Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 1539 recensioni.
Positive : 1537
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Junior
11/12/21, ore 19:06

Buonasera _Agrifoglio_,
che dire? Con questo capitolo e con questo what if hai fatto proprio match point!
Hai giocato su più piani, con la storia, con la trentottesima puntata di Lady Oscar e con quello che tu stessa hai creato.
Con la storia, perché l’omicidio del re ferma la presa della Bastiglia – divertente la reazione stizzita di Saint Just e di Théroigne de Méricourt che sbattono la spada per terra e tentano di portare indietro la gente di peso! – e lo scoppio, almeno quello ufficiale, della rivoluzione e ci pone dinnanzi a nuovi scenari. Chi guiderà la Francia de facto, visto che il re de iure non ha l’età per regnare?
Con la trentottesima puntata di Lady Oscar perché il capitolo precedente si conclude con uno sparo, nella stessa posizione: il sottoponte ed alla stessa ora: il tramonto, ma c’erano molti più personaggi presenti e si poteva fare il toto nome dello sfortunato individuo destinato a prendere il posto di André a meno che non fosse sempre lui a dover morire. Non era specificato che lo sparo era in lontananza e che il morto non era lì presente.
Con la leonessa di Francia, perché gli indizi del precedente capitolo portavano a pensare che nel mirino c’era la regina, che era quella più odiata, mentre dietro c’erano le trame del solito duca d’Orléans che, avvalendosi di una nuova guardia reale e di un nuovo valletto, ha creato la perfetta commedia degli inganni: un veleno non inodore, un baccano che lo avrebbe udito pure un sordo ed il depistaggio è stato servito su un vassoio d’argento. I principali difensori del re sono stati attirati lontano dal palazzo delle Tuileries in una trappola perfetta ed il cecchino ha avuto campo libero per agire.
Mi è piaciuta la parte in cui Oscar realizza a poco a poco di essere stata messa nel sacco e di come sa ne faccia una colpa. Una persona iper responsabilizzata come lei avrebbe davvero reagito così.
Mi sono piaciuti la confusione, i dialoghi col maggiore necessariamente urlati ed interrotti dallo strepito della folla ed il crescendo rossiniano di delirio collettivo e di caos, ben rappresentato anche dal titolo del capitolo.
Mi sono piaciute le premure di André verso Oscar: bada a lei, ma senza dare nell’occhio per non sminuirne l’autorità; della regina verso il figlio: non vuole che sia traumatizzato; del re verso tutti; si sente in colpa per avere favorito il disordine, regnando senza autorità e chiede scusa alla famiglia ed al mondo intero.
I cortigiani e la folla, pur appartenendo a ceti diversi, in definitiva si somigliano, perché fanno tutti un gran baccano in preda all’isteria collettiva, al desiderio di esserci e di dire “io c’ero” ed alla bramosia di procurarsi favori dall’astro nascente del momento.
Emozionantissimo il discorso di Oscar alla folla! Questa donna non scherza quando prende un impegno e non scherza neppure Alain che scavalca cancelli e folle urlanti pur di portare aiuto a quello che sarà sempre il suo comandante.
Il malessere di Oscar lascia pensare che dopo la morte arriverà la vita, nel ciclo continuo dell’esistenza.
I miei complimenti ed a presto.
Alla prossima!
Match Point

Recensore Master
06/10/20, ore 16:28

Ciao Agrifoglio. Sono davvero stupita, davvero tanto. Sei riuscita a distogliere l'attenzione facendo credere che lo sparo fosse vicino, invece la vittima era il Re. Il genere letterario dell'ucronia è particolare e mi fa davvero molto piacere leggere al riguardo. Sono curiosa di vedere cosa accadrà, che corso prenderà la storia di Francia. Molto bella anche l'idea di Oscar che fa il discorso sul balcone e mi è venuta in mente la scena della Regina di fronte al popolo. Riuscirà la donna a mantenere le sue promesse? Al momento è stremata e mi è dispiaciuto vederla a quelle condizioni, ma abbiamo un proseguimento diverso alla storia originale che mi interessa molto. Al prossimo capitolo. Un saluto.
(Recensione modificata il 06/10/2020 - 04:29 pm)

Recensore Master
19/09/20, ore 06:25

Colpo di scena sul serio: è proprio un what if! E adesso?
il Re è morto, viva il nuovo Re, Maria Antonietta però non è più Regina. Questo cambierà le cose?
Chi sarà il reggente o la reggente? Il Conte de Lille? Orleans che di sicuro c'entra sempre?
Acciderbolina...

