Recensioni per
Plaisir D'Amour
di Ellie_x3

Questa storia ha ottenuto 76 recensioni.
Positive : 76
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/08/19, ore 23:22
Cap. 3:

Buonasera cara, mi spiace d’essere arrivata in ritardo per questa recensione ma ho avuto qualche piccolo problema che fortunatamente ho risolto, ed eccomi qui più carica di prima per poter continuare la lettura della tua long.
Vorrei, devo sapere come continua la vita di Rossignol alla corte, e di come quell’amore sbocciato per caso ma comunque presente, riuscirà ad influenzare la sua vita ed i suoi pensieri adesso. Noto che la presenza costante di T. nella sua mente se ne va solo nel momento in cui sfortunatamente si imbatte in una conversazione intima tra donne, in cui appare come figura centrale ed argomentazione interessante. Non capisco bene se lo trattano con il dovuto rispetto o se lo stanno, perdona il francesismo, prendendo per il c.lo, però è anche da dire che la facciata che porta davanti alla gente può portare a molti di quegli atteggiamenti. Mi sono immaginata il momento ilare in cui la piccola principessina di corte lo trova smascherandole la presenza dinanzi al gruppo nobiliare: si saranno sentite prese in causa e non nel modo positivo, sapendo d’essere state origliate tutto il tempo. Il lieve disagio del ragazzo davanti a tutte quelle parole spese per lui mi dimostra che anche lui è umano e sensibile, a tratti emotivo e che si sconforta a volte per ciò che gli altri pensano; come avesse un riflettore perennemente puntato addosso, si è sentito additato e giudicato. Un po’ mi spiace per ciò che ha sentito, forse sarebbe stato meglio non avesse origliato.
E questo suo mal d’essere lo porta a raggiungere la protettrice dei suoi segreti, colei che immagino l’abbia iniziato a un certo tipo di mondo e che comunque ha sempre una buona parola ed un buono sfogo, un luogo in cui rifugiarsi e scappare anche dal pensiero di T. che a quanto pare non lo lascia ancora in pace.
Rossignol abita il cuore e la mente non solo del sopra citato uomo che nonostante l’offesa non può fare a meno del pensiero di lui, ma pure quello di Alain che non manca di parlarne con l’amico e confidente D’Artois: gli ha aperto il cuore e praticamente ha dichiarato i suoi sentimenti, cercando conforto in colui che lo conosce e sa come è fatto il ragazzo. Si trova in mezzo e dispensa consigli, gli da carica ed infonde consapevolezza e positività: che sia la volta buona che Alain prenda il coraggio e scriva al ragazzo? La frase finale di questa parte mi è piaciuta molto, l’affermazione dell’uomo nella protezione a vicenda di questo segreto: un ragionamento arguto che andrebbe comunque contro i canoni della Chiesa, ma osservata dal suo punto di vista mi ha dato una sensazione di complicità stretta e sincera. Spero di non sbagliarmi.
La lettera ha il sapore autentico di un amore sofferto e profondo, un uomo che ha la consapevolezza di non piacere o non essere al centro degli interessi del ragazzo, eppure apre il suo cuore ed il suo mondo con quelle parole gentili che toccherebbero il cuore di chiunque. Chiunque tranne Rossignol che si incazza tremendamente per quella che lui ritiene una maledizione ripetuta – considerando la recente conversazione con T. Come andrà a finire l’appuntamento? Si incontreranno? E che si diranno? Intanto Dorianne è ancora sola, offesa ma malinconica per la partenza di lui, chissà che tipo di legame c’è tra i due in realtà.
Quanto adoro tutte queste vicende, gli intrecci di corte, amanti, sentimenti puri che cercano risposte in lettere sospirate, affiancati a palesi bugie e giochi di potere. Insomma, come non si può apprezzare tutto questo? La lettura di questa tua long scorre che è un piacere, riesce a mantenere sempre alta l’attenzione del lettore ed è in grado di risvegliare curiosità ed intesa con i personaggi. I dialoghi sono ben costruiti e fluidi, oltre ad essere i personaggi stessi affascinanti ed intriganti. Alla prossima cara, come sempre è un piacere essere qui, buon lavoro! :3

