Recensioni per
Era solo un gioiello
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 47 recensioni.
Positive : 47
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/05/19, ore 10:34

Ciao carissima, eccomi qui **
Ne ho approfittato per concludere questa mini long, e se il primo capitolo mi era piaciuto, questo mi è piaciuto ancora di più. Mi ha colto un grande senso di malinconia proprio perché so come andrà a finire, perchè so cosa rimarrà di Sigyn e di Loki, ma loro, loro ancora non lo sanno, sono ignari del futuro che li attende. Le introspezioni di Loki sono particolarmente brillanti e mi è piaciuto da morire il suo struggersi al pensiero di aver perso Sigyn, di essere stato lui la causa. Allo stesso tempo però sente di giustificarsi, ammettendo che tra lui e la ragazza non esiste alcun vincolo. Ovviamente mi è piaciuto da morire quando lei gli risponde: "Se non avevamo alcun vincolo, perché hai sentito il bisogno di spezzarlo?". Novanta minuti di applausi, seriamente. E qui ritorna la sua famosa frase che accontentarsi non è nella sua natura, anche se qui, fino in fondo, credo non ci creda neanche lui. E' stato bello fare ancora una volta un viaggio tra i ricordi di Loki. Scopriamo che Sigyn era solita ad osservarlo da lontano senza però avvicinarsi e che è stato Thor a suggerire al fratello di farsi avanti. Ciò avviene e Loki regala a Sigyn anche un paio d'orecchini decorati con degli smeraldi, dettaglio che torna spesso all'interno della storia. La loro reazione di bruciante passione ha inizio, Sigyn non è solo un'amante, ma anche una donna con cui poter conversare e da cui essere ascoltato. La loro relazione viene tenuta segreta e mi è piaciuto il concetto che Loki in un certo senso sia "geloso" di Sigyn, non vuole sfoggiarla come un trofeo, bensì tenerla solo ed esclusivamente per sé. Poi mi è è piaciuto da morire il concetto che essere amanti non vuol dire solo trascorrere le notti insieme, ma anche, a volte, essere lontani. Quant'è vero T_T
E poi arriva il momento in cui Loki si sente in dovere di spezzare un legame che a senso suo neanche esiste, un paradosso che ho amato alla follia. Alla fine lui getta via l'orecchino, sperando di non doversi accontentare, in futuro, di un gioiello simile a quello di Sigyn, bensì dell'originale. Insomma, ci sono davvero tante e tante cose che ho apprezzato, il costante senso di malinconia e rimpianto e il lavoro che è stato fatto su Loki, come sempre completamente sviscerato e in alcuni casi così umani.
Sono molto felice di aver letto questa storia <3
Complimenti, alla prossima :)

Nao

Recensore Master
24/05/19, ore 19:26

E con questo capitolo riconfermi la tua enorme bravura nel trattare uno dei personaggi più complessi dell'intero MCU, così come dell'universo Marvel fumettistico. Dopotutto, c'è una ragione per cui Loki è stato più volte votato sesto nella classifica IGN dei più grandi villain della storia del fumetto americano.
Approfitto di questo parentesi per darti un enorme e sincero GRAZIE ! Non hai idea di quante persone, in questo tipo di storie, vadano in giro a scrivere che Loki non è mai stato realmente cattivo ma che era sotto il controllo mentale di Thanos, quindi non responsabile delle proprie azioni, come se tutto quello che fosse successo nel primo Thor fosse stato spazzato sotto il pavimento.
Non...è...così ! Loki è un villain a tutti gli effetti. Un villain con dei tormenti, dei rimpianti, ma che non si fa certo problemi a causare un genocidio per raggiungere i suoi obbiettivi. è un villain molto " umano " ma pur sempre un cattivo, e cercare di vittimizzarlo in modo eccessivo gli fa perdere tutto il carisma e l'originalità che detiene in quanto personaggio negativo. In questo sei stata fantastica, lo hai reso un antagonista a tutto tondo, come dovrebbe essere.
Anche l'amore che prova per Sigyn non è amore nel normale senso della parola, è quasi un sentimento di possesso, e in alcuni casi lo vede come una debolezza, un freno alle sue ambizioni, motivo per cui sceglie di distaccarsene il prima possibile, come ci si aspetterebbe da Loki. Un villain, che in fondo crede di non meritare l'amore dei suoi coetanei e familiari, nonostante continui a ricercarlo! è il paradosso che lo rende così interessante come personaggio, e il fatto che tu sia riuscito a rappresentarlo su carta ti rende onore.
A tutto ciò, aggiungo che la tua prosa è sempre un piacere da leggere, complimenti davvero.
Non vedo l'ora di passare al sequel !

