Recensioni per
Elementia: Fragments
di Melanto

Questa storia ha ottenuto 115 recensioni.
Positive : 115
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/03/21, ore 23:25

Nonostante il discorso apparentemente aperto, quello di Sakura è l’ultimo gesto egoistico. Si scusa per quello che ha fatto - spedire Mamoru a Fyar contro ka volontà di Nasir, peraltro facendo in modo di metterlo contro suo padre - e ora decide di attuare questo olocausto insensato ed egoista ammantandolo come una sorta di regalo per figlio e marito.
Nasir non può far altro che assistere impotente all’ultimo gesto di follia di quella moglie che non lo ha mai realmente amato così come di suo figlio ha amato solo e soltanto il fuoco che gli scorre nelle vene.
In tutto ciò, come sappiamo, almeno quell’ultima sorta di profezia si è rivelata veritiera, sia per il padre sia per il figlio.
Comunque anche se alla fine ha datonun’idea (pallida a mio avviso) di comprensione del cattivo comportamento nei confronti di Nasirce Mamoru, l’ossessione per il fuocovrinane k’unico suo mitivivdi vita (e di morte), quibdi no, non cambio idea su di kei, la comprebdo na non approvo in ogni caso e continuovabpensare che sia stara pessima.
(Recensione modificata il 12/03/2021 - 11:39 pm)

Recensore Master

Se per te scrivere questo fragment non è stato facile, leggerlo, nonostante si sapesse già come sarebbe finito, è ststo parimenti difficile.
Non so se tu hai mai visto il film “Soldato blu”, ma con le dovute differenze, a livello di tensione e orrore l’effetto è esattamente lo stesso. La descrizione è talmente vivida e “cinematica” da essere quasi intollerabile, tanto da dover prendere fiato prima di ripartire (il che, nonostante il tema trattato sia devastante, è assolutamente un complimento).
Kahil, di tutti quelli che ganno partecipato allo sterminio, è l’unico ad avere un minimo di coscienza, seppure non abbia saputo ribellarsi a tale scempio, ed è l’unico che, 19 anni dopo, accetterà come giusta la punizione che otterrà.
Rimane solo (non ricordo se lo hai spiegato in THE WAR) il dubbio su come Zed sia riuscito a sopravvivere a quel massacro.
Il finale con l’ “abbandono” di Yuzo è drammatico ma tenero, sia per Haruko che vivrà nella speranza prima o poi di saperlo al sicuro e nella tenwrezza infinita con cui le due istitutrici si affezionano immediatamente a lui.

Recensore Master

La famosa battaglia - massacro sarebbe meglio dire - dei briganti di Ghoia comincia molto prima visto che non solo Arya ma anche il piccolo Yuzo sembrano percepire qualcosa di sbagliato (forse il glifo o forse un qualche tipo di predestinazione). E infatti tutto precipita improvvisamente, tanto che Bash è costretto a mettere in campo anche i ragazzini, compreso quel Sertor che tanto interessava ad Haruko, che verrà falciato per tragica inesperienza e totale terrore dall’unico che avrebbe voluto essere da qualsiasi altra parte ma che non ha avuto il fegato di rifiutare di partecipare a quel massacro.
Vediamo come Zed si sua “guadagnato” le sue ferite (sappiamo che non è morto, ma la cosa ha quasi del miracoloso. Ma il peggio deve ancora arrivare, la notte è giovane e l’inferno non ha ancora spalancato le sue porte.

Recensore Master
08/03/21, ore 11:42

Con un padre così Yuzo non poteva certo essere un mollaccione. Certo ha preso i poteri da sua madre e ha potuto svilupparli e imparare a governarli grazie al suo secondo padre, ma la forza vulcanica che riesce a tirar fuori quando è necessario è tutta Morisaki, FINO ALL’ULTIMA STILLA.
Qui vediamo l’inizio delle ostilità tra i Briganti e gli sgherri di Van Saal, a partire dall’aggressione ai danni della piccola Haruko (che lei racconterà anni dopo ai nostri Elementi).
La decisione di scendere in guerra al fianco degli abitanti di Ghoia è sofferta (Bashaar non vorrebbe più combattere), ma la durezza nelle parole e nel tono di Arya, inaspettata soprattutto da una persona pacifica come lei, lo convince a muoversi.
È fantastici il modo da sbruffone con cui si approccia ai soldati, ma soprattutto il modo con cui congeda il superstite, “regalandogli” ancora un giorno di vita perché porti il messaggio - ben documentato - per il Delegato.
Ti dirò, Bashaar me lo immagino mentre rotea i suoi spadoni un po’ tipo Gatsu di Berserk, solo decisamente più fascinoso 😄.