Nuovo recensore
08/06/19, ore 16:23
Cap. 3:

“Vedete, io credo in una cosa: se noi umani ci proteggiamo a vicenda, l'occhio di Dio mancherà di vederci.” → mi sono FOLLEMENTE INNAMORATA di questa frase. E niente, è la seconda volta che inizio una recensione in questo modo, con un piccolo sclero, e devo dire che non mi dispiace affatto. In ogni capitolo trovo sempre qualcosa che mi colpisce e che amalgama l'insieme degli avvenimenti accaduti in maniera spettacolare.

Le introspezioni di Rossignol sono sempre meravigliose perché lo rendono più umano di quanto appaia agli occhi degli altri.
E non nego assolutamente che esista qualcuno che conosca bene Rossignol e che in un qualche modo riesca a tenergli testa, per carità, ma è anche vero che spesso questa creatura angelica e diabolica al tempo stesso viene osservata da occhi fin troppo superficiali e che non colgono le giuste sfumature.
Di conseguenza, i crucci che Rossignol si fa a riguardo, sentendo il peso dei pettegolezzi sul suo conto, lo rendono più umano – azzarderei anche: a tratti innocente, più o meno – di quanto non sembri.

Maria Teresa è la bambina più dolce di questo mondo, già la adoro – e te lo sta dicendo una che generalmente odia i bambini, lol.
Ad ogni modo, ho apprezzato tantissimo la sua caratterizzazione, così come il suo rapporto con Rossignol, il quale si addolcisce a livelli estremi in sua presenza.
Sono davvero molto carini insieme.

“Vedete, io credo in una cosa: se noi umani ci proteggiamo a vicenda, l'occhio di Dio mancherà di vederci.”
… io lo so che già l'ho citata questa frase, MA NON NE POSSO FARE A MENO, TI GIURO.
Anche perché ora arriviamo proprio al punto in cui Alain e D'Artois – portatore di queste parole – discutono proprio di Rossignol.
Ed è proprio D'Artois che, strano ma vero, offre consigli ad Alain circa il modo in cui dovrebbe approcciarsi al ragazzo.
Sono rimasta sorpresa quanto Alain, lo ammetto, e proprio per questo mi è piaciuto TANTISSIMO.
Inoltre, ho amato anche le descrizioni che ci hai offerto dei due uomini a cavallo: un Alain che soffre e che quasi non vede l'ora di scendere e, per contro, un D'Artois che in sella ad un cavallo pare quasi viverci, come se fosse la cosa più naturale al mondo.
È una differenza che mi è piaciuta molto, così come il modo in cui hanno interagito, anche perché hanno tergiversato giusto un attimo, ma poi hanno dialogato senza peli sulla lingua.

La lettera è stata bellissima e piacevolissima da leggere.
Davvero, l'ho trovata ben scritta e perfettamente in linea, come sempre, col personaggio di Alain e col periodo storico nel quale questa storia è ambientata.
Sofisticata, sì, ma al contempo gentile e delicata, forse anche un po' ingenua.
Ma soprattutto cristallina e discreta al tempo stesso: Alain esprime ciò che prova ma sempre con un occhio di riguardo per non far provare disagio al suo destinatario, il quale, invece, sclera di brutto.

… ecco, io lo sapevo che prima o poi avrei abbandonato il bel linguaggio usato fino ad ora per dire una cavolata.
Però, davvero, immaginarmi Rossignol che si altera e si dispera a causa della lettera è stato veramente buffo, anche se comprendo il suo stato d'animo.
Anche se… colei che mi ha fatto più tenerezza è nientepopodimeno che la povera Madame Dorianne, la quale si stava godendo il dolce contatto fisico con Rossignol per poi essere interrotta a causa proprio della lettera.
Mi sento una persona orribile perché sì, ho provato tenerezza per lei, però frattanto ridacchiavo, un po' come il post che ho condiviso prima su SnK, lol.

