Recensioni per
Death Race
di The Custodian ofthe Doors

Questa storia ha ottenuto 70 recensioni.
Positive : 70
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/09/19, ore 03:09
Cap. 6:

Hey! Ok, sarò sincera, non mi aspettavo che avresti pubblicato il capitolo così presto, ero convinta di avere più tempo per pensare alla risposta che hai dato alla mia scorsa recensione, anche se in effetti con il tuo tempismo non dovrei essere molto sorpresa, l'aggiornamento mi ha salvata dall'impazzire durante il camposcuola, fidati, è successa la qualsiasi e avere qualcosa da fare per non dare di matto mi ha aiutata. Un po' mi spiace non essere riuscita a ragionare bene sui tuoi indizi, ma alla fine è divertente anche lasciarsi sorprendere una volta tanto :') A questo punto direi di iniziare:

~ Ti avevo già parlato di quanto io adori la tua rappresentazione di Ade, no? Ho già detto in precedenza quanto io trovi reale e affascinante il tuo modo di caratterizzarlo, ma vedere anche Persefone e soprattutto come interagiscono tra di loro mi ha estasiata. Hai parlato di lei in modo davvero interessante, sarò sincera, non riesco a ricordare come veniva descritta nei libri di Rick, ma posso dire con certezza che hai fatto davvero un bel lavoro. Non ho problemi a ripeterlo ancora una volta, penso che il fatto che tu evidenzi molto il fatto che la coppia che vive negli inferi riesca comunque ad essere quella che più facilmente si è adattata alle regole stabilite dall'Olimpo, quella che si è fatta meno male a vicenda, anche, sia perfetto. È forviante come in alcuni momenti paiono quasi essere gli unici che si meriterebbero davvero un trono doroto nel palazzo degli dei.
Trovo assolutamente affascinante il fatto che, in qualche modo, abbiano tutti acconsentito a questa gara ma alla fine nessuno sia effettivamente convinto di cosa, esattamente, stessero andando a fare, come se si fossero risvegiati tutti da un incantesimo a fatti già compiuti e non potessero più tornare in dietro, anche se ovviamente non è il caso. Si sono ritrovati tutti ad acconsentire allo svolgimento della gara, nonostante molti di loro fossero perfettamente consapevoli che, sicuramente, non sarebbe finita lì. Giò è evidentemente un personaggio su cui tutti noi lettori dovremo tenere sempre un occhio puntato, perché per quanto possa sembrare un benefattore per i nostri OC a lui non deve affatto importare di loro e sarebbe inutile fingere non sia così.
Se persino Ade, uno degli dei più potenti, non riesce a decifrarlo, a comprendere le sue ragioni e ciò che sta nascondendo deve esserci dietro a lui qualcosa di più grande di quanto potremmo pensare, anche se non riesco proprio a immaginare di che cosa potrebbe trattarsi. Ma passiamo nuovamente a Persefone, mi ha colpita molto una frase che le è stata rivolta dal marito, << Non mi interessano i gemelli della Notte. Ha convinto te.>>, un'espressione danantamente reale, che forse in molti non esprimono, ma che ci siamo ritrovati tutti almeno una volta a pensare in una determinata situazione, una qualsiasi in cui ci si aspetterebbe, ad esempio, la fiducia di una persona. Non so, mi è piaciuta davvero molto, ogni tanto te ne esci con queste cosette che per te non saranno niente ma io trovo semplicemente geniali, cerca di capirmi, mi esalto con poco, davvero poco in effetti.
Da notare, infine, il particola della tessera che fa come le pare. Se ho capito bene, ogni tessera rappresenta un partecipante, ma in questo caso direi proprio che non è così, si tratta di qualcos'altro, forse Giò, forse qualcuno per conto suo, sta di fatto che ha già dimostrato di avere dei poteri che gli permettono di contrastare il labirinto e, forse, anche le altre prove che ideeranno gli dei. Pare proprio che Persefone abbia compreso di chi si tratti, a questo punto anche se non ha espresso la sua intuizione ad alta voce mi chiedo soltato se abbia ragione o meno, non è scontato alla fine.
~ Iniziamo invece la parte dedicata ai paragrafi contenenti gli OC. Si inizia con i due tranquilli della situazione, Ùranus e Lea o, più precisamente, con il punto di vista della cara fanciulla. Amo l'idea di poter vedere una figlia di Apollo utilizzare i suoi poteri, così come amo la lucina che lei è riusicta a far scaturire, ad essere sincera a me non sarebbe mai venuta in mente una cosa del genere e probabilmente l'unico vero motivo per cui non ho mai creato un OC figlio del sole è proprio il fatto che a me non sarei mai stata in grado di pensare a dei possibili poteri al di fuori di quelli curativi, perciò mi complimento (ancora una volta? Possibile) con il suo creatore/la sua creatrice.
Apprezzo anche il fatto che tu abbia evidenziato che una freccia, un'arma bianca, in confronto a un proiettile non è nulla, perché è facile che in questo fandom si dimentichi che una lama è inutile se prima qualcuno ti spara e questa storia, anche grazie agli altri partecipanti, sembra quasi voler riportare tutti con i piedi per terra. Ma torniamo a cose più importanti, la questione del fratello di Lea mi incuriosisce davvero molto, non vedo l'ora di sapere di più su questo ragazzo, o forse uomo, che le ha insegnato ciò che era necessario perché potesse proteggersi, ma forse non abbastanza perché possa lottare per gli altri. La distinzione tra uomo e donna continua ad essere presente anche ora, in un secolo in cui ci si aspetterebbe che l'umanità abbia smesso di fare errori stupidi e superficiali, perciò mostrare questo tipo di situazione, anche se dal punto di vista di una donna vissuta qualche secolo fa probabilmente, è sicuramente una cosa da elogiare, anche se considerando i caratteri delle fanciulle qui presenti questa non sarà l'ultima volta che l'argomento verrà trattato, questa è una delle mie poche certezze.
Ad ogni modo, è evidente che si trovino ancora nella faticosa e complicata fuga in cui li avevamo lasciati nello scorso capitolo, poracci, mi dispiace che debbano subito iniziare in questo modo, ma credo proprio che gli tocchera avere pazienza e cercare di non farsi ammazzare nel mentre, anche se da quello che ho visto Ùranus sta facendo un bel lavoro, fantastica la disinvoltura con cui solleva Lea per poi colpire un'altra anima, è una scena che riesco a visualizzare con molta facilità :') mi spiace per lei, spero vivamente che non sia bassina quanto lo sono io e che sia solamente lui altissimo, resta il fatto che ho esperienze nell'essere sollevata e spintonata come se nulla fosse, perciò posso compatirla, anche se dai, Ùranus lo fa per motivi molto più nobili della gente che conosco io, questo bisogna concederglielo ù.ù
Che dire, ho un debole per questo ragazzo e adoro il modo in cui abbia deciso di dover proteggere Lea, perché una ragazza può essere forte e cazzuta quanto vuole, ma se qualcuno è il doppio di te non è che puoi far molto contro la genetica, di certo avere uno come Ùranus dalla propria parte può essere considerato solamente un punto a favore. Nonostante ciò non so quanto possa essere intelligente piazzarsi lì in mezzo, probabilmente avrei avuto la stessa reazione di Lea, implorandolo di togliersi di mezzo, ma almeno tutta questa situazione ci sta dando la possibilità di vedere i suoi poteri.
