Recensioni per
Herz aus Stahl
di Saelde_und_Ehre

Questa storia ha ottenuto 199 recensioni.
Positive : 198
Neutre o critiche: 1 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master

Carissima^^
Con questo capitolo ci prendiamo una pausa dal fronte per fare un bel salto nel passato. E' stato bello vedere i nostri protagonisti agli albori della loro carriera militare, assistendo alla nascita del loro intenso e profondo rapporto.
Troviamo un giovanissimo Friedrich, impaziente di dimostrare il proprio valore e di liberarsi dal fardello delle sue origini aristocratiche.
Molto bello il primo incontro e il confronto tra von Kleist e Bühler. Il sottotenente freme dalla voglia di entrare in azione e farsi valere, il suo superiore invece, più maturo e consapevole, cerca di insegnarli la giusta disciplina.
Ho apprezzato molto le accurate rappresentazioni dell'addestramento militare. Ed è così che tra un'esercitazione e l'altra si inizia a creare un rapporto di fiducia tra il capitano e il suo sottoposto. E' significativo che il sottotenente provi ammirazione per il suo superiore, mentre il capitano abbia fiducia nelle capacità del giovane ufficiale.
Insomma, è già ben evidente che si sia creata sintonia tra due animi affini, e che oltre alla stima reciproca ci sia anche qualcosa di più^^
Complimenti anche per questo splendido capitolo.
Sei sempre bravissima! Alla prossima! :)

Nuovo recensore

buonsalve!
e anche in questo capitolo dai prova del tuo straordinario talento e della tua versatilità: sai descrivere le battaglie del cuore come quelle sul campo.
Assolutamente emozionante il modo con cui descrivi l'incontro,il viaggio dei sensi,il fiume delle emozioni e la connessione profonda che si instaura nei protagonisti,con la stessa naturalezza con cui descrivi una scena di vita quotidiana.
Leggendo questo capitolo non si può non notare il tuo coivolgimento emotivo in questa storia e la tua,raa,dote di trasmettere le tue emozioni attraverso le parole.
Sempre più estasiata.
Continuo!

Recensore Master

Cara Saelde… basta, ho deciso: questo racconto è un capolavoro, punto. Scritto con grande perizia e conoscenza della storia e mentalità del tempo, filtrando le emozioni e i tratti di personalità dei personaggi attraverso la narrazione degli eventi, senza mai una caduta di tono e con la capacità di gestire e caratterizzare più personaggi al contempo. Basta, se fossi un editore io ti pubblicherei sull’unghia. Avevo molte riserve su questa tua storia, confesso di averla letta sin qui non senza perplessità e resistenze, alcune espressioni tipo “l’aquila polacca fu ghermita dall’aquila teutonica” mi hanno fatto francamente storcere il naso, del resto ognuno di noi ha il proprio background e tocca farci i conti. Ma se si vuole tenere la mente aperta, considerando che il tempo trascorso da questo eventi può aiutare ad approfondire senza mai giustificare e a rileggere senza fare del revisionismo nostalgico, trovo giusto anzi giustissimo questo tentativo, più che mai riuscito, di comprendere la mentalità di un popolo e di un’epoca. La tua narrazione è sempre molto equilibrata, e in questo capitolo ho particolarmente apprezzato il modo in cui von Kleist e Bülher si incontrano, si sfiorano, si attraggono irrimediabilmente. Nello scorrere del capitolo, ho trovato molto interessante l’espediente di focalizzarsi dapprima su von Kleist che entra nel caffè, per poi spostare l’attenzione su Bülher e iniziare questa sorta di danza del corteggiamento tra loro, ove vediamo dapprima un incontro burrascoso seguito dalla reciproca osservazione e notazione di dettagli, per poi continuare con un progressivo avvicinamento – allontanamento – nuovo avvicinamento. L’attrazione procede attraverso sguardi ricambiati con la medesima intensità, spalle che si sfiorano, la percezione del calore emanato dal corpo dell’altro (“Lo sovrastava come un’eclissi, un contatto così serrato che lo portò istintivamente a rabbrividire e a mordersi il labbro inferiore, il corpo ridotto a un fascio di nervi tesi”). Questa tensione procede e si snoda lungo la narrazione degli eventi, nel parossismo dell’esercitazione, fino a giungere allo scioglimento finale: “E in quell’attimo incastrato tra le pieghe del tempo, tutto il resto del mondo intorno a loro scomparve”.
Bravissima, veramente. Continuerò a leggerti con piacere.