Insomma, questo capitolo mi è piaciuto tantissimo e già non vedo l'ora di proseguire la lettura ANCHE SE ho visto che hai pubblicato una OS nel fandom di Bungou Stray Dogs e niente, sclero il doppio.
Ad ogni modo, continuerò questa storia, anche perché stiamo entrando sempre più nel vivo delle vicende e mi sto seriamente esaltando a riguardo.
Tantissimi complimenti e alla prossima!

Harriet;

Recensore Veterano
24/04/19, ore 16:23
Cap. 3:

Oh, ed eccomi finalmente tornata! Scusami tanto, Ellie, queste feste e la vita sociale mi hanno tolto un sacco di tempo sia alla lettura che alla scrittura, ma ne é valsa la pena chiuderle in bellezza con questo capitolo. 
La trama evolve sempre di più e così anche i caratteri dei singoli personaggi principali. Nella prima parte avrei tanto voluto stringere Rossignol che si ritrova costretto ad ascoltare ogni pettegolezzo su di lui alle sue spalle, incapacitato di poter replicare in alcun modo. Certo, la figuraccia finale l'hanno fatta la Regina e le sue dame di corte dalle lingue lunghe, ma alla fine il peso di tutte quelle considerazioni é sempre il ragazzo a portarlo. Tutta la permanenza di Rossignol a Versailles si potrebbe effettivamente riassumere come il suo giocare a nascondino sopportando le dicerie su di lui, tenendo il profilo basso e non arrecare alcun disturbo a Maria Antonietta che si stuferebbe facilmente del suo giocattolino. E' un pensiero di un'amarezza unica, ma così vivido e reale negli ambienti viziosi della corte della regina. E rimango sempre estasiata come sei in grado di farci viaggiare letteralmente nel tempo, di farci entrare nella mentalità dei nobili dell'epoca, nei loro pensieri, di mostrarci le regole non scritte di Versailles. 
Rossignol é un personaggio sempre più piacevole di cui leggere: é così ben delineato e tridimensionale, con i suoi difetti e le sue contraddizioni, che adoro assolutamente la maniera in cui tu, d'autrice, ci fai provare reazioni differenti quando leggiamo di lui, a seconda di quello che pensa, di quello che dica o di come si comporti. Ho amato davvero tanto la piccola parentesi che ci hai dato sulla sua situazione famigliare, sul suo bisogno di un affetto materno e del suo rimpianto di non aver potuto legare particolarmente con la sorellina morta. Per poi mettermi un sacco a ridere alla sua reazione drammatica alla lettera di Alain, in giunta proprio in un momento di intimità con Madame Dorianne quando proprio cercava di distrarsi dalle attenzioni riservategli dal principe T. Il tempismo é stato così perfetto da risultare inevitabilmente comico XD E comunque un po' lo invidio, questo piccolo usignolo. 

Non vedevo l'ora di leggere un po' dal punto di vista di Alain e penso di essermi innamorata di lui con la stessa velocità con cui lui é rimasto infatuato da Rossignol. Il fatto che fosse presente anche d'Artois e che sia stato proprio lui a spronarlo a farsi avanti nell'esprimere i suoi sentimenti l'ho trovato geniale e ben pensato, anche perché Alain mi sembra un uomo estremamente introverso e accorto, non vuole dare motivo a Maria Antonietta di allontanarlo da corte e ancora non si fida di Rossignol, per quanto ne sia attratto. Insomma, dubito che senza d'Artois si sarebbe fatto avanti, non così presto, almeno. E' bellissimo come tu abbia inserito nel loro dialogo anche riferimenti alla religione e agli insegnamenti della Bibbia, così sentiti all'epoca ma chissà poi quanto effettivamente seguiti, proprio come fa presente d'Artois sul fatto che tutti abbiamo i nostri peccati. Una frase del genere, visto il contesto, noi la percepiamo come avanguardista -anche se penso che, dal punto di vista di d'Artois, fosse più menefreghismo, un modo come un altro per dire "Tanto vale". Al tempo stesso, però, ho come la sensazione che si sia divertito un mondo a spalancare per Alain le porte del peccato. 

