry,
Eccomi di nuovo qui, su questo finale che non è un finale perché sì, in effetti, c'era ancora qualcosina da dire su questi due, visto il piccolissimo dettaglio che hanno deciso di non affrontare in questo capitolo... Ma andiamo con ordine che se no poi mi faccio prendere troppo e scrivo cose a caso XD
Il ritorno al passato questa volta ci mostra il confronto con quasi tutti gli Avengers che pragmaticamente decidono cosa è meglio fare, cercando di rincuorare Peter a modo loro, oddio forse Nat non è davvero la migliore in questo campo con tutti le morti a cui ha assistito e ha procurato e, al solito, quello più empatico è Bruce (quanto amo quando lo muovi tu) che capisce e suggerisce di lasciar stare stare il ragazzo che non ha davvero bisogno di tutto questo. Magistrale (e anche un po' sadica) la scelta dell'assenza di Steve che complica ulteriormente i sentimenti dei nostri due testoni perché il ribattere di Tony su questa assenza fa sprofondare Peter nella convinzione di averlo deluso e invece l'altro lo dice solo perché non si sente all'altezza di rincuorare Peter perché è solo colpa sua se al ragazzo è capitato tutto questo. Ah, poveri cuori innamorati. Tony si comporta un po' da vigliacco, poi, nel cercare di recuperare tramite messaggi tutta quella freddezza ma ormai è troppo tardi, Peter ha già deciso di fuggire anche se dice tutto il contrario.
Il confronto sulla gru, davanti al luogo del misfatto, è stato bellissimo perché, davanti al l'immensità della città al tramonto, finalmente i due riescono a mettere da parte l'ostinazione e parlarsi a cuore aperto e Tony, questa volta, riesce a trovarle quelle maledette parole giuste da dire. La sua felicità nell'udire di nuovo e finalmente le parole dell'altro è stata bellissima e l'ho avvertita perfettamente. E mi è piaciuto moltissimo anche come tu abbia espresso il continuo conflitto di Peter fra la ragione e i sentimenti, lui così intelligente ma anche così sensibile... Come si può dar retta al cervello quando il cuore fa così male? Mi fa anche tremendamente sorridere per le sua insicurezza - è vero, di solito mi fa venire voglia di dargli una testata ma non questa volta - nel tentativo di indossare di nuovo la tuta, per capire se il problema è SpiderMan o lui stesso... Come se entrambi non fossero la stessa persona. Piccolo Parker ingenuo e adorabile <3
Devo dire la verità, sono contenta che tu abbia deciso di lasciare "al dopo" la questione del bacio mancato, qui sarebbe stato di troppo, qui c'era l'obiettivo principale di far tornare a Peter a credere in se stesso o almeno a smuoverlo dall'apatia in cui si era rifugiato per farlo tornare a vivere, perché per amare gli altri bisogna innanzitutto per prima cosa amare noi stessi.
Un altro capitolo bellissimo, non mi resta che scoprire che cosa ti eri inventata per l'epilogo.
Spero di riuscire a tornare presto.
Un abbraccio e alla prossima
Cida

Recensore Master
19/11/19, ore 01:20

AHIA.
Lo so, inizio un sacco di recensioni con "ahia", ma che ci posso fare? Questa storia fa male, è un delizioso e irripetibile pugno nello stomaco di feels e di meravigliosa, necessaria angoscia.
Stavolta con al centro lui, Peter, l'amichevole Spider-man di quartiere che si vede crollare addosso non solo un palazzo, ma anche tutto il suo mondo.

Il titolo del quarto capitolo, Benvenuto Nel Mio Silenzio, è una triste parabola dell'angoscia provata da Peter in uno dei suoi momenti peggiori, che inizia col botto con il primo paragrafo, in cui il ragazzo-ragno è talmente distaccato dal mondo da non sentire nemmeno le parole di conforto dei colleghi più stagionati, oltre da desiderare addirittura che Natasha sia fredda e beffarda con lui anziché cercare nel suo piccolo di consolarlo. È l'odio che Peter prova per sé stesso a cementare il dolore che caratterizza questa storia, ancora più aspro e pungente quando è vissuto nella testa di colui che lo prova. Nemmeno la presenza di Tony Stark addolcisce il dolore del ragazzo, che rifiuta le mani porte e si ritira dentro di sé, consapevole di cosa significhi.

E da un gesto estremo passiamo a un *mancato* gesto estremo. Ricollegandoci al capitolo precedente, Tony ritrova Peter sul luogo del disastro e lo nota in mezzo alle macerie, e gli offre finalmente il conforto di cui ha bisogno. Peter non è mai apparso così fragile, così traballante, così bisognoso di conforto e abbracci, e riceve quelli e anche di più. Il crollo di Peter è crudo, diretto, uno schiaffo in faccia di angoscia e senso di colpa che, accumulatosi a seguito del suo mutismo selettivo, esplode come un fiume in piena e devasta anche Tony, che sta ad ascoltarlo.
E non sarei su una tua storia se non ci fosse una bellissima frase da citare. "«Non fallirai. Perché non sei solo, e chi non è solo non fallisce mai»"
Si vede quanto Tony sia cresciuto dal primo Iron Man, quanto si sia responsabilizzato e abbia cominciato a cogliere la fragilità della vita. E finché beneficia Peter, a me va benissimo.

