Buongiorno donzella! Entro nel tuo profilo e mi dico "bene, cosa posso leggere oggi? Ero rimasta all'aggiornamento di Cruel world, chissà cosa ci sarà in serbo per me questa settimana?" E mi fermo alla nuova long pubblicata, che mi ha lasciata senza parole. Sarà che sto scrivendo una storia dalla trama fluffosissima quindi sono in crisi d'astinenza da angst a palate, sarà che ho visto tematiche delicate, toni forti, morte di uno dei personaggi principali. Qui tra sentimenti negativi, tristezza e cose crude condite da una buona dose di H/C, sento che avrò bisogno di leggerla per godermi un poco di quello che chiamo "voglia di farmi male ahahah, perché so già che soffrirò!"
Non ci sei per niente andata leggera, credimi, e questo va bene nelle reazioni di Stark. Ognuno avrebbe reagito in un modo diverso, eppure qui hai ben direzionato i suoi pensieri, lavorando molto sulle sue parole, sui suoi pensieri e soprattutto sulle sue reazioni fisiche. Il fatto che tu abbia accennato senza andare nel medico specifico, nei sintomi precisi e in diagnosi particolarizzate, ha evitato magari errori, ed in un certo senso è stata una gran mossa. Hai semplicemente messo sul vassoio la situazione così com'è, senza girarci troppo intorno: così è e così dovrà farsela andare bene. Che ci creda o no, perché tutti devono morire prima o poi, persino i supereroi dal cuore artificiale.
Il breve tratto dedicato a Pepper e a come è stata allontanata nella consapevolezza di veder spegnere l'uomo piano piano, rifiutando le terapie, è stata impostata in un modo che mi piace parecchio: uso del corsivo e ridimensionamento della spaziatura laterale li utilizzo anche io per lo stesso motivo, e devo dire che mi trovo davvero bene. Risulta variegato, chiaro e ordinato, pulito. :D
Il suo lento lasciarsi morire fa male cazzarola, fa male perché sembra reale. Non reagisce, non lotta, ha smesso di combattere, di mangiare di sorridere. (D'altronde, una notizia così penso che ti uccida dentro, davvero.) Si spegne piano piano, senza alzare un dito per fare qualcosa, e questo lo hai reso bene non solo tramite i pensieri, ma anche le sensazioni fisiche ed effetti sul corpo.
Eppure, eppure... Un sogno, qualcosa di strano che sembra appartenere al mondo onirico lo porta a sentirsi improvvisamente un poco meglio, un giorno: brontolio di stomaco, voglia di assumere qualcosa, persino il dolore diminuito. Qualcosa è successo, ma cosa? E poi la visita, accettata e gradita, di Peter. Una boccata di aria fresca in tutto questo dolore, malessere, in tutto questo soffrire senza fare nulla per fermarlo. Le parole che si scambiano sono dolci, dal sapore quieto nonostante la situazione, e la reazione così tenera del ragazzo nei confronti di chi per lui ha fatto tanto, è adorabile. Insomma, ci voleva un poco di sana compagnia di un altro essere vivente.
Chissà come continuerai questa storia, e cosa farai. Chissà, io so solo che ho una gran voglia di continuare a leggerla, scoprire cosa ancora mi farà soffrire e andare avanti con il magone fino alla fine. Alla prossima cara, e buon lavoro! :3 |