Recensioni per
Il manoscritto Trebitsch-Lincoln
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 56 recensioni.
Positive : 56
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/09/21, ore 21:15
Cap. 1:

Ciao Old Fashioned,
racconto interessante, molto interessante. Interessante la scelta del punto di vista dei soldati della sicurezza per aprire la scena. Interessante ed efficace la descrizione dei suoni, con le armoniche al limite dell'udibile che si aggiungono progressivamente. Interessante l'ipotesi dei cambiamenti anatomici nell'apparato fonatorio degli esseri umani a partire dalla creazione dell'inquietante manoscritto. Interessante la descrizione dei fenomeni, soggettivi e oggettivi, che accompagnano l'esperimento. Molto ben riuscita anche la descrizione del trip dello scienziato sotto l'effetto della mescalina che pone domande al suo alter ego idealizzato.
Ah, ho scritto già che è stato un capitolo molto interessante?
Volendo cercare collegamenti, la descrizione mi ha ricordato alla lontana il film 'Reazione a catena' dove si creava una cavitazione indotta da onde sonore nell'acqua per provocare la fusione nucleare dell'idrogeno e la dissociazione termica dell'acqua. La descrizione degli sventramenti a Berlino mi ha richiamato vagamente 'il pianeta proibito', dove un mostro invisibile e indistruttibile aggrediva l'equipaggio di un'astronave.
Ottimo lavoro.
A presto
MaxT :)

Recensore Veterano
11/11/19, ore 15:27
Cap. 1:

Ciao, carissimo!

Avevo visto questa storia ad agosto, e ho pensato per circa tre mesi di fila che dovevo leggerla. Eccomi qua.

Partiamo dalla trama originalissima (esploratori ungheresi, nazisti, metal satanico? Mi dispiace averla letta solo ora!).

I personaggi, come al solito (ma anche meglio per essere solo un primo capitolo, mi sembra), sono caratterizzati veramente benissimo, soprattutto il soldato con problemi di controllo della rabbia e lo scienziato drogato.
Sono sicura che moriranno tutti male, ma tant'è...

Non vedo l'ora di continuare a leggerla, e ho anche una domanda da farti: Trebitsch-Lincoln è esistito veramente o l'hai inventato tu?

Al più presto pissibile, spero!^^

Recensore Veterano
21/06/19, ore 20:20
Cap. 1:

Carissimo, perdona se ti disturbo.
Ricordo che tempo fa avevi accennato a questo racconto e finalmente ho trovato il tempo di leggerlo.
Ti confesso di averlo tenuto d'occhio per un po': mi incuriosiva molto il "Marsia 2.1" nel riassunto, perchè ho colto subito l'allusione al mito e, conoscendoti, sapevo avrei trovato un racconto interessante.

Ed infatti ecco che ci proietti in una claustrofobica base militare ipersegreta, un po' alla X-Files mi verrebbe da dire, dove uno scienziato che ricorda quello di "Ritorno al Futuro" si mette a giocare con un manoscritto tibetano con dei poteri inquietanti.
Mi è piaciuto molto l'uso del linguaggio tecnico e la precisione con cui l'hai reso.
I due protagonisti mi sono già simpatici da questo primo capitolo anche se immagino li torchierai ben bene prima della fine.

Senza dubbio un racconto molto originale, al contempo affascinante ed un filo inquietante. L' idea di partenza mi piace molto: un suono strano, non ben definito, che entra in testa a chi lo ascolta e lo sbarella.

"Come un viaggio con la mescalina che finisce male nel ritorno." cantava Battiato, chissà come finirà quello dei tuoi soldati e dello scienziato dedito agli allucinogeni? Non vedo l'ora di scoprirlo!

A presto! ^^

Recensore Veterano
22/03/19, ore 09:06
Cap. 1:

