Ciao, carissima ^^
Il tempismo non è il mio forte, spero che nonostante il mio ritardo possa sempre farti piacere la mia opinione. Io adoro sempre tornare tra le tue righe e ogni volta tornare per me equivale ad accorgermi quanto mi siano mancati tuoi personaggi. <3
Mi era mancata questa atmosfera antica, suggestiva e un po’ mistica. Quante cose può incutere la lenta marcia di un cavallo, quante sensazioni può stimolare. Descrivi una scena concreta, eppure in essa cogli l'essenza più effimera e più pura, come se contemplassimo un quadro o gustassimo una sequenza a rallentatore. È intrisa di dettagli raccontati in modo tale che la narrazione sfiori l'epicità.
È quasi sovrannaturale questo incedere di destrieri, come se non esistessero queste figure e poco dopo comprendiamo anche il motivo di tanto mistero. Irkalla è probabilmente responsabile di buona parte delle nostre sensazioni. Il suo sguardo terrificante gela il paesaggio circostante e soggioga a sé i compagni di viaggio, i quali sono un esercito di menti e cuori vuoti.
Eseguono silenziosamente gli ordini senza che lui di fatto li esprima, donando a questo personaggio un'aura inquietante e onnipotente.
Sembra che nulla possa piegarlo alla profezia, al contrario desidera piegare essa alla sua volontà per raggiungere i suoi obiettivi. Eppure si avverte che l'onnipotenza di questo personaggio si sta incrinando, dal momento che non ha pieno controllo sulla profezia e lui lo sa bene, anche se tende a negarlo.
Dionissa ai miei occhi è sempre un personaggio bellissimo. In particolare ho adorato la scena dedicata a lei perché non si respirano solo i suoi sentimenti, ma anche quelli dell'amato. Aleggia amore, ma anche preoccupazione che i due amati si rivervano reciprocamente.
Tutti conoscevano il male della ragazza perché esso era riflesso attraverso lo sguardo in pena di Aska Rei. I sentimenti del comandante sembrano cristallini, egli è un uomo puro e sincero. Dionissa è molto più timorata, lei serba i sentimenti che prova nel suo cuore.
È bello il pensiero che le guardie di Rei provino grande stima e vicinanza verso il loro comandante; avvertono il suo dolore, sono commosse, comprendono che la salute precaria della ragazza può solo provocare un grande dolore nel cuore di un uomo che la ama così tanto. La devozione delle guardie nei confronti di Dionissa dimostra quanto lei sia amata dai sudditi.
Dionissa è comprensibilmente in ansia per i suoi cari lontani e nelle sue visioni risuona tanta preoccupazione, spesso sono confuse ma ugualmente terribili nella loro drammaticità.
Si rifugia in uno dei luoghi per lei più significativi, con la speranza che le emozioni che le infonde la camera di Adara possano mostrarle una via più limpida. Si sente più vicina a lei e vive di speranza, spera infatti che si senta protetta attraverso un legame invisibile che le unisce.
Giunta al termine del capitolo ho compreso il motivo per il quale hai indugiato tanto sul meraviglioso rapporto tra Dionissa e Rei (sei perfida xD). La ragazza lo vuole proteggere da se stessa negando il suo desiderio verso di lui; il matrimonio che hanno celebrato lontano da occhi indicreti resta illibato perché lei ha paura di ferirlo fisicamente (trasmettendogli una malattia ancora ignota) e moralmente (se lei dovesse morire a causa della malattia vuole che abbia meno ricordi possibili di lei); è una bellissima dimostrazione d'amore da parte di Dionissa. Eppure, nelle pieghe di questo dolcissimo sentimento fa breccia una minaccia che lei sente particolarmente concreta, ma non riesce ad capire con certezza a chi possa essere attribuita, la malattia le offusca la mente e rende confuse le sue visioni. È certa però siano visioni di morte, la minaccia che serba nel cuore è resa visibile attraverso metafore molto suggestive. Il dolore spirituale è amplificato dalla sua condizione di veggente, le entra nella carne. Percepire la luna crescente di Adara dopo una visione così terrificante è spaventoso, Adara potrebbe davvero essere in pericolo. Sembra inoltre che Dionissa comprenda la direzione da cui arriva la minaccia: Irkalla e la magia oscura sono sulle tracce di Adara.
Verso la fine torni al tema del viaggio, ma stavolta i personaggi sono mossi da buone intenzioni (si spera tutti).
Tra coloro che sono in viaggio c'è alta tensione. L'Aethalas cerca di essere d'aiuto, ma Rei è diffidente.
Il raro nubifragio è presagio di morte e difficilmente questi segnali commettono un errore.
Le dolci parole che Rei rivolge ad Adara rendono ancora più triste l'evento drammatico che si consuma più tardi. Il comandante sa come tranquillizzarla, le infonde il suo enorme coraggio. Rei sa inoltre che Narsas la proteggerà, ma è prudente e ha messo il secondo in caso di pericolo.
Il Crescente ha impedito ad Adara di attraversare il ponte, ma sono molto preoccupata per Rei che si trovava sul ponte...mi ero affezionata a lui e adoravo la sua relazione con Dionissa. TT
Ma perché devo tornare e piangere per Aska Rei? Sei crudele! TT
Nonostante il dramma ti questo capitolo mi eri mancata veramente molto ed ogni volta è un refrigerio tornare a leggere queste avventure. ❤
Cerco di riorganizzare le mie letture su EFP e provo a tornare da te in tempi decenti, a presto!
Un abbraccio grande
-Vale (sempre tua lettrice affezionata) |