Recensore Master
20/05/19, ore 16:51

Ma che spettacolo !
Ok, prima di tutto, non puoi immaginare la gioia che ho provato nello scoprire che ci sono altre persone che shippano Loki e Sigyn, e che valorizzino questo personaggio pressochè ignorato dai fan marvel. O meglio, persone che li shippano in Italia.
Ho letto molte fan fiction inglesi su di loro, ma questa è forse la prima volta in cui trovo una storia italiana con questa amabile quanto bizzarra coppia.
Comincio subito col dirti che ho veramente apprezzato la tua rappresentazione di Loki, un mix di fumetto e mito perfettamente armonizzato con la versione cinematografica. Con l'aggiunta dell'evidente sottotesto shakespeariano dei rapporti famigliari su Asgard, il fratello (adottivo) di Thor si è imposto da subito come un antagonista affascinante e multiforme, con un cocktail recitativo da parte di Hiddleston a base di charme britannico, crudele ironia e neanche tanto velata rabbia mista a tristezza. Persino nel problematico sequel di Thor, dove l'ingannatore è trasformato in antieroe e simula la propria morte per impossessarsi finalmente del trono asgardiano, la sua caratterizzazione è uscita per lo più indenne dalle decisioni conflittuali su contenuti e tono del film. Purtroppo non posso dire lo stesso per Ragnarock, altra ragione per cui mi ha fatto davvero piacere poter leggere ancora una volta di un Loki agli albori, non ridotto alla semplice vena comica per il divertimento degli spettatori.
Come puoi vedere sono un grande amante dei cattivi, ragion per cui spero vivamente che avremmo anche modo di vedere qualche interazione tra il dio degli inganni e il titano pazzo in persona, Thanos, colui che già si preannuncia come il grande villain della storia, un ombra lugubre che getta la propria influenza su tutto, anche quando non è presente.
E naturalmente, mi chiedo come avverrà la rimpatriata tra Loki e la sua vecchia fiamma, che già comincia a ricordare con velata nostalgia.
Complimenti anche per il tuo stile, scorrevole e a tratti aulico, come in un sogno ad occhi aperti.

