Recensioni per
Era solo un gioiello
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 47 recensioni.
Positive : 47
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/09/19, ore 14:43

Visto che mi hai consigliato di andare a cercare tra le minilong concluse, mi ha attirato particolarmente questa, che è ambientata nel periodo tra il primo film di Thor e il primo Avengers... insomma, tra i pochi film che ho visto, perciò almeno questa volta sarò in grado di riconoscere gli accenni alla versione cinematografica! XD
Siamo dunque nel periodo in cui Loki, dopo la caduta dal Bifrost, è diventato un servitore di Thanos e sta esplorando una grotta in cerca delle Gemme dell'Infinito. I ricordi, però, lo incalzano fin dal principio, non riesce a dimenticare il suo passato da Principe di Asgard, quando ancora credeva di essere il fratello di Thor e combatteva al suo fianco. Si sente quanto questi ricordi siano fonte di rabbia (soprattutto nei confronti di Laufey per averlo abbandonato e di Odino per averlo ingannato), ma anche quanto rimpianga quegli anni in cui credeva di sapere chi fosse... E' molto triste tutto questo, la rivelazione della sua vera identità è stata un trauma per Loki e tutto quello che ha fatto dopo è derivato da quello. Insomma, si può anche capire...
La scena che hai descritto, la coppia di amanti sepolti insieme, abbracciati, uniti anche nella morte, mi ha colpita tantissimo! So che esistono tombe in cui marito e moglie vengono sepolti insieme, ma in questo caso la donna si è volutamente lasciata seppellire ancora viva con l'uomo che amava, non potendo più vivere senza di lui... mi sembra una cosa allo stesso tempo tristissima e bellissima, senza il vero amore non si può più vivere. Quando Loki trova i due scheletri, rimane colpito dagli orecchini della donna e la sua mente viene invasa dal ricordo di Sigyn, dei tanti momenti appassionati vissuti insieme a lei, di quanto lei gli manchi (anche se, ovviamente, Loki non lo ammette...), della completezza che provava quando era insieme a lei, anche quando battibeccavano!
Loki sottrae gli orecchini della donna che, come scrivi giustamente nel finale, non era Sigyn ma ne aveva avuto senza dubbio lo spirito determinato. E questo è verissimo, ma a me è venuta in mente subito l'ultima tua storia che ho letto, quando Sigyn, pur di salvare Loki dalla morte, pronuncia un incantesimo che le devasterà la mente... e ho pensato che la donna ricordava Sigyn non solo per i gioielli che indossava e per lo spirito fiero, ma anche per la capacità di amare incondizionatamente oltre la morte. Quella donna ha voluto rinunciare alla vita per morire accanto all'amato, non avendo altra ragione per andare avanti, e noi sappiamo che Sigyn farebbe la stessa medesima cosa se Loki morisse.
Io credo che Loki abbia avuto l'ondata di ricordi di Sigyn non solo per la vista degli orecchini, ma anche perché, in fondo al suo cuore, lui sa già benissimo che lei farebbe la stessa cosa per lui, si farebbe seppellire per morire al suo fianco. Sì, finora Loki e Sigyn sono stati solo amanti occasionali, ma sono sicura che Loki abbia percepito che in Sigyn c'è molto di più e che lei sarebbe veramente una donna pronta a morire per l'uomo che ama.
Bellissimo questo capitolo che, come sempre, affascina e offre tanti spunti di riflessione sui personaggi e sulle dinamiche e i rapporti tra loro.
E poi è una storia completa e con il prossimo capitolo saprò come va a finire! XD
Complimenti di cuore, riesci sempre a trovare modi nuovi e originali per scrivere della tua OTP e a sviscerare tutta la complessa gamma di sentimenti che li lega!
A presto!
Abby

Recensore Master
13/09/19, ore 19:13

Ma questa è un'altra storia.
Come? Finisce così? Spietata, ironica, tagliente come una battuta beffarda e un sorriso sghembo di Loki? Per tutta la durata della lettura ho vivamente sperato in un finale positivo, ma lo scenario iniziale della coppia di amanti nella tomba non è stata un'anticipazione incoraggiante in tal senso. Nonostante tutto ho letto, divorato, la mini-long con piacere. L'idea che il dio degli inganni e la dea della fedeltà s'innamorino è intrigante, una scelta che può sembrare scontata ma che nelle mani di una scrittrice talentuosa come te può soltanto fiorire. Per tutto il testo ho percepito il senso di possesso, la disperazione, la ricerca febbrile l'uno dell'altra, accentuati dal fatto di non poter stare assieme sotto gli occhi di tutti. Il tema di with or without you è stato ampiamente approfondito e messo in risalto. Ovunque vada, in qualunque tempo, Loki ricorda Sygin, ed è amaro, triste, pensare che si siano detti addio in un modo tanto drammatico, lasciando tutto in sospeso, senza la possibilità di incontrarsi davvero. 
Come sempre la caratterizzazione e l'introspezioni sono curatissime, a tutto tondo. Il dettaglio degli orecchini è bello da spezzare il fiato, questa sembra una versione tragica di uno dei classici della letteratura, però con i supereroi. Loki e Sygin insieme mi stanno appassionando sempre di più e se possibile questa storia mi ha coinvolta più della prima che ho letto su di loro, con i sogni oscuri di Sygin. Ho avvertito il loro amore disperato, consumato a metà, la gelosia di lui, la paura di lei, e ho desiderato insieme a Loki che potesse esserci un "ancora". Ho letto che questa storia è un prequel di un'altra, spero davvero che il seguito permetta alle divinità di amarsi senza più vincoli. I miei complimenti, shilyss, mi sta venendo sempre più voglia di conoscere la storia originale. Tu da cosa mi diresti di  partire? E Loki e Sygin è una coppia canon?
Bravissima, davvero!