Recensore Junior
10/08/20, ore 19:40

Il what if c’è stato e che what if!
Una svolta inaspettata ma credibilissima. E così era il re il vero obiettivo del complotto mentre la regina era soltanto un diversivo per trascinare tutti fuori del palazzo ed avere campo libero per agire. Hervé Huppert non era l’attore principale di questo thriller ma la spalla. Il mattatore era la nuova recluta, quello Charles de Valenciennes tanto ambiguo, quanto scostante ed antipatico, piazzato là dal duca d’Orléans ora capiamo perché ed ora sicuramente trionfante fra un ghigno satanico ed un bicchiere di vino rosso.
Lo sparo c’è stato ma era uno sparo in lontananza. La memoria dell’anime ci ha ingannati un po’ tutti, nel senso che il capitolo precedente, per come si era conclusa la scena e per le suggestioni della storia originale, portava a credere ad uno sparo vicino ma tu hai giocato con il lettore pur senza barare. Sparo sì, ma dal palazzo delle Tuileries e la vittima c’è ed è illustre che più illustre non si può. Luigi XVI muore in un attentato anziché ghigliottinato e la Bastiglia resta in piedi perché la folla, appresa la notizia, ha qualcosa di meglio da fare che prendere a cannonate l’antica fortezza.
La storia vira verso l’ucronia e sarà interessante vedere dove ci porterai.
Il re è morto ed il nuovo re è poco più di un infante e non potrà governare da solo. Questo cambio ai vertici a cosa porterà? Ad un governo più illuminato ed attento al benessere della popolazione? Ad un polso più fermo e capace di tenere a bada l’ingordigia dei nobili e del clero ed il fanatismo dei rivoluzionari? Questo scenario lo suggerisce l’impegno solenne assunto da Oscar nella parte finale, quando mette la sua vita nelle mani del popolo a garanzia delle riforme.
Questo capitolo è bellissimo a partire dalla concitazione inziale, quando la protagonista intuisce di essere stata gabbata ed avverte l’esigenza di tornare alle Tuileries. Divora la strada vicolo dopo vicolo e questo correre a ritroso rispetto al capitolo precedente manifesta l’affastellarsi dei pensieri oltre che delle vie e testimonia la confusione che regna nei pensieri di Oscar. La giornata a poco a poco si spegne così come si sta spegnendo la vita del sovrano ed Oscar giunge finalmente a palazzo ed in un crescendo di emozioni e di suspense, fra un grido e l’altro perché la confusione non consente di udire, si accorge di cosa è accaduto e di cosa ha involontariamente contribuito a creare.
Bella la premura di André che porta Oscar lontano dalla calca, ma non dai pensieri che l’assillano. La donna ricostruisce l’accaduto e comprende che il comportamento chiassoso del valletto e la scelta di un veleno odoroso avrebbero dovuto indurla a sospettare. Non si trattò di un attentato alla vita della regina ma di un depistaggio che apriva la strada ad un attentato ben più importante e destabilizzante per la politica interna e di riflesso estera.
Alla fine sono tutti ammessi nella stanza del re morente dove ogni cosa è buio ed oppressione. I discorsi di questo sfortunato sovrano, che neanche nei romanzi riesce a riscattarsi e ad essere felice, dimostrano i sensi di colpa ed i complessi che si porta dietro. Mescolando sapientemente le frasi del testamento del re e la tua fantasia, ci mostri un uomo consapevole di avere creato problemi alla moglie, facendola sentire rifiutata e respinta ed all’intera Francia perché regnare con titubanza e senza autorità equivale ad aprire la porta al caos ed all’instabilità sociale. Dopo essersi accomiatato dai suoi cari ed avere raccomandato l’anima a Dio, il re si spegne poco a poco senza clamore ma con tanta sofferenza, morendo per uno sparo, nella notte del tredici luglio, prendendo il posto del coetaneo André.
La notizia induce la folla a riversarsi sulle Tuileries, con scorno e frustrazione di Saint Just, di Théroigne de Méricourt e degli altri radicali sediziosi che volevano prendere la Bastiglia.
La folla è numerosa, sembra pacifica ma non si sa mai ed Oscar, giù provata dalle fatiche della giornata precedente, affronta anche il popolo radunatosi nel cortile del palazzo, con intenti non più bellicosi ma pacificatori perché dentro di lei non alberga la morte ma probabilmente la vita. Il discorso del re diventa il discorso della leonessa e la folla si calma e si disperde.
Alain aiuta il suo comandante e le dà manforte ed è emozionante vedere quest’omone arrampicarsi sui cancelli e questi due rappresentanti della nobiltà e del popolo che combattono per una stessa causa.
Ancora tantissimi complimenti!