Quella che ha creato è una sorta di illusione, un qualcosa di macabro, che evidentemente cambia a seconda di chi ha davanti. Sembra tirar fuori le paure del proprio avversario e dar loro vita, riuscendo a coinvolgere tutti i sensi, davvero affascinante, nonostante non credo che Ùranus sia felicissimo di questa capacità. È evidente che si tratti di una brava persona e che sia ben consapevole che i suoi poteri feriscano altri, in un primo momento deve essere stato difficile venirci a patti, ma sono convinta che ormai ci sia quasi abituato, anche se forse un lieve senso di colpa rimane sempre ben radicato in lui. Adoro queste cose, quando un personaggio con un carattere sicuramente positivo è il figlio di una divinità che, in qualche modo, porta sofferenza nel genere umano, anche se questo paragrafo non fa comprendere a pieno a cosa possano essere associate queste visione spiacevoli.
Direi proprio, a questo punto, se sia stata proprio la sua inquietudine ad avere un brutto effetto su Lea. Nei capitoli precedenti, l'agitazione e la paura provate da questo ragazzone avevano portato altre anime alla fuga, come se le sue emozioni negative portasse anche loro ad essere turbate, ad avere difficoltà a controllare le proprie emozioni senza farsi sopraffare, e sembra proprio quello che è accaduto questa volta. Ho provato una lieve stretta al cuore nell'immaginare Ùranus scusarsi, affranto, ma con la lucidità che gli urla che non possono solamente rimanere lì, hanno bisogno di uscire da quel posto che non può certamente essere definito rassicurante.
Lea, poi, sembra essere stata sopraffatta non solo dalle emozioni, ma anche dai ricordi, dei flash vaghi, poco chiari, che non ci hanno permesso di comprendere molto sulla situazione, ma che sicuramente sono legati a un'esperienza poco piacevole, forse alla morte di qualcuno, forse proprio alla sua, anche se queste frasi non sono facilmente associabili alla situazione che mi sembra tu abbia descritto nel capitolo precedente, forse. Qualsiasi cosa sia successa, però, sono felice che l'ordine, forse un po' troppo brusco ma comunque efficace, di Ùranus sia riuscito a riportarla con i piedi per terra, almeno quel che basta per darle la lucidità di mettere la sua vita, se così possiamo dire, prima del resto.
Sinceramente, questo paragrafo ha solamente aumentato in me la voglia di conoscere meglio le storie di tutti i personaggi, sembrano così diversi gli uni degli altri, forse perché vengono da tempi e paesi diversi, o forse sarebbe stato così anche se avessero vissuto tutti nello stesso contesto, resta il fatto che ormai sono convinta che ognuno di loro possa raccontare davvero molto, anche se alcune storie risulteranno più lunghe o complesse di altre.
~ Passiamo all'unico e inimitabile duo di soldati, Eliza e Nathan. La prima cosa che si può notare di loro è che, in fin dei conti, sono un'accoppiata piuttosto pratica, insomma, nonostante i loro caratteri li possano portare sicuramente a lunghe discussioni e litigi, anche per motivi futili, se si mettono d'impegno, se prendono la questione con la giusta serietà, possono sicuramente funzionare bene insieme, come lei stessa ha fatto notare. L'educazione militare è decisamente molto rigida, piena di regole che evidenziano l'importanza di non sprecare nulla, che sia tempo, spazio, aria o energia non ha davvero importanza, quello che lo ha è il fatto che ne siano entrambi consapevoli e riescono a colaborare anche e soprattutto grazie a queste limitazioni, che oramai possono essere definite solamente come auto imposte, considerando che non c'è più effettivamente nessuno che li obbliga a comportarsi come soldati, anche se nel loro caso è semplicemente una parte fin troppo radicata in loro per poter essere estirpata, per così dire.
In ogni caso, mi ha fatto piacere sapere che in qualche modo, Eliza si sia preoccupata di che fine avrebbe fatto Cade gironsolandosene da solo per il labirinto, peccato non si possa dire lo stesso per Nathan, insomma, capisco che possa non starti super simpatico, ma lui è già pronto a liberarsene del tutto. La cosa buffa, a dirla tutta, è che sembra che allo stesso tempo sottovaluti e non sottovaluti Cade, insomma, è come se sapesse che è molto più abile di quanto abbia dimostrato loro ma non sia comunque disposto a dargli poi così tanta fiducia, forse solamente perché è evidente che hanno vissuto due vite totalmente opposte, che non coincidono l'una con l'altra da nessun punto di vista.
Un po' mi spiace che la questione roscio abbia distrutto l'equilibrio "lavorativo" che avevano stabilito a forse di vagare, però questo aiuta anche a scoprire i loro differenti punti di vista, in fondo, nonostante il passato da soldati, Nathan ed Eliza hanno comunque avuto due educazioni differenti, anche se trovo strano che il periodo trascorso al Campo Mezzosangue non abbia portato lui ad una sorta di solidarietà tra semidei, che sembra invece essere presente in lei, che del campo non sapeva neache l'esistenza, se non ricordo male. Per quanto riguarda la bussola, invece, direi che evidente che questo suo affidamente a quell'oggetto invece derivi anche dalla sua permanenza tra gli altri semidei, forse anche la sua stessa arroganza è frutto di quei giorni, l'essere figlio di Ares deve averlo portato a dirigere spesso e volentieri le missioni a cui veniva mandato e questo è sicuramente il modo migliore per far montare la testa a un ragazzetto, se poi questi ruoli di potere continua a guadagnarli uno dietro l'altro è la fine, poco ma sicuro. Non è un tratto che gli può risultare utile, anzi, di solito porta solamente a cose negative, ma è fatto così, perciò Eliza mi sa proprio che ci tocca sopportare.
La descrizione del muro di edera, del suo essere vivo, è stata davvero fantastica, quasi ipnotica quanto è stata percepita da Nathan. Immaginare quella che, all'apparenza, sembra una semplicissima pianta, fastidiosa, certo, ma che non dovrebbe danneggiarti più di tanto, arrivare addirittura a divorarti, facendo del tutto sparire la carne che loro neanche dovrebbero avere e rigettare fuori le ossa... si, anche questa è una cosa decisamente macabra. Mi ha decisamente colpita il modo in cui hai descritto il tutto, hai dimostrato per l'ennesima volta una grande padronanza della scrittura, è strano, perché quello che sta succedendo in quel labirinto va contro a ogni logica anche della morte, eppure non potrei neanche contraddirla, perché sembra semplicemente un dato di fatto che quell'edera possa mangiare un mortale, non so neanche come spiegarti cosa mi stia passando ora per la testa, quindi vediamo di andare avanti che è meglio sia per me che per te, è l'ora di parlare della reazione del caro figlio di Ares qui presente, forse non proprio quello che mi aspettavo da lui, ma che lo rende molto umano.