Allora ti saluto, ma sono in grande fibrillazione per il Gran Finale. Sono davvero curiosa ed eccitata di sapere come finirà.
Intanto un abbraccio e alla prossima.
Lady R

Recensore Master
23/09/19, ore 13:08

Per fortuna che c'è Tony a far notare al ragazzino che la colpa non è sua! ^^
Bel capitolo. Ho poco da dire perché è praticamente perfetto e sono contenta che Peter abbia ripreso a parlare. Un po' alla volta il dolore diventerà altro.
Bella l'immagine del tramonto sulle macerie, la trovo abbastanza ambivalente: immagino il rosseggiare del sole sul cumulo di cemento e ferro spezzato, quasi ad insanguinarlo, a sottolineare che è una scena di morte, ma allo stesso tempo c'è lo spiraglio tra i due palazzi accanto che lascia intravvedere una natura (anche se è solo cielo) che prima non si vedeva, e come c'è un tramonto, poi ci sarà un'alba, una rinascita, una speranza.
Mi piace anche per quel senso forse sottinteso (o forse lo intendo solo io) di natura che si riappropria del suo spazio.

Le mie solite note:
"carrupola" -> non è "carrucola"? A meno che non intendessi altro... ho cercato il termine su Google ma non l'ho trovato. :/

"coerente. il mio cervello" -> minuscola dopo il punto

"«grazie mille quello che sta facendo per me" -> manca un "per"

Al prossimo capitolo! ^^

Recensore Master
15/08/19, ore 12:05

Un altro bellissimo capitolo, in quella che è stata forse una delle storie più commoventi che abbia mai letto sul nostro amichevole spiderman di quartiere.
Lo ammetto, mi ha spezzato il cuore vedere Peter in questo stato, così debole e vulnerabile, in collera con se stesso, esattamente come quando si era incolpato della morte dello zio, anni prima.
Mi ha fatto tenerezza vedere i vari Avengers che tentavano di consolarlo, cercando di fare appello alle loro esperienze e alla logica, nel tentativo di convincerlo che non aveva alcuna responsabilità per quello che era successo.
Inoltre, preciso che le parole di Bruce sono state fantastiche. è vero, capita spesso nei film di supereroi che la gente si metta subito a incolpare coloro che tentano di salvare gli altri e falliscono. Perchè, come disse una volta Green Goblin, ciò che la gente ama di più di un eroe...è vederlo cadere. Nel complesso, siamo proprio una razza di folli.
Tuttavia, la situazione sembra finalmente risolversi nel finale, grazie a un bellissimo discorso da parte di Tony, che evidenzia a modo sua la relatività della colpa, e di quanto Peter abbia fatto del suo meglio per evitare una tragedia che, senza di lui, sarebbe costata molte più morti.
Spero solo che anche la gente lo capirà, e se non lo farà...bhe, si meritano Thanos !
Non vedo l'ora di leggere il finale ;)

Recensore Master
24/07/19, ore 17:03

Guarda, per me puoi continuare anche con altri 100000 capitoli, sarò sempre qui a commentare e a leggere con enorme piacere <3
Davvero, non so come ci fai, ma riesci sempre a farmi piangere. Dico sul serio... ogni tuo scitto è qualcosa di enormemente toccante, emozionante; una furia che devasta il cuore di chi legge, di chi si immedesima ormai in questi tuoi due personaggi - che ormai ti appartengono, perchè non riesco più a leggerli scritti da altri. Giuro... ormai ho 3 coppie che associo a 3 persone diverse, una di queste sei te. Ed è una fatica enorme leggere Tony di qualcun altro, Peter diverso, meno sensibile, meno dolce. Meno umano, anche, perchè alla fine è questo che mi piace dei tuoi scritti e del tuo Peter (e anche del tuo Tony), il fatto che siano fragili, che sbaglino, che si pongano domande e scoprano nuovi dubbi, ogni giorno di più. Non è questo quello che fanno gli eroi? Non è così che si migliorano - sbagliando, cadendo, facendosi male? Sicuramente è così che hanno imparato i più valorosi, Tony soprattutto, specialmente a Sokovia... ed è giusto che sia con Tony che Peter riesca ad aprirsi, a porsi altri interrogativi,a uscire dal guscio e finalmente ricominciare a parlare, tornare nelle vesti di Spider-man.
Bellissimo il flash iniziale, dove gli Avengers cercano di rassicurarlo, ognuno a suo modo - tutti dicendo la stessa cosa: passerà, è capitato a tutt. Ed è così, per quanto Peter fatichi ad accettarlo. Questo è, tuttavia, quello che lo rende un amichevole Spider-man di quartiere e non un Avengers - e la differenza è abissale, perchè Peter è il supereroe a contatto con la gente, che vive fra loro come una persona normale, che sbaglia, soffre e prende decisioni errate come tutti. Lui è meglio di un Avenger, è questo che alla fin fine Tony ha voluto dirgli.
E sono felice che ci sarà un altro capitolo, perchè questa mini-long è una perla, e la sto amando davvero tanto!
Ancora tantissimi complimenti tesoro mio <3
A presto
Alice