Recensore Master

Ave S_E, realizzo ora che in tedesco “Herz” significa cuore, leggendo questa prefazione ante bellum. I personaggi si dipanano, emergono, abbiamo Eros in via platonica, non ancora gradato in via fisica ed esplicita. Tant pis.

Ad ogni buon conto, il flashback permette di conoscere meglio due tra i principali eroi della storia, enfin, sono persone comuni, che potrebbero essere tutti e nessuno, ma vivono in quel certo periodo ..
Epica la scena della colazione di VK!! E Hoffman, rosso di chioma e lentaggini, è davvero dolce!
Good job nel mostrarci quello che erano prima della guerra, la scena del cambio di bandiera merita menzione a se stante.
E il tempo trattiene il fiato, hai ragione, il mondo scompare, almeno per un poco.

E nulla, attendiamo curiosi gli sviluppi
A la prochaine! Jane Queen Empress
PS scusa commento raffazzonato, ma leggo e commento in tempo reale.
PPs Wilde e Gide ti piacciono?

Buona sera.
Io qui ti ritrovo ispirata; una narrazione sempre serrata, mantieni un ritmo sempre incalzante, ma senza eccedere.
Non so, non credevo che questo fosse il tuo genere, o, meglio, la tua epoca ^^ continuo a restare sorpreso dalla preparazione, ma soprattutto da come e da quanto ti sei calata nei vari personaggi! Sei proprio nella Storia!
La guerra è anche allenamento, preparazione, fatica. Ingiustizie. Senza tutto ciò, non si può vincere. Soprattutto non una guerra durante il Novecento.
Buona serata!

Recensore Veterano

Carissima scribacchina mia,
attendo sempre i tuoi aggiornamenti con ansia perché i personaggi di questa storia mi stanno appassionando tantissimo!

Il flashback ci permette di conoscerli meglio: li vediamo nel loro stato di natura e ci rendiamo conto che sono persone comuni, ragazzi che potremmo essere noi.
La bellissima scena di Von Kleist che va a fare colazione mi ha ricordato subito quando faccio la stessa cosa prima di andare in università.
E a maggior ragione ci sembrano forti e coraggiosi in combattimento, ora che conosciamo il loro percorso di formazione. Anche il povero, dolcissimo, innocente, patatino Hoffmann - che pure fa una tenerezza assurda con il suo ciuffo rosso e le lentiggini - si dimostra un soldato in gamba e un carro armato su gambe tanto quanto Von Kleist!

Bellissima la scena finale in cui Fredrich ed Hans - i cui caratteri forti li portano a cazzate - si scambiano la bandiera.
Un rito di investitura al contrario, dove il nobile riconosce la dignità dell' uomo di più umili origini come parigrado!
Una citazione cavalleresca non di poco conto ed un omaggio al pensiero sociale di questi ragazzi.

Davvero ancora complimenti, attendo il prossimo capitolo con tanta, tantissima curiosità!

A presto! ^^

Recensore Master

Ciao carissima!^^
Tanta roba, come si suol dire.
Ecco un succulento flaschback che ci mostra qualcosa di più dei personaggi, o più che altro ci conferma come sono fatti i tuoi personaggi. Un'esercitazione in fondo è quasi una guerra vera, ce ne sono alcune in cui l'unica differenza è che le pallottole sono inerti ma tutto il resto è preciso identico, quindi è un contesto che mette alla prova. Del resto, bastano poi bazzecole come venti giorni di campeggio nel Fezzan libico per cominciare a scavare fuori il vero carattere delle persone, quindi è chiaro che in un contesto semi-operativo come quello che descrivi, la patina di convenzioni e sicurezza va imediatamente a quel paese e le persone si vedono nel loro vero carattere.
E il caratere dei tuoi non manca di dare buona prova, non manca di essere fedele a se stesso. Gli ideali non vengono traditi, i sentimenti sono giustamente subordinati all'obiettivo ma al tempo stesso lo accompagnano e lo esaltano, comenella più classica delle accezioni del Männerbund.
Badilate di cultura indoeuropea: leggere la tua storia è una grandissima libidine.