Recensioni per
Painkiller
di Kim WinterNight

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/08/20, ore 16:30
Cap. 3:

Ti dirò che invece ho trovato il finale molto dolcioso e perfetto per il genere di storia che hai scritto.
Dopo aver ascoltato gli ultimi avvenimenti, Enea suggerisce a Cosimo di lavorare per lui, d'altronde è qualcosa per cui nessuno può opporsi, almeno il dinosauro non potrà più dire che non conclude nulla... anche se i lavori di casa sono sottovalutati!
Il modo in cui Enea rivela che Cosimo gli piace anche se la differenza d'età è d'impiccio, ma che indipendentemente da questo lo vuole aiutare è molto fluff, per non parlare di come Cosimo si senta imbarazzato e paralizzato e non riesce a comunicargli che ricambia i sentimenti.
STANDING OVATION PER COSIMO!!
Mi è piaciuto molto quando ha comunicato ai genitori che avrebbe iniziato a lavorare, è rimasto irremovibile e non si è fatto condizionare dalle loro parole! Un piccolo passo alla volta, la felicità è alle porte e il futuro sarà sicuramente migliore per lui!
Carissima, concludo facendoti tantissimi complimenti, sei riuscita a rendere perfettamente l'idea dell'inferno che viveva il protagonista e hai sicuramente dato un incoraggiamento a chiunque abbia letto questa storia. Mai arrendersi, sempre lottare, perché il cambiamento in qualcosa di meglio può arrivare quando meno lo si aspetta.
Sei stata bravissima e sono contenta di aver letto questa storia, sei sempre magnifica a trattare argomenti con dinosauri!
Un abbraccio e alla prossima <3

Recensore Master
14/02/20, ore 19:32
Cap. 3:

Ciao carissima Kim, in genere faccio un giro sulle altre storie partecipanti ai contest a cui partecipo anche io, ma questa votla ho completamente dimenticato il mio intento. Immagina dunque la mia sorpresa quando, leggendo la valutazione, ho trovato forti incongruenze legate al tuo nome. Ti ho sempre apprezzata tantissimo come autrice, dunque mi sono chiesta "Ma stiamo parlando proprio della Kim che conosco io?" e anche "Avrà presentato forse una storia del 2003?". Dunque, come prima cosa, ho lasciato tutto quello che stavo facendo per leggere questa mini-long. Dovevo leggere per credere alla valutazione. E, beh, prendi il mio giudizio come soggettivo, ma non ho creduto affatto ahah
Ci sono tanti spunti interessanti in questa storia e la cosa che più ho apprezzato è la profondità dell'analisi di Cosimo e Enea, che creano un coinvolgimento emotivo tipico di tutti i tuoi lavori. Ho percepito benissimo la frustrazione di Cosimo, il suo senso di inadeguatezza, la sua paura, la sua immobilità e allo stesso tempo il suo senso di speranza che è l'amore a risvegliare. Pur avendo trent'anni, ha gettato all'aria i suoi anni più belli (come dice nel dialogo stupendo con Enea nel terzo capitolo) e dunque, segregato in casa con genitori che non lo valorizzano (e peggio lo disprezzano) e senza appigli, è rimasto cristallizzato come a eterno adolescente... Che in quanto adolescente, ha ancora intatto il senso di speranza e meraviglia di fronte a un amore che lui non ha ami conosciuto (non ha mai avuto una relazione, credo sia un atteggiamento molto credibile e verosimile). La storia d'amore con Enea mi ha colpito subito: hai trattato il divario di età con delicatezza e consapevolezza, e ho avvertito il lento divampare del sentimento di Cosimo dal colpo di fulmine ai mercatini fino alla confessione spontanea e un po' confusionaria della sua situazione (il padre non è malato ma "folle" - aggettivo che ho adorato) e al loro primo bacio, che hai anticipato con un piacevole gioco di reciproche esitazioni.
Il padre è una macchietta: lo è davvero, ma credo (correggimi se sbaglio) fosse il tuo intento caratterizzarlo così. Non ci dici nulla di lui, se non il marciume che è e che provoca nel figlio. Dato che la storia è dal punto di vista di Cosimo, questa scelta non mi sembra sbagliata: per lui è solo un orco, l'uomo che gli rovina la vita, punto e basta. Lo stile è scorrevole e secondo me crea l'effetto di drammaticità in quasi tutta la storia. Forse il riferirsi al padre come un orco e il termine "al mio cospetto" sono un pochino estranianti ma, correggimi se sbaglio, l'idea che ho avuto è stata - più che un tentativo di sdrammatizzare malriuscito - la volontà di tagliarlo dalla sua vita. Ma il personaggio che più mi ha disgustato è stata la madre: l'hai solo nominata, tratteggiata pochissimo, ma mi ha fatto male come Cosimo non voglia lasciarla mentre lei, all'annuncio finale che il figlio ha trovato il lavoro, riesce solo chiedere come faranno ora con le cose di casa senza di lui. La sua assenza come personaggio riflette l'assenza come persona, perchè è una madre di carta velina se non riesce a mostrare affetto al figlio e a non provare a proteggerlo in nessuno modo di fronte al mostro che ha sposato.
La mia opinione su questa storia è, dunque, positiva e non lo dico perchè mi sei simpatica (mi sei anche simpatica - ma questo è irrilevante). Ho sempre apprezzato le tue storie e questa non fa eccezione: la tua capacità di coinvolgere il lettore è sempre forte. Soprattutto, mi piace come parli dell'innamoramento, mi ci ritrovo sempre dentro.
Un grosso abbraccio ovunque tu sia (un posto in cui non nevica mai, deduco da scambi precedenti ahah). Alla prossima!