Recensore Master
21/06/19, ore 12:33

«Se fosse morto qualcuno? Tutt'altra storia, no? Sarebbe stata colpa tua! Se fossi morto tu... mi sarei sentito in colpa io. Non voglio avere rimorsi»,
Scusa ma non capisco questa frase

«Peccato Rogers non fosse con noi. Lui avrebbe potuto sicuramente tirarti su di morale e confortarti. È la sua specialità», disse Tony, e fu l’unica cosa che disse, e fu l'unica cosa che mai avrebbe dovuto dire, specie con quel tono aspro.

Spesso le persone feriscono senza neanche rendersene conto..

No vabbè, so che la cosa è tragica, ma ci credi che non avevo capito che Rogers era Steve? Non ricordavo il cognome ahha sono imperdonabile!
Per qualche secondo stavo li a cercare di immaginarmi chi potesse intendere, mi sono immaginata qualche uomo robusto alla Banner. che non ricordavo facente parte degli Avengers ahha

e anche adesso che ho capito che era Steve, mi sento un po strana ad immaginarmi Steve consolare Peter ahhah sbaglio o non hanno quasi avuto per niente interazione questi due? 😂😂

«Non fallirai. Perché non sei solo, e chi non è solo non fallisce mai», gli rispose, facendogli posare la testa sulla sua spalle e lasciandogli un bacio sui capelli mossi e profumati, morbidi come una coperta invernale.
Che bella la descrizione sui suoi capelli! 

Ho notato che nelle tue storie ricorrono spesso i tramonti!
Il piccolo principe amava i tramonti. Ormai tu tra un po ti trasformerai in lui xd

Mi è piaciuta la chiacchierata tra la gru, anche se mi ero immaginata che le cose si trasformassero in un bacio appassionato! Mi sono sbagliata 😂😂

Scusami se sono di poche parole, ma è difficile per me..sto attraversando un momento simile a Peter, un momento di apatia in seguito a un evento piuttosto spiacevole per me (un litigio molto concitato ma molto intenso che mi ha provato molto) e mi sento diciamo quasi come Peter (anche se le cose sono imparagonabili, me ne rendo conto) quindi non riesco a scherzare o riuscire a essere come al mio solito, senza questa cosa probabilmente avrei fatto un pippone dei miei sulla forza d'animo e la capacità di rialzarsi, forse avrei esultato, ma su questo punto, non ne ho la forza ^^

Ma la tua storia non c'entra niente, tranquilla, sono io ^^
Anzi sono felice che finalmente Peter PARLA 😍

Spero di non averti intristito 😘
(Recensione modificata il 21/06/2019 - 06:28 pm)

Recensore Master
26/05/19, ore 17:33

Ciao, cara!
Questo capitolo è stato davvero bellissimo.
Io mi sono completamente innamorata della coppia Starker che ho imparato ad amare leggendo le tue storie.
Qui vorrei tanto abbracciare Peter che sembra e far credere di essere forte, ma in realtà non è cosi.
E' un ragazzo molto dolce e sensibile che va trattato con cura altrimenti si spezza.
Lui forse non si sente adatto e forse non si sente adatto neanche di stare in mezzo a quelli che considera i suoi eroi ovvero gli Avengers.
Stare solo non serve assolutamente a nulla, anzi Tony lo sa perfettamente che lui finge di stare bene e per questo che vuole stargli vicino e proteggerlo.
Io li adoro insieme sono una coppia perfetta e anche se diversi si completano a vicenda.
Ora vado a leggere l'ultimo capitolo.