Io sono sempre più innamorata di questa storia e del tuo stile, che dire. La parte della lettera é sicuramente quella che mi é piaciuta di più: non solo é scritta magnificamente, come se si trattasse di un vero reperto storico giunto a noi fin dal Settecento, ma anche perché ci lascia intendere la dolcezza e la timidezza con coi Alain si approccia a Rossignol. Adoro come ha sottolineato il proprio rispetto nei confronti del giovane. Come ho detto, Alain mi sembra un personaggio molto introverso quindi sono veramente troppo curiosa di vedere cosa combinerà in confronto alla spregiudicatezza di Rossignol -che già, a insaputa del nuovo pretendente, deve affrontare pure l'impertinenza di T. Il mio cuore soffre già per il povero Alain perché prevedo altro dramma da parte del ragazzino. 

Non vedo l'ora di poter passare anche al prossimo capitolo. Nel frattempo, ti mando un abbraccione e rinnovo ancora una volta i miei complimenti e tutto il mio entusiasmo per questa bellissima storia. 

Recensore Master
17/03/19, ore 01:35
Cap. 3:

Ciao cara! Perdona il grande ritardo, ma sono sempre qui. Purtroppo con l’università le cose sono sempre difficili, il tempo scarseggia, e ho bisogno di concentrazione per leggere la tua long. I capitoli sono belli corposi, come piacciono a me, e ne accadono di avvenimenti che voglio gustarmi bene bene. 
Ti dirò come prima cosa un aspetto che ho notato mentre stavo leggendo la lettera di Alain, o meglio, un pensiero che è comparso chiaro e limpido nella mia testa e che dice tutto: “Cavolo, lei è davvero brava. Ma davvero.” 
Sono quei pensieri e quelle considerazioni fulminee, quasi inconsce, che dicono tantissimo. Ti ho sempre detto che sei molto brava, ma finalmente ho potuto leggere un tuo capitolo in una sola manche e così ho potuto pienamente apprezzare il linguaggio da te utilizzato. Riesci pienamente a rendere la long una long storica, non solo per il tema e le ambientazioni, ma anche con lo stile che rispecchia il tutto. Crei poi dei personaggi a trecentosessanta gradi, sempre più strepitosi. Rossignol è tormentato, profondo, dalle mille sfaccettature. Fa anche un po’ del male senza volerlo, eppure ci fa soffrire quando riflette amaramente sulla sua vita nel momento in cui ascolta ciò che le varie dame dicono sul suo conto. Ha paura di se stesso,  anche dei suoi pensieri o delle sue inclinazioni, voleva utilizzare Madame non solo come panacea, ma proprio come... distrazione, una prova a se stesso. Non vuole pensare al principe T, ma escogitando vari modi attraverso i quali non pensarlo, difatti lo pensa. E pure tanto, anche mentre giocava a nascondino e aspettava che i bambini lo trovassero (che tenera tutta la scena!). 
Menzione d’onore per il dialogo tra Alain e il Duca. Mi è piaciuta soprattutto la chiosa finale, molto d’effetto.
Sei bravissima, hai tecnica e talento, il testo è perfetto sotto ogni punto di vista. Cosa poterti dire di più? Continua così, io sono sempre più curiosa :) 
A presto! 

