Ciao, dato che mi avevi detto di aver scritto qualcosa anche su Ade e Persefone, ho subito cercato...ed eccomi qui.
Anche se non amo particolarmente la poesia l'idea di mescolare testo in prosa e poesie è bella e adatta a una storia mitologica.
Finora, ho visto che hai saputo rendere bene il dilemma di Ade, diviso fra la sua solitudine e la voglia e speranza di un amore che gli era stato promesso dal fato molto tempo prima, e che lui ora attende con impazienza dato che sa che Persefone è venuta al mondo, ha dovuto solo aspettare che crescesse. E' divos anche- come penso molti- tra la paura e la voglia di farsi conoscere e vedere così com'è , perchè consapevole della difficoltà ad essere accettato. 
Noto un lieve senso di angoscia ma non sono sicura di avere capito a cosa esso sia dovuto, forse di nuovo ad Ade perchè Persefone per ora è totalmente innocente. 
Appena avrò tempo la seguirò ancora.
Buona serata!

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Eccomi qui di ritorno!
Un altro capitolo ottimo e condito anche con un po' di suspense. Non vedo l'ora di leggere il prossimo

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ciao cara, era un po' che volevo recensire questa storia ma non ho avuto il tempo.
mi piace che sia qualcosa di completamente differente da Raptus (come va l'oera di revisione e pubblicazione di quella storia? sto ancora aspettando la lieta notizia che arrivi su Kindle, non deludermi!). apprezzo che tu abbia cambiato completamente genere letterario, e sarei curiosa di sapere come ti sia venuta l'idea di fare solo dei piccoli flash.
l'unica cosa che trovo seriamente inquietante è che Ade si sia innamorato di Persefone quando era ancora un feto. si potrebbe discutere sul fatto che all'epoca la dea della primavera fosse un organismo autonomo o un essere parassitario che necessita di Demetra per sopravvivere, ma andiamo oltre. se già rapire una divintià adolescente potrebbe sollevare dei dubbi sulla pedofilia di Ade (che qualcuno mi salvi dalla morte atroce che mi colpirà tra poco, per favore!), innamorarsi di un feto cos'è?
per il resto tutto molto bello.
a presto
Aris

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E' in un certo senso la storia più vecchia del mondo, molti dicono che sia il primo caso letterario di Sindrome di Stoccolma, o comunque dell'uomo che ha in sè una parte oscura predominante e tendente al malvagio, che può essere attratto e trovare sensuale solo una creatura che non conosca colpe, e che sia l'innocenza fatta persona sia fisicamente che mentalmente, ma io non l'ho mai vista così. Credo sia solo l'incontro tra due anime che si appartenevano ancora prima di avvertire il bisogno di cercarsi

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