Nuovo recensore
23/10/18, ore 01:39

Ciao, tesoro!
Eccomi qui per lo scambio recensioni. ^^

Che capitolo intenso.
Davvero, non so nemmeno da dove partire.
Ormai sai bene quanto io mi sia affezionata a Peter, penso di averlo detto in tutte le lingue e in tutte le salse, però davvero, ogni volta che leggo di lui ho il batticuore.
Ancora una volta, il flashback all'inizio è stato tremendo, perché racconta uno
squarcio di ciò che è successo quella maledettissima notte e, se fossi stata lì, credo che sarei scoppiata in lacrime, perché Peter necessitava solo di pace e tranquillità che, per un certo periodo, non è stata rispettata.
Sia chiaro, non ho nulla contro gli Avengers che in quel momento erano con lui, anzi, a modo loro gli sono stati vicini, però c'è da dire che si sono forse posti nella maniera meno adatta.
È anche vero, però, che loro a differenza di Peter ormai sono adulti e certe
esperienze – anche la stessa che ha vissuto Peter per la prima volta – loro l'hanno già vissuta e potrebbero riviverla da un momento all'altro.
Forse sono troppo abituati, ormai, ad essere dei supereroi. Chissà.
Ad ogni modo, concordo con ciò che è stato detto in linea generale, sia nel flashback che nella seconda parte, dove Tony trova e raggiunge finalmente Peter e il mio cuore è tipo esploso: che Peter è Peter e nessuno lo può cambiare.
Peter resta Peter anche quando indossa la tuta e la maschera di Spider-Man: sotto quella maschera si cela sempre lo stesso ragazzo pacato, gentile, timido, lo stesso ragazzo sensibile che desidera solo poter fare del bene alle persone.
Ha ragione Tony, quando gli dice che non è stato lui ad aver ucciso quelle persone.
Ha ragione perché è così e non si discute, perché ad aver ucciso quelle persone sono stati i terroristi.
Spider-Man ha evitato che morissero tutti a causa di quell'esplosione. Non ha evitato la morte a tutti, purtroppo è vero, ma ha impedito che la tragedia si consumasse per intero.
E tu hai espresso tutto ciò in maniera molto delicata, quasi come se fosse un fragile sussurro, proprio come si sente Peter in quel momento: fragile.
Il riavvicinamento con Tony è stato meraviglioso, lasciatelo dire.
Ammetto che per un attimo ho avuto davvero tanta paura che Peter potesse fare un gesto estremo. Sono felice che non sia successo e che anzi, abbia ascoltato Tony e che finalmente abbia anche ricominciato a parlare.
Davvero, mi sono sciolta quando Peter ha ripreso la parola, ero felicissima, anche se so che la strada è ancora in salita e le difficoltà saranno ancora tante.
Ma va bene così. Va bene così perché Peter non sarà più solo e al suo fianco avrà, primo fra tutti, proprio Tony.

Tesoro, che altro dire?
Un altro capitolo meraviglioso, senza ombra di dubbio, che mi ha fatta emozionare tantissimo e mi ha dato anche tanta speranza per il futuro di Peter, di Tony e anche di tutti gli altri personaggi che, pur avendo un ruolo un po' secondario, sono stati comunque importantissimi in questa storia.
Complimenti e alla prossima, non vedo l'ora di leggere l'ultimo capitolo. ^^

Jill ~
(Recensione modificata il 23/10/2018 - 01:41 am)

Recensore Master
22/10/18, ore 15:53

Ciao! Eccomi qui finalmente per lo scambio di recensioni dal gruppo.
Che dire... Sono d'accordo con te, c'era necessariamente di un quinto capitolo per chiarire un sacco di cose.
Adoro il tuo Peter, un adolescente tipico con tutte le sue turbe nonostante lo scontro interiore con Spider Man, un eroe di tutto rispetto. E poi c'è Tony, che per lui è un eroe che va al di fuori di Iron Man, è quella persona che c'è nonostante i silenzi e che, anzi, riesce a farlo parlare, a scucirgli quelle parole che lo stavano dilaniando.
Romantico e adorabile <3
Complimenti per il capitolo.