Recensore Master
04/07/20, ore 21:17

... E niente.... Ho perso la scommessa.
André è sano e salvo. Peccato non si possa dire altrettanto del povero Sovrano.
Il climatizzatore è tuo, in ottimo stato, forse un tantino datato ma perfettamente funzionante, garantisce Baudelaire.
E mentre mi appresto ad una torrida estate e a lunghe notti agitate in un bagno di sudore (sigh!) esprimo tutto il mio sconcerto per la triste dipartita di Luigino bello.
La Rivoluzione non si farà grazie alle parole di Oscar?
Una trama interessante.
Sei astuta e scaltra come una faina!
I miei ossequi. 🤝

Recensore Master
07/11/19, ore 06:29

Ennesimo capitolo fantastico.
Che svolta incredibile che hai dato storia: il re è morto, la Bastiglia non è stata presa e Oscar ha assunto un impegno molto importante con il popolo.
La nostra eroina sviene, la cicogna è in arrivo?
😍😋

Recensore Master
13/08/19, ore 15:34

Una svolta assolutamente inaspettata.
Oscar mette la sua vita in mano al popolo.
Molta accuratezza storica in questo capitolo.
Alain con tanta insistenza cerca di far accasare Diane.
Oscar sembra particolarmente sconvolta.

Recensore Junior
11/08/19, ore 16:18

Che dire tanto di cappello di fronte alla tua inventiva cara Agrifoglio! Una svolta inaspettata ed originalissima! Le accuse di plagio che ho letto in prima pagina non hanno proprio senso secondo me e, a proposito, ti sono vicina! Ma veniamo a noi....... il what -if tanto annunciato è finalmente arrivato e mi ha lasciata di stucco ! Il re quindi muore assassinato da Charles de Valenciennes mentre Hervé Huppert attua un diversivo . Il contegno chiassoso del precedente capitolo mi aveva insospettita ed infatti non è propriamente intelligente fare tanto baccano nell'anticamera della persona che si vuole uccidere utilizzando oltretutto un veleno che odora di mandorle amare anzichè uno inodore...... Ed ora? Il re è morto e la Bastiglia è rimasta in piedi ma Oscar si è impegnata in modo solenne davanti al popolo e la matassa da sbrogliare è alquanto intricata. Mi sono piaciute le scene della corsa nei vicoli, dell'arrivo al palazzo dove Oscar incontra il maggiore ed anche la parte dell'attesa davanti alla camera del re Bello come hai saputo inserire il testamento del re in questo contesto così diverso e splendida la scena del discorso alla folla . Oscar alla fine sviene. Perché? Io una mezza idea ed anche più di mezza ce l'avrei......
(Recensione modificata il 11/08/2019 - 04:19 pm)