Recensore Master
22/07/19, ore 08:44

Ciao. Sono per lo scambio. Ho voluto assolutamente concludere questa storia perché avevo già letto la prima parte e mi era piaciuta tanto. Premetto che detesto le storie romantiche.... Ma la tua no! Devo anche rivedere un po' meglio l'universo degli Avengers ma ho trovato comunque la storia godibilissima. Sono un po' la psicologa del bar.... Sicuro sicuro sicuro che Loki non sia pentito di aver troncato il legame con Sigyn? Perché a casa mia, se ci ripensi così tanto, è perché NON hai chiuso... Ti racconti che hai chiuso. È leggermente diverso. Scherzo. Probabilmente non ho vissuto rotture così disarmanti o è la mia parte animale a pensarla così. Però boh .. ho comunque quest'impressione. Per il resto ho apprezzato tantissimo questa riflessione tra passato del legame, presente di guerra, futuro di incertezza se non nella ricerca del potere. E mi sta piacendo moltissimo Sigyn. Avrò diritto alle mie simpatie, no? Loki è controverso... È il solito dio dell'inganno, coerente con la sua natura... A cui non risparmierei un paio di sonori schiaffi. Non divaghiamo... :) Lavoro mirabile come sempre. A presto :)

Recensore Junior
17/07/19, ore 15:58

Eccomi anche qui, con un leggerisssssimo ritardo di cui tu sai le molteplici cause, ahimè!
Ma passiamo alla storia:loki esploratore e archeologo pure qui? Vuoi che muoro? ❤️❤️
C'è un fondo di malinconia che pervade tutta questo racconto, con un loki che mai one ora non rimpiange né rinnega le sue scelte, certo, ma ne sente pienamente tutto il peso. È bello come evidenzi il disprezzo per la marmaglia che gli tocca comandare e anche per quell’incarico che deve svolgere al servizio di Thanos ma che palesemente gli pesa, proprio lui che è nato per essere re, non certo per servire altri.
Me lo immagino vagare per l'universo seguendo indizi sulle gemme, odiando quell’incarico e cercando di non pensare a nulla di ciò che ha lasciato. E poi, di colpo, nel luogo più inaspettato, Sbam! È costretto a confrontarsi con lo spettro forse più terribile tra quelli che sicuramente popolano i suoi sogni, lo spettro di lei, perduta e ritrovata per troppe volte, mai dimenticata, anche se l'ha persa alla fine, sacrificando per qualcosa che gli pareva più importante.
E i vece si trova lì, in quel luogo sperduto, nella vaste di un servo di un padrone che forse teme, ma non stima, e basta un piccolo oggetto per sbattergli in faccia i ricordi che più voleva ignorare.
Sigyn è quasi muta in questa rievocazione di quel che è stato, ma loki stesso le da voce, perché era pienamente cosciente di quelli che erano i pensieri e i desideri di lei. Sa di averla persa e sa anche benissimo il perché.
E molto significativo il finale, con loki che per una vta si lascia andare, e porta via con sé quell'orecchino che non è il suo, che è solo un gioiello come tanti, ma he ha il sapore delle cose perdute e mai dimenticate, proprio come lei.
Forse, ma dico forse, mo passo anche dalla parte 2...ma, tu sai, il tempo sempre mi difetta, per cui attendi paziente, o glitterati Fatina, che prima o poi arrivò. E sempre apprezzo! ❤️❤️

Recensore Master
15/07/19, ore 11:45

Ciao. Sono per lo scambio. Ho adorato anche questo tuo lavoro, sia le ambientazioni epiche sia la dolcezza della storia d'amore. Azzeccatissima la spedizione di ricerca spezzata dalla sepoltura dei due amanti e dai ricordi che questa evochi in Loki. Dolce il particolare che il dio non riesca a trattenersi dal rubare un orecchino e se ne vergogni, anche. Arriva a fare il confronto con un legame eterno a cui lui ha rinunciato per inseguire il potere? Si pente di aver preferito il potere all'amore? Gli sta bene! Scherzo. È la natura ambigua stessa di Loki che gli impedirà sempre di scegliere la strada più piana e semplice. Del resto, è parte innegabile del fascino di questo dio controverso e senza tempo. Lavoro mirabile. Come sempre

Recensore Master
09/06/19, ore 14:41

Conclusione bellissima!
Nel primo capitolo ero stata un po' incerta su come commentare perché mi sento un po' ripetitiva a dirti quanto mi piaccia il modo in cui scrivi e quanto tu sappia delineare Loki in maniera impareggiabile, ma adesso... beh, il finale ha dato una dimensione tutta sua a questa storia che è uno spaccato di vita, forse transitorio ma non per questo meno importante, nella storia di Loki.
Un finale amaro che ci sta divinamente (e poi a me piacciono i non-lieto fine), perché sottolinea la portata della forza di carattere di Loki, la sua dimensione "umana" anche se è un dio.
Anche se non lo scrivi a chiare lettere si percepisce la sua intenzione di proteggere Sigyn anche se lei non è più sua, la nostalgia, l'importanza del ricordo e la sua determinazione.
Il primo capitolo serve a introdurre tutto questo, ma è nel secondo capitolo che la storia acquista la sua dimensione.
Poi devo dire che ho adorato l'espressione "il naturale caos da cui nasceva ogni cosa", e tutto il paragrafo "Avere un’amante non voleva dire solo..."; davvero l'ho trovato perfetto.