Recensore Master
15/03/19, ore 13:57
Cap. 3:

Buonsalve! Finalmente, eccomi anche da queste parti. Ti chiedo scusa per il ritardo, ma sono piena di impegni di recente T.T

Povero Rossignol, direi. Si ritrova lì a dover sopportare i commenti offensivi, senza potersi professare in quanto è pure lì di nascosto. Devo ammettere che ho trovato alquanto ironica la situazione.
Invece, mi ha messo tristezza vederlo riflettere su come cambierebbero, le opinioni delle persone, se sapessero di lui e del principe T. Lì non riderebbero, eh? Sì, questo è decisamente triste. 
Alla fine Rossignol viene scovato... con sgomento delle altre donne, dal momento che si rendono conto che, essendo rimasto lì tutto il tempo, ha potuto sentire ogni singola loro parola XD

Ho davvero amato la parte dedicata a D'Artois e Alain. Il loro dialogo è davvero profondo e in tema con l'epoca, costellato poi da bellissime descrizioni che, davvero, come descrivi tu poche altre **
Mi ha scaldato il cuore, D'Artois, il suo "ammettere" che ognuno ha i suoi peccati. E mi è piaciuto un sacco quando hai scritto:"Se d'Artois avesse sputato sulla Bibbia sarebbe stato meno blasfemo.", perché effettivamente era davvero così - era? non è forse che la situazione attualmente non è poi cambiata così tanto?
Bellissimi quindi gli ultimi dialoghi fra i due. Portano a riflettere.
E alla fine hai pure chiuso con stile.

Alain, spronato dalle parole di D'Artois, trova il coraggio di scrivere a Rossignol e, oddio, quella lettera è qualcosa di meraviglioso e dolcissimo. **

Madame Dorianne mi ha fatto tanta tristezza, alla fine; mentre la reazione di Rossignol mi ha divertita. Appare esasperato per le lettere che gli arrivano dal suo ammiratore... ma quant'è davvero dispiaciuto di ciò?
Intanto, ha lasciato quella povera donna sola e pure insoddisfatta... l'ho trovato piuttosto ironico XD

Rossignol lo adoro sempre un po' di più. E' così teatrale che come si potrebbe non amarlo? La sua caratterizzazione mi fa impazzire, così come quella degli altri personaggi, secondari e non, sempre impeccabile. **

Sono sempre più innamorata di questa storia e del tuo modo di scrivere.
Aspetterò pazientemente il prossimo capitolo :)
A presto!
fumoemiele 

Recensore Master
14/03/19, ore 10:52
Cap. 3:

Carissima Ellie! ^^

Eccomi qui finalmente a recensire questo capitolo attesissimo! Adoro letteralmente gli intrighi di corte e politici, probabilmente perché si legano maggiormente al mio modo molto introspettivo di valutare le storie. Rossignol è un libertino: nonostante la giovane età e il bell’aspetto, vive la propria vita in maniera dissoluta, ma senza ignorare la pericolosità insita e nascosta nel favore terribilmente fuggevole di una sovrana come Maria Antonietta. Lei non è un personaggio negativo, come non lo è totalmente la marchesa di Polignac (anche se certo, Versailles no bara me l’ha sempre fatta amare come l’influenza a Natale), ma è una regina e può stancarsi della presenza di un giovane, anche se bello e intelligente. Lo sacrificherebbe immediatamente soprattutto se dovesse, in qualche modo, metterla in difficoltà. Il paragone con l’animaletto da compagnia è particolarmente calzante perché qui siamo in pieno Antico Regime, in un clima profondamente manierato. Rossignol gode di un favore effimero che una parola sbagliata può infrangere. Come spesso avviene tutt’ora, probabilmente l’unica cosa da fare per il nostro giovane malizioso e charmant è quello di mantenere un profilo il più possibile basso. Cosa che egli farebbe anche di buon grado, se solo non fosse… corteggiato da più parti.

