Recensioni per
L'oro del Reno
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 89 recensioni.
Positive : 89
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/06/22, ore 16:58

Mia Luce ♥

questa minilong mi chiamava da una vita e finalmente eccomi qui: io vado matta per i tuoi AU ambientati in Europa, e ancora di più se ambientati nel 900, con questo clima a metà fra La Mummia e Indiana Jones.
Aaaw, mi piace pensare che il nome Claudette sia anche un collegamento con te :P. L'espediente di usare la nipote di Loki e Sigyn per raccontarci queste vicende mi piace moltissimo, approvo **. Mi fa male vedere Sigyn senza memoria, sebbene alcune cose del passato le ricordi benissimo. E' come un ramo spezzato, e quanti anni ha dovuto trascorrere senza Loki al suo fianco çç, maledetta dal peso dei ricordi.
Adoro il ruolo che hai voluto affidare a lui, esploratore, cacciatore di tesori senza scrupoli, ma anche professore colto e temuto. Non mi stupisce che abbia tanti nemici, anche se sono curiosissima di scoprire chi sarà a condannarlo a morte, e come questa cosa sia poi legata all'Oro del Reno.
Mi piace che in questa versione Loki sia davvero figlio di Odino e capisco benissimo la sua tristezza e la sua delusione nel comprendere di non essere stato scelto dall'uomo per i suoi meriti bensì per il loro legame di sangue.
Loki e Sigyn in versione umana sono intrigantissimi e sono davvero curiosa di scoprire come arriveranno a sposarsi, cosa sia l'Oro del Reno e come sia legato alla morte di Loki ♥

A presto, cara, ti faccio tantissimi complimenti e ti mando un abbraccio!

Bennina

Recensore Master
19/09/20, ore 23:59

ciao, eccomi qui finalmente, scusa il ritardo ma i tuoi capitoli sono così lunghi che ci metto sempre un sacco di tempo a leggerli. E non è certo un male il fatto che siano lunghi, è solo che mi fanno andare in ritardo 😂 in realtà apprezzo molto la quantità di dettagli che fornisci e anche l'accuratezza delle tue ricerche storiche e mitologiche.
Questa è la prima volta che leggo una tua storia in cui Sigyn è anziana e Loki è morto. In realtà quando hai scritto che è morto gridando viva la libertà, ho pensato che fosse molto da lui prenderà la libertà, però poi mi sono anche chiesta: Loki è forse una persona con l'indole del martire? È una persona che reclamerebbe la libertà per qualcuno che non è se stesso? Non credo, mi sembra troppo cinico per lasciarsi guidare da un ideale, non direi egoista ma direi una persona che attribuisce il giusto valore alla propria vita (infatti partecipare alla prima guerra mondiale gli ruga perché lo costringe a mettere da parte i suoi impegni a cui si dedicherebbe più volentieri). Ma in effetti come dargli torto? La guerra è una di quelle imposizioni dall'alto che hanno un sapore dittatoriale, un'attività che in un mondo giusto coinvolgerebbe solo volontari.
E dopo la guerra lui torna cambiato, anzi anche durante la guerra. Cambiato forse non proprio dal conflitto ma da quel segreto di cui è stato messo a parte. Io non me lo immaginavo così sconvolto per la cosa, però poi lo hai spiegato bene: credeva di essere stato scelto per merito e invece forse è stato usato. Io però non vedo così tanta malizia nelle azioni di Odino: non poteva certo pretendere lealtà filiale da Loki se non intendeva dirgli mai che era suo figlio. Probabilmente voleva un rapporto con lui, ma un rapporto fra adulti, fra mentore e allievo, fra amici, ma non un rapporto padre-figlio altrimenti lo avrebbe cercato quando era ancora ragazzino. Forse un rapporto mentore e allievo si avvicina sufficientemente ad un rapporto padre figlio ma mantiene comunque una maggiore distanza che permette lo sviluppo di un rispetto reciproco che è indipendente dall'affetto personale, e quindi ha un valore tutto suo. Credo che Loki l'abbia presa male, troppo male, perché lui fa tanto il sostenuto e fa tanto quello freddo, ma in realtà certe emozioni probabilmente gli vanno a premere dei tasti sbagliati nell'anima. O forse ha semplicemente odiato di essere stato ingannato, lui che porta il nome del Dio degli inganni. Forse si è sentito preso in giro perché era una cosa abbastanza di dominio pubblico e lui non c'era arrivato.
Il suo rapporto con la sua assistente e futura moglie è particolare: lei era condannata ad innamorarsi di lui prima o poi visto che chiaramente n'era attratta fin da subito. Credo che anche lui fosse attratto da lei e credo che quando lei gli chiede di diventare la sua assistente lui cerchi di avvertirla che ha la fama di sciupafemmine, ma questa è un'idea che mi sono fatta. Invece poi evidentemente l'amore sboccerà se finiscono a diventare marito e moglie.
Ho trovato molto tenere le scene in cui lei è anziana e ricorda perfettamente questo marito che le è stato strappato troppo presto. Mi chiedo cosa c'entri l'oro del Reno e se esista davvero la maledizione. Perché ad un certo punto dici che lui ha firmato la sua condanna nel momento in cui lei si è innamorata di lui? Perché lui è stato ucciso "da un antico nemico" e se ho capito bene per vendetta? Forse la seconda Guerra mondiale non c'entrava davvero ed era un regolamento di conti personale? Forse qualcosa che riguardava Sigyn?
Come al solito mi piace molto il modo in cui descrivi i personaggi, Loki l'incontentabile, curioso, sempre in cerca di una forma di immortalità, e Sigyn che per un motivo o per l'altro sente la necessità di dimostrargli il suo valore intellettivo. Sono sempre molto in charcter indipendentemente dai panni che gli fai vestire.
(Recensione modificata il 20/09/2020 - 12:02 am)