A questo punto mi restano solo le minuscole segnalazioni:

"la soddisfazione non era nella sua natura" -> manca il punto fermo

"era andava soddisfatto in quel momento" -> c'è un 'era' di troppo

"gli ghiacciò le sue ossa" -> gli e sue così vicini mi suona ridondante; "gli ghiacciò le ossa" sottintende già di per sé che sono le sue, ma in realtà sospetto che sia un rimasuglio di modifica come l'"era" della frase indicata sopra.

"per piegarla al volere di Asgard Se l’era scopata" -> manca il punto fermo.

Alla prossima ^^

Recensore Master
08/06/19, ore 16:45

Con le labbra che ancora sapevano di vino
C'ho avuto un tuffo al cuore qua.
Ciao Co'!
Come stai? Io sorprendentemente in ritardo con le recensioni, ma tant'è... però ci sono e non vedevo l'ora di scoprire come sarebbe finita e... sto a piagne, carcola. Specie per alcuni riferimenti non solo a Infinity War, come il profetico:
lo strangolamento. Si allentò il colletto della corazza, a quel pensiero, come se un presagio oscuro fosse calato improvvisamente sulle sue spalle fiere e altere, di principe. , ma anche ai rimandi di quello che è stato, è e sarà in futuro, ricollegato come un filo perfetto e indistruttibile, alle altre tue storie ♥

Sai co', la storia è un mosaico di emozioni continue e pur ribadendo il concetto che Loki l'ha persa, leggendo dei suoi ricordi con lei quasi ci dimentichiamo che è così. Il loro rapporto è qualcosa che va oltre, che brilla... sono due calamite incapaci di staccarsi; nemmeno i moniti degli altri riescono a dividerli, anzi. Più viene detto loro che non è saggio quello che stanno facendo, più hanno voglia di vedersi e soddisfare quel bisogno di splendere l'uno accanto all'altra. Così tanto che Loki le regala i suoi colori da indossare, perché dopotutto ha l'arrogante convinzione che lei gli appartenga, ma che questa appartenenza debbe comunque restare celata. Come l'amore. Come il desiderio. E tutto questo è romantico e straziante allo stesso tempo.

Dividere Loki tra passato e presente è stato un dolce viaggio tra le montagne russe, che ha visto il dio degli inganni cercare scuse su scuse su scuse che trasforma in rancori indirizzati ad una Asgard che finge di odiare, solo perché le uniche cose che ha mai voluto da quel posto è il trono e l'approvazione di un padre che lo ha sempre messo da parte e oscurato dallìombra di Thor. Ferite all'orgoglio che uno come Loki non può accettare, perché sei tu che me lo hai insegnato: Loki non può essere secondo a niente, a nessuno. Essere secondi significa essere troppo vicini ad un obiettivo che non raggiungerà mai. E Sigyn è il pensiero fisso di qualcosa che poteva avere, che poteva coltivare ma che ha perso per colpa sua, nascondendo quel fatto dietro a quel "Non c'era alcun vincolo tra di noi".

Il tradimento di Loki era quasi necessario, sebbene l'amarezza della narrazione ci dice che avrebbe potuto usare tutt'altro metodo, sempre vincente, ma che per quasi praticità abbia scelto la via della seduzione... riusciendo nel suo intento ma perdendo tutto. La forza di Sigyn sta nella sua fedeltà. Pur sapendo cosa è successo, gli concede la sua calma. Ballano, parlano, si confrontano, ma gli occhi e gli sguardi sono troppo da sostenere, e sebbene vi siano debolezze alla quale non si può dire di no – l'ultima volta tra le sue braccia, col pentimento subito dopo di chi ha subito un tradimento che fa troppo male per poterlo perdonare –, si perdono. Si dicono addio, lo fanno con un po' d'amore da darsi, imprimendosi addosso profumi e sensazioni, permeate però da una malinconia e delusione per se stessi e per l'altro. Un addio che ha la delicatezza di chi si ama ancora, di chi non può farne a meno, ma che dopotutto ha un rancore che non può essere messo da parte e fingere che nulla sia successo. Ecco, questi sono Sigyn e Loki, secondo la tua visione. Due amanti passionali, il cui uno ha la libertà assoluta che l'altra le dà, ma fino ai limiti di un rispetto che non viene tradito. In questo caso succede proprio questo ed è troppo diverso dalle solite libertà che Loki si prende e la Dea della fedeltà non è sua succube; non è il suo pupazzo. Non è la sua bambola. Lei è devota, ma il rispetto se lo merita e lo pretende ed è l'unica cosa che avrebbe voluto da lui...

Co', io potrei andare avanti ad oltranza con questa recensione. Hai sviluppato una trama meravigliosa, delicata, che si divide tra rancore e occasioni perse, tra avvicinamenti e distanze che si cerca di accorciare, infine senza successo. Di doni che ricordano quelli già dati, ma che ora non hanno lo stesso senso.
Era solo un gioiello, recita il titolo. Ma quello trovato nella grotta, poi gettato via? Oppure Sigyn, lo era, in una mera convinzione di poter banalizzare ciò che sono stati, racchiuso in quel "era solo"...? Capito? Pure nei titoli ci vedo cose, te possino co'!

