Ciao carissima!
Eccomi finalmente da te a commentare questa storia che ho, letteralmente, amato alla follia **
Mi fa strano recensirla dopo così tanto tempo, perché in realtà l’ho letta così tante volte che quasi la so a memoria. Amo Luca, amo Vittorio, ma, soprattutto, amo il modo in cui li hai fatti interagire tra loro: è tutto così bello, così “giusto” fra loro, che il cuore mi si è sciolto in petto più di una volta. E poi, vogliamo parlare di quanto siano divertenti le battute che i due si scambiano? La sintonia che c’è fra loro si percepisce a pelle, e tu l’hai tratteggiata in un modo perfettamente naturale, senza alcun artificio che avrebbe potuto rendere la vicenda lontana dal vissuto di ognuno di noi. Proprio così, la forza di questa storia sta secondo me nella sua capacità di parlare a chiunque, perché tutti noi, ad un certo punto della nostra vita, abbiamo vissuto qualcosa di simile (magari non con esiti così felici, ma questo è un altro discorso): Luca e Vittorio si avvicinano e si innamorano e le loro emozioni sono quanto di più universale ci possa essere al mondo. In particolare, ho trovato assai pertinente e assolutamente verosimile il momento di “crisi” che i due hanno, perché, diciamolo, quello che sta succedendo, soprattutto a Luca, che fra i due è quello meno “esperto” (anche se non per un fattore d’età, ma proprio caratteriale) è qualcosa di grande, di ignoto in qualche modo, che ha bisogno come minimo di un po’ di tempo per essere metabolizzato. E la sua gelosia, così come il suo iniziale sgomento davanti alla confessione di Vittorio (il quale, giustamente, ad un certo punto decide che è meglio smetterla di girarci attorno e di giocare a carte scoperte), sono perfettamente comprensibili, nonostante il mal di pancia che provocano al povero medico. Che tu abbia poi deciso di sciogliere la tensione venutasi a creare fra i due proprio sui colli bolognesi mi ha fatto fare i salti di gioia, perché devi sapere che io ho un legame speciale con quei luoghi, dato che vi abita la mia migliore amica e ci ho passato tantissimi momenti indimenticabili. E poi Bologna, “la grassa e l’umana già un poco Romagna e in odor di Toscana”, e quel “Vittorio” pronunciato a mezza bocca in cima alla Torre degli Asinelli (non ci sono mai salita, m’è sempre mancato il coraggio! XD)… quanto ho fangirlato in quel momento! Per fortuna che la conclusione non è tardata ad arrivare, e dopo una prima parte in cui mi sono sbellicata dalle risate leggendo gli insulti creativi di Vittorio, alla fine ho ottenuto la mia personale ricompensa, assistendo al coronamento di un amore cui è stata data finalmente la possibilità di crescere e rafforzarsi ancora di più, un amore simboleggiato da quelle mani intrecciate che mi hanno fatto sciogliere e da un bacio tenero e appassionato allo stesso tempo, preludio a qualcosa di ben più intenso da vivere. Far concludere questa vacanza a Verona, la città degli innamorati per antonomasia, e proprio sotto il balcone di Giulietta, è stato un vero tocco di classe.
Una menzione speciale va anche alla colonna sonora, la musica è stata una parte integrante di questa storia e me l’ha fatta apprezzare, se possibile, ancora di più.
Che altro posso aggiungere? Per fortuna che il commento doveva essere un po’ più breve, ma Luca e Vittorio mi hanno saputo dare delle emozioni così travolgenti che in qualche modo dovevo pur tirarle fuori XD Scriverai ancora di loro? Magari qualcosa per Natale? Ti prego ti prego ti prego!
Un bacione cara, e a prestissimo su “When love and death embrace” (mannaggia a te, mi è tornata la fissa degli HIM e adesso ti tocca subirmi) :*
Con affetto,
padme |