Recensore Master
23/05/20, ore 23:42

Eccomi qui, appena finito di lavorare sono corsa a leggere anche questa storia! Che dire, come incipit, devo ammettere, è forse la più accattivante per me, tra quelle che ho letto, probabilmente un poco sopra alla tua storia con La Bella e la Bestia!
Sarà che sono laureata in Storia e quindi mi affascina l'archeologia, sarà che mi piacciono i miti, il corso della Storia, i racconti che inframezzano il passato con il presente, ma questo inizio mi ha assolutamente carpito!
E al dispiacere per vedere questa Sigyn vessata dalla malattia, vecchia, a rimembrare con difficoltà quell'amore giovanile che ha lasciato il segno, si aggiunge l'interesse per il primo personaggio che hai citato e che, come dici tu, traghetta il lettore: Claudette.
Scrivere le AU non è facile...
Utilizzare con audacia e mordente sia il passato che il presente non è affatto facile...
Dare un ruolo realistico a personaggi di fantasia non è facile...
Ma tu hai saggiamente miscelato tutto e il risultato è a dir poco eccezionale!
Loki, che qui è un archeologo, un esploratore, un soldato...
Sigyn, la sua assistente, il cui destino è intessuto con Lingua d'argento...
Loki, che si scopre essere fratellastro di Loki (come era da immaginarselo)
E, infine, Odino, il padre che ritorna..
Tutti questi ingredienti hanno creato un'atmosfera eccezionale che mi ha catturata dalle prime righe di questa storia, meravigliandomi non poco.
La bussola è il vettore di questa storia, grazie a lei incomincia il viaggio, ed io sono ansiosa di continuarlo, perché questa fic si preannuncia essere un piccolo capolavoro.
Bravissima! ^^

Recensore Master
13/05/20, ore 11:49

Ciao, cara!
Questa mini-long, a partire dal suo titolo affascinantissimo e poi grazie ad alcuni riferimenti incontrati qui e là, mi chiamava da davvero tanto tempo, quindi non ho resistito (mi odierai: ultimamente sul tuo profilo mi sento un po' il prezzemolo, ma i tuoi personaggi e le tue ambientazioni sempre così ricercate e originali mi hanno ormai completamente conquistata).
Questa storia è un vero gioiellino: mi piace, mi piace tantissimo come hai impostato tutto, partendo da questa Claudette dalle unghie laccate di rosso che si trova a preparare una mostra in onore dei suoi nonni, e ci accompagna quindi in un tuffo nel passato meraviglioso.
Vedere Sigyn così anziana e così fragile, persa senza il suo Loki perso ormai da troppi anni, ma sempre fedele (ovviamente) al suo ricordo mi ha fatto davvero tanta tenerezza: mi ha fatto tenerezza per il personaggio che sto imparando a conoscere, e in generale, perché vedere la mente di una studiosa tanto appassionata e vivace farsi opaca sotto i colpi del tempo è sempre qualcosa di molto triste. Davvero, hai reso benissimo la sua fragilità di nonnina, che sembra ancora più smarrita da quando non riesce più a trovare la sua bussola, questo oggetto legato a Loki che, ne sono sicura, tornerà ad avere un ruolo importante più avanti.