Ah! A proposito:
Si stupì quando la vide avanzare decisa nella sua direzione, ma lasciò che le sue braccia sottili e colme di bracciali tintinnanti gli cingessero il collo, che lo guardasse da sotto le palpebre tinte con la polvere scura del bistro[3]
Ohhh, che splendida immagina è mai questa?? Non hai idea *___* Me la sono letteralmente prefigurata davanti agli occhi, co'!

Insomma, dire che l'ho amata è poco. Questa storia è IL gioiello. Questa storia li ha divisi, anche se non hanno mai voluto davvero, che accadesse... ma noi sappiamo che dopo ce altro, c'è qualcosa che li unisce ancora, persino dopo la morte ma, come dici tu, è un'altra storia. Non li puoi dividerà mai per davvero ♥
Quindi Co', spero tu ti prenda la responsabilità delle mie lacrime e del mio cuore accartocciato e infranto; sperando che tu lo faccia, ti auguro una bella serata e grazie come sempre per quello che mi lasci con le tue storie.
È sempre tantissimo ♥
a presto, cosetta tua,
Miryellish (direttamente dalla Scozia, presumo!)

Recensore Junior
07/06/19, ore 19:28

Eccomi, finalmente ce l'ho fatta!
Allora, come posso iniziare questa recensione se non dicendo che è stato uno struggimento dalla prima riga fino alla fine?
L'ho letta come prequel, sapevo come sarebbero andate le cose nella storia successiva, eppure non si è mai psicologicamente pronti.
Non ricordo se te l'ho detto nella recensione che ho lasciato al primo capitolo, ma mi è molto piaciuto seguire il punto di vista di Loki in quella che è stata la nascita, lo sviluppo e la conclusione del suo rapporto con Sigyn; come sai adoro il tuo modo di caratterizzarlo e penso che in questo secondo capitolo in particolare tu sia riuscita a mettere in luce il suo... beh, essere Loki, dio del caos e degli inganni, che mira alla gloria e alla realizzazione dei propri obiettivi. Ma ho visto anche un suo tentativo di costringersi ad essere questo, a vedere Sigyn come qualcuno con cui non aveva vincoli: a riprova il fatto che l'abbia tradita, perché per tutto il tempo ho avuto l'impressione che oltre al voler sedurre questa regina per vincere la battaglia - cosa che mi sembra proprio nelle corde di Loki: perchè risparmiare uno smacco a Thor o evitare di dimostrarsi all'altezza e oltre per un compito? - volesse dimostrarsi di poter stare senza Sigyn. Perché come tu stessa hai detto, non c'è praticamente stato momento in cui non l'abbia pensata.
Ho molto apprezzato quest'idea di Loki che dunque si costringe ad essere ben diverso da come in realtà è, ad andare contro al proprio desiderio perché, a senso suo, costituirebbe una debolezza.
In questo senso l'orecchino che trova simile a Sigyn è un compagno costante per tutta la storia, come il pensiero di lei.
Apprezzo sempre tantissimo Sigyn, il suo essere fedele pur sapendo, a conti fatti, che Loki le spezzerà il cuore, perché come lui sapeva che non avrebbe potuto darle ciò che di certo avrebbe desiderato, lei sapeva che avrebbe desiderato qualcosa che lui non avrebbe potuto darle. E insomma, la situazione è analoga a quella in cui mi sono trovata io leggendo: sapevo come sarebbe andata a finire, ma non fa meno male!
La scena della loro ultima unione mi è piaciuta, l'ho trovata necessaria e decisiva per suggellare in modo definitivo la chiusura del loro rapporto, che li portava a cercarsi con un'urgenza causata da ragioni che per via di Loki non hanno voluto esplorare.
Ammetto che sarebbe stato davvero bello sapere Loki alla ricerca dei veri orecchini che ha dato in pegno a Sigyn, se solo il susseguirsi degli eventi lo avesse reso possibile.
Siccome ho parlato un sacco di quanto abbia trovato struggente la parte del loro ricongiungimento solo momentaneo, tra lo strazio di Loki e Sigyn stessa - l'immagine di lei che si rannicchia sul letto, chiedendogli di andarsene, è stata terribile -, parlo di un paio di altri aspetti che mi sono davvero piaciuti.
In primo luogo, il fatto che la presenza dei doni di Loki indichi il loro legame. Alla fine la loro era una situazione particolare, dove un legame non doveva nemmeno esserci. Che Loki le donasse qualcosa, anche solo per farla vedere sua, e che lei lo indossasse dunque non era necessario, perché come Sigyn stessa gli fa notare l'assenza di un vincolo non dovrebbe rendere necessario per nessuno spezzarlo insieme al cuore dell'altra persona.
Allo stesso modo mi è piaciuto davvero il modo in cui tutta la soffeenza di Sigyn ci perviene, a conti fatti, attraverso gli occhi e i pensieri di Loki: sapeva benissimo come avrebbe potuto evitarle qualcosa di simile, ma la consapevolezza di essere proprio Loki glielo ha reso impossibile.
Ti faccio i miei complimenti per questo prequel che mi è piaciuto davvero un sacco!
Alla prossima!