Recensore Junior
19/05/19, ore 00:57

Eccomi qui finalmente per recensire il prequel di "Come un vizio assurdo"!
Grazie mille per la dritta: in questo modo ho la possibilità di perdermi per altri due capitoli - me ne resta uno solo per la verità essendo qui per recensire il primo - in questa particolare serie di eventi che vede protagonisti Sigyn e Loki.
Devo dire che conoscere il seguito e dunque aver letto le storie nel loro ordine di pubblicazione, mi sta facendo apprezzare questo prequel ancor di più: sapendo che il tempo per Loki e Sigyn è limitato, non solo dalle costanti battaglie per cui il dio deve allontanarsi e lasciarla, non solo per la storia che hanno vissuto segretamente, ma anche per gli sviluppi successivi dell'MCU e dell'interpretazione che tu ne hai dato, con tutto l'angst che ho già ampiamente recensito, questo prequel mi dà in qualche modo l'impressione di una boccata d'ossigeno in più per loro, ed è davvero piacevole.
Ormai non ti dico nemmeno più quanto mi piace il tuo modo di caratterizzare Loki, perfettamente IC ma appunto tuo: lo gestisci in modo perfettamente coerente con l'immagine che ci viene data attraverso i film, ma approfondisci i suoi pensieri dandogli tridimensionalità e spessore anche in ambiti, ad esempio legati ai sentimenti, che nei film non sono stati invece approfonditi. I suoi pensieri sono del tutto plausibili nonostante non si abbia un'idea chiara su cosa possa pensare Loki di certe questioni, quali potrebbero essere i suoi comportamenti.
Vediamo un Loki conquistatore, essendo questi eventi ambientati come tu stessa hai specificato fra Thor e Avengers, pellicole nelle quali Loki ha mire tutt'altro che pacifiche e ben vicine al desiderio di regnare. Loki ha la consapevolezza di poter reclamare un trono per diritto di nascita, pur non essendo quello per cui è stato preparato una vita intera; gli sono stati insegnati i principi di Asgard e della sua gente, che trapelano più volte nel corso della storia, ma il suo sangue discende invece dai giganti di ghiaccio.
Mi è piaciuto il modo in cui il focus si è spostato da questi pensieri, fatti di brama di potere, all'osservazione dei due amanti abbracciati nella grotta esplorata da Loki. La scena è stata d'impatto, non solo per l'immagine dei due corpi stretti l'uno all'altro, ma anche per la nostalgia che ho sentito nel guardarla attraverso gli occhi di Loki, per quell'orecchino che gli ha ricordato Sigyn.
Avendo letto "Come un vizio assurdo" ho apprezzato particolarmente il ritorno della scena di Sigyn, intenta a danzare intorno al fuoco e che si è poi concessa a Loki. E pur avendo parlato di una scena che hai descritto minuziosamente in precedenza, in un'altra storia, trovo che tu sia riuscita ugualmente a sottolineare elementi nuovi, a mantenere la stessa poeticità in una scena erotica e carica di tutta l'urgenza e desiderio provati da entrambi.
In virtù della lontananza da Sigyn e del valore che i suoi orecchini, pegni di Loki, hanno assunto nel dialogo finale del capitolo, quando lui e Sigyn discutono della sua partenza e delle preoccupazioni di lei, proprio non sono riuscita a biasimarlo per averne preso uno con sé. Il corpo della donna che ha visto, dopotutto, incarnava con la propria sola presenza una delle qualità più belle di Sigyn: la fedeltà.
Ti faccio i miei complimenti per l'inizio di questo prequel: non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, mentre spero in un incontro diretto di Loki e Sigyn.
Alla prossima!

Recensore Master
18/05/19, ore 18:33

Stupenda questa tua nuova storia. È incredibile come tu riesca ogni volta a tirar fuori qualcosa di nuovo e interessante per questa coppia che ormai io considero solo tua, nel senso che se leggo di loro da un’ parte, mi vieni in mente subito tu!
Qui trovo Loki al servizio di Thanos e in cerca di indizi in una grotta, grotte, uhm... ti ho già detto che sono claustrofobica? Vabbè dettagli...
Comunque Loki qualcosa trova, i resti di due amanti abbracciati, il che mi ha riportato subito alla mente un film “Timeline”, dove durante degli scavi loro trovano una tomba con un’iscrizione , che poi si scopre essere di uno degli studiosi tornato indietro nel tempo e morto lì, per amore...
Beh insomma anche il particolare degli orecchini così simili a quelli di Sigyn mi ha fatto pensare che ci fosse un legame, quando invece è solo un espediente per uno dei tuoi bellissimi flashback sulla loro vita insieme, prima del momento presente.
Adoro come riesci sempre a mischiare introspezione, narrazione, flashback e suspense...
Alla fine Loki, contravvenendo alla consuetudine l’orecchino della Defunta lo trafuga dalla tomba e sono curiosa di sapere cosa ne sarà, e cosa c’è sotto veramente...
Complimenti cara!
A presto
Ladyhawke83

Recensore Junior
17/05/19, ore 20:21

Cara Shilyss!