Recensore Master
18/10/18, ore 22:33

Ciao pulzella! Eccomi qui per poter continuare questa storia che, dico con orgoglio, sta prendendo il primo posto nel mio cuore tra tutte quelle che ho letto del tuo profilo ^ ^ Lo so, ne ho lette tante, e tutte apprezzate, ma questa ha qualcosa in più: sarà l'ambientazione canon da supereroi drammatica, sarà il problema psicologico tragico, un amore slash coinvolto che fa soffrire enormemente entrambi. Se poi mettiamo come protagonisti Peter e Tony, niente: già persa, completamente ammaliata. Dovrei, giuro, dovrei leggere la tua challenge, ma proprio ancora non ci riesco: devo assolutamente vedere come va avanti questa, e non sarò in grado di leggere altro finché non saprò come andrà a finire questa (spero tu non ti offenda, ma sono troppo curiosa ^ ^).
Mannaggia, un altro tuffo nel passato che mi ha fatto malissimo leggere: nella parte precedente c'era stato il momento in cui Stark l'aveva portato via dall'edificio, ora quello in cui gli Avengers tentano di analizzare la faccenda, e di tirarlo su, ognuno a modo proprio. L'unico che Peter avrebbe voluto davvero sentire vicino, era l'unico che passava più tempo a rimproverare se stesso, piuttosto che a tentare di aiutare davvero il ragazzo. Tony è stato colto da incertezza, e come sempre ogni volta che gli succede, non sa esattamente cosa dire, né come comportarsi. Ti giuro, leggere questo pezzo ha fatto male, è stato malinconico, triste, difficile. Qui è già cominciato il mutismo, nonostante Peter abbia ancora avuto il coraggio di rispondere ai messaggi di Tony.
Il senso di colpa che permea l'esistenza stessa del ragazzo in quel momento è così vivido che si potrebbe toccare con mano. Questo più di tutto crea dolore: il fatto che non sia in grado di capire che se avesse agito diversamente, sarebbe potuto accadere ancora peggio. Ha fatto ciò che ha potuto, ed ha comunque salvato diverse vite. Naturalmente tutto questo nella sua mente è in ultimo piano, perché le vittime non riesce proprio a levarsele dalla mente.
Poverino, è così afflitto e amareggiato, emotivo e chiuso... :(
Oddio, oddio oddio! Qui i feels me li stai lanciando a palate, a vagonate, a navi cargo! Aerei trasporto merci di feels, navette spaziali piene di feels! Sta ultima parte è qualcosa che mi ha aperto il cuore, come si è aperto quello di Tony quando ha sentito di nuovo la voce di Peter. Mi sono rasserenata io, lui e pure il ragazzo: un piccolo passo avanti, piccolo davvero ma meraviglioso! Esce tutto in un momento, la frustrazione e la tristezza, il senso di colpa, la consapevolezza (sbagliata) di aver fallito.
Sarà difficile, un percorso lungo, ma almeno ha ripreso a parlare, ad avere di nuovo un contatto col mondo; ha addirittura sorriso, e Stark di rimando si è intenerito e ha provato sensazioni meravigliose nell'averlo nuovamente accanto, attivo e vigile.
Cara, sei riuscita a donare una gioia immensa ai personaggi in questo capitolo, e a me pure: e poi, quando riparleranno della questione del bacio, dico io? Non vedo l'ora di saperlo, perché anche di quello avranno da conversare ahahah! Che dolcezza sei riuscita a dare a quel discorso tanto sperato, e i sentimenti dei due protagonisti sono così vividi e chiari, contrastanti, nonostante le generazioni differenti; mi sono sentita emotiva nel leggere, e sono contenta di questa svolta positiva, nonostante ancora tante difficoltà da superare.
Che dire: wow! Non vedo l'ora di poter leggere l'ultima parte (mannaggia, l'ultima aiuto!) Che succederà? Già mi partono i viaggi ahahah! Non vedo l'ora di scoprirlo, alla prossima e buon lavoro! :3

Recensore Master
04/10/18, ore 20:44

Ciao tesoro bello :) arrivo più in ritardo questa volta rispetto alle altre volte, ma eccomi comunque qui, a cercare di recensire al meglio questo capitolo meraviglioso in cui la storia raggiunge il suo picco, anche se forse dico così perché non ho ancora letto l’ultimo capitolo. Immagino già quanta cotale bellezza ci sarà, sarà di una bellezza totale, lo so già. 
Ma andando per ordine... sono contentissima di aver letto questa nuova parte del flashback che avevi già iniziato nel capitolo precedente. Sai già bene quanto io ami, adori, veneri i modi in cui rendi i personaggi Marvel, la loro psicologia resa con una tale capacità da apparire stupefacente.Di Natasha te l’ho già accennato, la rappresenti così come è: dura, pratica, una vera spia. Ha un animo forte, pensieri pratici, a volte sembra quasi di granito per come risolve i problemi esclusivamente con la testa. Si percepisce una nota di compassione nella sua voce mentre parla con Peter, forse per una sua dolcezza che lei stessa a volte non riesce a controllare, come abbiamo notato più volte. E poi è in una stessa scena con Bruce? Il mio cuore scoppia di gioia? Bruce, che tanto spazio ha avuto in questa storia e che me lo hai fatto amare ancora di più. E Clint? Come ti ho già detto: un padre e un soldato solitario, un uomo che crede nelle seconde possibilità (Natasha) e che molto spesso è diventato la guida delle nuove reclute (Wanda). Il riferimento a Steve era d’obbligo... chi ha consolato Wanda dopo il disastro in Nigeria? Chi ha rimesso in piedi la squadra? Ha l’anima del Capitano. È parlare di lui così, di sfuggita, è stato un tocco di classe, una padronanza del mondo di cui stai trattando. Perché sarebbe facile perdersi a citare tanti personaggi rendendo tutto ‘pesante’ e invece tu hai creato la scena di un film. 
TI ADORO! 

Parlando della SCENA. Ma sai che emozione anche per me leggere di Peter che risponde a voce a Tony? E come mi si è sciolto il cuore a leggere di come Tony si sia comportato da adulto, da persona matura, finalmente. Tony ma quanto devi farci penare per attuare il giusto comportamento? Quante cavolate devi prima compiere? E poi ci fai sciogliere così e ti perdoniamo tutto :)) Hai reso tutto perfettamente, hai spiegato quell’enorme conflitto che ha sempre attanagliato il nostro bimbo e che è il filo rosso di tutto SpiderMan Homecoming... Peter e SpiderMan. Due diverse identità o in realtà una sola? Sono così inconciliabili? Sei bravissima, mi hai fatto emozionare tantissimo, tantissimo. Hai dato tantissima speranza con questa storia, hai dato vita, hai dato tutto. 
Loro sono superbi, stupendi in ogni frase, in ogni sfiorarsi, in ogni sguardo. Hai parlato di temi più che importanti, fondamentali nella vita di ciascuno, come solo tu potevi fare. 
OVVERO DIVINAMENTE. 
Sei un portento tesoro. Ti adoro e non penso di averlo reso perfettamente, ma ci ho provato tantissimo. 
Aspetto con ansia il prossimo capitolo, non vedo l’ora :)
Bacioniii!