Nathan paralizzato dalla paura, dal terrore del tradimento, direi che è una cosa comprensibile. Ha vissuto in un mondo per cui la fiducia reciproca era necessaria per la propria sopravvivenza e sono piuttosto sicura che, anche se si diverte a maledirli, lui ne riponga tanta negli dei, perciò deve essere devastante arrivare a credere che questa fiducia sia stata riposta male, quello che non pensavo sarebbe successo è, piuttosto, arrivare proprio a questa conclusione. È come se la vista di quello schifo, lasciamelo dire, avesse fatto crollare tutte le sue certezze riguardo alle divinità, come se ci fosse voluto questo per fargli capire quanto sappiano essere spietate e senza alcuno scrupolo, come se le cose non stessero più andando come immaginva e lui non sapesse più come reagire, come scrollarsi di dosso queste sensazioni e semplicemente proseguire, non so se mi spiego.
È stato molto fortunato, a dirla tutta, ad avere con se una persona come Eliza, non è un personaggio che amo particolarmente, già lo sai, ma è innegabile in fatto che abbia una grande forza d'animo, c'era proprio bisogno che qualcuno gli desse un bello schiaffo morale come questo. L'abissale differenza nel loro essere simili è ancora una volta mostrata con forza, il modo in cui lui sia quasi invidioso delle capacità di lei, del fatto che riesca ad attendere senza doversi dannare troppo a differenza sua, oppure il grande desiderio di avere una qualsiasi arma con loro, sono tutte cose incredibilmente vere, che si provano con fin troppa facilità e che amo sempre vedere all'interno delle storie. Ma forse la parte che mi è piaciuta di più è quella in cui Nathan ha iniziato a fare osservazioni sulla probabile educazione militare che deve aver avuto Eliza, sono una che si fa prendere molto dalla storia ogni qual volta che la deve studiare, ma non ho mai avuto particolare interesse per armi e uniformi, eppure mi hai fatto venire voglia di sentirli discutere sulle differenze che si sono sviluppate nei secoli, anche se credo che con tutto ciò che deve ancora accadere una cosa del genere posso solo sognarmela :')
~ Prova anche solo a immaginare quante volte io abbia letto questo paragrafo. Davvero, potrei quasi recitartelo a memoria, è diventato una parte di me, per così dire. Ok, a parte questo, sono seriamente dispiaciuta dal fatto di non essere riuscita a intuire a che cosa stessi andando a parare, nonostante tu mi abbia dato moltissimi indizi nella tua risposta, ma, in ogni caso, non credo avrei mai potuto capire che tutto questo mi sarebbe piaciuto così tanto. Ad ogni modo, a questo arriveremo più avanti, vediamo se almeno per il mio bimbo e Cade riesco a mettere giù pensieri che non siano totalmente sconnessi tra di loro.
Tanto per cominciare, è stato un ovvio sollievo leggere la frase "Il colpo non arrivò mai.", credo che l'unico motivo per cui io non abbia cacciato un urletto alla prima lettura fosse il fatto che affianco a me dormissero due mie amiche, perciò dovevo mantenere un po' di ritegno, anche solo per non svegliarle. Per non parlare dell'immagine del piccolo Jonas e sua madre, non posso far altro che dire che amo profondamente come tu ogni tanto inserisca questi brevi ricordi, che paiono non avere alcuna importanza, ma in realtà possono dire sui personaggi molto più di quanto sembri.
Comunque, i pensieri hanno ben presto iniziato ad affollarsi mentre proseguivo, nonostante una buona parte fossero battutine sarcastiche nei confronti del mio piccolo (ad esempio al "Chi mai poteva esser così altro e così forte da sollevarlo ad una tale altezza con così tanta facilità?" un bel tesoro bello, sei alto un metro e uno sputo, che diavolo ti aspettavi? non glielo toglieva nessuno), credo che la maggior parte del tempo finché non si è presentato io lo abbia passato nel tentativo di capire se l'anima che aveva salvato Jonas fosse o non fosse Cade.
So che può sembrare strano, perciò credo che sia il caso che io mi spieghi meglio, ero sicura fin dal primo istante che non fossero stati Cicno e il maori, quindi mi pareva ovvio che si trattasse del caro irlandese e ogni cosa che hai descritto di lui non faceva altro che rafforzare questa tesi, ma c'è, in effetti, una cosa che mi ha mandata totalmente fuori strada: il suo modo di parlare.
Avevo già notato in precedenza l'enorme cura che impieghi nel dare a ogni personaggio il giusto, ma specialmente personale, linguaggio, che potesse adattarsi bene perciò al carattere ma anche all'epoca di provenienza, eppure mi è parso che Cade in questo capitolo, e soprattutto in questo paragrafo, parlasse in modo piuttosto differente dalle volte precedenti. Non saprei proprio dire se è stata solamente una mia impressione dovuta a non solo quale percorso mentale o se tu abbia effettivamente attuato un volontario o involontario cambiamento nel suo modo di esprimersi, in ogni caso questo fattore mi ha destabilizzata parecchio, forse più del dovuto. Vabbè, meglio tornare alle cose importanti.
Ho adorato il fatto che Jonas gli abbia accidentalmente dato una craniata. Insomma, di solito in questo tipo di scena fila sempre tutto liscio, nessuno ha alcun tipo di problema, perciò un'incidente banale come può essere questo, per l'appunto, aggiunge quel necessario tocco di realismo ad un contesto che, comunque la vuoi vedere, di realistico ha ben poco. Nonostante io nel caso di Cade non possa sapere se è appropriata, ho apprezzato parecchio la caratterizzazione di entrambi già da questa prima parte, in cui il mio piccolo non perde del tutto il suo muro di diffidenza e l'altro cerca già di superarlo.
Vogliamo parlare poi di come si siano mossi spontaneamente, uno nascondendosi (il solito codardo), l'altro facendogli da scudo umano? Mi hai uccisa caro mio, a questo giro hai davvero fatto centro, e nel frattempo ringrazio pure tutti santi di quanto lo scorso capitolo mi abbia fatto salire il nostro caro irlandese, sennò i miei apprezzamenti sarebbero parsi dovuti solo al fatto che si relaziona con il mio Jonas in modo fantastico.
In effetti, fantastico è l'unico modo in cui potrei definire il modo in cui una situazione di pericolo, come quella che stanno vivendo quei due, possa portare anche dei completi estranei ad entrare in buona sintonia e aiutarsi l'un l'altro per uscirne, anche soltanto per garantirsi la propria sopravvivenza. Eppure pare evidente che la decisione di Cade, al contrario di come è stato per Cicno, non è legata a scopi egoistici, bensì il contrario, e questo è solamente una delle cose che mi stanno aiutando ad apprezzare questo personaggio. Nonostante la situazione di stress e il suo carattere apparentemente caotico è riuscito a trovare la lucidità mentale per riuscire a elaborare un lineare ma ugualmente efficace piano di fuga che potessero entrambi praticare senza troppe difficoltà e ciò non va affatto sottovalutato. (Ah, visto che per ora ancora non l'avevo detto: mi sembra sempre di più in figlio di Zeus.)
Tralasciando il caratteraccio del mio fanciullo, che deve farsi sempre riconoscere ovviamente, nonostante io sappia che si tratta di un ragazzetto sveglio i momenti in cui sembra cascar dalle nuvole sono sempre esilaranti, è evidente che ha ancora molto da imparare sui semidei come lui e questo sembra donargli una buona dose di ingenuità, che per come è fatto usualmente non gli apparterrebbe. Sinceramente, non vedo l'ora di vederlo scoprire più cose sul mondo semidivino, sappi che ho molte aspettative.