Io mi sono perdutamente innamorata di questa ambientazione storica: purtroppo non sono esperta di archeologia e storiografia quanto vorrei, ma sono discipline che mi affascinano moltissimo, e che tu hai saputo dipingere con una passione e una precisione davvero palpabile. È evidente che non si tratta solo di qualcosa che hai ricercato per dare corpo a questa storia, ma sono discipline che conosci e che ami, a cui hai reso un omaggio incredibile.
Ovviamente, ho amato in maniera indicibile questa Sigyn decisa, con velleità da suffragetta e la caparbia determinazione ad essere trattata al pari di tutti gli altri studenti maschi (ogni volta che mi trovo davanti a storie che rappresentano le prime donne che hanno difeso la loro individualità, la loro ragione e il loro talento in campo accademico, aprendo un sentiero che, ahimé, non è ancora ampio e agevole come dovrebbe, mi commuovo, quindi sono molto contenta di vedere Sigyn in queste vesti (anche perché, di nuovo, pur con tutte le differenze del caso, mi ricorda un po' altre riflessioni che mi sono trovata a fare sulla tua Sigyn affamata di vita, che non può accontentarsi delle avventure vissute dagli altri...).
Loki nei panni di un affascinante professore dalla capacità di irretire qualsiasi studente è davvero irresistibile: ascoltare una sua lezione credo sarebbe stata un'esperienza quasi mistica XD. Insomma, è un ruolo che gli si addice proprio bene.

Sono curiosissima di proseguire nella lettura, perché le svolte sul finale, questa rivelazione che è stata capace di scuotere così tanto Loki mi ha lasciato con molte domande a cui spero di avere presto occasione di dare risposta.

Un abbraccio!

Recensore Master
09/04/20, ore 21:29

Ciao, cara!
Non avevo mai notato questa storia, altrimenti mi ci sarei soffermata prima; il genere storico è uno dei miei preferiti, e il fatto che si tratti di una AU alleggerisce di molto le mie deficienze in materia di "Thor".

Pur avendo una conoscenza solo sommaria di Loki, devo ammettere che il personaggio ha un certo, oscuro fascino; fascino che tu hai sapientemente traslato nel tuo professore, rendendolo il sogno proibito di qualsiasi studentessa universitaria – con un insegnante del genere, persino le lezioni di diritto societario mi sarebbero parse più leggere XD.
Stupidaggini a parte, ho trovato la descrizione dell'uomo molto accurata, quasi che sia stata studiata per sottolinearne l'intrinseco charme: l'attenzione che poni nel ritrarre certe movenze e certi sguardi rende l'immagine di una personalità magnetica, simile a quella di un serpente incantatore.
Nessuna meraviglia che la sua allieva ne sia rimasta ammaliata; oltre all'avvenenza fisica, infatti, bisogna mettere in conto altresì l'attrazione suscitata dalla posizione e dalla cultura dell'archeologo; fattori, questi ultimi, che spesso sono in grado di colpire più a fondo della mera gradevolezza estetica, specialmente se considerati dal punto di vista di una giovane donna desiderosa di farsi spazio nel panorama accademico.
Ho apprezzato particolarmente il tuo mettere l'accento sulle difficoltà delle donne ad affermarsi in alcuni settori del vivere civile, giacché molte di queste permangono anche ai giorni nostri – e non lo affermo soltanto quale luogo comune.
Fortunatamente per Sigyn, Loki le ha assegnato il posto senza costringerla a scendere a "patti" poco ortodossi, testandone la tempra e riconoscendole infine il merito che le spettava – tanto da arrivare a coinvolgerla nei propri progetti più avveniristici.
In questo quadro, a stravolgere i già precari equilibri politici e sociali arriva la Prima guerra mondiale, che richiama al fronte anche il professor Laufeyson.
Egli torna miracolosamente illeso, ma inevitabilmente mutato dagli orrori del conflitto e, soprattutto, dalla scoperta che il mentore da lui considerato un modello e un amico – il compagno di avventure con cui condividere speranze e sogni – altri non è che suo padre.
Convinto che la sua reputazione sia rovinata per sempre, Loki decide così di cedere anche a un istinto fino ad ora represso, ossia il desiderio carnale per la propria allieva. Quest'ultima, nonostante ne sia innamorata già da tempo, conserva tuttavia grande dignità nel dissimulare il proprio sentimento.