Recensore Master
07/02/19, ore 20:11

Ho aspettato un momento di calma per poter leggere questo capitolo... Ho fatto proprio bene ad aspettare, credo che non avrei potuto apprezzare ogni singola parola proferita, da questo Re un po' goffo e insicuro, ma dal cuore buono e sincero... Carissima Agrifoglio, mi hai fatto piangere! Oscar mette la sua vita in mano al popolo come garanzia, Alain da buono e fedele amico, mette in mezzo la sua vita, per garantire le parole della donna che lui stima... Chapeau!!!! Complimenti per il capitolo meraviglioso. Un abbraccio affettuoso xoxo

Recensore Master
04/02/19, ore 09:59

Un what if fantastico, hai realizzato il sogno del duca di Orleans. La tua accuratezza storica è encomiabile anche in questo stravolgimento. Hai saputo ben tratteggiare la figura di Luigi XVI un uomo buono e devoto che purtroppo non ha avuto il carattere per opporsi contro i cattivi consigli delegando troppo gli affari del Regno e non comprendendo che era arrivato il momento di agire di nuovo ed imbrigliare la nobiltà così come aveva fatto precedentemente Luigi XIV.
Oscar è sempre troppo severa con se stessa , non sempre si può restare lucidi in determinate situazioni e purtroppo e per fortuna il suo corpo ha più saggezza di lei imponendole di fermarsi.
Proprio bella questa tua storia, al prossimo aggiornamento.

Recensore Junior
31/01/19, ore 19:48

Questa storia ce l'ho nel cuore, davvero. E ti chiedo scusa se l'ho seguita in silenzio, ma il tempo è sempre un po' tiranno e le recensioni decisamente non sono il mio forte.
Hai pubblicato il primo capitolo nel giorno del mio compleanno, a festa finita mi sono ritagliata un angolino di calma per leggere del Conte di Falkenstein e di quel galoppo sfrenato per seminare gli assalitori. E mi hai conquistata alla prima riga, perché quando la “tua" Oscar parla io sento in testa la voce del doppiaggio originale, specialmente nelle scene avventurose (che ti riescono benissimo). Da lì in poi non ho perso una puntata di questa mirabolante storia, piena di azione, complotti e colpi di scena, che mi ha fatto sorridere e riflettere e spesso balzare il cuore in gola.
Mi sono lasciata affascinare dai personaggi di tua invenzione, e da quelli storici o letterari che hai fatto interagire magistralmente con quelli canonici, ho riso tanto della Marchesa di Amiens e “della di lei figlia”, ho detestato la tua Diane dal profondo del cuore (così come nell'anime detesto Rosalie) e ho perso letteralmente la testa per il tuo Victor, che già era un mio grande amore. Qualche volta mi hai fatto perfino storcere il naso, come spesso accade leggendo, perché non si può essere sempre d’accordo con l'autore in tutto e per tutto. Nel caso specifico, devo dirtelo, Alain che con tanta insistenza cerca di far accasare Diane l'ho trovato inverosimile. Era la sua sorellina adorata, la vedeva come un'eterna bambina, non me lo immagino proprio a farle da ruffiano, per quanto André possa essere un uomo d'oro, un suo caro amico, il salvatore dell'aspirante suicida e senza dubbio il miglior partito su qualsiasi piazza esistente da questa parte della galassia. Tante emozioni contrastanti in questa tua bella storia, sei maestra di escamotage narrativi, bravissima nel creare complotti verosimili e soprattutto nel mischiare le carte restando sempre e comunque IC, e di certo non è da tutti. Non ho mai recensito (mea maxima culpa), ma la tua Leonessa non l'ho mai abbandonata, e ci tenevo a fartelo sapere.
Elly

