Recensioni per
La dama nera
di Dark Sider

Questa storia ha ottenuto 23 recensioni.
Positive : 23
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/12/20, ore 16:47
Cap. 2:

Carissima, ciao **
Eccomi qui, come ti avevo detto nella precedente recensione, ci tenevo troppo a concludere questa avvincente mini long proprio oggi, per dedicarmi una lettura piacevole prima della fine dell'anno.
E ancora una volta confermo di essere stata felicissima di aver scelto questa storia, anche perché ho trovato la conclusione perfettamente in linea con ciò che hai narrato, con quella patina di inquietudine che continua a persistere nonostante all'apparenza tutto si sia risolto.
Uno tra i fattori che spesso fanno parte degli Horror e che ancora più spesso rischia di essere reso in maniera banale e superficiale penso sia proprio la questione del protagonista che risulta pazzo agli occhi degli altri – e in alcuni casi arriva al punto di crederci per davvero, di essere impazzito sul serio.
Non so il perché, ma spesso e volentieri mi ritrovo a leggere di un uso fin troppo inconsapevole di questo fattore che, se invece sviscerato e analizzato come si deve, fa la sua gran bella figura.
Inutile dire che nel tuo caso ho solo cose positive da dire perché mi è piaciuto tantissimo il modo in cui hai raccontato dell'ascesa di Jonathan verso quello che è non solo il suo più grande incubo, ma anche qualcosa che lo porta a estraniarsi completamente dal mondo esterno – non rispondendo più alle chiamate di Charlie dopo quello che le ha raccontato (e che ha cercato invano di dissimulare) per esempio.
E ti dirò, mi è piaciuto tantissimo perché la dimensione nella quale viene catapultato, così fredda, con la nebbia, con quei suoni innaturali e quell'immensa villa che fa una certa impressione, rappresenta un po' quello che è il cuore infranto di Josephine dopo il rifiuto ufficiale di Gregor, così come l'assuefazione (che Jonathan più di una volta descrive come un vero e proprio amore) nei confronti della dama nera rappresenta quello che lei avrebbe voluto per Gregor, ovvero i sentimenti che avrebbe voluto provasse per lei – che immenso giro di parole ho appena fatto, aiuto.
Nella speranza di essermi spiegata bene e di aver quantomeno offerto una interpretazione plausibile alla maledizione del libro e alla tragedia di Josephine Collins, mi ha incuriosita molto anche il fatto che il libro maledetto sappia adattarsi alla vittima e anche alla società nella quale si ritrova, perché comunque i nostri anni sono sicuramente diversi rispetto a quelli del primo Novecento – e qui mi riferisco alla lettera che si trova in una pagina al suo interno, che in un modo o nell'altro riesce sempre ad adattarsi a quella che sarà la nuova vittima.
Sono felice che alla fine Jonathan sia riuscito a sfuggire a quella che stava per rivelarsi la sua drammatica fine. Nel momento in cui la dama nera si è rivelata per ciò che è realmente, con quel teschio dalle orbite vuote e la follia (e anche la vera e propria ossessione) incastonata in ogni sua parola e in ogni sua movenza, mi sono davvero spaventata.
La fuga è stata da cardiopalma e appena conclusa non immagini che sospiro di sollievo ho tirato quando Charlie riesce a ritrovare Jonathan!
E a proposito di Charlie: dato che prima ho citato il fatto del protagonista che non viene creduto, mi ha rincuorata un sacco leggere che nei giorni successivi a quella chiamata lei non si sia fatta sentire non perché lo avesse abbandonato (credendo sul serio che fosse pazzo), bensì per informarsi il più possibile sulla questione del libro per poterlo aiutare. Ti giuro, ho stra adorato questa cosa. E sono anche contenta che alla fine si siano sposati e che attendano un bambino.
Ciò che è accaduto a Jonathan lo ha profondamente segnato e se lo porterà dietro tutta la vita – per arrivare a regalare tutti i libri che possedeva (e non erano pochi) e all'evitare di leggere se non strettamente necessario, deve essere stato devastante.
Spero solo che resti confinato nella sua testa, “ridotto” a un sogno… anche se, proprio come ti ho scritto all'inizio, l'inquietudine che lascia il finale lascia a sua volta tutto in sospeso e ho adorato la storia anche per questo.
Carissima, ti ringrazio per questa piacevole lettura, è stato un modo meraviglioso per concludere l'anno.
Nella speranza che il 2021 ci permetterà di lasciarci alle spalle tutto ciò che il 2020 ci ha fatto pesare nel corso dei mesi, ti auguro un felice anno nuovo!