Ho trovato questo capitolo introduttivo davvero accattivante: la narrazione è chiara e ben strutturata, e i diversi piani temporali sono perfettamente cadenzati.
Mi farebbe piacere conoscere il seguito!
Un abbraccio,
Irene

Ps: mi ha un po' commosso la descrizione della fragilità di Sigyn, una volta diventata anziana. La malattia non risparmia nessuno, neppure la mente più brillante.

Recensore Master
23/01/20, ore 17:34

Carissima, è sempre un piacere leggere le tue storie: ne hai molte dalla trama davvero interessante e pian piano passerò a recuperarle tutte. Dopo l' AU della Sirenetta, questa è la minilong che mi incuriosiva di più, dato che sono un'appassionata di storia, come sia. A tal proposito ho amato i piccoli riferimenti che hai inserito nella narrazione e anche come hai scelto di dipingere la figura di Loki (la ripresa di Marc Bloch è davvero meravigliosa!!). A livello di impostazione, mi è piaciuta molto la scelta di iniziare il racconto in un tempo futuro rispetto alle vicende che poi vengono rievocare, e non ti nascondo che mi sono un po' emozionata all'idea di una Sigyn anziana che ricorda i tempi felici con suo marito, prima della sua tragica fine "da eroe e da romanzo". È una scelta azzeccata secondo: sai gestire bene le linee temporali (come ho potuto constatare anche il Scintille) e trovo che rendano la storia più accattivante, se bene gestire come riesci a fare tu. Loki e Sigyn vengono catapultati in questo nuovo universo, ma sempre con quelle caratteristiche che li rendono riconoscibili e con quel loro legame forte e magico che si sviluppa pian piano ma con intensità. Dal loro primo incontro in cui Sigyn accetta critiche e lodi e aspira a diventare segretaria fino al momento in cui la passione esplode, hai delineato anche qui una storia molto coinvolgente, di cui la parte che ho amato di più è il momento in cui lei si accorge di essersi innamorata, legando la consapevolezza a questa riflessione: "Erano elementi della storia anche loro: i mille anni che li separavano dal gruppo di re guerrieri divenuti leggenda che si erano combattuti fino alla morte, ammirati come fossero dèi e messi sul loro stesso piano, si annullarono improvvisamente". È bella l'idea che questo sentimento li rende parte della storia per un momento, specialmente se poi pensiamo che la tua storia è impostata di fatti come un viaggio nel tempo per ripescare ricordi. Un primo capitolo davvero molto apprezzato, dunque, che conto di proseguire al più presto. Davvero complimenti, un abbraccio!

Recensore Master
15/12/19, ore 23:26

Ciao~
Immediatamente, questa storia si fa notare: una AU interessante, in cui Loki può mettere in mostra capacità differenti e relazioni insolite.
Per un inizio di una nuova storia, questo capitolo è decisamente un’ottima idea.