Anche se la febbrA alla fine mi ha presa dopo che ero riuscita a evitarla per tutto l'inverno (che poi è finito? Ma chi ha rubato l'estate?) non è riuscita a tenermi lontana da questa conclusione per più di un giorno!
Attendo sempre con ansia la fine delle tue storie perché so che troverai ogni volta il modo per strapparmi il cuore dal petto e saltarci sopra, trattamento che in realtà apprezzo se messo in atto in maniera così magistrale!
In questo caso, Loki che getta via il gioiello è stata la scena che più mi ha uccisa, perché davvero non mi aspettavo un risvolto simile.
Abbiamo seguito dal suo punto di vista tutti gli avvenimenti che lo hanno forgiato dopo la sua caduta dal ponte, ma leggerli con anche il pensiero di Sigyn sempre presente è stato un bel colpo.
Anche se sappiamo cosa accadrà poi, non riesco a non pensare a quanto Loki sia schiavo della sua mente che è la sua arma più potente ma, come per tutte le persone intelligenti, è anche la sua più grande maledizione.
La soddisfazione non è nella sua natura, e perché dovrebbe esserlo? Con le sue capacità merita di raggiungere sempre la vetta, atteggiamento che lo mette in difficoltà nel momento in cui effettivamente si rende conto di aver raggiunto la vetta ma invece di godersi ciò che ha ottenuto non si ferma, finendo poi per rovinarlo con le sue stesse mani.
Sarebbe facile dire che tanto lui non ci fa caso, che i suoi sentimenti non ne vengono toccati, ma non è così. Se ne rende conto fin troppo bene, o già nel primo capitolo non avrebbe raccolto quell'orecchino.
Di questo capitolo ho apprezzato in particolare un dettaglio che mi è subito saltato all'occhio, ossia i termini che usa Loki (e quindi tu) per parlare della sua relazione con Sigyn in contrasto con quelli usati per parlare del suo incontro con la regina che ha poi causato la rottura con la dea della fedeltà.
Certo, fedele lei, ma non stupida. Non si lascia calpestare e questo è il motivo per cui mi piace la tua Sigyn e perché Loki stesso si sente attratto da lei. Non è un oggetto che tutti possono reclamare, è una donna che, anche dopo aver avuto, persino lui sa di non poter chiamare del tutto sua, lei agirà sempre seguendo la sua moralità, incorruttibile perfino da parte del corruttore per eccellenza!
Mi soffermo quindi sulla frase finale
"Un giorno qualcos’altro sarebbe rimasto, a Sigyn, di lui – di loro – ma questa è un’altra storia."
Questa mi ha fatto sorridere, perché ovviamente ho ben presente a cosa ti riferisci, o meglio a chi! Nonostante l'amarezza delle ultime righe, della sete di vendetta e del risentimento che corrodono Loki, con questa frase sei riuscita a stemperare il tutto e regalare un sorriso anche se, grazie ai film, sappiamo tutti come andrà a finire!

Come sempre sono lietissima di aver messo gli occhi su questa tua nuova produzione! Non c'è mai nulla di scontato nelle tue storie, si inizia a leggerle e non si sa mai dove porteranno!
Grazie per queste nuove, grandi emozioni!
Alla prossima!

Recensore Master
17/05/19, ore 16:08

Ciao, cara!
In questo capitolo ci porti in una mente molto difficile da capire come quella di Loki.
Secondo me il dio degli inganni, ama davvero Sigyn, ma lui vuole essere libero e non vuole legami, anche se non riesce a fare a meno di lei. (Forse sto viaggiando troppo di fantasia in questo momento, ma leggendo il secondo capitolo, mi ha dato questa impressione.)
Mi piacciono tantissimi i flashback che fanno capire la passione che li travolge quel sentimento bellissimo che li unisce, ma loro passione deve restare segreta.
Mi piace moltissimo anche i regali che Loki fa a Sigyn come gli orecchini che lei poi non indossa più.
Mi piace da morire questo secondo capitolo e mi piace sempre di più come riesci a dar vita a Loki e Sigyn.
Complimenti e alla prossima <3