Ho iniziato a leggere pensando di farlo a singhiozzi (causa tempo, sai che sono incasinata ), ma come cappero si fa a iniziare a leggerti e riuscire a smettere? Questo, poi, è esattamente il genere di letture che amo: militari incazzati, esperimenti diabolici, scienziati tossicodipendenti e squilibrati, e un bel po' di raccapriccianti scene di smembramenti e squartamenti vari.
Ora non ho tempo, ma più tardi mi documento su questo Trebitsch Lincoln.
Intanto ti faccio i complimenti per questo capitolo e per la storia (anche questa faceva parte di un contest? E se sì, tutti i partecipanti hanno lavorato sullo stesso soggetto? Insomma, è tutta farina del tuo sacco, o in un contest le idee vengono impostate da qualcun altro? Te lo chiedo perché non me ne intendo...).
Westbrook e Lyles mi piacciono entrambi, ma so già che sono destinati ad una fine atroce. Pazienza, conoscono i rischi del loro mestiere.
Spero che Kozlov faccia la fine che merita e si porti dietro Me. "Personcine" davvero diaboliche, caratterizzate benissimo. Ma come cacchio fai a inventarti personaggi così diversi tra di loro?
Più ti leggo, più mi stai sulle palle, e sai che è tutta invidia, la mia.
A presto Vecchio mio!

Recensore Master
12/12/18, ore 17:23
Cap. 1:

Valutazione del contest “Bionica mente”


Stile e grammatica: 9.5/10

Dal capitolo 1:
• “... ed entrò in quella sella squadra Bravo.” → della.
• “Aveva un occhi nero...” → occhio.
• “Tu sta qui e riposati.” → sta', la ‘i’ cade per via del troncamento e quindi vuole l'apostrofo.
• ““I sei corpi” – Il laser passò dall’uno all’altro...” → il va con la minuscola.
• “... aveva lanciato intorno un sguardo preoccupato.” → uno.
• “L'altro crollò le spalle.” → scrollò.
Dal capitolo 2:
• “Si, ma il primo che li ha raffigurati, da dove ha tratto l'idea di farli in quel modo?” → Sì; la virgola va tolta perché separa il soggetto (il primo [...]) dal verbo (ha tratto), volendo lasciare la pausa potresti sostituire la virgola con i puntini di sospensione.
• “Westbrook, va a chiamare Kozlov...” → va', la ‘i’ è caduta per il troncamento.
• “Nel laboratorio di fece udire di nuovo...” → si.
• “... il sudore gelido che gli imperlava a fronte.” → la.
• “Facciamo perdere le nostra tracce!” → nostre.
Dal capitolo 3:
• “... gli disse qualcosa a basa voce...” → bassa.
• “E allora sta zitto.” → sta'.
• ““Andiamo, dai,” La voce...” → la va con la minuscola.

In più, è capitato alcune volte che sbagliassi a scrivere il cognome di Westbrook (Weestbrook, Westbrooke).

Lo stile si adatta perfettamente al genere della storia: l'avventura viene enfatizzata da un ritmo incalzante e coinvolgente, nelle sequenze più al cardiopalma si susseguono descrizioni inquietanti, che dipingono l'atmosfera sinistra di quei laboratori e corridoi, ed evocano tensione e pericolo.
C'è una buona alternanza fra fasi più lente, che permettono ai personaggi di interagire e mostrare i loro colori, a fasi più concitate, che oltre a far procedere la storia portano fuori gli istinti dei protagonisti.
La storia segue due filoni paralleli per i primi due capitoli: la prospettiva dei due soldati e quella dello scienziato pazzo. Entrambe si distinguono, mentre la prima è più dinamica, con ripetuti scambi di battute fra più militari, la seconda è più grave, è carica di consapevolezza e pensieri oscuri. Lo stile marca perfettamente questa differenza e nei dialoghi emerge la personalità di ogni singolo personaggio. Ho particolarmente amato gli scambi fra Chet e Beau.

Originalità e trama: 10/10

Parto dagli scenari. In una storia come questa, ricca di brividi e pericoli, l'ambientazione deve fare la sua parte, e in questo caso le descrizioni che hai dipinto sono state infernali, tremende, impressionanti. Hanno fatto il loro sporco lavoro caricando ogni scena di emozioni e mozzando il fiato nelle fasi più critiche.
Il continuo intreccio di prospettiva permette al lettore di comprendere tutto ciò che sta accadendo, anche quando i veri protagonisti - Chet e Beau - ne sono invece all'oscuro.
È una storia che pone come conflitto principale il sovrannaturale, un'entità inarrestabile e demoniaca che porta avanti una strage in quel laboratorio sotterraneo. In questi casi non c'è forza che tenga, la sola soluzione percorribile è l'astuzia - o l'ingegno. Il tentativo di fuga dei superstiti è elaborato nei minimi dettagli, senza lasciare nulla al caso ed, anzi, ogni personaggio che si aggiunge ha uno scopo preciso e permette ai fuggitivi di compiere un passo avanti verso la salvezza. Una costruzione e uno sviluppo credibili e, scommetto, impegnativi da mettere in piedi.