Recensore Master
31/01/19, ore 16:18

Cara Agrifoglio. Complimenti....colpito,affondato.
Non posso dire certo nulla di questo capitolo,nessuno lo può contestare. Hai stravolto la storia per non stravolgere i personaggi. L' ucronia non è neanche contemplata come genere letterario fra le caratteristiche citate da efp,quindi niente,hai ragione tu.
Se il corso della storia fosse continuato come da copione, ci sarebbe stata la Rivoluzione e Oscar e André da sopravvissuti, avrebbero subito altri drammi e nuove tragedie erano all' orizzonte. Ho pensato che l' unica salvezza sarebbe stata per loro emigrare,scappare in America, come avevo letto in un romanzetto di Alga (il mio primo what if da quando sono entrata qui),tuttavia Oscar avrebbe dovuto abituarsi ad una vita diversa ,abitudini e stili di vita non consoni, alla fine si sarebbe depressa,André non le sarebbe stato sufficiente ,né eventuali figli. Quindi la soluzione prospettata da te è ragionata.
Confermo altresì le mie perplessità sui tuoi capitoli precedenti, se la " Storia " con la s maiuscola può essere capovolta,non mi pareva bello appiccicare alcune frasi dell' anime in capitoli creati da te,fuori da quel contesto. Per me la "storia" dell' anime è sacra, ma questa è una questione di sensibilità che non è il tuo forte(credo che da qui derivano, in linea generale, alcune critiche mosse in passato),ma passiamo oltre ,la vicenda sta diventando sempre più intrigante ,ne sono estasiata .
Maria Antonietta con chi regnera'? Luigi xvi è morto dunque il suo sacrificio sarà valso a scongiurare la ghigliottina alla moglie e ai figli e a tutti i nobili d' intorno, tuttavia, un nuovo re ci vuole. Un buon re.
E infine: la nostra leonessa ,a fine capitolo ha avuto un mancamento. Se fosse rimasta incinta per sbaglio o distrazione? Riuscirebbe una Oscar IC accettare la gravidanza pur nel pieno fulgore della sua carriera militare?dubito fortemente
Chissà cosa hai in mente con la tua fervida immaginazione ?
Attendo sviluppi. Capitolo spettacolare !
(Recensione modificata il 31/01/2019 - 08:40 pm)

Recensore Junior
31/01/19, ore 10:45

Bellissimo what-if storico....effettivamente se uno dei vari attentati alla famiglia reale fosse riuscito la storia sarebbe andata diversamente ed é probabile che la rivoluzione non vi sarebbe stata..o almeno non nell'immediato...bellissima la parte dove Oscar e André sono stanchi ma comunque restano all'erta...ma la parte che preferisco é le ultime parole del re...a presto😊

Recensore Master
31/01/19, ore 00:35

Cara Agrifoglio,
Stavo per recensire quando ancora era tutto intonso... Poi però ho preferito soprassedere. Ritorno ora,
che lo spazio vuoto pesa di meno. Questo capitolo mi ha decisamente spiazzata. Adoro i colpi di genio
narrativi e anche i colpi di scena, però amo anche la Storia, che, si sa, è sempre "quella che è", cioè
una grande tragedia. Eppure essa è lì, superiore a tutto. I veri segreti dei cuori di coloro che ci hanno
preceduti e le loro vere ragioni probabilmente non li conosceremo mai. Su di essi la nostra fantasia potrà
sempre darsi da fare. I dati fondamentali della Storia invece dovrebbero essere inamovibili. Un monarca
ghigliottinato non può morire su di un letto. E' una metamorfosi impossibile. La grandezza di ognuno poi
risiede proprio nel suo essere se stesso fino alla fine. Non essere perfetto, ma stare in se stesso. Questa
volta, carissima, non mi è concesso di spaziare sui grandi prati della tua fantasia. Nonostante tutto il
mio giudizio non sarà negativo. Considerata però la particolare evoluzione presa dal racconto non mi
sento di garantire mie ulteriori future recensioni.
Un affettuoso saluto

Recensore Master
30/01/19, ore 23:21

Eccezionale!!! Un bellissimo colpo di scena.
In generale sono contraria a cambiare la Storia con S maiuscola, e la rivoluzione francese è un passaggio fondamentale. Però, nella fantasia, ci sta tutto.
Adesso sono davvero curiosa di leggere cosa hai immaginato!!!
Sei bravissima, c'è poco da altro da aggiungere!!
A presto!!

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