Recensore Master
06/06/19, ore 22:27

1° posto al contest With or Without you -Con o senza di te- indetto da Emanuela.emy79 e valutato da missredlights sul forum di EFP

Era solo un gioiello – Shilyss – 29,6/30



Grammatica e stile: 4,6/5
Penso che non te lo dirò mai abbastanza quanto il tuo stile di scrittura mi piaccia. Le parole ricercate che utilizzi, le pause che crei fra una frase e l'altra, fra un paragrafo e un altro. Non lasci niente al caso, fai sì che ogni cosa abbia il suo tempo e il suo spazio, descrivendolo a pieno e non con fugaci parole. Nemmeno ci si rende conto delle parole, delle pagine o dei capitoli che si leggono, perché la scrittura scorre talmente fluida che l'unica cosa che vuoi è sapere che cosa succederà dopo. Devo dire, però, che c'è stato un momento in cui ho fatto fatica a leggere una determinata frase, ritrovandomi a leggere quella frase più volte. Te la riporto qui sotto, in modo tale da vederla insieme. Punteggiatura e grammatica vanno benissimo, ho solo riscontrato qualche errore che ti riporto qua sotto.

ma questo Loki non poteva saperlo (il punto alla fine);

tantomeno (tantoméno se proprio vuoi metterlo al posto della grafia divisa);

Il difensore di Asgard, il protettore di Midgard che aveva giurato di proteggerla con Mjollnir da ogni pericolo, cosa avrebbe fatto quando lui l’avesse rasa al suolo per suo diletto? (di per sé questa frase grammaticalmente è giusta, perché è la solita costruzione di congiuntivo e condizionale nella stessa frase, ma un se mi avrebbe agevolato parecchio, specie perché mi hai fatto venire mille dubbi. Tipo, l'ultima parte della frase poteva anche essere scritta “se Loki avesse raso al suolo per suo diletto, cosa avrebbe fatto?” Non tolgo nulla perché grammaticalmente è giusta, ma mi hai fatto penare davvero xD);

senza di lei.Eppure (manca lo spazio fra il punto ed Eppure).

Caratterizzazione personaggi: 10/10
Non potevo darti il massimo in questo punto. La caratterizzazione di Loki è praticamente perfetta in ogni suo punto, descrizione, parola o gesto. Mi ha fatto molto piacere anche che hai spiegato in quale punto preciso si basa la storia, in modo tale da non far pensare al lettore che qualcosa fosse fuori posto. Davvero, io non ho parole per come riesci a descriverlo, perché è perfetto in ogni suo punto, con il suo cinismo e la sua voglia di potere che gli fanno accantonare qualsiasi cosa, anche la donna amata. Anche Sigyn, tramite Loki, è perfetta. La sua fedeltà, testardaggine sono i punti cardini della figura che si mostra forte anche quando dentro è un vetro infranto in mille pezzi, specie per come si lasciano. Hai reso molto bene il personaggio con gli occhi del protagonista, non tralasciando nulla, ma anzi spiegando come si è potuti finire in questa situazione, spiegandone passo dopo passo.

Introspezione: 10/10
Il livello di introspezione qui raggiunge livelli allucinanti, davvero. Il punto di vista di Loki è sempre presente, un cardine principale della storia, spiegato nei minimi particolari. Non solo vediamo un presente senza Sigyn, ma vediamo un passato con lei, dei loro incontri brevi e passionali, del loro amore consumato di nascosto perché non potevano esporsi alla luce del sole. Molto emblematica, secondo me, la scoperta del gioiello, perché rievoca in sé un passato che si è fatto finta di dimenticare, un passato fatto di gesti e parole, di sguardi e parole sussurrate a mezza voce, rievoca anche quello che sarebbe potuto succedere se non ci si fosse comportati in un determinato modo, ma agendo diversamente, facendo nascere in Loki tanti se che non avranno mai risposta, purtroppo. Davvero un lavoro curato nei minimi particolari.

Gradimento personale: 5/5
E quando mai non mi piace un tuo scritto? È sempre bello leggerli, immergersi nella storia e camminare a braccetto con i personaggi. Anche quelli secondari hanno fatto la loro parte, il modo in cui coinvolgi il lettore è davvero strabiliante. E poi, parliamoci chiaro, un Loki con i sensi di colpa ce lo meritiamo dopo che ha fatto soffrire quella poverina!

Recensore Master
06/06/19, ore 16:57

Ciao tesoro bella, eccomi <3
Adoro come tu riesca sempre a rendere Loki perfetto, un principe, equivocabilmente lui in tutte le storie di cui vai a raccontare. Ormai lo considero una tua proprietà, un personaggio di cui solo te riesci a descrivere le mille imperfezioni che lo caratterizzano, le mille sfaccettature che animano i suoi gesti, le sue parole, le sue scelte.
Perchè alla fine questo fa: sceglie lui per tutti. Qui soprattutto, sceglie per Sigyn, per se stesso, per mettere un freno e una fine a qualcosa che sta crescendo fra loro, anzi, che l'hai già fatto, e ha già riempito entrambi i loro cuori. Ho trovato molto bella tutta la descrizione della loro storia d'amore, questo loro desiderarsi, aversi, possedersi - seppur fugacemente; seppur di nascosto, come le cose preziose, come i gioielli, per l'appunto; spiega molto bene la figura di Loki, il suo non accontentarsi mai, il suo essere sempre alla ricerca disperata di qualcosa che lo esalti e innalzi al ruolo che sente di meritare, che non potrebbe essere di nessun altro, per il quale è disposto a rinnegare la sua famiglia, le sue origini... anche se queste trovano casa in un luogo gelido e inospitale come la sua vera casa, il suo vero pianeta, la sua vera discendenza. Addirittura, è disposto a radere al suolo la Terra e i suoi abitanti, ad aiutare e assecondare le idee di un pazzo, di un Folle quale Thanos, che - nonostante il suo lignaggio, la veste di re che si è cucito addosso come un guanto (pur non appartenendogli), altri non è che un servo per lui. Un burattino corroso dall'avidità, dal desiderio feroce, da qualcosa che non è mai stato, ma che bravama più di tutto.
Al contempo, spiega la figura di Sigyn, dea della fedeltà e per questo fedele a lui, al loro amore - seppur mai espresso sinceramente e all'aperto - ai loro momenti d'intimità, non solo fisica. Fedele anche a se stessa, ai suoi sogni, ai suoi desideri, che la spingono fra le braccia di Loki per un'ultima volta ma che allo stesso tempo l'allontanano per sempre, in modo inesorabile, permanente.
Il tutto è stato straziante, avvalorato da una scrittura stupenda, sempre poetica e azzeccata, dolce come una canzone e delicata come uno sfiorarsi di labbra. Sei davvero una dea... altro che Sigyn ;) <3 E ti faccio - come sempre - i miei più sinceri complimenti!
A presto
Alice