Recensore Master
02/10/18, ore 12:21

Attenzione! Questa umile recensione è per omaggiare lo tuo grande talento di disegnatrice, cara Autrice! ♥ Grazie!

Cara Miryel,

Facile per la spia russa Romanov parlare. Addestrata a combattere, al posto della stomaco probabilmente ha il pelo di un cinghiale e così vale per Occhio di Falco, membro dello S.H.I.E.L.D. (il suo personaggio, ahimé, non mi ha mai detto nulla, ma subodoro che non facesse l’uomo sandwich prima di entrare al servizio di Fury e compagnia cantante). Facile ignorare l’emotività se si è Hulk/Banner, un geniale scienziato o un miliardario che prima di trovarsi delle schegge vicino al cuore sostanzialmente vendeva armi di distruzione di massa. È facile pure essere Rogers, ombra assente/presente perché lui era (è) nato per essere un soldato.

Ma Peter è un newyorchese che va al liceo. Un ragazzino che legge fumetti e che non era pronto a fallire. È molto da Peter quel suo lasciarsi penzolare nel vuoto proteggendosi con una felpa logora, come è molto da Stark incespicare in una veste che gli appartiene, ma gli va un po’ stretta: quella di mentore saggio. Tony non è saggio, Tony è Dedalo e Icaro insieme e proprio la sua umanità nella sua accezione migliore e, allo stesso tempo, più bieca ne fanno il personaggio che amiamo.
Hai fatto bene a creare questi innesti introspettivi, credo che la storia ne avesse bisogno per entrare in maniera più vivida nella mente e nel cuore del lettore. Percepiamo il dolore di Parker e il rammarico di Tony, che forse manca le parole giuste da dire e non comprende che, forse, avrebbe dovuto pronunciare solo un “non mi hai deluso Peter.”

Ogni riferimento a zia May mi fa salire il magone, anche se è un breve accenno, e tutto il capitolo è delicato e pieno di metafore e frasi molto belle: questa, ad esempio. “Sospirò di nuovo, afflitto, dilaniato da un dolore al petto che sembrava in procinto di dividerlo in due e avrebbe preferito aprirsi, scucirsi dall'interno, pur di smetterla di sentire quella sensazione di esserci e non esserci che lo stava facendo impazzire.”

È veramente bella e forte l’immagine di un petto che si scuce, complimenti. E grazie anche per la delicatezza e dolcezza con cui stai portando avanti questa storia. E per il meraviglioso disegno, ovviamente! ♥

Un carissimo saluto da
Shilyss, Munin e Coso ♥

P.S.
Pensa come lo avrebbe consolato bene Thor: “Peter, rallegrati: i tuoi morti banchettano nel Valhalla insieme a mio nonno Bor!”
Loki: “Fratello, tu sei deficiente. Mortale, ma di che ti preoccupi? Le loro vite erano misere senz’altro, per me gli hai fatto un favore…”
Asgard, la patria della psicologia.
…è uscita così, scusa ♥

Recensore Master
02/10/18, ore 00:09

CIAO!!!! Eccomi qua! Alla dine riesco a fare anche per questo capitolo una recensione DECENTE! (l’avevo fatta ma… siccome son un casino! L’ho persa!)
Adoro i FlashBack! Mi piace fare improvvise escursioni nel passato! O rivivere solo in un secondo momento avvenimenti già passati!
Hai tenuto bene l’attesa mentre riviviamo cos’è successo immediatamente dopo il fatto.
Che bello veder comparire Clint (te l’avevo detto che c’è stato un periodo in cui adorato Occhio di Falco e Jeremy Renner? Mi piacerebbe tanto un film su lui e Natasha! Ma temo non lo avremo mai!
Comunque è stato bello vederli assieme a preoccuparsi per Peter, e il pensiero di Tony per Steve.
“…«Peccato Rogers non fosse con noi. Lui avrebbe potuto sicuramente tirarti su di morale e confortarti. È la sua specialità», disse Tony, e fu l’unica cosa che disse, e fu l'unica cosa che mai avrebbe dovuto dire, specie con quel tono aspro…”
Adoro Cap!

Peter che ricerca le parole di Tony che non comprende che solo le sue parole pottrebbero confortare il ragazzo… momento stupendo!

L’incontro tra Tony e Peter e il loro scambio di parole e finalmente la voce di Peter! La gioia di Tony era palpabile!

“…Dagli auricolari Tony poté riconoscere una vecchia canzone di Bessie Smith, e ne fu sorpreso. Davvero quel ragazzo ascoltava certa musica? …”
Ce ne stupiamo tutti, Peter sei così Vintage!