Sei brava a creare atmosfera, e quella solenne dell’università di Claudette è immediata e molto coinvolgente. Ricca, elegante, ricolma di dettagli e di atmosfera legata all'epoca. Sei anche ottima a scrivere protagoniste femminili dolci, che però non risultano stucchevoli e forzate, e Claudette è decisamente così. Appena l’ho vista ho immediatamente voluto che parlasse con Sigyn, che i loro caratteri si incontrassero.
Sigyn Van Der Vanir, bellissima con i suoi occhiali dorati. Dolcissima e immediatamente la benvenuta. Mi viene da immaginare una di quelle tenerissime protagoniste dei film d’epoca, come Naomi Watts in La Mummia, o quella di George della Giungla. Con i loro boccoli biondi e le guanciotte, che ben contrastano con l’uomo che le accompagna.
Anche l’immagine di Loki è ottima, soprattutto trovo l’idea di fare di lui un veterano di guerra bellissima, adatta alla sua immagine di misfit complicato, ma non lo priva del suo fascino, e aiuta a renderlo meno stereotipato come il Loki fragile cui ci ha abituato una triste tradizione. Immaginarlo con gli abiti d’epoca, con i capelli lunghi in ordine, con i monili, lo riempie immediatamente di carisma. E di nuovo, viene voglia di vedere Thor e il modo con cui si contrasteranno nel mondo del lavoro. Il linguaggio è viscido, agghiacciante, specie accoppiato all’appellativo di professore.

Mi sembra veramente di viaggiare nel tempo, con tante immagini e tante descrizioni, che stimolano tutti i cinque sensi: la voce graffiata di “quell’avventuriero con i modi di un Lord”, il suo odore di cuoio e pelle e tabacco (e adesso voglio immaginarmi la sciccosissima tabacchiera di Loki Laufeyson, magari con un disegno di serpenti) e il suo spirito sempre inquieto, sempre insoddisfatto. Non manca la sete di conoscenza che caratterizzava il Loki canonico, prono a perdersi nei libri piuttosto che darsi all’azione. Ma la guerra è guerra, e porta via il Loki che la sua amata conosce.
Adoro anche come hai integrato il rapporto complicato tra Odino e Loki in questa storia, con quel “Lord Borson” che suona così altolocato e distante. Il dialogo che si scambiano è freddo, austero, e colmo dell’atmosfera fredda del contesto. Che contrasta ancora di più con la tenerezza di Sigyn.
Infine l’idea della “maledizione”, trattata non come una maledizione effettiva, ma come una condizione psicologica che danneggia Loki e lo allontana dalla donna della sua vita. Unito al peso degli anni (che non esisterebbe con la Sigyn mitologica, mi viene in mente adesso) questo elemento aiuta a ridurre la magnificenza del personaggio e adattarlo a un contesto di “terra”, di mondo reale. Senza dèi e senza Mjolnir, ma con un amore sempre uguale.

Veramente una bellissima idea, mi viene quasi voglia di cimentarmi anch’io con le AU.
Intanto complimenti e un abbraccio.
Lady R

Recensore Master
24/11/19, ore 15:41

Ciao!
Ho visto tutti i film di Thor (quindi no, non sono esperta! Anche se mi piacerebbe, soprattutto dopo aver conosciuto i personaggi per come li hai presentati), ma quando ho letto “Archeologico AU!” mi sono buttata!

Partirò dal tuo stile. Carezzevole, poetico, trascinante. Si vede che ami i tuoi personaggi, si vede che li senti vivere davvero. Ho adorato diverse immagini (e frasi), come “lui era caos”, e questa in particolare mi ha ricordato Petyr Baelish del Trono di Spade (che personalmente adoro, come personaggio).
E anche il paragone con Prometeo!
Ma la cosa che mi è piaciuta più di tutte, a parte i vari ricordi di lei che ripensa alla tragedia (che forse non ci farai vivere), è sicuramente l’immagine che ci hai dato: lui che, ancora scottato dalla rivelazione del padre, pronuncia il suo nome e per Sigyn è come una carezza sulla pelle. Questa è davvero la mia preferita.

Mi sono sentita ignorante leggendo, e ricca di voglia di imparare. Si vede che sai, che conosci tante cose, tanto da farmi sospettare che siano stati tuoi studi.

Ho adorato tutto: anche solo il fatto che esista un oggetto che collega il passato al presente, una persona all’altra, come un filo rosso. Non vedo l’ora di scoprire della bussola, quando e come gliela donerà, perché ecco un’altra cosa che ho adorato: il tuo andare avanti e indietro, dirci già che fine farà Loki, e farci intuire cosa accadrà tra loro.
O anche il fatto di ripetere più volte che Loki pretende da Sigyn fedeltà… quando ne è la Dea! Geniale. Perché alla fine sono sempre loro, l’anima è sempre quella (e non parlo tanto dell’IC dei personaggi. Mi riferisco più alle “coincidenze” per cui Loki è comunque legato a Odino e Thor, e Sigyn è… fedele).