Recensore Junior
17/05/19, ore 15:58

Ciao, cosa dire di questo secondo e ultimo atto?
Sinceramente mi sarei potuta fermare alla prima riga: "Nel petto dell’altero dio degli inganni non c’era mai stato spazio per il rimpianto: la tragedia era racchiusa proprio lì...".
La sintesi assoluta e perfetta della rovina di un grande uomo e dio che traspare, o meglio ci viene proprio gettata in viso più e più volte nel corso di questo breve ma intenso viaggio nell'orrore.
Non avere rimpianti rende lungo e macchinoso apprendere dai propri errori, perché se il sentimento doloroso e feroce non filtra l'esperienza, lo deve fare la logica e il ragionamento e se si è immersi nel profondo orgoglio, come è per Loki , si diventa schiavi delle proprie stesse illusioni.
Trai molta ispirazione da Dark word, del resto dei vari film MCU forse il più coerente con il ciclo asgardiano (il primo thor é affascinante ma getta molte basi scomode e forzate, almeno a mio parere), io ritengo una delle scene migliori la parte dell'incoronazione illusoria creata da Loki e dalle parole di Frigga " se ti immergi in queste non riuscirai più a vedere la realtà".
E' dunque diventato cieco Loki, che si barrica dietro quel suo motto " la soddisfazione non è nella mia natura"? Non vede che non vi è altro che oscurità e catene a circondarlo?
E' proprio qui che il brano cresce di intensità e al contempo ci fa profondare. Loki non ha altra scelta, ma essendo lui la guida nei suoi pensieri, non può ammetterlo a se stesso e quindi nemmeno al lettore. Deve rimanere forte e severo con se stesso, persino negarsi il ricordo di Sigyn, perché a un passo, brevissimo, vi è Thanos, sia fisicamente che nel simbolismo del suo nome.
E' un sottile equilibrio sulla follia del singolo fatta regime di distruzione. Loki ha scoperto il fine del suo nuovo padrone e ne concepisce l'immensa insensatezza. Questo gli ha permesso anche di capire che alla corte di Thanos non esiste alcuna gerarchia, tutto è incerto, tutto può esser spazzato via. Egli chiama i suoi più fedeli accoliti "figli", ma sono solo pedine e Loki nemmeno ambisce a far parte di questa "prestigiosa" cerchia. Forse di padri ne ha già avuti a sufficienza e un terzo veramente sarebbe troppo anche per un suo ipotetico piano, o semplicemente sa che sarebbe inutile.
Sigyn è il pensiero scomodo, caratterizzato da colori e luci chiare, il biondo dei suoi capelli che irrompe nel buio della cuccetta e porta la memoria di idromele, di un fratello, di un ballo, di notti d'amore e di una debolezza di lei (perché lei ama e sbaglia e per questo è vera, anche se solo rammentata).
Tutto fluisce attraverso i ricordi di Loki, che sono velati di una profonda nostalgia, negata sino alla nausea. E' proprio nel corso dell'ultimo ballo con Sigyn che viene formulata una volta di più quella frase "la soddisfazione non è nella mia natura, temo".
Ecco la ragione che rende quelle parole, nel freddo della nave di Thanos, il suo appiglio e il suo sutra: le ha dette a lei e (forse) è il suo grande rimorso.
Complimenti per il finale, rende molto il sentimento oppressivo che circonda il protagonista, dando un bello stacco dall'apparente libertà e rispetto, che sembrava possedere durante la ricerca e alla scoperta della sepoltura. Ripensando a quanto dicevamo sulle sepolture Asii nei comic, ho conferma anche in un altra occasione, dove il defunto è Odino. In alcune tavole é mostrata la sua salma, coperta da un semplice telo candido, ma posizionata in un colossale spazio vuoto, che ne accentua la severa grandezza. Interessante è la scelta dei piangenti al suo capezzale: i tre figli posizionati geometricamente al capo, al fianco e ai piedi. Balder (l'inutile) veste gli abiti semplici e vichinghi per eccellenza, Thor le effigia divine classiche e Loki, ai suoi piedi, non indossa mantello e il suo fisico decisamente più massiccio di quello di Balder lo fa svettare anche grazie all'elmo con le corna sottili e lunghe, che ombreggiano sul corpo. Soffre Loki, non ghigna ne è soddisfatto.
(Ti stai chiedendo dove voglio andare a finire con questa storia...adesso arrivo al punto, promesso!) Odino ha un altro figlio vivo in quel periodo, Tyr, che è il primogenito e legittimo ma questi non è ammesso al capezzale paterno perchè (scappando da una battaglia e lasciando tutto in groppa a Thor e Loki ancora poco più che ragazzi) é stato diseredato. Quindi, per gli asgardiani non importa che tu abbia attentato mille volte alla vita paterna, abbia ingannato o tradito, se odi ma combatti potrai esser maledetto ma avrai diritto (ed ha un valore molto grande)a esser partecipe nella posizione più alta alla cerimonia per eccellenza.
...Se in futuro avrai una scena funebre in qualche racconto, spero ti possa esser utile come riferimento. (Odino si è offerto subito volontario per fare il morto gratis)
Per chiudere con meno serietà e pesantezza: per me la cosa più difficile leggendo di Thor che beve idromele è trattenermi dall'azionare il tasto "filippica su Endgame". Una vera impresa, credimi.
Grazie per questa storia e alla prossima!