Comunque Tony ha un modo tutto suo di scuotere incoraggiare! Spronare! Ma alla fine Funziona! Peter Parla!!! E OLAAAAA!!!! Che bello!!!!!


“…«Non fallirai. Perché non sei solo, e chi non è solo non fallisce mai»…”
Ovazione e applausi per Tony!!!!

Davvero la fine di questo capitolo è così dolce che potrei sciogliermi!!!

“…«D’accordo, signor Stark», disse semplicemente, «grazie mille quello che sta facendo per me», mormorò poi.
Che cavolo mi stai facendo, ragazzino?, pensò Tony prima di baciargli di nuovo la testa, tornando poi a guardare il tramonto che poteva godere da quell'altezza, concedendosi per un po’ il tepore di quella piccola gioia nel cuore.
La voce di Peter…”
Io adesso mi sono fatta mille film su cosa accadrà nell’ultimo capitolo di questa FF.
È tutto così dolce che davvero… Tony che si scioglie di gioia e noi assieme a lui, abbiamo quasi l’impressione di sentire la voce di Peter ç__ç
Siamo all’ultimo capitolo!!!! Ç__ç la fine di un percorso… sigh…
(beh non smettere mai di scrivere ti prego! I need it! Ho bisogno di leggere le tue opere!!!)
A presto per l’ultimo capitolo!!!
Boingo!!!

Recensore Master
01/10/18, ore 19:16

Io non ho per niente fretta che tu finisca questa storia, anzi come ti ho già detto altre volte sarei contenta se i capitoli aumentassero ancora! Lo so che così non si conclude, ma è una storia talmente bella e anche talmente profonda che gli approfondimenti la rendono ancora più interessante e coinvolgente.
Già solamente dalla prima parte mi vengono fuori tantissime riflessioni. Innanzitutto è bellissimo vedere gli Avengers che si preoccupano per Peter, che forse non possono capire del tutto quello che sta provando, visto che loro sono adulti e hanno avuto tante esperienze negative da superare per andare avanti... ma ci provano, ognuno a suo modo. Ho amato tantissimo il contributo di tutti i personaggi, ognuno caratterizzato perfettamente, anche in poche righe, e mi è piaciuto particolarmente il fatto che tu abbia messo attorno a Peter il nucleo originario degli Avengers (a parte Steve, che non ho capito bene perché non ci fosse...). Sai, il mese scorso ho rivisto il primo film degli Avengers, forse non lo avevo mai visto tutto intero ma di certo non con questa attenzione (tipo che ne guardavamo dieci/quindici minuti per volta, ci abbiamo messo un mese a vederlo tutto! XD). E le prime volte mi veniva da piangere perché pensavo: sono loro gli Avengers, sono loro, io non ne voglio altri, non mi frega niente di Ant-Man o di Captain Marvel, se ne stiano fuori dalle scatole, io voglio i MIEI Avengers e ci voglio Peter nel mezzo! E tu in questa storia hai fatto proprio questo, hai messo Peter in mezzo agli Avengers, lo hai fatto interagire con loro (oddio, interagire non tanto, vista la situazione, ma diciamo che loro hanno cercato di interagire con lui!). E questo è anche ciò che sarà nel mio mondo: gli Avengers resteranno sempre loro, potrà aggiungersi qualcuno, come T'Challa, come Wanda e Visione, così come ha fatto Peter, ma saranno sempre loro il nucleo portante e fondatore del gruppo.
Un'altra cosa che ho pensato leggendo la prima parte: noi siamo abituati a vedere Peter come un ragazzo allegro, tenero, buffo... ma anche lui ha il suo "lato oscuro". Peter è un ragazzo estremamente sensibile e empatico e questo lo può far passare dal più grande entusiasmo, dalla gioia e dall'orgoglio per essere diventato un Avenger alla devastazione più profonda (come accade nella tua storia per non essere riuscito a salvare tutti). Nei film viene messo in luce solo il suo carattere solare, ma io sono convinta che proprio perché è così sensibile e trasparente, proprio perché vive così intensamente le emozioni, allora può anche cadere nella tristezza e nella disperazione. Non ha le barriere emotive per filtrare tutto ciò e si lascia trasportare da quello che prova, anche se ne è dispiaciuto, anche se vorrebbe dire al signor Stark e agli altri che ha bisogno del loro aiuto, che non li sta rifiutando, è solo che non sa come fare. E questa non è una caratteristica dovuta solo alla giovane età di Peter, è una cosa che avrà sempre perché nasce dalla sua spiccata sensibilità che lo rende incapace di gestire le emozioni più forti (succede anche alle persone cosiddette adulte, io sono proprio così, posso vivere dei grandi entusiasmi così come fare delle tragedie anche per piccole cose). Ecco, io vedo questo in Peter e secondo me in questa storia lo mostri chiaramente anche tu, facendo vedere tutte le sfaccettature di questo personaggio che è molto di più di quello che vorrebbero farci credere con i film.
La seconda scena, poi, è il motivo per cui vorrei che questi capitoli durassero ancora tantissimo! Il discorso di Tony è meraviglioso, è proprio da lui, non c'è niente di consolatorio e nessuna "frase fatta", ma è semplicemente la verità di quello che la gente fa con gli Avengers. Finché sono i salvatori del mondo va tutto bene, anzi, è quasi come se facessero il loro "dovere", poi basta un errore e vengono considerati mostri, si devono nascondere, devono essere schedati dal Governo (vedi i fatti di Sokovia e tutta la faccenda degli accordi). Il bello è che in questo discorso Tony, senza accorgersene, ha iniziato a parlare come Steve, che rifiutava questa visione degli Avengers perché voleva proteggere Bucky... e Tony, che in Civil War era favorevole agli Accordi di Sokovia, adesso pensa solo a proteggere Peter. E anche su questo ci sarebbe tanto da dire, io ho un sacco di film mentali su Tony che continua a sentirsi in colpa per l'errore commesso con Ultron... che lo ha cambiato tantissimo, e Peter che cerca di confortarlo e di fargli capire che lui non è un mostro, che non voleva fare del male a nessuno. Qui le parti si invertono e Tony deve far capire a Peter che il vero mostro è il terrorista che ha messo le bombe, non certo lui, anche se non è riuscito a disattivarle tutte.
E... che colpo di scena quando Peter riprende improvvisamente a parlare, come se non avesse mai smesso, senza nemmeno stupirsi di averlo fatto. Forse perché con Tony lui riesce ad ammettere cose che non ammette nemmeno con se stesso, forse perché da lui si sente contenuto e protetto. Con lui parla, da lui accetta quelle giustificazioni che non avrebbe ascoltato da nessun altro e finalmente si lascia andare, si sfoga, piange e poi, stretto tra le braccia sicure di Tony, riesce perfino a riprendere lo spinoso discorso del bacio... e lì è Tony che lo stoppa, perché quella cosa ha sconvolto molto più lui di Peter!
E il finale è dolcissimo, Tony riprende a scherzare, Peter abbozza una specie di risatina e si affida all'uomo che ama, all'unico che poteva salvarlo da se stesso. E Tony capisce sempre di più quanto il suo sentimento per Peter sia profondo... eh sì, perché in questa storia non c'è solo Peter che deve essere salvato dalla disperazione, ma anche Tony che deve essere salvato dalle sue paure, dall'egoismo, dalla riluttanza a mettersi in gioco.
"Che cavolo mi stai facendo, ragazzino?, pensò Tony prima di baciargli di nuovo la testa, tornando poi a guardare il tramonto che poteva godere da quell'altezza, concedendosi per un po’ il tepore di quella piccola gioia nel cuore.
La voce di Peter."
La risposta potrebbe essere: lui sta salvando te come tu stai salvando lui.
Un vero gioiello questa storia, qualcosa che davvero non si poteva racchiudere in pochi capitoli, troppe cose ci sono in ballo, troppe riflessioni vengono fuori da ogni situazione.
Meravigliosa, davvero!
Abby