Recensore Master
02/06/19, ore 16:11

Carissima Shilyss (eh, sto facendo la recensione seria... però sei sempre Cosa ♥),
Giungo qui, finalmente, e infilo la mia verde bandiera tra le parole di questa storia che... awwwww, quanto dolore e quanto amore.

C'è una cosa di cui vorrei parlarti subito, perché mi ha veramente colpita e mi ha fatto tornare in mente una cosa. Tu parli del rapporto che Loki ha con la morte, del distacco che si crea tra lui e questo destino che è un concetto lontanissimo – per lui e per Thor. Ecco, la cosa che mi ha stupito è che quando si è parte di un mondo dove quel concetto di morte è quasi irraggiungibile, non posso fare a meno di pensare al Principe Siddharta. Era totalmente estraneo alla morte, non ne conosceva quasi l'esistenza, e quel poco che sapeva lo vedeva passivamente, finché non ha avuto modo, un giorno, di vederla con i suoi occhi e scoprire che sì, fa parte della vita anche quella, e gli ha totalmente cambiato la vita, facendolo diventare l'uomo che poi è stato. Insomma, la similitudine forse ce la vedo solo io, ma era per dirti che non è un concetto campato per aria, che la percezione della stessa cambia di persona in persona, da situazione a situazione e qui... la vista dei due amanti abbracciati, ha acceso una scintilla negli occhi di Loki che, inesorabilmente, ricorda e va indietro nel tempo.

La bellezza di questo racconto sta nel fatto che, chi ha letto le precedenti storie, non può non vederci i riferimenti, che però non ne fanno un elemento ridondante, piuttosto arricchiscono quello che già conoscevamo. Ritrovare Sigyn nei ricordi di Loki significa rivederla danzare con i bracciali ai piedi e intorno ad un fuoco e qui, ci si rende conto, che dopotutto – seppure ne eravamo già coscienti – i sentimenti dei due sono più forti di quanto persino loro possano immaginare. Questo Loki al servizio di Thanos sembra più spietato, ma andando avanti con la lettura se ne scopre un lato più morbido, che di fronte agli orecchini verdi di una donna morta vegliando sull'amato, si palesa e non ferma la mente, e ci racconta ancora di lei... e del loro rapporto-calamita... laddove il desiderio di dividersi, ne accorcia inesorabilmente le distanze.
Ed è sempre la guerra, a unirli, paradossalmente. Lui la cerca, prima di andare via e lei gli chiede di tornare. Non può fermarlo, e lui non lo farà, ma può chiedergli di fare ritorno da lei. Almeno questo Sigyn se lo concede.

Ho anche apprezzato la tua scelta, infine, di fargli rubare uno degli orecchini, e di tenerlo per sé, silenziosamente, come una reliquia fatta per ricordargli da chi deve tornare... da qualcuno che aveva dimenticato, forse dopo aver accavallato su di lei altre pensieri e ricordi, altri obiettivi e quel gioiello, quasi come un segno divino, che però è estremamente doloroso. Sì, perché averla sacrificata all'altare del potere (ho amato questa figura, sallo) significa averla seppellita sotto arroganti brame di conquista e questo, come dici infine, non è averla dimenticata, ma persa...

Insomma, in sostanza, questo racconto non è solo una storia nuova, ma il continuo di altre, che ne arricchisce di sicuro l'esperienza passata della loro lettura e ne sottolinea l'importanza nei ricordi e nel rapporto tra i due. Perciò mi chiedo, infine, l'ha persa davvero?
Quindi Co', che dirti? Niente, che l'introspezione di Loki è sempre dannatamente sentita, nelle tue storie, ma qui, essendoci solo il suo POV, è stata un'esperienza diversa; un'esperienza decisamente profonda e un mosaico di sensazioni, realistiche, palpabili, che vedono un Loki pronto al potere, ma che combatte contro i ricordi e ruba un gioiello per non dimentica.
Se questa non è poesia... ♥
Credo di dover chiudere qui o mi mandi a casa la Yakuza a farmi decapitare XDDD anche se avrei ancora così tante cose da dire, ma mi sto accollando! Perciò a presto, Cosa ♥
Da Cosetta tua,
Miry