Continuiamo aggiungendo poi alla lista delle tante cose che ho adorato una piccola grande differenza tra di loro che hai messo in risalto tu stesso, cioè il fatto che Jonas sia abituato a vedere il contatto fisico come qualcosa di quasi intimo, mentre per Cade è solamente normale. Lo stesso modo in cui descrivi ogni sensazione che percepisce il mio piccolo tedesco quando entra in contatto con qualcun'altro, è decisamente appropriato e intrigante, credo che non mi stancherà mai. Sai qual è il fatto? Che si vede che sono due personaggi con tante differenze e quindi come ogni volta che accade, ma anche come quando due personaggi sono tanto simili, non posso che essere curiosa di sapere come si può sviluppare il tutto.
"Se solo avesse potuto si sarebbe fermato nel mezzo del corridoio per prendersi a schiaffi da solo. Un tipo che volava lo salvava da un frontale con un gigante e lui lo seguiva senza problemi per i meandri di un labirinto ideato da una mente sicuramente malvagia e superiore a loro." Ero sorpresa dal fatto che non fosse ancora stato investito dalla diffidenza, sinceramente, ma ti sei ripreso con stile, questo è solo uno dei tanti pezzi del capitolo che ho inviato alle mie amiche. In ogni caso il tipo di dialogo che hanno avuto era dannatamente perfetto, il carattere di Jonas sta emergendo in modo molto più evidente, forse anche grazie al fatto che si sta rapportando in modo decente con qualcuno, ma per fortuna mi sembra tu ti stia muovendo bene.
Che dire, ormai avrai ben chiaro che questo inaspettato svolgersi degli eventi mi ha gasata davvero un sacco e, a essere sincera, è anche per questo che sto impiegando così tanto tempo a recensire, quando sono presa troppo bene finisco sempre per non sapere neanche da dove iniziare, ho cancellato questa parte non so neanche quante volte.
~ Mi stai mettendo in difficoltà ora, grazie tante eh. Piazzarmi così, al capitolo sei, un semidio totalmente a caso, in un paragrafo criptico, è davvero una mossa sleale, non credo che mi prolungherò molto, ma cerca di capirmi. Vediamo che si può dire, innanzitutto, anche se si tratta di un personaggio che non credo rivedremo più al di fuori di questo capitolo, mi sembra decisamente ben pensato e, giusto per essere ripetitiva come sempre, molto reale. Ormai lo avrai capito, ma ho un debole per i personaggi che nonostante il contesto fantastico in cui si trovano riescono a trasudare la realtà del nostro mondo da tutti i pori, ritengo che per essere fatto bene un personaggio deve avere anche le sue paure e insicurrezze, o qualsiasi altro punto debole.
Leggere, perciò, di questo ragazzo poco più grande di me che scappa in modo frenetico per salvarsi, che vuole semplicemente recuperare la vita che gli è stata strappata troppo presto, che ha paura, piange e singhiozza, mi ha messo addosso un po' di angoscia, ma non ho comunque potuto fare a meno di sorridere compiaciuta dal bel lavoro. Sembra un semidio che ha vissuto in un'epoca recente, forse morto negli ultimi vent'anni anche se non potrei metterci la mano sul fuoco, scelta fatta a posta per farci empatizzare con lui o sono solo io che come sempre viaggio troppo con la testa?
Particolarmente toccante è stato il fatto che si sia sentito come se avesse mentito alla madre nel prometterle che si sarebbero visti per il Ringraziamento e come, alla fine, tutti i suoi desideri sul ritorno alla vita sembrino aggirarsi intorno a questa ricorrenza, dando quasi l'impressione che anche soltanto potendo festeggiarlo insieme alla sua famiglia si riterrebbe soddisfatto, un desiderio che non saprirà a meno che lui non riesca a soddisfarlo, per così dire. Può essere considerato quasi infantile un atteggiamento del genere, l'aggrapparsi con unghie e denti a una cosa così effimera, ma avere qualcosa che si vuole raggiungere aiuta sempre in questi casi e, forse, lui è stato solamente sfortunato, magari anche ingenuo, ritrovandosi da solo e senza armi con cui difendersi.
La persona che hai descritto, invece, quella in cui si imbatte, sembra la stessa che abbiamo visto in precedenza, quella che ha indicato la strada a Jane e che ha legato tra di loro Cicno e Jonas, anche se è solo un'ipotesi, invece la cosa di cui sono piuttosto convinta è che sia proprio lui la tessera del mosaico a cui aveva fatto caso Persefone nell'apertura del capitolo, colui che può andare oltre alle regole degli dei e del labirinto. Questo mi sembra il momento che segnala l'inizio dei veri e propri problemi, perciò vedremo come si svilupperanno le cose.
~ Ahhh, tutti questi passaggi da un personaggio all'altro mi stanno facendo impazzire, non ci capisco più nulla. Perciò, abbiamo ancora a che fare con i due soldati, direi pochi istanti prima rispetto a dove ci eravamo lasciati, no? I pensieri di Eliza sembrano proprio confermare le osservazioni di Nathan, anche se a primo acchito non sembrerebbe affatto così, si sta rivelendo una persona paziente, ho apprezzato molto questa piccola parte dedicata all'attesa, a tutti i momenti in cui ho dovuto stare ferma, senza poter far nulla, perché in fondo la vita può essere definita come una continua attesa tra un evento e l'altro. Mi ha fatto un po' sorcere la bocca, invece, il fatto che si sia autofrenata, impedendosi di vagare troppo con la mente, sono convinta che abbia i riflessi abbastanza pronti per rendersi conto di un cambiamento all'istante, trovo inoltre che il pensiero sia spesso la migliore ancora a cui legarsi per non impazzire nel corso dell'attesa, del resto io non sono una combattente, perciò non spetta a me criticare i suoi metodi, forse sono solo io quella strena che divnta iperconsapevole di tutto mentre pensa.
E poi, finalmente, lo spirito di osservazione che accomuna molti semidei si fa vedere, facendomi sospirare di sollievo, ma andiamo con ordine. Trovo la capacità di cogliere i dettagli più insignificanti una grande dote, di quelle che vorrei avere anche io, perciò apprezzo sempre quando un OC la dimostra e, quando le è sembrato di scorgere un corpo all'interno dell'edera, non ho potuto far altro che pensare "È Jane? Ma sì, sarà Jane, non mi illuderà per nulla. Posso stare tranquilla. Voleva ingannarci non facendola comparire nel primo giro di paragrafi." e sperare di non star sbagliando, visto che infondo mi ero appena svegliata e la lucidità era ben poca.
Non c'è che dire, poi, qui sembrano avere tutti poteri interessanti e decisamente fighi, non vedo l'ora di sapere di più su tutto quello che possono fare! Questa forza, quest'aura di potenza che sembra quasi dire mi dispiace, ma non oggi, questo è il mio momento di vincere, è tutto così affascinante che inizio ad avere serie difficoltà a non sorridere come una deficiente ogni volta che leggo uno dei capitoli da te postati, hanno un effetto micidiale su di me. Il fatto che persino l'edera non sia riuscita a ribellarsi, se così si può dire, che abbia dovuto piegarsi anche lei al potere della vittoria, è solamente una delle tante cose che vuole dimostrare quanto potenziale possano avere tutti questi semidei.