Anche Claudette mi è sembrata al posto giusto. Sembra aver ereditato le passioni dei nonni, la pazienza di Sigyn e l’amore per le ricerche. Ammetto di invidiarla un po’, non tanto per i nonni, quanto per il fatto di aver avuto la possibilità di conoscere ogni centimetro della “loro storia”.

Ah, quando si scopre che Odino è suo padre! Bella quella parte. Non ci mostri il momento in cui Loki viene a conoscenza della verità, ma la sua reazione è evidente. Eccezionale, direi (proprio perché nei film lui è solo figlio adottivo che scopre la verità troppo tardi, mentre qui è il contrario!)
E ora aspetto il momento in cui incontrerà Thor.

Sono stata davvero felice di leggerti! A presto!

Recensore Master
19/11/19, ore 04:49

Ciao,
Eccomi qui, pronta a immergermi totalmente in questa tua nuova AU, che vede nuovamente protagonisti Loki e Sygin, due personaggi che non conosco nello schermo, ma che ho imparato ad amare e ad apprezzare grazie alla tua storia. Beh, che dire... Inanzitutto, tu sei una storica e da cugina aspirante filosofa ( a onor del vero, sono ancora a metà strada), ti posso dire che in questa storia traspare tantissimo; non vi sono imprecisioni, approssimazioni, vi sono solo i dettagli di chi la Storia la ama visceralmente oltre ad averla studiata. Quindi, ecco questa è la prima evidenza lampante, una cosa che salta all'occhio e colpisce, in maniera assolutamente lampante. La seconda cosa che mi ha colpito è la tecnica di narrazione che hai utilizzato, quella di partire dalla fine e di raccontare utilizzando il topos della storia dentro la storia. Beh, io adoro questa scelta e l'idea di Sygin, vecchietta e ormai vedova, che si perde nel vortice dei ricordi di ciò che aveva e ora non ha più è un'immagine struggente, triste e malinconica quanto dolce. Come dolce è comunque l'idea di questa nipotina che non lo ha conosciuto ma fruga fra le sue carte, cercando di ricostruire la sua figura. Mi piace molto il tuo narrare la storia a ritroso, alternando momenti nel passato e momenti nel presente perché permette di sentire ancora di più il senso di perdita e di lutto che la protagonista femminile prova. Quindi, ecco, ho sicuramente molto apprezzato questo aspetto. Complimenti.
Desy

Recensore Veterano
16/11/19, ore 13:02

Ciao! Eccomi qui ad iniziare questa minilong che ha un sapore altamente retró. Questa è la cosa che più mi è piaciuta; fin dall'inizio la storia sa di vintage, sa di qualcosa di lontano da noi nel tempo e l'ho apprezzato un sacco.
Inizialmente ci viene presentata Colette, la nipote di Loki e Sigyn, intenta a catalogare dei libri del nonno per l'università e poi intenta a cercare la preziosa bussola che la nonna sta cercando. Scopro con tristezza che Sigyn è malata, non solo a livello fisico, ma anche di mente in quanto fatica a ricordarsi gli avvenimenti più recenti. La seconda volta che trovo Colette è quando essa sta cercando la bussola per sua nonna, bussola di alto valore sentimentale in quanto è un ricordo particolare che la nonna ha del marito, morto.
Tutto il resto si svolge nel passato e mette abbondante carne al fuoco.
Scopriamo che Sigyn ha avuto un bel coraggio nel chiedere a Loki il posto come assostente, andando anche contro gli stereotipi di quel tempo. Era infatti strano trovare donne che studiavano! Brava per l'accuratezza storica, anche se ormai mi hai abituato più che bene **

Le parti chepartono piaciute di più sono il confronto tra Loki ed Odino, quest'ultimo che ammette finalmente che Loki è suo figlio tanto quanto lo è Thor. Eppure fa male, è doloroso scoprire a quell'età una cosa del genere e la reazione di Loki è stata super comprensibile.
La seconda parte preferita è quando i due so concedono l'uno all'altra, li ho visto la vera sicurezza di Sigyn, ho sentito la sua forza.