Recensore Master
17/05/19, ore 15:29

Carissima shilyss **
Questa storia è stata una vera e propria sorpresa. Anche qui, non manca un forte velo di malinconia che mi ha fatto impazzire. Viene descritto minuziosamente il luogo in cui Loki si trova, davanti a ritrovamenti e tutto ciò che vede gli ricorda lei, Sigyn. Colei che perso. O che magari sta perdendo. Subito partono i flashback e ci narri il modo in cui si sono incontrati, il modo in cui sono finiti per essere attratti l'uno dall'altro e l'allontanamento che poi c'è stato... se poi ripenso che questa storia è niente meno collocata prima di "Come un vizio assurdo", piango. Se lì aveva un punto di vita più di Sigyn, qui abbiamo più quello di Loki, e credimi quando ti dico che è così struggente, proprio se si pensa a ciò che viene dopo.... Lui sa di averla persa, eppure Sigyn, anche se non può saperlo, presta ancora a lui la sua più totale fedeltà.
Loki sembra dilaniato da questo allontanamento, eppure è così forte da non mostrarlo completamente. Mi è piaciuto molto questo primo capitolo, descrittivo e anche introspettivo, adoro tutto.
Non vedo l'ora di leggere il prossimo e sempre tanti complimenti <3

Nao

Recensore Master
16/05/19, ore 21:18

Ciao eccomi qua, chiedo perdono per il ritardo, ma tra la disorganizzazione e l’influenza…
Sto molto sul rintronato andante!!!

All’nizio le riflessioni, le introspezioni di Loki e l’eco dei ricordi che echeggiano nella sua mente.
“…Loki non lo ricordava e, a dire il vero, non era sicuro di volerlo rammentare. Gli ultimi istanti della battaglia quasi fratricida che aveva combattuto contro Thor sul ponte che collegava i mondi erano ricordi confusi…”

Queste descrizioni così oniriche e Loki così riflessivo. I suoi silenzi valgono più di molte parole!

“…L’Ase si ritrovò a osservare l’ultimo vessillo di un amore antico, perduto. Abbassò lo sguardo per valutare ognuno degli indizi che i due scheletri gli offrivano…”

Questa parte è molto intensa e riecheggia delle poesie di Baudelaire, le riflessioni sulla morte.

Ricordi tu l’oggetto, anima mia, che vedemmo
quel mattino d’estate così dolce? Alla svolta d’un sentiero
un’infame carogna sopra un letto di sassi,
le gambe all’aria, come una femmina impudica,
bruciando e sudando i suoi veleni, spalancava, con
noncuranza e cinismo, il suo ventre pieno
d’esalazioni….
Che la poetica di questo capitolo mi ha ricordato moltissimo Baudelaire!
E io amo quello stile, quindi ho amato questo capitolo!

E poi Sigynm meravigliosa!!!

“…“Quanta preoccupazione nella tua voce, mia cara Sigyn. Si direbbe che tu non abbia fiducia nelle mie capacità,” le aveva detto, caustico e crudele. Presto sarebbe dovuto partire per una campagna militare poi rivelatasi lunga e spossante, vinta dagli Æsir solo grazie a un espediente.
A quella frase, lei finalmente si era fermata in mezzo alla stanza: era rossa in volto e stringeva tra le mani un’ampolla.
“Avere fede nelle tue capacità di guerriero non significa ignorare i pericoli cui andrai incontro.” …”
Mi ricorda tanto mamma Frigga, “è la mia preoccupazione a tenerti in vita”…
Ah l’amore!!! Che strano vedere sti parallelismi con Odino!