Mi ha divertita immaginare Nathan di nuovo imbambolato, anche se questa volta suppongo sia stato uno stupore del tutto differente da quello precedente, sicuramente da vedere da un punto di vista positivo, insomma, era già pronto a dover fare lui l'eroe della situazione e invece se l'è ritrovata davanti mentre sbrilluccicava, di certo è una cosa impressionante e del tutto inaspettata in un momento del genere, però secondo me potrebbe anche essere rassicurante, in qualche strano modo?
In ogni caso, sono felice del fatto che si sia spezzata completamente la tensione, nonostante fosse già stata interrotta con la precedente interruzio di paragrafo, si spera che adesso potrò starmene anche io un po' tranquilla, inoltre trovo che la piccola discussione scherzosa tra Nathan ed Eliza, solamente per decidere come sportarsi i meriti di questa sorta di salvataggio, sia stata piazzata proprio al momento giusto, perfettamente inerenti con i personaggi che abbiamo conosciuto fino ad ora, apparentemente superficiale, ma che permette comunque alla storia di andare avanti. Ma veniamo alla parte importante, ovvero la fanciulla che hanno recuperato dalle grinfie della malvagia pianta, che è per l'appunto Jane. Immagino il turbamento che si può provare nel vederla in quelle condizioni, insomma, sono due molto legati ai valori, perciò nonostante siano delle brave persone credo che sia normale, alla fine, farsi un paio di domande sull'anima che hanno tratto in salvo anche se, in ogni caso, dubito che potrebbero mai respingerla effettivamente.
C'è poi un improvviso cambio di punto di vista, non è qualcosa che mi piace particolarmente, però è stato comunque interessante sapere cos'è passato per la testa di Jane quando si è risvegliata. Partiamo dal presupposto che credo di capire abbastanza bene quello che volevi mostrare, sapere che qualcuno che non conosci ti abbia visto mentre non eri cosciente e, in questo caso, abbia anche provato ad accudirti in qualche modo, non deve essere la sensazione migliore del mondo. Ti senti fragile, in una posizione di svantaggio, e il fatto che lei sia comunque una donna, che si è ritrota con le mani di un uomo che, ribbadisco, non aveva mai visto prima, può solamente portare al panico, non importa da che epoca tu provenga, l'isinto primordiale sarà sempre quello di allontanarti.
Devo dire che hai trattato il processo del risveglio in modo fantastico, e se te lo dico io che leggo di gente che sviene ogni due per tre da anni fidati che è un gran complimento ù.ù sei stato bravo perché hai evidenziato come prima degli altri sensi sembri risvegliarsi il tatto, Jane percepisce delle cose, le sente, ma il suo cervello non è ancora pronto a metabollizarle nel modo giusto, perciò fa un po' alla volta. Realizzare, poi, che cosa è successo, quali sono gli ultimi avvenimenti che ti hanno portato fino a quel punto, in questo caso sulle spalle di un uomo, è ancora più complicato. Bisogna analizzare, pensare, cercare di rimettere ordine a ricordi sfocati, solamente nel tentativo di individuare l'ultimo ed è solo a quel punto che può effettivamente iniziare il panico, perché arrivi alla verità della situazione, ovvero che tu non avresti dovuto trovarti in quel modo, perché non ricordi di aver mai acconsentito a tutto questo. Insomma, tutto questo giro di parole per dirti che trovo tu abbia seguito un percorso totalmente logico e realistico, anche perché sembra quasi che queste anime siano addirittura più sensibili di quando avevano effettivamente un corpo in grado di cedere.
Il tutto, in ogni caso, è stato chiuso con grande maestria, la confusione che la sopraffae è semplicemente la cosa giusta al momento giusto, un distacco, per così dire, non troppo invadente.
~ Ok, torniamo su Jonas e Cade, sarà di nuovo uno stress, ugh. Ammetto che per me è davvero un sollievo vedere il mio piccolo sereno, anche perché so che non durerà molto e finirai per far impazzire sia me che lui, non ci credo neanche per scherzo che tu possa farci star tranquilli. In ogni caso, hai descritto una scena che non ho avuto alcun problema a immaginare, era semplicemente limpida, chiara, in special modo adoro le gestualità che descrivi per Cade, che rispecchiano perfettamente il carattere che ci hai fatto trapelare. Non c'è neanche bisogno che te lo dica, poi, quanto tu riesca a rendere IC il mio Jonas, il passaggio mentale che lo ha portato dal semplice fatto che gli sia stata prestata un'arma con cui difendersi ad uno dei suoi moti di orgoglio, in cui non può far altro che essere irritato dall'idea di dover costantemente accettare le proposte di aiuto altrui, è dannatamente perfetto, continua su questa strada e non ti sbaglierai :')
Come sono piuttosto convinta di aver già detto, sono davvero felice del fatto che abbia potuto finalmente incontrare qualcuno con cui sentirsi a suo agio, nonostante questo due appaia decisamente improbabile c'è un sacco di potenziale. Mi sono sentita leggermente in colpa nel momento in cui ha evitato di chiedere a Cade da dove provenisse per non ricevere la stessa domanda, ma ehi, che ci posso fare, era il suo destino quello di finire lì dentro.
Aggiungiamoci che, personalmente, non saprei proprio se definire buffo o semplicemente interessante vederli scambiarsi informazioni, ma anche questa cosa meglio spiegarla meglio che mi sembra evidente che ormai le mie recensioni sono solo un flusso di pensieri: Cade è decisamente più grande e ha vissuto molte più esperienze, è stato a diretto contatto con il mondo e tutto ciò che sa lo ha imparato per esperienza, eppure le sue conoscenze sono limitate anche dall'epoca in cui è vissuto, permettendo a Jonas di avere anche lui la sua buona dose di nozioni sconosciute all'altro. Sono piuttosto convinta che quella povera anima si sia chiesta che cosa abbia fatto di male per ritrovarsi appeso a testa in giù con quei due che discutevano sulla dimensione delle righe di una maglia o sul nome di un'arma, quando come per tutti il suo unico obiettivo doveva essere di tornare in vita. Per non parlare poi della discussione sulla mafia e su come anche da questo punto di vista Cade riesca ad essere patriottico, davvero illuminante, peccato che alla fine l'uomo abbia ceduto lamentandosi della situazione che si era creata, comunque quella di lamentarsi non mi è sembrata propriamente la scelta più intelligente che potesse fare, ma chi sono io per giudicarlo infondo?
E comunque, non credere che farò finta di niente, non mi potrai convincere del fatto che il caro irlandese qui presente volesse recuperare il fucile di Nathan solo per gongolarsi, ammettilo, aveva notato quanto ci teneva e voleva farglielo riavere ù.ù Ma ora torniamo al mio bambino, va bene? Non ci posso fare nulla, adoro il modo in cui da un secondo all'altro lo fai passare dall'essersi totalmente estraniato a osservare ogni piccolo gesto che compie Cade, l'atteggiamento, paragonandolo prima al suo e poi a quello di Cicno, insomma, questo suo altalenare da una parte all'altra anche nelle piccole cose è il modo migliore che potevi fare per evidenziare questa parte del suo carattere su cui, se non ricordo male, avevo calcato tanto all'interno della sua scheda. Devo dire che ho quasi provato vergogna io per lui quando si è ritrovato ad ammetttere di non avere effettivamente nulla, certe volte entro decisamente troppo in sintonia con quel ragazzo, forse dovrei iniziare a preoccuparmi.