Recensore Master
27/03/19, ore 19:14
Cap. 3:

Kim, finalmente giungo a recensirti, e ti ho fatto aspettare anche troppo tempo per un commento a questa storia!
Sai, alla fine i lieti fini (??? penso sia illegale questa cosa che ho scritto) mi piacciono, nonostante possano sembrare banali. Io stessa quando mi immagino una storia, se decido di farla finire bene, storco il naso e mi chiedo se davvero è la soluzione giusta per rendere la storia efficace. Però mi rendo conto che in alcuni casi, quando i nostri personaggi ci sussurrano all'orecchio la loro storia, noi non possiamo fare a meno che dar loro retta e scrivere ciò che ci hanno detto.
Abbiamo parlato tanto di questa storia e quindi sai già qualcosa di ciò che ne penso: mi ha lasciato un po' perplessa il personaggio di Enea e la sua storia, forse perché avrei voluto saperne di più e approfondirlo, ma non si può avere tutto per ovvi motivi. In primis la storia è narrata dal punto di vista di Cosimo e quindi è giusto che l'introspezione sia la sua, lui sa ciò che Enea gli dice e di certo non è il tipo che fa domande per saperne di più! E poi la storia era pensata per essere breve e aveva uno scopo (lanciare un messaggio), quindi ci sta che su certi dettagli tu abbia sorvolato.
Detto questo (Soul, smettila, sei noiosa u.u), posso passare a recensire il capitolo vero e proprio!
Logico: il dinosauro ha messo Cosimo a lavorare per una settimana intera e lui l'ha fatto senza fiatare. Nah, così non va bene: per ogni passo avanti ne fa uno indietro! Ma in fondo si può anche perdonare perché, una volta a casa, Cosimo si ritrova da solo (senza Enea) contro il dinosauro e non sa bene come fronteggiarlo, si sente non sostenuto e alla fine si arrende ai suoi ordini.
Meno male che Enea, con le sue dolci e premurose maniere, è riuscito a risollevargli quasi subito l'umore! Il modo che ha di proteggere Cosimo mi piace un casino, lo fa con pacatezza e delicatezza, proprio ciò di cui Cosimo ha bisogno!
ME LO SENTIVO, CHE GLI AVREBBE OFFERTO UN LAVORO!!!!! Stavo tifando per quwsta cosa dall'inizio della storia e non ci avevo visto sbagliato, a quanto pare! Ma che piaaaaga questo qui che non voleva neanche accettare, insomma, deve combattere per la sua indipendenza e per andarsene da quella "casa" di merda in cui è costretto a vivere, e il primo passo per farlo è sempre e comunque trovare un lavoro! Meno male che alla fine Enea è riuscito a convincerlo, con pazienza e calma, facendolo ragionare su questa scelta importante!
La scena del bacio, lo devo ammettere, mi ha fatto MORIRE dal ridere e un pochino mi ci sono rivista, perché pure io sono imbranata in certe cose XD ma poi sei stata bravissima a tenere la caratterizzazione dei personaggi anche in questo frangente, cavolo, si vede che li hai proprio ben pensati! Eh beh, non posso che essere intenerita e felice per la piega che ha preso la vicenda, perché finalmente Cosimo ha trovato la sua serenità! *-*
Anche la scena in cui annuncia ai genitori (?) che inizierà a lavorare, soprattutto quando dice al dinosauro che dovrà pulire lui i cocci perché lui deve andare a lavorare da quel pomeriggio, AHAHHAHAH, BEN GLI STA A QUELLA SOTTOSPECIE DI ANIMALE! E grande Cosimo, si vede che ha acquisito più sicurezza in sé ed è riuscito ad affrontare il mostro!
Spero che d'ora in avanti tutto gli vada meglio, ma sono sicura che sarà così!
Grazie Kim per aver scritto questa bellissima storia, mi hai portato a riflettere su tante cose e hai saputo aprire uno spiraglio di speranza nel cuore dei tuoi lettori! Nessuno dice che le situazioni come questa sono facili, ma nemmeno insuperabili e definitive, bisogna solo prendere coraggio e imparare a vivere davvero! Complimenti, ottimo lavoro, hai saputo mandare un messaggio molto forte attraverso dei personaggi altrettanto forti, quasi come fiossero reali :3
Al prossimo capoavoro!!! ♥