Non solo il principe di T., verso cui il nostro pareva, nello scorso capitolo, avere più di qualche debole, ma ora anche Alain dagli occhi pallidi. Il fatto che tu abbia sottolineato i suoi problemi di vista da un lato è una caratterizzazione interessante perché la storia è ambientata in un periodo storico dove il minimo problema fisico/debolezza poteva avere conseguenze davvero nefaste, dall’altro ha creato, nella mia testa, l’idea di Alain come d’un personaggio un po’ legato al mondo delle tenebre, sebbene il racconto sia del tutto scevro da componenti soprannaturali. Però, ecco, non credo che sia un dettaglio gettato a caso. La lettera di Alain a Rossignol è tipicamente una lettera d’amore settecentesca, con tanto di riferimenti a Dio, mentre il comportamento di d’Artois e l’idea che ha di lui Madame Dorianne mi lasciano molti dubbi in testa, che spero di riuscirti a chiarificare nei prossimi capitoli: da un lato, infatti, d’Artois è troppo disinteressato nei confronti di Alain. Gli sta servendo Rossignol su un piatto d’argento, lo sta incitando a mettersi in una “relazione pericolosa” con questo giovane che ha un trauma dentro (bello il riferimento realistico ai fratellini morti e alla precarietà della vita dei più piccoli) e che non sembra deciso a farsi perdere/prendere dai sentimenti. Madame Dorianne spicca con il suo acume e la sua intelligenza. È uno di quei secondari che mi piace perché intelligente e perché leggere di donne ben scritte fa sempre piacere.

Uscire dal cliché che le vuole sante vergini o virago isteriche non è facile, ma tu, con Dorianne e col personaggio della zia di Rossignol, qui assente, stai facendo, a mio parere, un ottimo lavoro. Insomma, te l’ho fatta un po’ sudare questa recensione, ma avevo bisogno di avere ancora più caffeina nelle vene, per recensirti a dovere! Adoro questa storia, complimenti vivissimi :* :*
Un caro saluto e spero a prestissimo,
Shilyss

Recensore Master
12/03/19, ore 18:47
Cap. 3:

Ciao Ellie!
Sono contentissima che tu abbia aggiornato, temevo di dover aspettare ancora ed invece ecco qui un bellissimo terzo capitolo.

La trama si infittisce, Rossignol ha fatto breccia anche nel cuore di Alain, non oso immaginare la gelosia di T. XD
Mi piace come introduci il lettore in questo nuovo capitolo, facendogli origliare, insieme a Rossignol nascosto dietro una tenda, una conversazione di Marie Antoinette e della sua cerchia di dame.
Conversazione che è più un civettuolo scambio di pettegolezzi su Rossignol, il quale si sente di troppo ad ascoltare quei commenti indiscreti.
I suoi pensieri ora sono rivolti alla dichiarazione del principe T., alla sua reazione negativa, al fatto che in realtà non si senta così contrariato e a voler trovare un modo per gestire tutto questo.
Lo seguiamo a Parigi, nel letto di una donna che conosce da molto, un'amante di vecchia data, mentre spera di riuscire a togliersi il pensiero di T. dalla testa.

Poi la scena si sposta e vediamo il duca D'Ovigny cavalcare in compagnia di d'Artois, confessargli i suoi sentimenti per Rossignol e chiedergli consiglio.
Mi è piaciuto tantissimo il dialogo tra i due uomini, il modo in cui caratterizzi d'Artois è perfetto, sembra davvero di sentir parlare il personaggio di un film.

“Vedete, io credo in una cosa: se noi umani ci proteggiamo a vicenda, l'occhio di Dio mancherà di vederci.”

Questa frase in particolare l'ho trovata perfettamente in linea col personaggio che mi sono figurata, e quando la caratterizzazione all'interno di una storia originale è così ben fatta, è la prova che tutto, all'interno di essa, funziona benissimo!
Ora sono davvero curiosa di scoprire se dietro i suoi consigli ci sia dell'altro oppure no. Magari qualcosa che rientri nei suoi interessi.
Lo trovo plausibile ma non ne sono sicura.