Passiamo però alla parte veramente interessante, sta volta infatti tocca a Cade portare avanti un'analisi del ragazzino che ha davanti e, non posso negarlo, mi ha seriamente ridotta in brodo di giuggiole. Evitiamo i mezzi termini, questa mi è parsa a tutti gli effetti come la dichiarazione ufficiale della sua decisione di adottarlo come ennesimo fratello minore spirituale. Spero seriamente che il tuo intento fosse quello, sennò vorrebbe dire che durante la scrittura di questo paragrafo hai perso la capacità di esprimere i concetti, per poi riacquisirla successivamente, perché non vedo davvero nessun'altro modo in cui potrebbe essere interpretato tutto ciò. Ho sospirato di sollievo nel vedere quanto abbia preso bene la possibilità che Jonas potesse provenire dai Campi di Pena. Il fatto che questo lo abbia portato ancora una volta a meditare sul fatto che avrebbe potuto essere al suo posto, se solo avesse preso una decisione sbagliata in più, come basta un piccolo dettaglio per cambiare tutto, l'ho adorato.
E poi sì, Jonas è piccolino (persino io sono più grande di lui, gosh) e non dovrebbe proprio essere morto, né tantomeno provenire da quei Campi, eppure non posso far a meno di chiedermi come reagirebbero le altre anime nel sapere tutta la verità sul motivo per cui vi è finito. In ogni caso, sono grata a Cade per aver deciso di prenderlo sotto la sua ala, per favore, evita te che faccia danni, specialmente a se stesso, che sappiamo già che lo scrittore qui presente ama strapazzarmelo e non c'è da fidarsi. Non prenderla sul personale, non puoi negarlo come io non posso negare di impazzirci ogni volta.
Invece, vogliamo parlare del modo in cui il caro irlandese riesce a piazzare tutto sotto un punto di vista positivo? Personalmente, sono quel tipo di persona che in un interattiva di Hunger Games dava per spacciato il suo OC dal momento in cui è entrato in arena per poi ritrovarselo secondo, perciò puoi immaginare quanto ammiri questa dote che purtroppo proprio non mi appartiene. Insomma, credo che solo lui possa rendere il non avere amici da cercare una cosa bella perché "sei libero", mi complimento anche con te a sto giro, io probabilmente avrei finito per fargli fare un ragionamento molto più contorto e strano, così invece è tutto davvero molto naturale. Mi si è scaldato il cuore nel vederlo ancora una volta parlare di Eliza e Nathan descrivendoli come amici, nonostante non apprezzi molti lati dei loro caratteri, e, a proposito, immagino anche sia stato felice di sapere che Jonas la pensasse come lui sui soldati, almeno su questo c'è qualcuno che si trova sul suo stesso fronte :')
Che cosa posso dire, perciò, su questa piccola alleanza che ormai è stata ufficializzata? Anche se non immaginavo potesse davvero finire così, ne sono felice, trovo quello che stai andando a creare estremamente stimolante, porta con se curiosità e voglia di ragionare, e questo è tutto ciò che desidero da una storia, specialmente se interattiva. (Tra l'altro, Jonas, abituati, sei un mio OC, hai la propensione alle figuracce che ti scorre nelle vene)
~ Questo paragrafo mi pare essere incentrato solamente su Lea, cosa strana considerando che si trova comunque con Ùranus, ma alla fine non ha importanza, sono solamente felice del fatto che abbiano potuto continuare la loro fuga nonostante l'imprevisto di prima. Il loro percorso all'interno del labirinto mi pare più caotico di quello degli altri, non so, ho come l'impressione che loro non possano permettersi di fermarsi neanche per un secondo, non hanno avuto momenti di pausa, come se per loro correre il più lontano possibile da lì sia l'unica opzione contemplabile, non so se mi spiego bene.
Insomma, basta pensare a Lea e alla sua lucina, al modo in cui la insegue senza rallentare, ma anzi aumentando la velocità, nonostante probabilmente se desiderasse camminare questa continuerebbe ad assecondarne l'andatura. Certo, a loro favore, molto probabilmente questa frenesia è dovuta perlopiù al fatto che non siano stati propriamente fortunati dal punto di vista di incontri da quando sono entrati lì dentro, hanno avuto a che fare solo con anime che li volevano morti, quindi a un certo punto bisogna arrivare alla decisione che abbassare la guardia non è la cosa più raccomandabile da fare, almeno fino a che non saranno definitivamente al sicuro.
La cara figlia di Apollo non mi ha delusa, intuendo che le sensazioni che provava non erano casuali ma legate al suo stesso compagno di avventura, anche se mi sarebbe piaciuto vederla ragionarci su un po' di più. Non so, sarebbe stato bello vederla ipotizzare cosa gli avesse permesso di mettere in fuga il pellerossa, immaginare differenti scenari nella sua mente e domandarsi cosa c'entrasse, alla fine, tutto questo con le sue emozioni, come avesse potuto colpirla in quel modo, perché lei sempre così tanto calma, con i nervi saldi, fosse ormai invasa dall'inquietudine e da altre emozioni negative, perché stesse male anche se aveva ubbidito, tenendo gli occhi chiusi. C'è da dire, però che si tratta pur sempre della tua storia e probabilmente non volevi tirar troppo per le lunghe la questione in questo capitolo, forse anche per evitare di darci troppi indizi che potrebbero portarci alla verità, tu, in ogni caso, sai già su chi punto sul padre divino di questo ragazzone.
Parecchio interessante, non posso negarlo, il breve flashback riguardante il fratello di Lea e le informazioni dietro alla fiammella che ha creato anche nello scorso capitolo. È un bel modo di vedere Apollo, ad essere sincera ho sempre dato poca importanza alla sua parte legata alla luce e al sole, sono stata affascinata da altre sue caratteristiche, ma anche questo è certamente un bel punto di vista, che da il via a davvero molti spunti per un personaggio e, considerando il nome che porta, Elena, ho la sensazione che il creatore o le creatrice di questa fanciulla non abbia voluto lasciare molto al caso, spero proprio di non sbagliarmi e avere modo, più avanti, di vedere tanti altri modi con cui questo dio si possa manifestare in lei, fortunatamente la frase con cui hai concluso il paragrafo sembra darmi ragione.
~ E rieccoci qui, dopo l'ennesimo passaggio da una parte all'altra del labirinto. Che dire, Nathan sembra sempre di più uno strano miscuglio, il che non mi dispiace, la contrapposizione tra la sua cavalleria, unita alla sindrome dell'eroe, e il suo carattere scorbutico e rude tira fuori qualcosa di decisamente interessante, che gli da maggiore spessore a mio parere. Sono una persona sfacciata, motivo per cui non ho esitato neanche un secondo prima di appioppare questo tratto al mio Jonas e, sempre per questa ragione, non posso che apprezzare le brutte verità espresse da Nathan.