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Ciascuno dei personaggi presenta un suo parlato e un modo di comportarsi specifici. Grazie alla cura nei dialoghi, nei gesti e nelle reazioni, ognuno di loro risulta vero, tridimensionale. Ci sono punti di forza e difetti, in alcuni più evidenti che in altri.
Di Beau mi sono letteralmente innamorata. Possiede un lato quasi capriccioso, che però va a braccetto con un cuore grande grande. Parla a sproposito, spesso e volentieri, anche nelle occasioni che richiederebbero il suo silenzio, ma dove invece finisce per strappare una risata. Un personaggio che mi è subito entrato nel cuore, e non scorderò mai il momento di rage sul letto mentre giocava con la console. Lui e Chet non hanno filtri quando si parlano, la loro amicizia è caratterizzata da una complicità fantastica che spesso li porta a non curarsi degli altri, tanto che vengono altrettanto spesso richiamati. Nonostante tutto Beau si impone da eroe della situazione, nella sua impetuosità salva più volte il sedere all'amico e non esiterebbe a farlo una volta di più, tanto che alla fine si fa fregare proprio per questo!
Chet è la controparte matura di Beau. È quello che cerca di ragionare con razionalità e con i fatti alla mano, e prova a far fare lo stesso a Beau. Anche lui è disposto a tutto per l'amico, ma a differenza dell'altro dimostra più compostezza e lucidità. I due sono praticamente opposti e proprio queste loro differenze li portano a essere complementari.
Kozlov è uno scienziato pazzo a tutti gli effetti. Non tanto per la pericolosità delle sue ricerche o lo scopo finale, quanto più per la sua consapevole scelta di andare incontro a una catastrofe. Seppur voglia ingannarsi di essere razionale nel portare avanti gli esperimenti sulla base dei dati che ha, l'ignorare deliberatamente il pericolo che lui stesso sente lo rende il contrario, un folle. Probabilmente lui non aveva nulla da perdere ed ha continuato per il gusto di giocare col fuoco, peccato che alla fine non sia stato l'unico a scottarsi.
Una menzione anche per tutti i personaggi di supporto, che seppur solo di passaggio hanno avuto modo di contribuire e lasciare un segno della loro presenza. Ognuno di loro distinguibile e con una sua caratterizzazione.

Sviluppo del genere scelto: 4.75/5

Questa storia ha fatto venir fuori i mostri dell'inconscio a me, nel tentativo di mettere in fila i pezzi! Per un thriller tecnologico la quantità di sovrannaturale è non indifferente, una storia che si distingue nel genere. Le nozioni per comprendere il fenomeno che si manifesta in quella base sono frammentarie e vengono principalmente fornite dallo scienziato pazzo. In questo senso lui è fondamentale, perché senza verrebbe meno la componente fantascientifica e resterebbe un racconto sovrannaturale con forti elementi thriller e horror.
Si parte dal presupposto che il manoscritto è frutto dell'occulto, di magia nera, il vero lavoro scientifico avviene dopo, con le tecnologie più avanzate, tipo Marsia, nel tentativo di poter comprendere e fare uso di questa arma devastante. Il motivo principale per cui viene fatto questo attento studio sull'oggetto non è chiarissimo: se per scopo bellico o di pura curiosità scientifica, anche se considerata la presenza dei militari si suppone che le ricerche siano, sì, collegate a uno scopo più politico, di potere. Comunque, una volta liberati i demoni, nei laboratori sotterranei si scatena il devasto. Da lì in poi il thriller esce fuori di prepotenza, con sequenze adrenaliniche da mozzare il fiato, per il terrore e la crudezza.