“Cosa vuoi da me, Loki? Devozione, fedeltà assoluta, amore?”
Le reazioni di Loki che celano e precludono le sue emozioni, ma anche lei non è da meno.
“Dici che mi detesti, ma indossi i miei pegni,” le aveva fatto osservare in un sussurro, indugiando con le dita sulla pelle morbida e profumata, sfiorando uno dei pendenti.
“Sono belli.”
Seh seh…
Le interazioni tra loro sono pure poesia!! Come sempre!!!

La chiusura….
Capitolo magico!!!
Come sempre!


Alla prossima carissima!
Boingo!!!!

Recensore Veterano
15/05/19, ore 21:01

Ciao eccomi per lo scambio a catena, ho letto la storia è ammetto che è molto interessante, anche se onestamente a questo fandom non lo  conosco, però mi ha molto colpita, il fatto che Thor e Loki siano fratelli, questa cosa non la sapevo...Fatto sta che quando Loki pronunciava delle frasi dedicate, alla dea della quale era innamorato  o probabilmente mi sbaglio, è  stato molto romantico, appena ha visto infondo alla grotta quei due scheletri immobili, e un paio di orecchini  color smeraldo , addosso ha lei, ha  pensato che fossero gli stessi che aveva regalato molto tempo prima, alla dea della quale non ricordo il nome, anche se questa aveva un carattere decisamente particolare per  come la vedo io...Detto questo più avanti leggerò il secondo capitolo, mi ha molto incuriosita, brava i miei complimenti...A presto ciao...

Recensore Junior
15/05/19, ore 11:20

Non è un caso che abbia deciso di leggere questo secondo capitolo dal pc: avevo bisogno di una tastiera e dieci dita per esprimere i turbamenti del mio cuore.
Che dire, maledetta?
Credo che questa seconda parte sia il perfetto coronamento della storia: sai quanto io odi il solo profumo di tradimento nei riguardi di Sigyn, ma questo era logico, ragionevole, assolutamente calibrato, se pensiamo a chi effettivamente sia Loki. Sono assolutamente convinta del fatto che questo sia uno dei capitoli più strutturati, ragionati e limati della tua produzione perché ci cali direttamente nella mente del dio dell'inganno: ci fai fare un meraviglioso tour nella sua testa e ce ne fai scorgere i meandri terribili. 
Inutile dire che la storia orizzontale, quella amorosa tra Loki e Sigyn, mi ha letteralmente rubato il cuore: questa passione sfrenata che cresce invece di scemare è l'emblema di un caos indomabile anche per il suo signore. Ho amato i flashback così come le amare considerazioni posteriori del dio: ha voluto stroncare il suo legame con lei per dimostrare di non aver legami, eppure la stoccata di Sigyn lascia senza fiato.
Perché sentire il bisogno di distruggere qualcosa che non si creda esista? In questa malcelata ammissione del dio degli inganni scorgiamo un universo di sentimenti troppo complessi per limitarci a criticarlo per il tradimento. Forse, e dico forse - lo sai che per me questa è un'ammissione atroce - forse questo tradimento, considerato di CHI stiamo parlando, era necessario affinché capisse e potesse, di conseguenza, aggiustare il tiro di una condotta poco gloriosa.
Se dovessi ammettere, per ipotesi, questo scenario come vero background di Avengers, allora scorgerei proprio in quel tradimento e proprio nel suo "pentirsi" il primo passo verso la redenzione che lo condurrà a sacrificarsi al posto di Thor. 
Metto "pentirsi" tra virgolette perché sappiamo che Loki ì, ogni volta che fa qualcosa, lo fa con il cuore, ma questa volta dubita, rimugina, riflette sulle proprie azioni e, per me, questo è il trionfo di Sigyn.
Fedeltà, vuoi o non vuoi, chiama fedeltà...magari distorta e tardiva, ma pur sempre fedeltà. Il cuore di Loki, dopotutto era fedele a Sigyn e a quei dannati occhi grigi.
Come sempre ci doni delle piccole perle.
SEI UN MITO.
Con affetto
Avareil

Recensore Junior
13/05/19, ore 19:59

Salve Shilyss!

Eccoci all’inizio di una nuova avventura, una che ci mostra Loki in una nuova veste ancora, quella di uomo di Thanos, come neanche il MCU ce lo ha voluto mostrare!