Recensore Master
01/06/19, ore 23:06

Questa volta hai fatto un danno: mi hai dato un'idea per una storia originale (come se non ne avessi abbastanza da scrivere!) su una profanazione di tomba! ^^'
Chissà se avrò mai il tempo per scriverla... (Nel caso sarai la prima a saperlo!)
Anche questa storia ha tutte le premesse per essere interessante, con un Loki un po' Indiana Jones che porta sulle spalle più pesi del solito.
Sembra quasi che il suo sia un esilio volontario, un modo per rivalersi dei torti subiti, ma in mezzo al rancore (e forse a qualche rimpianto), riappare Sigyn, l'amore perduto, e non c'è amarezza: Loki si abbandona a un bel ricordo, forse alla nostalgia, ma per il momento non pare deciso ad andare a prendersela.
Sono curiosa di sapere cosa cambierà nel prossimo capitolo.
Mi è piaciuta molto l'immagine dei due scheletri non solo abbracciati, ma col braccio di lei proteso in un'ultima carezza. Questo dettaglio sembra congelare la vita di lei in un momento 'vitale' appunto, e quindi lascia qualcosa di sospeso: chi ha deposto le salme ha composto la posizione? O lei è morta, magari sacrificata o dopo aver ingerito del veleno (tipo Giulietta e Romeo) dopo la morte di lui?
Non lo sapremo mai, ma questo dettaglio mi ha incuriosita particolarmente. ^^'

Ti segnalo una piccolissima dimenticanza: tra le frasi "ma questo Loki non poteva saperlo Due trecce laterali," manca il punto fermo.

Alla prossima. ^^

Recensore Master
30/05/19, ore 20:35

Eccomi tesoro bello, finalmente <3
Anche qui inizio col dirti che non so proprio come fai, ogni volta, a farmi innamorare di Loki e Sigyn insieme ** ormai considero questa coppia una tua priorità, ma oltre a questo, oltre a loro, considero tuo ormai anche il mondo di Thor, Loki e tutta la mitologia norrena/asgardiana dell'MCU e oltre <3 e per questo, chapeau! 
Mi piace come il tuo Loki sia sempre diverso ma inequivocabilmente lui in ogni storia che vai a raccontare, in ogni scena, in ogni momento. Mi piace anche perchè, prima ancora di leggere le tue parole, ormai so già cosa aspettarmi da lui, quali comportamenti sono suoi e quali no, ed è veramente un punto a tuo favore, soprattutto perchè, fra i due - come forse ti avrò già detto, il mio preferito è Thor (ho un debole per i good guys biondi ahah)
Ogni volta, tuttavia, riesci a farmi appassionare ai tuoi scritti, alla figura enigmatica e profonda di Loki, alla sua sete di potere, presente anche qui, che, altero, si sente sopra a tutto e tutti; al suo desiderio di un trono che non gli spetta, un'eredità nelle mani di un altro; al suo bisogno di conquistare qualcosa, qualunque essa sia, mettendo davanti tutto e tutti. Anche Thor; persino Sigyn. Ciò nonostante, spicca anche il suo essere un principe fiero ma indulgente, a tratti, nobile nella volontà di preservare un amore passato, il ricordo di un uomo e una donna che si sono amati e che neanche la morte ha sconfitto. Il memento, forse, di qualcosa che sotto sotto desidererebbe avere, perchè Sigyn c'era e lo amava, e lui se l'è fatta sfuggire in nome di qualcosa che, a posteriori, probabilmente non ha nemmeno senso di esistere. E tutto ciò è estremamente poetico e bellissimo, perfetto in tutto e per tutto nella descrizione che fai di questo loro rapporto che ormai è solo loro, in ogni forma in cui vada a raccontarcelo. E che mi fa innamorare sempre di più ** Stupendo, infatti, l'attimo in cui Loki ritorna con la mente al passato, a quando ha fatto Sigyn sua per la prima volta vicino a quel falò dove l'aveva vista ballare <3
Che dire di più? Ormai non riesco più a fare recensioni sensate, dovresti saperlo **
Bravissima come sempre!
Alice