Gradimento personale: 10/10

Ammetto subito di essermi lasciata catturare da Beau, lui e la sua testa calda. Vien facile provare un legame emotivo con lui, con i suoi modi di fare e il suo dito medio sempre rivolto alle telecamere. È uno spasso leggere i suoi scambi di battute con Chet, è confortante vederli sempre guardarsi le spalle, ed è da strapparsi i capelli ogni qual volta uno dei due si trova in una situazione di pericolo. Ti leghi inevitabilmente a loro e finisci per sentirti in ansia, a fare il tifo e a sorridere quando giungi al finale.
È una storia che ti prende per mano, mostrandoti un passetto dopo l'altro tutti i progressi e gli intoppi di un esperimento troppo rischioso. Il fatto di poter vedere il punto di vista di Kozlov porta il lettore sempre un passo avanti, ma quelle conoscenze non possono che pesare quando ci si rende conto che la storia andrà comunque in quella direzione. Ma quando esplode l'inferno, è allora che il legame di Chet e Beau viene messo ripetutamente alla prova, e loro combattono, si struggono, assistono a una perdità dopo l'altra, ma non mollano. Il finale è una carezza e uno schiaffo, e quando rifletti meglio sul significato, anche un pugno. Dico solo questo.
Storia meravigliosa, una montagna russa di emozioni che racconta stupendamente un rapporto di amicizia indissolubile. Un'avventura che ha lasciato il segno.

Bonus: 4/4

[4] È presente una profonda amicizia fra persone dello stesso sesso: assolutamente presente e preponderante, Chet e Beau combattono al fianco l'uno dell'altro fino alla fine, non tirandosi mai indietro anche a costo della propria vita.
[5] Uno dei personaggi è impulsivo e tende a non ascoltare cosa gli viene detto, finendo così per prendere scelte sbagliate: Beau a rapporto! Impulsivo, testardo, tenace e potrei andare di lungo. Lui rientra benissimo nella descrizione e nella sua cocciutaggine riesce comunque a risultare affabile.


Totale: 48.25/49

Nuovo recensore
07/12/18, ore 14:32
Cap. 1:

Ciao, eccomi giunta anche qui :)
Come al solito non deludi: nazisti, esoterismo, strani demoni e un esperimento segreto, sono tutti ottimi elementi per una storia fantastica. Leggendo sembrava di stare in un film di Indiana Jones (e ho adorato la citazione, la X non indica mai il punto dove scavare).
Ben tratteggiati i personaggi, soprattutto il bizzarro professore inquietante e i due soldati. Prevedo che succederà qualche pasticcio a breve e sono curiosissima di scoprire cosa fa succedere questo manoscritto.
Complimenti per l'ottima idea e alla prossima :)

Recensore Master
05/12/18, ore 11:02
Cap. 1:

Uso del pacchetto e degli eventuali bonus: 10/10
Poche storie mi hanno sorpresa come questa originale a metà strada tra il genere sci-fi e l’horror con vaghi riferimenti storici. L’ho trovata divertente, brillante e appassionante, anche se il finale mi ha fatto rosicare moltissimo, perdona il linguaggio molto colloquiale. A mente fredda, tuttavia, la trovata cinematografica della tua chiusa ha in sé una nota scanzonata che ho trovato irresistibile. Il pacchetto è stato usato alla perfezione: il doppio è veramente inquietante e il dialogo che intavola col dottor Kozlov è semplicemente affascinante. Il modo riflessivo, potrei dire, con cui hai inserito il bacio si è rivelato davvero geniale, così come i riferimenti a Bruto. L’esperimento era sia di tipo magico che scientifico e hai inserito la frase contestualizzandola semplicemente alla perfezione. Le armi erano presenti in doti massicce nella base di Aguas Muertas e l’immagine del demone evocato… beh, l’ho vista chiaramente. Complimenti vivissimi, oggi ho scoperto davvero un’autrice valida. E mi è parso di vedere un film, anziché leggere una storia!
Grammatica e stile: 9,7/10 (4,7 grammatica/5 stile)
Lessico che passa dal vernacolare spinto all’aulico con reboante, forma corretta e calco latino (bravissima <3), forme dialogate trattate stupendamente, vive e vibranti. C’è qualche minuscolo errore di battitura nella parte iniziale, ma non sono state conteggiate. Il tuo stile è tra i più belli che abbia letto per questo contest. Pochissime ripetizioni, ortografia pressoché perfetta, quasi totale assenza di refusi. Ho letto tutta la mini long (piuttosto corposa, va detto) senza staccare un solo momento gli occhi dallo schermo. Complimenti vivissimi per lo stile fluido, attento, puntuale, che sa piegarsi alle esigenze della narrazione. Ogni tuo personaggio ha una voce e un modo di parlare vero e autentico e… niente, mi è sembrato di leggere un testo pubblicato da qualche rivista. In più, 10 e lode per le scene d'azione: le ho adorate!
Tu sta qui e riposati [sta’ perché è la seconda persona dell’indicativo imperativo stare]
esclusivamente nemici prescelti [manca “i”]
L’uomo spiegò: “I sei corpi” – Il laser passò dall’uno all’altro – “sono monaci tibetani [no maiuscola]
la goccia di succo si era ridotta a una macchia opaca, di un arancione spento da mitilo morto. Il bianco non brillava più di luce propria /L’uomo si alzò incerto, si versò un bicchiere di succo[ripetizione succo/succo]
Con un gesto istintivo, Westbrook strinse fra le mani l'M-4 poi si voltò verso Lyles e gli altri membri della squadra Bravo. [manca virgola tra M-4 e poi]
lo distolse da quell'appagante contemplazione. Egli alzò lo sguardo a fissarlo negli occhi e si trovò a contemplare [ripetizione]
 