Recensore Master
07/03/21, ore 23:30

Frammento commuovente e terribilmente malinconico. Tutto scorre, il vento cambia e la vita continua in quel circolo continuo di morte e rinascita che per Yuzo coincide con l’entrata nell’età adulta. È la fine dell’infanzia e dei giochi, che forzosamente è il momento di passaggio a cui ognuno deve sottostare. Però se da una parte c’è la consapevolezza di aver raggiunto un obiettivo importante, c’è anche la perdita di quell’innocenza in cui ci si era crogiolati finora.
E se anche Taleja si è lasciata dietro il suo uovo, che porterà una nuova vita, per Yuzo questo è una consolazione solo a metà perché per lui Taleja non era semplicemente un Phaluat, era un’amica, se non addirittura una specie di sorella con cui aveva condiviso tutto, gioie e dolori, fin dalla sua nascita.
(Recensione modificata il 07/03/2021 - 11:33 pm)

Recensore Master
07/03/21, ore 23:11

Finora abbiamo visto le relazioni che intercorrono tra Yuzo e Mamoru, ma ora scopriamo che c’è un legame anche con Hajime , benché fino al momento della missione non si fossero mai incontrati e, anzi, ignorassero del tutto le rispettive esistenze. Hajime formula gli stessi pensieri di Yuzo e ke stesse preoccupazioni che poi attanaglieranno Teppei e Mamoru, tanto da non riuscire a godere del piacere di immergersi nel proprio elemento.
E scopriamo che anche suo padre ha dovuto sottostare allo stesso ordine (e che quindi ga compreso immediatamente, pur non potendo dire nulla), solo che non ha resistito e ha parlato al suo migliore amico. In questo effettivamente Hajime si dimostra più solido di suo padre, infatti fino al momento in cui scoprirà che anche Yuzo fa parte dell’ordine riuscirà a mantenere il segreto.

Recensore Master

L’iniziazione. E quindi anche Taro è un cavaliere. Questo probabilmente è un altro dei motivi per cui ha preso Yuzo sotto la sua ala: ha avuto modo di vederlo in azione e anche lui lo vuole proteggere.
L’inserimento dell’onice (come si scopre anche in The War), attiva il glifo e riusciamo a vedere lo stesso Yuzo che abbiamo visto a Sensai, solo molto più selvaggio perché ancora non del tutto preparato (aveva ragione suo padre a dire che era troppo giovane).
È interessante il fatto che fosse Matsuyama il Tritone presente alla cerimonia e che quindi proprio lui lo abbia “disinnescato”; questo probabilmente sarà un elemento importante nel prosieguo della storia principale.
E l’obbligo di dover mentire a suo figlio e cercare di scoprire cosa si celi dietro il mistero del suo abbandono e quindi il motivo di quella rabbia profonda e primitiva lo fa sentire un pessimo padre (il che ovviamente è tutto tranne che la verità).

Recensore Master

Ovvio, i Consoli, nel momento esatto in cui lo diventano, si trasformano in vecchi barbogi, tranquilli e col culo al caldo, arbitri in terra del bene e del male. Tadashi si ritrova nella per niente invidiabile situazione di dover buttare sulle spalle del figlio quella maledizione che lui dovrà portarsi appresso probabilmente per tutta la vita.
E ovviamente ka prima reazione di Yuzo è di totale rifiuto e allontana il padrevin malo modo. Ma, purtroppo, la dimostrazione che i vecchiacci abbiano ragione nell’averlo scelto sta proprio nel fatto che Yuzo vuole a tutti i costi e con ogni sua fibra fare il giusto e, accettata a malincuore l’idea si riavvicina al padre chiedendo scusa per il suo comportamento, e questo inorgoglisce Tadashi una volta di più.
Quello che purtroppo suo padre non sa è che quella maledetta pietra sarà lo strumento di tutto il male che Yuzo sarà costretto a commettere a causa di Hans.