Recensore Master
30/09/18, ore 17:40

Tesorooooo, ma guarda per me puoi continuare per l'infinito e oltre, lo sai quanto ami le tue Starker.
Okay, okay, stiamo tutti calmi adesso! Questo capitolo io l'ho tipo amato tantissimo, non ce la posso fare. Me lo sono immaginato il povero Peter, impossibilitato dal muoversi, fragile, mentre gli altri parlano davanti a lui. La verità è che Peter sa essere forte quanto debole, è come il vetro, affilato ma che se cade si rompe in mille pezzi. Credo che lui non si senta neanche all'altezza di stare vicino agli Avengers, quelli che considera i suoi eroi, mentre lui si sente così... fuori posto. Quando si è allontanato per andare sul tetto ho pensato, non è che ora questo fa qualche sciocchezza? Secondo me lo stesso pensiero ha attraversato la mente di Tony, perché quest'ultimo gli va dietro e da inizio ad un dialogo profondo e che ho amato alla follia: Peter mente, dice di stare bene, ma Tony lo sa che non è così, lui sa tutto, vuole prendersi cura di lui, vuole stargli vicino, non vuole lasciarlo da solo. Gli dice che si è preso delle responsabilità che nessuno gli ha chiesto di prendersi, e ha ragione, anche se Peter, poverello, credo non lo faccia neanche a posta, perché il senso di colpa può anche ossessionarti. E poi gli dice che lasciarsi andare ai sentimenti non è da deboli, e mai cosa fu più vera, io sono d'accordo. Come dice anche Tony... poi ci sarà tempo per parlare anche d'altro. E poi vediamo Peter ringraziarlo e lui baciargli la fronte, ma io muoio venti volte. E' bellissimo tutto ciò, ma poi al tramonto, ma come si respira, dimmi come?
Quindi il prossimo sarà l'ultimo capitolo? La sofferenza è grande e le tue storie bellerrime, #ionevogliodipiù.
Bellissimo capitolo tesoro, l'ho adorato T_T

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