Ovviamente c'è sempre il limite dettato dall'educazione, ma non sono comunque stata in grado di trattenere una risata la prima volta che ho letto del paragone che ha fatto tra Jane e un sacco di patate, mi sono presa anche un colpo perché ero convinta che continuando in questo modo le mie compagne di stanza non solo si sarebbero svegliate, ma mi avrebbero uccisa per poi nascondere il cadavere approfittandosene dell'imminente cambio di città. Ok, evito di dilungarmi su dettagli inutili che è meglio, anche se credo che ormai tu abbia chiaro che sto semplicemente lasciando libera la mia mente. Sono rimasta piacevolmente colpita dal fatto che Nathan, almeno a se stesso, abbia ammesso che si è trattato di un errore suo, mi sarei aspettata lamentele e borbottii, che stia iniziando ad esserci un cambiamento di qualche tipo in lui?
È stato piacevole, in effetti, anche avere l'opportunità di vedere qualcuno effettivamente non realizzare che Eliza è una ragazza e non un ragazzo. Forse complice di questa confusione è stata anche la situazione, il fatto che per Jane probabilmente non era neanche lontanamente immaginabile la possibilità che si trattasse di una ragazza, lo stordimento dall'essersi appena ripresa da uno svenimento, l'intero atteggiamento assunto dalla stessa Eliza, forse è semplicemente il fatto che, in alcuni casi, se non sai di dover cercare determinati tratti non li noterai mai. L'ho già detto in precedenza, non sono convintissima della questione del fingersi un ragazzo, ma ammetto che ci sono delle situazioni in cui tutto ciò potrebbe reggere: in campo di battaglia, negli accampamenti improvvisati, nessuno da molta importanza all'abbigliamento della gente che li circonda, e ci sono effettivamente donne con un fisico più androgino di altre, bloccandole in una sorta di limbo da cui si può uscire solo grazie all'abbigliamento, perciò suppongo che dovrò arrendermi ai fatti, anche perché continuare a concentrarmi su questo non servirebbe a molto, no?
Tutto questo sproloquio, ad ogni modo, era nato per dirti che ho apprezzato molto la differenza nel modo in cui Jane descrive l'aspetto fisico di Eliza prima e dopo aver assunto la consapevolezza del suo genere, come, per l'appunto, le saltino all'occhio prima alcune cose di altre, caratteristiche che sembravano confermarle il fatto che fosse un maschio e ben diverse da quelle che invece, alla fine, l'hanno solamente smentita dimostrando che anche lei fosse una donna, ma alla questione donna soldato tornerò nuovamente un po' più avanti, non mi va di incasinare ancora di più le cose.
I due soldati hanno subito avuto modo di dimostrare i loro caratteri contrastanti, Eliza è stata gentile, rassicurante e disponibile, forse complice del fatto che è in grado di capire lo shock che deve aver provato Jane non vuole turbarla ulteriormente, al contrario invece Nathan non si fa affatto mitigare dal contesto in cui si trova, i freni per la sua lingua probabilmente inutilizzati da decenni. Lei, ad ogni modo, sembra essere decisa a non farsi scalfire più di tanto dall'esperienza appena vissuta, compiendo quella che può sicuramente essere definita un'ottima scelta di osservare i soggetti che ha davanti, un po' più stupido è sicuramente il fatto che trova del tutto inutili le informazioni che può apprendere dal loro modo di fare o, ad esempio, di muoversi, anche andandotene prima o poi te li ritroverai contro nella gara, tesoro, non dare niente per scontato, te ne prego.
Il suo tentativo di fuga è stato sicuramente affrettato, direi che anche in questo caso sarebbe stato meglio prendersi un po' più di tempo, ma almeno Nathan e il suo caratteraccio le hanno impedito di andarsene, sono convinta che se le avesse detto che stava sbagliando direzione in modo educato lei avrebbe continuato a camminare imperterrita e senza alcun rimorso, in questo caso invece ha dovuto permettere all'indignazione per un comportamento del genere di avere la meglio. Ovviamente non è durata molto, considerando che nessuno dei soldati qui presente sembra avere intenzione di rinunciare all'ultima parola e, a dirla tutta, probabilmente sarebbe venuta voglia anche a me di scappare sentendo due anime litigare per chi ha avuto la morte più drammatica, sopratutto considerando che stiamo comunque parlando di qualcuno che vuole effettivamente tornare in vita, quindi non dovrebbe dare poi così tanta importanza al modo in cui è morto, in ogni caso, non è una cosa molto rassicurante.
C'è da dire, però, che da questo discorso è scaturita l'informazione essenziale che ha fatto fermare ancora una volta Jane, quel femminile utilizzato con così tanta naturalezza e che lei non pensava avrebbe potuto sentire in riferimento a uno dei due. In quel momento non si ritrova solamente a notare l'aspetto fisico, ma a sentire una sorta di connessione che va oltre alla voglia di vincere su chi l'ha fatta soffrire, ma è invece legata alla loro natura di donna, al desiderio di non essere private della possibilità di prendere parte alle attività svolte dall'altro sesso, insomma, sono una ragazza e sono sempre lieta di vedere come tu riesca a rendere davvero bene alcune cose, come questa ad esempio.
il fatto che alla fine abbia scelto di farsi accompagnare almeno fino all'esterno del labirinto è, lo ammetto, un vero sollievo considerando quanto poco tempo le ci era voluto per mettersi nei guai, insomma, non bisogna per forza fare le cose da soli perché vadano bene, almeno un po' di gioco di squadra si deve saperlo fare, inoltre non le farebbe affatto male farsi dare qualche lezione decente sul pantheon greco.
Quando poi mettono tutti in chiaro la loro provenienza dagli Stati Uniti, anche se ognuno da un'epoca ben diversa, c'è una delle geniali uscite di Nathan, << Ah! Dove bruciavano le streghe?>>, ma credo che a questo giro ci abbia preso in pieno. Si è irrigidita quando lo ha sentito dire questa cosa e, infondo, si tratta di una semidea, le probabilità che sia effettivamente stata effettivamente accusata di stregoneria sono davvero alte, anche se mi sarei aspettata un tantino di sollievo nel sapere che la caccia alle streghe è stata bandita, ma evidentemente non gliene può fregare di meno di quello che succede nel mondo mortale non trovandosi più lì.
Fossi stata in Eliza e Nathan, sinceramente, io un paio di domande sul motivo per cui questa ragazza abbia preso così bene il fatto che le divinità greche siano reali e che stiano discutendo su di una bussola divina me le sarei fatte subito, ma evidentemente hanno semplicemente preso troppo alla leggera la questione. Sembra quasi destino, comunque, il fatto che abbia finito per imbattersi proprio nei figli della Vittoria e della Guerra, del resto in questo caso il destino lo detti tu, quindi immagino ti sarai divertito parecchio a far incrociare i percorsi di tutti questi personaggi.
Ma ora direi di passare alla cosa che più mi ha sconvolta... Jane ha ventiquattro anni? Seriamente? Diamine, ero stra convinto fosse decisamente più piccola, non me lo aspettavo per niente. Sarà stato il fatto che per certi versi il suo è un carattere piuttosto infantile, paragonabile a quello di un'adolescente ribelle, un'infantilità molto diversa da quella che potrebbe essere di Cade, che invece mantiene comunque qualcosa di adulto nel suo comportamento.