L’atmosfera iniziale mi ha riportata per un attimo a “L’oro del Reno”, ma poi ho colto la freddezza di Loki a trovarsi circondato dagli uomini di Thanos e soprattutto quella che è sembrata tantissimo una sorta di melanconia per la vita persa, ma soprattutto per la persona che non vede più ormai da tempo.
Chissà cosa è passato per la sua mente nel vedere quella coppia nella loro sepoltura. Chissà se ha rivisto sé stesso e Sigyn anche in un momento del genere o se si è solo fermato a ricordare ciò che tanto ha amato di lei (anche se, lo conosciamo troppo bene, la parola “amato” difficilmente uscirà dalla sua bocca di sua spontanea volontà!)

Torniamo poi indietro, e finalmente abbiamo la sua versione del suo primo incontro con Sigyn, dato che quella di lei la conoscevamo già! Il modo in cui questi due finiscano sempre per essere attirati l’uno dall’altra non mi stancherà mai, soprattutto per come lo racconti tu! Sembra sempre naturale, inevitabile, eppure si percepiscono chiaramente gli ostacoli che i due si ritrovano ad affrontare e nulla è mai dato per scontato!
In questo caso, per esempio, la natura guerrafondaia di Loki è una preoccupazione per Sigyn, che pure si ritrova a doverci fare i conti. Nonostante lui si dica che la prima volta è stata anche l’ultima, continuano a trovarsi insieme, a non riuscire a evitarsi, a non riuscire a controllarsi, e c’è una passione in tutto questo che lascia terra bruciata ovunque loro passino!

Mi sono tuffata in questa nuova storia piena di aspettative e non sono state deluse, quindi non posso che augurarmi di vedere presto un nuovo capitolo, così da seguire i passi del nostro dio dell’inganno preferito verso quella che sarà la sua inevitabile fine… solo tu puoi farmi desiderare di vedere come Loki si troverà a Helheim XD

Alla prossima,
Fros

Recensore Master
12/05/19, ore 21:59

Ciao, cara!
Ogni tua storia ha qualcosa di diverso e magico.
Loki è uno dei miei personaggi preferiti, ma da quando ho cominciato a leggere le tue storie mi sono innamorata ancora della coppia Sigyn e Loki, cosi diversi, ma allo stesso tempo cosi attratti l'un per l'altra.
Mi piace come ogni volta descrivi i luoghi in quei si svolge la storie, sono talmente descritti alla perfezione che sono reali e sembra di essere in quel luogo mentre si legge.
Il nostro bellissimo Loki per la sua voglia di potere si sta rendendo conto che sta perdendo la sua Sigyn.
L'inizio è fantastico e aspetto il continuo.
Scusa se la recensione non è il massimo.
Complimenti e alla prossima <3

Recensore Junior
12/05/19, ore 11:30

Bene. Bene
Non benissimo, ma bene.
Facciamo un paio di calcoli algebrici: considerato il dramma del sequel di questa storia; visto l'angst che quella fu in grado di scatenare...bhe, questa mi pare quasi una scampagnata nei boschi.
Scherzi a parte, già so e immagino che il prossimo cap sdradicherà ogni mio credo, ma questo primo pezzo ha avuto il cuore di introdurci in medias res con delicatezza, quasi volesse farci tastare il fondale senza spingerci nell'abisso.
Inutile dire cosa penso della tua mente o della tua penna: questo Loki è semplicemente perfetto, così come questo spettro aleggiante di nome Sigyn, che mostri solo come pallido ricordo attraverso la mente del principe.
L'ambientazione, poi, è da lode, con questi scenari cupi e lontani dal mondo glorioso di Asgard.
La frase finale da' il senso all'intero capitolo: Lui non l'ha dimenticata, l'ha persa. 
E sarebbe stato peggio se avesse detto il contrario, ovvero: Lui non l'ha persa, l'ha dimenticata.
Perchè Sigyn non può essere dimenticata, è troppo importante. Troppo preziosa e particolare per essere abbandonata all'oblio.
Ma persa sì, invece, sacrificata volontariamente all'altare di stupidi gloriosi propositi che hanno richiesto un riscatto altissimo. 

Non vedo l'ora di leggere il seguito.
Veramente <3