Recensore Master
30/05/19, ore 16:01

Carissima, eccomi finalmente <3
Commento con vero piacere questo gioiello di minilong, e posso tranquillamente anticipare che, almeno secondo la mia modesta opinione, si tratta certo di una delle tue prove più brillanti.
Nuova storia, nuovo viaggio nella mente geniale, affascinante e al contempo terribile del dio dell’Inganno. La vicenda prende il via da una scena che mi ha ricordato tanto uno dei primi episodi de “Il commissario Montalbano” (ammetto di avere una gran passione per questo personaggio, sia nella sua versione cartacea che televisiva): ne “Il cane di Terracotta”, il Commissario scopre in una grotta gli scheletri che si scopriranno appartenere ad un ragazzo e una ragazza morti giovanissimi. I due sono stati uccisi da un unico colpo di pistola, e in seguito sepolti insieme, ancora abbracciati, tanto che i loro corpi, decomponendosi, si uniscono in un’unica massa all’altezza del cuore. Davanti alla scoperta nella grotta, Loki per un attimo mi ha ricordato Salvo: quest’ultimo si imbarcherà in un’indagine che lo porterà indietro nel tempo, sulle tracce di un amore eterno che nemmeno la morte è stata in grado di spezzare (ti ricorda niente questo discorso?), il principe di Asgard invece verrà, suo malgrado – o forse no? – trascinato in una meticolosa e a tratti spietata indagine su se stesso.
Adoro il modo in cui riesci a penetrare a fondo nella sua psiche, ne conosci e sveli ogni singolo anfratto, ogni angolo più buio e nascosto. Insieme a te diventiamo partecipi della sete di potere di Loki, della perenne insoddisfazione che lo spinge a non accontentarsi mai, a volere tutto, senza freni e regole, salvo poi perderlo, inesorabilmente, perché nulla può essere abbastanza per l’appetito insaziabile e lupesco del principe che non sarà mai Re.
E l’Amore, neanche a dirlo, non fa eccezione. Loki desidera Sigyn – e non è un desiderio meramente fisico ciò che lo spinge verso di lei, ma anche una grande intesa mentale. La donna è straordinariamente intelligente, e sembra vedere attraverso di lui come se fosse una porta aperta; lo comprende come forse nessuno, nemmeno Thor, è in grado di fare, e, soprattutto, lo accetta per quello che é. Niente sindrome da crocerossina per Sigyn – grazie al cielo, aggiungerei – lei si innamora di Loki, ama tutto di lui e, permettimi la citazione: “even the part that belongs to the darkness”. E per questo lei, più ancora dello scaltro e freddo dio dell’Inganno, è cosciente che ciò che è nato fra loro non può comunque durare, e che dopo la dolcezza e il fuoco della passione arriverà inevitabilmente il dolore. Eppure entrambi non riescono a fare a meno l’uno dell’altra, nonostante il continuo rodimento interiore di Loki, la sua smania per ottenere il favore di Odino, di essere ritenuto degno di un trono che, però, è da sempre destinato ad un altro. Loki e Sigyn sono due divinità, è vero, ma quanta umanità c’è in ogni loro gesto, pensiero, sospiro; persino nell’ultimo addio sono magnifici nella loro imperfezione assolutamente, terribilmente umana. La dignità di Sigyn è adamantina, tuttavia anche lei trema e vacilla davanti alla forza di un sentimento tanto forte da spezzare le vene, un sentimento che chissà quante volte avrà desiderato – invano, naturalmente – di poter soffocare.
Loki è spietato nel modo in cui decide di troncare il loro rapporto, e anche un bel po’ vile, lasciamelo dire: il che la dice lunga su Loki e sul suo coinvolgimento con Sigyn, perché di certo il principe di Asgard tutto è fuorché un pavido, ma davanti alla dea della fedeltà, e a ciò che rappresenta per lui, persino il suo coraggio viene a mancare. Ancora una volta, le sue stesse azioni gli si rivoltano contro, ed è pur vero che Loki non rimpiange nessuna decisione presa, per quanto crudele e foriera di sofferenza, ma nemmeno si prende in giro da solo. Aver perso Sigyn è una ferita ancora aperta, che probabilmente non si rimarginerà mai; e quello che aveva con lei, neppure il potere di tutte le Gemme dell’Infinito potrà eguagliarlo.
Le tue storie sono sempre piene di immagini bellissime, e anche questa non fa eccezione: l’immagine di Sigyn coperta solo da un lenzuolo, con i lunghi capelli biondi sciolti e gli orecchini di smeraldo ai lobi ce l’ho vividamente stampata in testa, è bellissima, sensuale e piena di grazia. Una Musa per la quale un Rossetti o un Waterhouse avrebbe venduto l’anima al diavolo.
Complimenti carissima, continua sempre a rendere il mondo più bello con ciò che scrivi, non smettere mai <3
Un bacio e un abbraccio fortissimi :*

padme

Recensore Master
26/05/19, ore 19:39

Ciao carissima,
finalmente riesco a passare a recensire l’ultimo capitolo...
Ti chiedo perdono, ma tra mia mamma in ospedale e bimba malata, questi sono stati giorni intensi...
Come sempre sai stupirmi!
Il primo capitolo mi aveva proiettato in una certa direzione, un Loki piuttosto freddo, distaccato, calcolatore, a cui stanno stretti i panni del soldato di Thanos...
Adesso lo ritrovo qui con il suo solito atteggiamento fiero e senza rimpianti, né rimorsi, ma col pensiero fisso a Sigyn, che ha perso, e che sa di aver volutamente allontanato da sé per una questione più importante, o almeno così si vuol auto convincere...
Io, invece, nella sua introspezione ci vedo molta fragilità, nonostante nasconda le scelte ignobili dietro pretesti più o meno validi, era evidente che Loki amasse Sigyn e che ne fosse ricambiato, e forse è proprio questo che spaventa Loki. L’idea di un futuro a due, di un futuro in cui ci siano compromessi non dettati dalla politica, o dall’inganno, ma dall’amore e dal bisogno reciproco...
Se Sigyn non fosse stata importante per lui, allora perché chiedersi se avrebbe pianto sulla sua tomba, come la coppia di giovani innamorati a cui ha trafugato quel gioiello, che tanto gli ricorda lei?
Il modo in cui hai utilizzato l’orecchino per narrare il loro passato insieme l’ho trovato stupendo e i ricordi e le introspezioni di Loki si fondono perfettamente restituendo una certa malinconia e amarezza per come sono andate le cose... forse dovevano andare così, ma : e se?...
Complimenti mia cara per tutto...
La scena erotica in cui si consuma il loro addio l’ho trovata bellissima e molto azzeccata... non è un qualcosa di forzato, è comunque una dimostrazione d’amore seppur tra le lacrime...
A prestissimo
Ladyhawke83