Recensioni per
Nel ricordo di Ottaviano
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 36 recensioni.
Positive : 28
Neutre o critiche: 8 (guarda)


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Recensore Master
27/02/19, ore 17:49

Rieccomi^^
Mi prenderai per pazza, ma più volte nel corso della lettura di questa storia mi è venuto da fare paralleli con la tragedia shakespeariana e in particolare con Lady Macbeth, che per certi versi mi ricorda la Sforza. Donna fatale, spregiudicata, assetata di sangue e di potere, fino a venire sopraffatta dalla sua stessa grandezza (non sempre ottenuta con mezzi leciti, vedasi il terrore, che poi era anche una delle caratteristica di suo padre Galeazzo Maria).
C'è da dire però che ha saputo affrontare l'imminente sconfitta a testa alta quando tutti invece pregavano per consegnarsi al nemico, e questo le rende onore.
Proseguo, sono troppo curiosa!^^

Recensore Master
27/02/19, ore 17:30
Cap. 4:

Nulla, alla fine non ho resistito e ho continuato a leggere xD
In questo capitolo, ancora una volta, vengono messe a nudo le efferatezze di cui una donna come Caterina Sforza poteva rendersi capace, e sono rimasta sinceramente stupita nel leggere del trattamento riservato al contadinotto. Nel senso, sapevo di che pasta fosse fatta, che sapesse maneggiare le armi e guidare eserciti in battaglia, ma non la credevo davvero capace di mutilare e ammazzare a sangue freddo qualcuno di proprio pugno, davanti agli occhi di soldati che invece rigettavano l'anima nauseati da una simile vista. Cioè, cavolo O.O
Però è vero, spesso le donne, nel portare a termine una vendetta, sanno essere molto più crudeli e sadiche degli uomini.
Che dire, grazie a te sto scoprendo un bel po' di lati "inediti" (per me) di questo personaggio^^

Recensore Master
27/02/19, ore 17:10
Cap. 3:

Un capitolo molto crudo, che ancora una volta mostra i lati più oscuri ed efferati di questi personaggi. Omicidi a sangue freddo, sesso sfrenato, congiure sanguinose e violenze usate come valvola di sfogo, come quelle perpetrate da Ottaviano Riario e da suo padre Girolamo prima di lui (e dal nonno Galeazzo Maria Sforza, oserei dire).
Il racconto di Ottaviano è davvero d'impatto, ma anche quello del piccolo Astorre non è da meno.
Fu davvero un periodo molto controverso per l'Italia, questo.
Una nota forse più leggera è che questa faccenda delle omonimie mi ha fatto un po' sorridere, chissà perché xD
Complimenti e a presto!

Recensore Master
27/02/19, ore 16:43
Cap. 2:

Ah, la Sforza... ho sempre saputo che fosse una predatrice sessuale, ma non fino al punto di cercarsi amanti tra i soldati o nei bordelli xD
Diciamo che sapeva bene come intrattenersi coi giovanotti di ogni estrazione. Focosa, volitiva, a tratti quasi violenta. Ecco perché la chiamavano "la Tigre", è un animale che rispecchia molto la sua indole xD
Sembra tra l'altro che non sia per nulla determinata a lasciare impunita la morte di Ottaviano. Chissà che vendetta escogiterà, adesso.
Proseguo, sono troppo curiosa^^

Recensore Master
27/02/19, ore 16:30
Cap. 1:

Ciao carissimo^^
Ammetto che, all'inizio, quando ho visto il titolo, pensavo che fosse un racconto dedicato a Ottaviano Augusto, ed è stato questo a stuzzicare la mia curiosità... ma comunque, anche una volta iniziata la lettura, sono rimasta piacevolmente sorpresa: i tuoi racconti storici sono sempre una garanzia, e lo dirò fino allo sfinimento anche a costo di risultare ripetitiva.
Ultimamente mi sto appassionando sempre di più al Rinascimento italiano, un periodo florido dal punto di vista artistico e culturale ma assai turbolento per via delle frammentazioni politiche e delle costanti tensioni tra città (soprattutto nel centro-nord, oserei dire). Un periodo ricco di contraddizioni, con tante luci e con tante ombre.
Non conosco la vicenda di Ottaviano, ma mi fido della tua penna e non vedo l'ora di proseguire la lettura (tra l'altro, noto che migliori sempre di più a livello di prosa^^). Vado avanti!

Recensore Junior
27/02/19, ore 15:52
Cap. 1:

Appena letto il prologo, e mi tocca dire che l'ho trovato fin da subito molto promettente. Diretto e senza troppi giri di parole si riesce subito a carpire un certo tipo di contesto, costruito rapidamente ed efficacemente, come del resto può essere altrettanto rapido il volgersi della fortuna, come nel caso di Ottaviano. Sembra essere una lettura molto invogliante, sicuramente leggerò molto volentieri anche il resto.

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