Recensore Master
22/03/19, ore 21:21
Cap. 3:

Ciao Kim! Bene, il nostro non solo ha trovato l’amore, ma anche una via di uscita alle difficoltà familiari. Di più, ha trovato la giusta motivazione e il coraggio per compiere finalmente una scelta decisiva, che lo porterà a sganciarsi finalmente da una situazione senza via d’uscita.
Ti dirò: restano un po’ le mie perplessità circa la figura del padre e questo ménage familiare molto particolare, in cui il figlio ha la parte del servo bistrattato: un po’ lo stato di fatto che viene presentato in certe fiabe, dove appunto in genere il tema è proprio quello della crescita, dell’attraversamento simbolico di un cammino irto di difficoltà fino a una conquista finale. Qui Cosimo si evolve e scopre una nuova, timida, possibilità di vita grazie a Enea, ma il padre resta un po’ il mostro della situazione senza che di lui sia dato conoscere molto di più, e questo un po’ dispiace perché qualche dato in più avrebbe aiutato maggiormente a dare spessore al protagonista. Mi è piaciuto invece molto il fatto che qui non si arriva a un ribaltamento completo della situazione iniziale, ma per l’appunto si procede attraverso piccoli passi, per arrivare infine a un piccolo grande spiraglio, appunto una possibilità che in fondo era lì da sempre: semplice, fattibile, ma al nostro protagonista mancava il coraggio, la spinta per poterla intravedere. Mancava, appunto, l’intervento di Cosimo. In ogni caso, una bella storia: la via d’uscita c’è sempre, anche nelle situazioni più disperate. Sta a noi imparare a “guardare le cose da un’altra prospettiva”, come direbbe il buon vecchio professor Keating, e “tentare nuove strade!”

Recensore Master
18/03/19, ore 09:56
Cap. 3:

Buongiorno.
Infine, ecco il lieto fine ^^
E' stato più semplice del previsto, riuscire a liberarsi delle ombre del passato.
E adesso i nostri due amici vivranno serenamente.
Buona giornata :)

Recensore Master
17/03/19, ore 11:12
Cap. 3:

Ciao cara...grazie a te per aver scritto questa bellissima storia, che incoraggia le persone a credere, a lottare, ad andare avanti...bravissima...il lieto fine ci stava, ci voleva, Cosimo lo meritava...complimenti...scusami se non ho recensito ieri sera, ma mi sono addormentata...ciao presto