»Amethyst«

Recensore Master
28/10/19, ore 13:57
Cap. 2:

Ciao carissima, a distanza di tempo riprendo in mano questa storia davvero bella e suggestiva, e il fatto che sia ispirata da una leggenda di casa nostra me la fa amare ancora di più. Davvero interessante il primo capitolo, che avanza in un crescendo di mistero, angoscia che pervade il protagonista insieme al lettore e lo avvolge progressivamente in una spirale dove le suggestioni del sogno si uniscono a stranio e inquietanti segnali che giungono dalla realtà: il libro sembra seguire ossessivamente il protagonista in tutti i suoi spostamenti, non solo: non attende neppure che Jonathan arrivi al salotto di casa sua per farsi leggere, dopo di che lo accompagna in tutti suoi spostamenti per la casa e persino dopo essere stato buttato nel laghetto, ricompare misteriosamente, asciutto e intatto sul comodino della stanza da letto come se nulla fosse accaduto.
Di seguito, complice anche l'ossessione crescente di Jonathan, la misteriosa dama si manifesta nel giardino in cui il nostro protagonista si aggira ormai da giorni, puntuale dopo il tramonto, e lo conduce in una dimensione onirica dove il tempo pare essersi fermato in un presente destinato incessantemente a ripetersi, come la musica dei macabri suonatori. La stessa danza che coinvolge la dama nera e lo sfortunato mortale come in un turbine, sembra protrarsi per un tempo senza fine e, una volta giunta al suo culmine, è seguita da un altro culmine, quella della soddisfazione di un desiderio a lungo coltivato, così a lungo che la dama stessa non ne è altro che la tetra rappresentazione. Forse, dopo la morte di questa donna, ciò che è rimasto in vita è proprio quell'istinto irrefrenabile verso la persona amata, quell'uomo di nome Gregor che non l'ha mai considerata in vita e che ora la dama cerca, tendendo la sua rete ad altri uomini che anche solo vagamente glielo possano ricordare.
Lo squillo del cellulare - la cosa più banale ma anche reale che si possa immaginare - aiuta Jonathan a ritrovare in quei meandri il filo che lo condurrà alla salvezza, mentre la dama velata mostra la sua vera identità di morte dietro all'illusione di un'apparenza da sogno.
La realtà più prosaica è quella che alla fine viene scelta dal protagonista come dimensione preferibile e più sicura in cui vivere, al punto da decidere di non aprire più un libro per evitare di incorrere in analoghi sortilegi. Povero Jonathan, vien da dire, come si fa a vivere senza libri! ^^ Va detto però che a volte occorre proprio uno spauracchio terribile per rendersi conto che la realtà di ogni giorno, in fondo, non è poi così male.
Una storia bellissima, un'ottima interpretazione della leggenda della dama nera del parco Sempione, che non conoscevo e su cui sono corso a informarmi. Complimenti e alla prossima!

Recensore Master
17/10/19, ore 17:59
Cap. 2:

Finale della storia, la cosa che più mi ha colpita è l'apparente lucidità di Jonathan: lui compie delle scelte che in realtà sono fatte dal libro, da quella specie di maledizione chi colpisce gli uomini-lettori. La cosa agghiacciante poi, per me, è come hai reso il sogno di ogni lettore, un infernale incubo: chi non vorrebbe entrare nel proprio libro preferito? Ecco, in questa storia rendi il tutto meno appetibile, ecco.
Il personaggio di Jonathan non è propriamente un eroe, ha quella vene di sufficienza che lo rende distante dal lettore ed è una cosa molto diversa dal solito.
Complimenti per la storia e per avermi fatto conoscere una leggenda tutta italiana

a presto

milla4

Recensore Master
07/10/19, ore 23:52
Cap. 2:

Carissima, alla fine ho scelto di terminare questa tua graziosa opera che profuma di fantasmi d'altri tempi. Inutile dire che l'ho letteralmente adorata e divorata. Dal sortilegio che spinge il protagonista come se fosse un sortilegio, una maglia. Partendo da emozioni stupende che sembrano avere solo un pizzico di nero... Poi, invece, diventano morte per davvero. E stava quasi per riuscirci la nostra bella fantasmina che profuma di violette. C'È da dire che ha una casa ed un giardino stupendi... Scherzi a parte, li hai descritti benissimo. Mi è piaciuto tanto il particolare della danza, della musica ultraterrena che trasporta ad un ritmo forsennato fino alla perfezione dell'amplesso. Poi la curiosità giusta ed impellente di svelare il volto dell'amata, rivelando l'orrore, la corsa seguiti dal mostro. Magnifica, davvero. Non è che hai in mente qualche perla simile per la challenge di Halloween? Fosse mai....
Dolce la crescita del protagonista. Ho riso leggendo che si è disfatto dei libri. Perfetto poi il particolare del sogno ricorrente. Insomma, una favola, horror e dark ma una vera e magnifica favola. Complimenti :)

Recensore Master
10/09/19, ore 19:08
Cap. 2:

Eccomi qui, per completare anche questa bellissima storia!
Sul serio, dopo IT capitolo 2 sono in vena di horror, mi sto riprendendo tutti i vecchi slasher movie degli anni 80, plus i film horror sovrannaturali come Indisious e The Counjuring, e avevo davvero bisogno di leggere qualcosa che fosse in tema.
Posso affermare, senza ombra di dubbio, che questa storia meriterebbe davvero di essere trasposta in un episodio di Masters of Horror già solo per il fantastico concetto che sei riuscita a creare e su cui si basa la trama.
Ho sempre avuto un debole per le storie di fantasmi come questa, caratterizzate da quel colpo di scena finale che non solo ribalta completamente la situazione dal punto di vista del protagonista, ma che getta nuova luce su tutto quello che pensavamo di sapere.
Sei stata semplicemente fantastica nella resa di questo tropo, attraverso idee geniali e ben congegnate.
Il tutto, ovviamente, è stato reso possibile anche dalla bellissima prosa utilizzata durante l'intera fic, un mix a dir poco perfetto di descrizioni inquietanti alternate ai modelli di pensiero del protagonista, cosa che rendeva l'orrore provato da questi più viscerale e intimo, un continuo crescente di terrore che ha finito per coinvolgermi personalmente.
La parte che ho preferito è stata sicuramente il confronto tra Jonatahan e la Dama, ipnotico, pieno di suspance e sorprendentemente sensuale.
E come ogni storia horror che si rispetti, non abbia un vero e proprio lieto fine ma una conclusione apparentemente felice accompagnata da una nota di macabra ironia.
Complimenti davvero!

Recensore Master
10/09/19, ore 11:37
Cap. 2:

Buongiorno cara, finalmente posso proseguire con questa lettura che mi sta decisamente intrigando. Sarà il mio amore per l'horror, sarà che scrivi davvero benissimo, ma è un piacere ritagliarmi del tempo per passare dalle tue parti ^^
Dunque, il nostro protagonista è terrorizzato per quel libro, ha tentato di chiarirsi la situazione cercando di contattare Charlie, ma ci ha ricavato quasi un ricovero in psichiatria. D'altra parte non si può biasimare Charlie, la situazione ha dell'assurdo e l'idea di un libro che viene gettato in un lago e poi ritorna magicamente al suo posto è un sacco inquietante.
Ed ecco che qui finalmente abbiamo l'incontro con la famosa dama nera che aspettiamo dallo scorso capitolo di conoscere. Bellissime le descrizioni di lei e ancora di più mi sono piaciute le introspezioni, l'inquietudine e la stranezza che rendono questa scena macabra e a tratti anche elegante. La dama nera mi ha affascinata davvero tantissimo, e soprattutto mi sono chiesta cosa nascondesse sotto il velo nero, immaginando solo un buco nero. lol
Sei riuscita anche a inquietarmi con le descrizioni della villa, ma soprattutto mi ha inquietata l'idea dei musicisti che sono lì, impassibili, a suonare. Tutto ha assunto un'aria spettrale nella mia testa, l'atmosfera descritta è davvero suggestiva.
Alla fine, dopo un ballo meraviglioso e dopo essere andato a letto con la donna di cui pare essersi follemente innamorato in quei pochi istanti, ritorniamo alla fase horror e di conseguenza arriva il momento di sollevare quel velo. Sotto ecco che spunta uno scheletro. Davvero bella la scena della fuga e ancora più belle sono le spiegazioni di Charlie, che dopo alcune ricerche è in grado di spiegarci cosa sta succedendo. 
Anche le spiegazioni sono ottime, davvero. 
Sono inoltre felice che Jonathan abbia anche finito per sposare Charlie. ahw
Davvero una bella storia, mi è piaciuta moltissimo e ti faccio i miei complimenti, per questo, perché non solo è scritta divinamente ma è anche ben gestita a livello di trama, è intrigante e soprattutto è coerente. Di rado trovo racconti brevi così piacevoli ^^
Alla prossima,
fumoemiele

