Ciao, eccomi finalmente per la chiusura di questa storia. Considerando che nella tua risposta precedente non eri dispiaciuta al riferimento critico ad Endgame, ora scateneró il mio personale inferno. Ma con ordine: la tua storia ha un gran punto di forza: il climax, le atmosfere e la coerenza fra esse e le emozioni. Può essere la soffocante jungla, la polvere che si solleva, i rombi di tuoni lontani...sono strumenti con cui esprimi un sentire vicino al dolore dei protagonisti come un tutt'uno o magari come contrasto, ma sempre a un fine descrittivo. Nel film non si esita a saltare da un momento di tensione(vedasi il ritorno di Lang con l'incontro col ragazzo in bicicletta) a uno scenario di incongruente allegria(scena del fast food con selfie). Pur avendo le potenzialità di musica, scene, ecc... Si inciampa come fosse un film ad episodi più che un'unica narrazione.
Nella tua storia sviluppi tutto nei primi giorni dopo lo schiocco e quindi affondi nella desolazione completa e nel doveroso sconcerto, nel film (dopo aver creato lo scempio di un dimezzamento casuale dell'universo) non viene affrontato il mondo per come é diventato, si accenna a qualcosa(governi che crollano) con mezze parole e dopo 5 anni sembra tutto sia gradevole e tranquillo. Chi ha riportato ordine e sicurezza? Gli umani sono sopravvissuti senza una risposta a cosa sia accaduto e un capro espiatorio da immolare?
Nella tua storia viene data grande importanza al nucleo più vero e importante della vicenda: l'unione, il superamento delle incomprensioni e l'amicizia. Sono ancora eroi nelle tue pagine, eroi grigi e con i loro fantasmi personali, ma pronti a rimanere uniti!
Nel film gli eroi sono svaniti. La prima azione da loro compiuta é l'esecuzione di un Thanos ormai ferito, inerme, contadino stanco e malfermo. ( io da lì ho cominciato a detestare profondamente la linea scelta nella narrazione) Thanos, massacratore di innocenti, seviziatore, (gode mentre spezza il collo di Loki e lo getta proprio davanti al fratello) che ha gettato la figlia per avidità di potere e condannato civiltà alla rovina completa, é un povero martire dei suoi ideali di salvezza della natura?! Persino Nebula esita e soffre perché lui "è molte cose ma non un bugiardo" (chiedete ai nani di Nidavellir che ne pensano a riguardo).
Seconda azione degli eroi si separano e abbandonano a vicenda, lasciando a derive autodistruttive Thor, a massacri Clint ( che magari sarebbe stato carino non fingere mai siano accaduti appena lui mette piede alla base), a inquietanti fusioni Hulk e a un bel villino sul lago Tony. Il tuo Tony non mette una pietra sopra le parole di Strange e su Peter.
Temo potrei continuare minuto per minuto... Però un paio di altre critiche al film me le concedo ancora: l'intercambiabilità dei personaggi femminili (una Gamora vale l' altra e Peggy di un altro Steve, va bene uguale) e doveroso sacrificio di Nath su Vormir,(terribilmente scontato per di più). Ho preferito la tua spia russa. Calcolatrice e indurita dagli avvenimenti, alla versione che si emoziona perché Teschio rosso dice il nome Ivan... Che poi, non dovevano esser un po' insospettiti da uno spirito con accento tedesco e un grosso teschio rosso per faccia?
Non mi soffermo su viaggi nel tempo e altro, visto che non han legami con la tua storia, anche se il pluri potenziato giovane Thanos é inguardabile.
Concludo su Thor, ho insistito molto per la sua presenza nella tua storia perché l'ho apprezzato nella sua discesa nel dolore, nel rapporto col corvo del padre, nella sua speranza che si affievolisce di ritrovare il fratello, qualche caro. Il suo intraprendere un cammino mesto e cupo e poi qui, nell'ultimo capitolo, un guizzo di serenità. Chissà che sia qualcosa che tornerà a splendere... In Endgame l'ultimo singulto del ciclo norreno marvel muore fra battutine fuori luogo, scene senza mordente ed un implorazione ad usare il guanto da parte di Thor, e rischiare quindi la vita per rimediare ai suoi errori, scansata con arrogante derisione. Almeno fosse caduto in battaglia, ma era obbligato a fare il suo sacrificio Tony, salvo che non aveva alcun obbligo di ripetere sempre il noioso schiocco, peccato si definisse un "genio". Bastava usasse una sola pietra per annientare il capo e gli altri li massacravano senza sforzo. Scusami per il papiro interminabile, ma alcune cose non si potevan tacere anche se solo tangenzialmente si richiamavano al tuo racconto. Quindi dichiaro la tua storia di gran lunga migliore del film per caratterizzazione e intreccio. Complimenti e alla prossima! |