Veramente bravissima per questo primo capitolo pieno di avvenimenti. sappiamo come va a finire la storia, con la morte di Loki, ma sono sicura che ci sono mille colpi di scena dei prossimi due capitoli **
Alla prossima!
Talia

Recensore Veterano
27/10/19, ore 23:16

Eccomi per lo scambio!
Allora, ti ringrazio innanzitutto per avermi fatto leggere questa storia, questo capitolo mi ha preso e coinvolta in modo così sottile, che giuro di aver continuato a leggere senza neanche accorgermene.
Mi spiace non saper niente di Loki e Sigyn (anche lei è un personaggio e non è un Oc come la nipote, giusto? Ho capito bene?) perché li hai caratterizzati così bene che mi piacciono molto (bhe, mi sembra di aver capito un po' com'è fatto Loki, ma vabbè, finché non leggo qualcosa di brutto, non credo a niente 😊 ).
Come dicevo, i personaggi sono caratterizzati molto bene e anche Claudette. Mi piacciono le tue descrizioni (che di solito mi annoiano), sono originali e anche i dialoghi sono interessanti. (ho letto degli storici e sono abituata al 'voi', anzi ci sono anche affezionata 😊 )
Non ci sono errori di grammatica, il lessico è scorrevole e il tuo stile veramente impeccabile. Questo 'salto' avanti e indietro nel tempo della storia rende tutto affascinante e incuriosisce tanto, sai dosare bene ciò che c'è da dire e cosa tenere nascosto (tipo la bussola, all'inizio pensavo che la nonna vaneggiasse quando l'ha nominata 😅 ), complimenti, con te il lettore resta in sospeso il tempo giusto per passare al capitolo dopo e dai il giusto incentivo a continuare la lettura.
Non so bene in che tempo storico fosse il film (se questa è un AU dovrebbe essere un contesto completamente diverso, giusto?) ma mi piace come l'hai collocato (appunto, gli storici mi piacciono), e come hai giocato con i ruoli padre/figlio (wikipedia dice che Loki non era figlio 'biologico' di Odino e qui invece è diventato un figlio illegittimo), bravissima!

Monica

Recensore Master
29/09/19, ore 16:23

Sono stata a lungo indecisa se iniziare da "L'oro del reno" o da "Era solo un gioiello", ed alla fine ho deciso di lanciarmi nella atmosfere alla Indiana Jones, con tanto di tema musicale in sottofondo.
Che dire? Il primo capitolo mi ha conquistata! Il salto tra passato e presente è bellissimo, e rende molto bene quanto Sygin sia ancora legata a Loki.
L'atmosfera dell'archeologia di inizio secolo mi piace molto. Loki è un pioniere in tutto, anche nel prendere un'assistente donna in un momento storico in cui le donne non erano ancora emancipatissime.
Mi è piaciuto molto come hai ribaltato la storia dell'adozione. Nel senso, in questa storia Loki sa di essere stato "adottato" da Odino e poi quello che lo sconvolge è scoprire che invece è davvero suo figlio. Il tutto rispettando le battute della scena madre del film. I complimenti non bastano, devo trovare qualcosa di meglio!
Che Loki sia sconvolto e teatrale è semplicemente perfetto. Oltretutto deve essere stato un brutto colpo per lui, orgoglioso com'è, scoprire che la carriera non era merito suo ma una sorta di raccomanzazione non richiesta.
Il rapporto con Sygin è descritto come al solito molto bene. I tuoi personaggi potrebbero essere la reincarnazione delle rispettive divinità, che si reincontrano sempre in ogni ciclo di esistenza.
Tutti i riferimenti e le citazioni sono perfetti ed inseriti al punto giusto.
Forse modificherò questa recensione perché mi sa che ho scordato qualcosa, però sappi che mi è piaciuto tantissimo leggere questo capitolo.