IC/Caratterizzazione personaggio: 10/10
In una storia d’azione e orrore come questa, la caratterizzazione doveva avvenire per canali meno consueti. Quella canonica avviene solamente per Kozlov in un modo che ho trovato davvero brillante. Attraverso il dialogo con il suo doppio che, poeticamente, appare come una versione migliorata di se stesso, quasi evanescente. E che tu chiami Me. Ho trovato toccanti i loro dialoghi, tutti. In poche battute sei riuscita a disegnare coerentemente un personaggio.
Westbrook e Lyles, d’altro canto, sono ben diversi da Kozlov. Due soldati che fanno di tutto per uscire vivi dalla base divenuta, improvvisamente, cimitero. Legatissimi (la scena finale struggente e, allo stesso tempo, divertente ne è una prova) sono abbastanza aderenti alla tipica vulgata del soldato americano che fa di tutto per sopravvivere. Li hai disegnati davvero in maniera molto abile in considerazione anche del contesto di guerra e azione in cui sono inseriti. I loro caratteri vengono mostrati abilmente nelle battute scanzonate, nel barare al gioco, nel tentativo di sopravvivere davvero a ogni costo. Per questa ragione non posso che complimentarmi. Li ho trovati davvero efficaci.
Livello di introspezione: 9,8/10
Hai scelto un genere che mal si accosta all’introspezione. È avventura e azione. C’è un inseguimento che dura tutto un capitolo, ci sono bravi soldati che cercano di scappare e che non si sa se abbiano un amore, una famiglia o cosa. Il loro legame profondo è incredibile, e sebbene non sono entrata abbastanza nelle loro teste – almeno tanto da capire il loro passato – ho potuto comprendere chi fossero loro. Il genere stesso della storia, in fondo, non lo richiedeva.
Dall’altra parte, però, c’è Kozlov. E Kozlov, con il suo parlare a quel se stesso reso leggermente migliore dalla mescalina, mi è piaciuto infinitamente. C’è parecchio non detto in questa storia e la sua vicenda mi ha colpita moltissimo, specie quando arriva a comprendere che fallirà, così come gli dice Me. Il punto massimo è la morte di Kozlov: quel suo morire e avere come rimpianto, allo stesso tempo, il fatto che dopo non avrebbe potuto analizzare il fatto. Ci ho visto dentro De André con  la canzone "Un Ottico" e altri momenti da "Non al denaro, non all’amore né al cielo." E niente, l’ho adorato. <3
 
Gradimento personale: 5/5
Ho riso, dannazione. Ho riso al “cucciolo di foca”, ho riso in tanti punti, ma mi sono anche preoccupata e ho sofferto per i nostri eroi. Ma veniamo al punto. La centralità del manoscritto col suo nome quasi impronunciabile e la sua storia pregna di misteri, mi ha incantata. Ero incollata allo schermo mentre il demone, visibile solo a pochi, compariva, ero lì mentre Kozlov spiegava. I riferimenti (fanta)scientifici, purtroppo, non li ho potuti appurare ma è stata davvero una lettura godibilissima e intensa. La centralità del manoscritto, la fuga disperata di questi due soldati che fino alla fine ho creduto morissero, la conclusione d’effetto che pare indicare come demoni e mostri non possano nulla contro l’amicizia… Bellissima.
Per un totale di 44,5 punti.

