Recensioni per
Carne pura
di John Spangler

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/09/19, ore 14:43
Cap. 1:

Sei un fottuto genio. Io che mi dispiacevo per il povero Carmine, un ragazzo che ha avuto la sfortuna di nascere nel posto sbagliato, e per questo motivo deve accontentarsi di tirare a campare... Invece semplicemente da quel lato del muro, dove vive lui, si trovano i cannibali o zombie o qualunque cosa siano come lui. Anche dall'altro lato sono dei fottuti geni: se non dessero niente a Carmine e company, ci sarebbe il pericolo che prima o poi scavalcassero, in cerca di cibo; invece si dimostrano generosi e ogni volta che Carmine apre un dono è felice come qualunque ragazzino.

E vissero tutti felici e contenti, in pace e armonia tra di loro e di sicuro anche col resto del creato, è uno stile di vita ecosostenibile. Cosa volere di più dalla vita?

Questo racconto non va fatto leggere a Trump, potrebbe mettergli in testa strane idee. ;)

Recensore Master
07/04/19, ore 10:04
Cap. 1:

Buongiorno!
La citazione di Hannibal è un tocco di classe, lasciamelo dire! Soprattutto quando, andando avanti con la lettura, ci si rende conto di qual è il finale a cui si va incontro. Personalmente, il cannibalismo mi diverte sempre molto e l'ho trovato un buon modo per terminare il racconto. Per di più c'è quest'aria distopica nell'aria, quest'atmosfera degradante, forse 'squallida' che ho trovato piuttosto adatta. Tutto molto breve, ma sicuramente intenso. Per di più mi hai lasciata più che curiosa di capirci qualcosa di più. Direi che questo raccontino getta le basi anche per una buona long ^^
Alla prossima :)
fumoemiele

Recensore Veterano
04/04/19, ore 12:03
Cap. 1:

Come sempre, breve ma incisivo. In poche righe sei riuscito a delineare un mondo, un'atmosfera, l'accenno di una trama che sarebbe bello vedere approfondita. Ho avuto le medesime sensazioni guardando la serie "Love, Death and Robots" su Netflix (concept brevissimi di idee fighe di cui mi sarebbe piaciuto vedere altro). Complimenti!

Trix

Nuovo recensore
03/04/19, ore 18:32
Cap. 1:

Bello.
Queste sono le altre nove parole o più che fanno sì che questa sia una recensione.

Recensore Master
03/04/19, ore 16:51
Cap. 1:

Ciao!
Passavo per caso dalla sezione di fantascienza e mi ha fatto davvero piacere trovare un tuo racconto, dato che avevo molto gradito il precedente! Così, ho fatto finta di non vedere la scritta "horror" che di solito mi fa scappare a gambe levate e ho letto. E beh, non posso dirmi pentito, diciamo così. Già la situazione in apertura non prometteva bene, ma non avevo capito perché fosse lì, e arrivato all'ultima riga mi sono tirato una sonora manata sulla fronte: ecco qual era la malattia dei rinchiusi dentro il muro (molto AoT, se hai presente), il cannibalismo! Non lo so, ma nonostante la scena fosse assai macabra mi sono messo a ridere... non me l'aspettavo, nonostante gli indizi, e fino all'ultima riga non sapevo dove saresti andato a parare. Quindi mi hai sorpreso, e pure in positivo! Adoro le storie brevi e d'impatto.
Vorrei segnalarti un unico errore: "parecchi anni fa", che in una narrazione al passato dovrebbe essere "parecchi anni prima". Una sciocchezza, insomma.
Tanti complimenti e alla prossima!
mystery_koopa

Recensore Master
03/04/19, ore 14:44
Cap. 1:

Ciao!
complimenti, in poche righe ci dai già un quadro decisamente completo della situazione: un Muro, un Morbo, degli Esterni che fanno Doni.
Ci racconti la storia del ragazzetto in tre righe, e già noi ce ne facciamo un quadro preciso, così come ci facciamo un quadro della situazione generale.
Bellissimo il colpo di scena: il dono è costituito da corpi umani! Il ragazzetto non si scompone minimamente, il che fa capire che quella sia una prassi normale, anzi un dono particolarmente gradito e raro.
Una storia decisamente bella e ben scritta, che trasporta immediatamente nel contesto, complimenti!

Recensore Master
02/04/19, ore 17:15
Cap. 1:

Ciao John! Curioso anzi inquietante, anzi potrebbe essere il primo capitolo di una nuova storia! Ovviamente mi aspettavo che nei sacchi neri di fossero i rifiuti degli esterni, offerti "in dono" a questi poveracci al di qua del Muro... e invece, quale sorpresa!
Questo "ragazzo sveglio" che vive ai margini di un mondo segnato da una malattia che è evuidentemente la causa della segregazione imposta dal Muro, suscita all’inizio simpatia, di seguito la voglia di fuggire a gambe levate. Al confronto il caro dottor Lecter è un evoluto, dal momento che lui almeno i suoi bistecconi li cucina... l’età del ragazzino, il ricordo della nonna... tutto suscita un’immediata simpatia, fino alla sprangata sulle gengive finale... e si resta con tante domande che riguardano questo mondo così distante, senza nomi, ridotto agli estremi. Viene da chiedersi chi sono questi Esterni, ma la risposta è già nella storia, sono i più forti, coloro che sono riusciti a sopravvivere alla malattia e a opporle una vera e propria barriera. Eppure Carmine sembra sano e nel pieno delle forze, e allora viene da pensare che gli Esterni siano una sorta di élite, di classe dominante. Ergo: la gente al di qua del Muro possiede gusti culinari discutibili, ma quelli "al di là" non sembrano moralmente poi così superiori, dal momento che trattano i loro morti come fossero scarti... oppure questi corpi provengono da gente malata, e quindi il moprbo non fa eccezioni di classe? Inquietante, senza dubbio. Sarebbe sicuramente un buon inizio per una storiona coi fiocchi...

Recensore Veterano
02/04/19, ore 12:42
Cap. 1:

Ciao, carissimo ^^

Passavo di qua ed il titolo mi ha incuriosita, la citazione di Hannibal ha fatto il resto.
Per quanto breve, il racconto è molto coinvolgente e l'ambientazione, squallida ed inquietante, mi ha fatto pensare alla Zona di Alienazione di Chernobyl, dove alcune persone vivono per non aver voluto abbandonare le proprie case, ricordando amici e parenti divorati dalle radiazioni.

Il finale, che pure viene suggerito dalla citazione all'inizio, mi ha comunque spiazzata e lasciata con una marea di domande: chi sono questi tizi? Cos'è successo? Perchè?

Le due parole che concludono il racconto sono molto inquietanti, mi hanno lasciato addosso un senso di disagio.
Questa è fantascienza con i controfiocchi: spinge il lettore ad interrogarsi sul contenuto del racconto e lo porta a farsi domande.

Bravissimo, John, complimenti ^^