Wau, la lettera di Alain.
Sembra davvero una antica missiva conservata in un museo. È scritta benissimo, lo stile è impeccabile e se ne evince una certa nobiltà d'animo e di sentimenti.
Mi è piaciuta tantissimo.

Così come mi è piaciuta la reazione di Rossignol! Ahahahah, devo ammettere che l'ho trovata quasi comica in realtà.
Davvero, sembra che ultimamente attragga più uomini che donne! XD
Certo, un po' capisco il suo sgomento e la paura che sia solo un pessimo scherzo di d'Artois.
Non vedo l'ora di scoprire cosa accadrà adesso, se deciderà di incontrare Alain, se parlerà al principe T...o magari si incontreranno tutti e tre?
La trama della storia suggerisce anche questo genere di sviluppo e la cosa non mi dispiace affatto! ;)

Sono davvero impaziente!
Grazie per avermi regalato questa storia stupenda, mi sta catturando sempre di più e aspetto con ansia il prossimo capitolo!
Intanto ti faccio come sempre tanti complimenti, sia per la trama che per lo stile impeccabile, scorrevole e magnificamente descrittivo! ADORO tutto!

Alla prossima ^_^

MissAdler

Recensore Master
10/03/19, ore 20:13
Cap. 3:

Buona sera.
Innanzi tutto, complimenti; il racconto sta decollando bene, ma non solo, è anche e soprattutto scritto in maniera sublime.
Questo particolare è di certo frutto di un profondo interesse rivolto al racconto.
Una lettura curiosa e piacevolissima.
Buona serata :)

Recensore Master
10/03/19, ore 17:59
Cap. 3:

Ciao **
Oh, ma ho adorato questo capitolo, davvero, davvero tanto. La prima parte mi ha sinceramente divertito, ma mi ha anche fatto provare una tenerezza immane per Rossignol. Insomma, lui sembra tanto indifferente a tutto, ma quando si ritrova ad ascoltare pettegolezzi che lo riguardano, ci resta pure male. Inoltre gli attraversa la mente il pensiero che se si venisse a sapere di lui e del principe, probabilmente la sua reputazione non ne gioverebbe affatto. Anzi, penso ci sarebbero molti problemi. Mi ha divertito poi l'immaginarmelo a giocare con i bambini a nascondino, motivo per cui tra l'altro si trova lì in quel momento, e quando poi la piccola Maria Teresa lo prende per mano e se lo trascina via. Mi ha fatto anche piacere scoprire di più sulla sua famiglia e sul fatto che, in un certo senso, non si sente tanto all'altezza quanto i suoi fratelli, di ricevere l'amore materno.
Ma la mia parte preferita ovviamente riguarda Alain e D'Artois. Il primo è senza ombra di dubbio perso e io giuro, ho amato e stimato D'Artois nel suo suggerire ad Alain di scrivere una lettera a Rossignol. Ma poi non solo questo, gli ha dato dei veri e propri consigli d'amore, tant'è che perfino lui se ne sorprende, infatti gli dice chiaramente che sta incoraggiando un'unione che non dovrebbe esserci. E la risposta di D'Artois? Cavolo, avanti a tutti. E' proprio vero, tutti abbiamo i nostri peccati da nascondere.
E la lettera viene scritta.
Nell'ultimo paragrafo Rossignol interrompe le sue... attività con Madame Dorianne, lasciandola... sola e insoddisfatta, e ammetto che anche questa cosa mi ha fatta ridere. Mi sembra anche lei vittima di Rossignol, tant'è che non gli dice di non tornare. Insomma, un tipo che fa stragi a destra e sinistra, ma anche tremendamente profondo, umano e così teatrale. Lo amo. E non vedo l'ora che si rincontri con Alain.
Bellissimo capitolo davvero, alla prossima **

~ Nao