 

Recensore Master
16/09/19, ore 16:08

Ciao carissima^^
eccomi qui, finalmente...
Ti devo ringraziare, perché mi hai dato un ottimo consiglio suggerendomi di leggere questa storia.
Ci mostri come sempre Loki in tutto il suo oscuro fascino. Un uomo alto, avvenente, sarcastico, forse anche cinico, dotato della capacità di soggiogare chinque, si avvincere a sè, di trascinare. È un uomo ombroso e pericoloso, come un purosangue di cui non si conosce l'indole, che da una parte soggioga, ma dall'altra mette a disagio.
E poi abbiamo la bella Sigyn, fedele e attenta, che gli si dona, con la mente e il cuore, prima ancora che col corpo, diventando in pratica una sua creatura, ma in realtà anche sostenendo lui, diventando la sua controparte, dandogli quell'affetto e quel calore che Loki sembra disprezzare ma in realtà bramerebbe. E Sigyn ha l'accortezza di dargli tutto ciò senza mai fargli sapire che lo sta facendo, per non porlo nella sitruazione di dove rifiutare, di dover manifestare un disprezzo che creerebbe sofferenza in definitva solo a lui.
In tutto ciò, hai saputo creare un'ambientazione suggestiva, ricca e affascinante, hai saputo regalarci l'archeologia di una volta, quella fatta di scoperte e di emozioni, così diversa dalla scienza distaccata di oggi.
Insomma, come sempre leggerti è un grandissimo piacere, sei veramente anche tu una lingua - anzi, una penna in questo caso - d'argento!

Recensore Master
10/07/19, ore 23:52

Eccomi qui !
Dopo aver letto la tua bellissima long post Infinity War, i miei occhi sono posati sulla trama di questa storia e, OMG, non ho potuto fare altro che premere il titolo e cominciare a leggerla !
Parto subito col dirti che io sono un grande cultore del cinema anni 80 e di Steven Spielberg. Penso tu abbia capito dove voglio andare a parare...Indiana Jones!
Una delle mie trilogie cinematografiche preferite in assoluta ( e un quarto passabile capitolo ) questa saga ha segnato la mia infanzia nel migliore dei modi, e già con questo primo capitolo sei riuscita a catturarne le atmosfere alla perfezione, prendendo anche un po' d'ispirazione dai lavori di Conan Doyle.
Il modo con cui hai integrato i vari personaggi MCU con il tempo e le tematiche della fic è superlativo, sono tutti perfettamente IC e mantengono i loro tratti caratteristici nonostante l'ambientazione completamente diversa, ti faccio i miei più sentiti complimenti.
Non mi stancherò mai di dirti che io AMO il tuo modo di scrivere, ogni volta che leggo una tua opera mi sembra di visionare un vero e proprio romanzo. Le tue descrizioni sono coinvolgenti e mai noiose o sovradimensionate, arricchite con termini eleganti ed incisivi.
Inoltre, si vede che sei una ragazza molto acculturata, e che fai le tue ricerche prima di mettere tutto su carta. Mio zio è archeologo, e ho seguito vari corsi sull'argomento, quindi mi ha fatto piacere trovare una così vasta gamma di particolari e informazioni riguardanti la suddetta materia.
Inoltre, la premonizione della morte di Loki a causa dell'amore di Sig mi intriga davvero, sono assai curioso di proseguire questa storia.
Alla prossima !

Recensore Master
28/06/19, ore 21:58

Eccomi di nuovo qui. ^^
(Sono troppo incasinata in questo periodo per partecipare sistematicamente allo scambio, ma non potevo stare ancora lontana dalle tue storie).
Mentre leggevo questo primo capitolo, continuavo a pensare che potrebbe benissimo essere una storia originale, con personaggi tuoi, e che sarebbe meravigliosa in ogni caso.
Mi piace questo contesto e, per una volta, leggere di una Sigyn che vive più a lungo di Loki, umano e mortale.
Mi piace molto l'idea del professore di Archeologia arrogante e, in certo senso, disprezzato per la sua professione: l'origine, e i primi tempi dell'archeologia, è un periodo così ricco di scoperte, di entusiasmo, di meraviglia, che non si può non restarne affascinati!
In effetti, Loki sarebbe stato perfetto in questo contesto, un po' pirata e un po' ricercatore, comunque un personaggio dal fascino romantico e pericoloso.
E come sempre tu lo descrivi magnificamente! ^^

Ti segnalo solo:
"ogni volta che lui si chinato" -> manca "era"

"puntandogli una pistola" -> forse è solo una mia preferenza, ma a orecchio mi manca un "contro".

A presto! ^^

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