Recensore Master
27/02/21, ore 11:28

E un momento “puccios inside” ci voleva proprio!
Certo che nove anni sono veramente tutta una vita! Non stupisce che Hajime si perda nella sua stessa città.
Certo anche che i genitori di questi due siano veramente Bastard Inside! Povero Dentone, rientra a casa e trova il deserto - niente padre, zio e soprattutto niente Ricciolino ad accoglierlo.
E allora consoliamoci con una bella nuotata nel suo amato lago. E alla fine quel momento fantastico in cui i due amici inseparabili si rivedono dopo una vita e si abbracciano come fratelli che si ritrovano, senza però dimenticarsi di prendersi in giro come quando erano bambini. 😍
Troppo divertente come le due madri si godano lo scherzo orchestrato ai danni del Pesciolino, e come Hajime si inalberi per i nomignoli di sua madre; dopotutto lui ora è un Tritone, non è più un bambino! (a 13 anni senti di poter spaccare il mondo con un mignolo anche se in realtà sei solo un bambinone cresciuto a dismisura! 😂)

Recensore Master
27/02/21, ore 10:44

Sembra che il destino si diverta ad accanirsi contro Mamoru. Ha veramente il sapore della beffa che sia proprio Sheral la donna che salva dall’aggressione dei due balordi. E in quel momento vediamo il lato migliore di Mamoru, ma il successivo incontro con Nasir, al solito incentrato sull’odio e il risentimento, riporta in primo piano il suo lato terribile, fatto di aggressività e di spregio, fino al momento di quel gesto terribile e insensato; in quel momento Mamoru stava realmente per aggredire suo padre e rovinare definitivamente la sua vita, il che sarebbe stato l’ultimo terribile “dono” di sua madre.
E in questo fragment capiamo finalmente il motivo profondo dell’avversione (e imbarazzo) di Mamoru per le attenzioni femminili. Non ha avuto la possibilità di averne da sua madre quando più ne avrebbe avuto bisogno e le ha quindi relegate tra le cose tendenzialmente inutili e sicuramente false.
Anche in questo capitolo quella che emerge prepotentemente è la tristezza (disperazione) sia del figlio sia del padre.
E per una volta ad essere profetico non è il Principe ma quella donna incolpevole che ha visto giusto: sarà grazie a uno “stupido volante impiccione” (meraviglioso) che Mamoru troverà finalmente il vero sé stesso e ritroverà suo padre.

Recensore Master
26/02/21, ore 21:47

Anche se in modo diverso, anche Yuzo come Mamoru si porta dentro costantemente i suoi demoni perdonali.
L’approccio di Tadashi, che voleva essere propositivobe aprirgli altre possibilità gli si ritorce contro e, per la prima volta, vede negli occhi di suo figlio quella feroce e granitica determinazione a rinchiudere tutto quanto successo prima di essere adottato in una specie di tomba ermetica nel profondo della sua mente (la volontà di Yuzo sa essere ferrea in modo sconcertante).
Ciò che Yuzo teme, a questo punto, è di essere abbandonato anche da suo padre e, di conseguenza, si chiude completamente.
Stringe il cuore il dialogo tra Yuzo d Magister Matilda: il ragazzo è ormai certo che la sua vita ad Alastra sia finita e che suo padre voglia abbandonarlo. Interessante che lui si definisca con quel termine - randagio - che poi anni dopo utilizzerà con Nasir Izawa in modo sarcastico.
E ad essere abbattuto è anche Tadashi, che dopo aver a sua volta parlato con Matilda (mi piace un sacco questo vecchio insegnante, quasi una specie di nonno saggio) cerca un modo per far comprendere al figlio che non lo abbandonerà mai. E il giorno del compleanno, quell’enorme strappo alle regole che entrambi siversno date, porta dapprima Yuzoba convincersi che quella sarà l’ultima volta che vedrà suo padre e poi quel regalo, che di suo già ha un significato particolare e importante, fuga ogni dubbio nel ragazzo e, letteralmente abbatte quella diga di amarezza. E le lacrime, a stento trattenute, erompono copiose. Ma questa volta sono lacrime di felicità perché ora Yuzo è certo che suo padre gli sarà sempre accanto, anche quando non sarà fisicamente presente. E ora si comprende anche il motivo della felicità strabordante quando, dopo i fatti di Sendai, Mamoru gli restituisce l’orecchino.
Questo al momento è il mio frammento preferito.