Recensore Master
21/11/18, ore 16:57
Cap. 1:

Ciao caro!
Tra influenza e impegni vari, riesco a passare solo adesso, purtroppo, da queste parti, ma niente può mettersi tra me e una storia di azione sovrannaturale così ben scritta.
Come sempre, il capitolo è molto scorrevole. Ci vengono presentati i personaggi attraverso le loro azioni e i dialoghi e non manca qualche battuta (tra loro o in solitario) ben piazzata, che da una parte alleggerisce l'atmosfera, dall'altra rivela sempre un pizzico dei personaggi. Le descrizioni, come sempre, sono molto vivide e permettono di calarsi perfettamente nella narrazione. Non so se calare la storia nel sovrannaturale o fantascientifico, in realtà, perché le spiegazioni di Kozlov (spero di averlo scritto correttamente) sono molto dettagliate e contestualizzano benissimo la scoperta, e perché c'è il tema del doppio (il "Me" potenziato, un tocco da maestro). Diciamo che, come spesso ho visto nelle tue storie, c'è una bella mescolanza di generi.
Spero di riuscire a passare al più presto al secondo capitolo! Complimenti!

Recensore Master
18/11/18, ore 17:43
Cap. 1:

Sbaglio o è la tua prima storia di genere 'azione'? Comunque, si parte bene, con tanti bei soldati motivati ed entusiasti del loro lavoro!
Decisamente interessante la parte della spiegazione, stuzzica la curiosita e fa intuire che, come sempre nelle storie in cui ricercatori odierni cincisciano con conoscenze arcaiche, tutto andrà in malora, ma lo farà in modo abbastanza spettacolare.
Solo ... pizza ghiacciata col ketchup?
... Se questa storia è Westbrook vs demoni, da questo momento tifo ufficialmente per i demoni.
Interessante il professor Kozlov. Mi piace il modo simbolico e fin poetico con cui parla e pensa, e quel 'Me' ... che cosa sarebbe? Un effetto della droga? Un trucco mentale per ragionare meglio? Oppure un qualcosa contenuto nel manoscritto che sta cercamdo di portarlo verso un certo corso di azioni?
Wow, davvero molto ben descritta la scena finale! Adesso non vedo l'ora di scoprire quali saranno le conseguenze di questo esperimento...
Complimenti, un bel capitolo d'inizio per questa nuova storia!
(Recensione modificata il 18/11/2018 - 05:43 pm)

Nuovo recensore
17/11/18, ore 05:03
Cap. 1:

Nel complesso ho trovato la storia fino ad ora molto scorrevole,piacevole alla lettura e soprattutto intrigante.
Piena zeppa di particolari descrittivi sui personaggi,su ciò che vedono,sentono e provano il che in quanto lettore mi offre un abbondante gamma di nozioni per immaginare ogni scena del racconto come se stessi vedendo un film d'azione ad alta tensione.
A detta mia,non sono molti i racconti che ho avuto il piacere di leggere con tale perizia di particolari.
E ancor meno racconti,in cui i particolari non creano strafalcioni nella descrizione complessiva.
Tifo per te scrittore continua così, fai una storia bella lunga.
PS. Anche se la recensione è segnata con cap 1 il due l'ho già letto quindi il mio commento vale nel complesso dei due capitoli.
(Recensione modificata il 17/11/2018 - 05:44 am)

Recensore Master
16/11/18, ore 09:30
Cap. 1:

ciao, inizia una nuova avventura, molto bene, dai misteri tibetani al bunker nel deserto, passando per i soldati e i colloqui con ME, grazie alla mescalina. Molto intrigane, ricorda un poco i custodi del libro, una sapienza perduta che se risvegliata recherà ...?? se i monaci sono stati trucidati un motivo vi era, comunque, vedremo .. Marsia 2, come il pastore che sfidò Apollo e finì smembrato e spellato vivo, nel mito, conoscendoti nulla è casuale.. Epici i riferimento a Kubrick, Odissea nello spazio l'ho adorato, a presto JQ

Recensore Master
14/11/18, ore 18:13
Cap. 1:

Buonasera carissimo!
Eh, che tensione... questo sì che è un thriller! E per di più, il soprannaturale semi-fantascientifico mette ancora più inquietudine e interesse, almeno da parte mia. Poi, tutti i riferimenti al rapporto tra Monaci Tibetani e Nazisti e le citazioni a uno dei miei film preferiti, la celebre Odissea nello Spazio (che io ho sempre visto come un'ucronia, essendo nato dopo il 2001, ma Clarke e Kubrick erano stati davvero geniali)... va bene, lo ammetto, ce l'ho un po' con te perché non è già tutta online!
Anche la trattazione della tematica del Doppelganger è originale, con "Me" che non è altro che lo scienziato pazzo nella sua versione OP... e ora dovrà arrivare la parte di azione, vero? Perché Beau e Westbrook non possono mica stare lì con le mani in mano!!
Complimenti, metto subito tra i preferiti.
Alla prossima, sono impaziente!
mystery_koopa

P.S. Davvero l'ozono ha un odore?