Recensore Master
08/09/19, ore 18:10
Cap. 2:

Ciao Lovy Chan! ^^
Non mi credevo nemmeno io: quelle erano cose da film horror, non da vita reale.
Penso che questa frase realizzi appieno il senso della storia. Jonathan è caduto vittima di una maledizione per via della sua somiglianza con Gregor e tutti i misteri relativi al romanzo di Josephine Collins sono stati risolti. I vari elementi sparsi nella storia hanno assunto un loro ordine e nel finale troviamo un Jonathan finalmente marito e quasi padre, appagato in tutto, sebbene permanga, nel suo subconscio, l’eco del pericoloso che ha corso.

La cosa più bella della storia è proprio l’ultima frase, che ci fa percepire come Jonathan si sia salvato grazie alla tenacia di Charlie e alla sua propria forza; è lui che non vuole cadere nuovamente nei deliri del fantasma, lui la rifugge, ma in qualche modo la malìa di cui è vittima non si è spenta per sempre, così come la maledizione stessa tornerà, con tutta probabilità, a tormentare altri uomini. Tra l’altro, il cinismo di Jonathan riemerge quando pare quasi rimpiangere l’amplesso ultraterreno col fantasma, che non può essere paragonato a quello che prova con la sua tranquilla moglie umana. Ma quella punta di nostalgia verso il mondo delle leggende e dell’oscurità è proprio frutto di quell’aura gotica che ti ho menzionato nello scorso capitolo ed era essenziale che ci fosse, come una sorta di marchio che segni per sempre il protagonista – cosa che, in effetti, accade, visto che Jonathan decide di smettere di leggere, quasi potesse cadere nuovamente nel tranello della splendida dama nera.

Devo complimentarmi con te per il modo in cui hai saputo descrivere tutta la parte relativa alla maledizione della dama nera. Il ballo, l’amplesso, la seduzione e la spaventosa rivelazione hanno un tono onirico che è stato capace di farmi immedesimare tantissimo nella scena. Lo stile di scrittura, la prima persona gestita con grande scioltezza e la cura nell’inserire nella trama solo dettagli fini alla stessa mi hanno proprio conquistata! Anche questo capitolo è stato una bellissima e piacevole scoperta, mia cara!

A presto e tanti, tanti complimenti ** per aver saputo mescolare così bene atmosfera, horror e introspezione dosando tutti gli elementi al punto giusto!
Shilyss

Recensore Master
08/08/19, ore 14:11
Cap. 2:

Ciao^^
e così, la situazione degenera inesorabilmente, la Dama Nera, accompagnata dal sinistro profumo di violette, lo conduce il una realtà parallela, in una villa abitata da misteriose presenze.
Per quanto sia un classico dell'horror, questo tipo di storie non manca mai di appassionarmi: la dama misteriosa, il ballo, i personaggi inquietanti e silenzioni e infine la rivelazione: la dama atri non è che uno scheletro consunto, a dispetto di come era apparsa fino a quel momento.
Mi è piaciuta molto la fine: il nostro si salva grazie a Charlie, che in contrapposizione con la Dama rappresenta il mondo concreto, reale, quotidiano nel bene e nel male, butta tutti i libri, però ogni tanto continua a sognare la Dama Nera, e quasi sembra che sia una sua valvola di sfogo, un modo per evadere la "normalità" che ha raggiunto, ma che evidentemente non lo soddisfa a pieno.
Un'ottima storia, molto ben scritta, complimenti!^^

Recensore Master
14/06/19, ore 21:09
Cap. 2:

Recensione premio del contest With or Without you -Con o senza di te- indetto da Emanuela.emy79 e valutato da missredlights sul forum di EFP

Eccomi alla fine della storia. L'avevo finita di leggere ieri ma poi ero talmente stanca che mi sono addormentata. Il tema horror c'è e si sente. È stata così verosimile che a un certo punto mi sono ritrovata con Jonathan a correre e davvero pensavo che fosse spacciato. La cosa che mi ha stupito, poi, è che io pensavo davvero che fosse stata Charlotte a scrivere il libro è la lettera. Mi hai stupito e la lettura era scorrevolissina.
Grazie mille per la bellissima storia.
A presto
Missredlights