Recensore Master
25/02/21, ore 21:45

Ecco, come volevasi dimostrare, la pessima influenza di sua madre continua a guidare la vita di Mamoru, e la convinzione che la colpa di tutto quanto accaduto sia di suo padre approfondisce ulteriormente quel fossato - burrone sarebbe meglio dire - che si è creato tra loro. E la risposta risoluta e astiosa che il piccolo riserva a suo padre non dà possibile adito a fraintendimenti: Mamoru non vuole aver più rapporti con lui.
A questo punto Nasir non può far altro che recedere e ritirarsi, sconfitto da quella moglie che, per tramite di Mamoru lo punisce per colpe non commesse, anche dalla tomba.
Non sapevo che Namoru nei pesi arabi si chiamasse Nasir (che peraltro è un bel none che gli si addice) ma trovo la scelta di dare quel none a suo padre proprio perché loro due sono realmente due gocce d’acqua.

Recensore Master
25/02/21, ore 21:21

Il volo, la libertà di essere aria, vento nel vento, e Yuzo non aspettava altro che potersi librare nell’aria per cercare la sua famiglia. Il momento del salto è esattamente il momento della consapevolezza, la conquistata capacità di vedere tutto da una nuova prospettiva. Ma giunto al culmine Yuzo si rende conto che quello che stava cercando e che sognava di trovare col volo, in realtà lo aveva già trovato nel momento stesso in cui aveva accettato di seguite Tadashi come suo figlio, perché la famiglia e la casa li ha già trovate da tempo.
E mentre il piccolo acquista questa nuova consapevolezza, suo padre lo osserva con orgoglio e commozione, sempre più conscio del fatto di aver trovato un figlio e di avergli donato una vita degna di essere vissuta.

Recensore Master
25/02/21, ore 12:37

Ed eccolo il momento in cui la pessima influenza di Sakura nei confronti di suo figlio raggiunge il suo culmine. Mamoru decide di chiudere il suo cuore a tutto e tutti, votandosi solo alla volontà di diventare elemento di fuoco; niente legami, niente affetti e niente amore, solo il fuoco e la solenne promessa di riportare sua madre al tempio.
E di tutto ciò incolpa il padre, ovviamente, tanto da ritrarsi irato e infastidito anche al suo semplice tocco.
E tutto questo durerà fino a che un certo “stupido volante impiccione” deciderà di mettere fine a quella guerra privata tra lui e suo padre e, senza che lui possa fare nulla al riguardo, si insinuerà stabilmente nel suo cuore e nel suo animo, facendogli anche comprendere quanto sbagliata e ingiusta fosse stata sua madre nei suoi confronti e quanto sbagliate e ingiuste fossero le promesse che lui le aveva fatto, negandosi così una vita piena e felice, oltre all’affetto di un padre che in realtà non lo ha mai ripudiato o cancellato.

Recensore Master
25/02/21, ore 12:07

Non poteva essere che così: quando di mezzo c’è Yuzo ci sono sempre emozioni forti, e qui gli occhi a cuoricino partono alla grande! 😄
Tadashi è davvero il padre dell’anno, anche perché, se non ho capito male, anche lui non aveva una famiglia, quindi c’era già un elemento importante ad avvicinarlo al cucciolo che era Yuzo quando l’ha incontrato. Se poi aggiungiamo che Yuzo è naturalmente dorato (che BELLO poterlo dire per una volta... 🤩), i giochi sono fatti.
Però ora oltre ad essere quello dell’anno, Tadashi (mi piace proprio il padre che gli hai dato) è anche un padre preoccupato, perché l’uccellino è scomparso.
Alla fine lo ritrova, placidamente addormentato, mentre attende lo schiudersi di un uovo di Phaluat.

“Quando si schiuderà… non avrà né un papà né una mamma che si prenderanno cura di lui”

Ecco, questo è il momento in cui si apre il cuore e la commozione parte alla grande. Yuzo sa perfettamente cosa significhi non avere nessuno e non vuole checqyalcun altro provi lo stesso dolore che gli si è insinuato sotto pelle. E qui arriva in soccorso suo padre, che lo tranquillizza sul fatto che il pulcino non sarà solo, e comexse fosse una sorta di regalo fatto proprio per lui, l’uovo “decide” di schiudersi in quell’esatto momento.
Padre e figlio sono testimoni della nascita m, e proprio Yuzo darà il nome al nuovo nato, gesto importantissimo perché il nome è ciò che, in molte culture, denota esattamente che tipo di oggetto o creatura sarà, e questo potere è dato proprio a lui.
(Recensione modificata il 25/02/2021 - 12:17 pm)

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