Recensore Master
13/11/18, ore 18:52
Cap. 1:

Oh, bene!
Quando ho letto la fine del tuo racconto fantasy, ho pensato che avrei sentito la tua mancanza, ma eccoti qui con un'altra avvincente storia! ^^
Già l'immagine che hai scelto per l'incipit mette i brividi e il primo capitolo continua a gettare ombre dell'antico manoscritto tibetano.
Mi è piaciuta molto la contrapposizione tra i soldati, di cui inizio già a essere fan, che sono pratici e avvezzi a tutto (ma sono certa che le loro sicurezze verranno incrinate) e gli scienziati, particolarmente oggettivi e lucidi nella loro follia.
Il dialogo di Kozlov con Me è allucinante, cioè un vero tocco da maestro. L'evidente scellerataggine dello studioso sembra inizialmente essere la causa della particolarità del manoscritto.
Invece, la sequenza finale con quel testone refrattario di Beau che viene colto dalla paura, ci fa comprendere che c'è qualcosa di agghiacciante che incombe.
Sono molto curiosa. A presto! :)

Recensore Master
12/11/18, ore 19:54
Cap. 1:

Armi di distruzione di massa.
Prima i Nazisti, poi i Sovietici ed infine gli Americani.
Il salmodiare (esoterico?) di un antico rito himalayano fa gola ai potenti, che dispiegano soldi, scienziati e militari, perché un'arma simile è ancora più distruttiva delle armi nucleari!
Come sempre sai catapultarci in un contesto meravigliosamente delineato, con personaggi vividi e verosimili: Beauregard io lo sto già amando, a pelle.
L'immagine delle ombre, come catturate in un fotogramma, mi hanno turbato, sono davvero inquietanti.
Sono ammirata dalla tua inventiva e dal tuo impeccabile stile, sei un autore prezioso.
Bravissimo come sempre, amico mio!
Un abbraccio,
Lou

Recensore Master
12/11/18, ore 18:43
Cap. 1:

... Tu, praticamente, sei l'incarnazione leggendaria del 'Non sapevo quanto avessi bisogno di questa cosa, finché non ce l'ho avuta davanti agli occhi'
no, allora, so che può sembrare che io ti stia praisando solo per fare scena, ma NO: non ho ancora trovatu un'autore di cui ogni singola storia su cui ho appoggiato gli occhi si riveli così soddisfaciente da leggere.
Ti garantisco che non scherzo! Perciò, tanto per cominciare, ti ringrazio per avermi avvertito di questa storia, perdonami per il ritardo nonostante abbia detto subito subitissimo, e ora andiamo avanti:
Questa storia, chiaramente, non rispetta la regola - meno male! - dell'aclamatissimo 'andiamo avanti per gradi', però non so come sei riuscito a farlo, nonostante riveli un sacco d'informazioni già al primo capitolo, riesci comunque a mantenere un alone di mistero davvero fitto e sinistro, e ti riesce davvero bene!
Comunque sia, in questa storia abbiamo: un bunker sotterraneo, o base militare - a me viene in mente il bunker perché me lo immagino meglio XD - uno scienziato un po' scettico e un po' drogato, un paio di migliori amici tra cui uno vede le robe, un manoscritto misterioso dal potere altrettanto sconosciuto, una lore del suddetto manoscritto che ti costringe a fare tutti gli scongiuri possibili a causa del suo lascito terrificante, ed esperimenti.
Che americani sarebbero senza esperimenti super segreti, dico io?
Cmunque sia, sta storia ha davvero un sacco di potenziale fenomenale, e non vedo l'ora di continuare a leggere per scoprire come il tutto andrà a finire.
Mi aspetto davvero delle cose fighissime... ma so che non verrò deluso.
Ah, dimenticavo: davvero bella la scena delle luci che si spengono e per una frazione di secondo si vedono le creature.
Non sono storie le tue, ma film.

- TONIGHT, WE REWIEW! -

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