Concludiamo questo paragrafo, invece, con la rivelazione che attendevamo già da un po', ma a cui alla fine si poteva arrivare, a parer mio, ovvero il fatto che Jane sia una figlia di Ecate, il che in realtà la rende proprio una strega, anche se in modo differente rispetto a quello inteso negli anni da lei vissuti. Ha dimostrato di avere già un buon controllo dei suoi poteri, evidentemente le era già capitato di utilizzarli in vita, deve conoscerli almeno in minima parte, quel tanto che le bastava per comprendere come sfruttarli per uscire da quel diavolo di labirinto. Mi chiedo, a questo punto, come mai la prima cosa che ha fatto una volta esservi entrata non sia stata creare questa freccia che potesse guidarla, ma potrebbe essere che effettivamente non le sia venuto in mente, anche se è strano. Ad ogni modo, è evidente che né Nathan né Eliza si aspettavano una cosa del genere, perciò apprezzerò questo effetto sorpresa facendo finta di niente riguardo alla questione "potevi pensarci prima, Dio santo".
~ Thò, guarda un po' chi si rivede! E siamo a tre miei cari fanciulli, mi state prosciugando l'anima, seriamente, almeno questo paragrafo è più corto (io ci provo pure ad essere meno logorroica, ma mi lascio trascinare dal flusso e finisce così, #sorrynotsorry). Innanzitutto, ho notato che si tratta di un paragrafo molto meno descrittivo rispetto ai precedenti con questi due, anzi, ti sei concentrato principalmente sui dialoghi. Che dire, sono un'amante dei momenti descrittivi o psicologici, ma in certi momenti dei buoni passi dialogati sono quello di cui c'è bisogno e direi che in questo caso è stata decisamente la giusta chiave per dimostrare una sorta di equilibrio che si è creato tra loro due in questo breve tempo. È strano, sono molto diversi tra di loro e Jonas ha ben dieci anni in meno di Cade, eppure equilibrio è probabilmente la parola che, a parer mio, descrive meglio la situazione del loro rapporto in questo momento, diciamo che è come se a modo loro si bilanciassero.
In ogni caso, ottimo lavoro, questa sorta di discorso sconclusionato era incredibilmente simile a me e le mie migliori amiche che ci urliamo contro giocando a una roba di cucina sulla switch, quindi fidati che era molto realistico, anche se forse non dal punto di vista in cui avresti sperato.
Comunque, Cade che chiama il mio piccoletto uccellino mi fa morire, Dio ce lo vedo tantissimo lì a rodere internamente perché questo nomignolo sottolinea solamente il fatto che, ripetiamolo ancora una volta tutti insieme, lui in confronto agli altri è un marmocchio, magari borbottando anche delle lamentale. Ottima scelta, umilialo pure in questo modo, direi che è la cosa meno pericolosa che puoi fargli subire, anzi, non credo ci siano dubbi su questo. Bellissima la differenza tra i due, il più grande che combatte con molta disinvoltura, rendendo ovvio che non è la prima volta che si ritrova in una situazione del genere, in gran contrasto con il mio bambino che, come ha ben intuito Cade, in effetti ha avuto a che fare solamente con i suoi compagni di scuola, che dubito fortemente possano essere definiti come dei grandi e degni avversari.
Nonostante l'adulto sia il roscetto è decisamente quello che riesce a divertirsi più facilmente, almeno vive tranquillamente questi combattimenti, sai che schifo sarebbe stato vederli solo in modo negativo? Invivibile, senza alcun dubbio. Provo un po' pena per Jonas, che si ritrova a dover essere paziente almeno una volta nella vita, ma suppongo possa fargli solo che bene imparare quest'arte a molti sconosciuta, soprattutto considerando quante sono le volte in cui è lui quello da sopportare.
Fortunatamente, a quanto pare, a questo punto sono davvero sul punto di uscire dal labirinto, anzi, a dirla tutta, ora mi chiedo quanto tempo siano stati lì dentro, anche se credo non più di qualce ora, o almeno lo spero per loro, quel posto deve essere decisamente soffocante, soprattutto se consideriamo il fatto che ci sono dei cavolo di muri di edera che si spostano per non farli uscire.
~ Alla prima lettura questa questione delle tessere mi aveva un po' confusa. Non so neanche dirti il motivo, in realtà, insomma, la questione è molto più semplice di altre, eppure ho dovuto leggere il primo passaggio un paio di volte prima di comprende cosa stesse succedendo, sinceramente mi sono anche sentita leggermente stupida considerando che hai soltanto ripreso l'inizio del capitolo, che devo farci, evidentemente ero molto più stanca di quanto pensassi quel giorno. Ma, a parte questo: ohibò, è qui presente il mio caro Apollo, ammetto di avere un debole per lui fin dall'infanzia, forse perché un gemello, o forse perché è un arciere, fatto sta che sono davvero curiosa di rivederlo in futuro, maggiormente approfondito. È ovvio che la figlia a cui si riferiscono sia Lea, perciò è deducibile che l'altra divinità sia il padre di Úranus, anche se sembra proprio tu voglia trascinarti il suo nome fin dentro la tomba, ugh. L'altro figlio di Apollo a cui si fa riferimento dovrebbe essere, invece, Cicno, avevi già accennato al suo odio nei confronti del padre in precedenza e, beh, sembra proprio essere sparito nel nulla, quindi le caratteristiche coincidono.
Ma torniamo ai semidei di cui abbiamo notizie, che è meglio. Ok, proviamo ad andare per ordine. Sono davvero felice del fatto che Cade e Jonas siano effettivamente riusciti a uscire con tranquillità, questa volta seguire l'impulso è stato decisamente a mio favore, anche se dubito lo sarà ancora altre volte. Non mi aspettavo, però, che li riunissi effettivamente in questo capitolo, soprattutto considerando che questo comporta il fatto che cinque su sette degli OC rimasti ora si trovano tutti insieme, e non è sicuramente una cifra insignificante in questo caso. Il modo in cui Cade stia sballottando Jonas è dannatamente simile a me con il mio gatto e, ancora una volta, non so quanto il paragone possa essere positivo, ma mi vengono spontanei, quindi suppongo ci sia una sorta di verità in loro. Nathan che ha visto la speranza di un suo contemporaneo per poi scoprire di essere comunque più piccolo è stato micidiale, non ti preoccupare soldato, anche se in modo differente io posso capirti.
Sinceramente, il fatto che Eliza abbia fatto presente il fatto che siamo solo alla seconda prova in questo momento è stato illuminante, insomma, sta già andando tutto a rotoli e siamo ancora all'inizio, almeno tra gli OC, in un modo o nell'altro, si è creata una sorta di armonia, basta pensare a Cade, Nathan ed Eliza che sembrano conoscersi da secoli nonostante si siano conosciuti comunque da poco, perciò non mi lamento, sta andando meglio di quanto potrebbe in fin dei conti, sparizioni a parte ovviamente. Hai fatto bene a fargli sapere che sono tutti semidei, insomma, certe cose alla fine non sono del tutto scontante, perciò è un bene che abbiano subito messo in chiaro le cose, in modo da evitare fraitendimenti e una buona dose di figure del cavolo che possono fare.
Ma, ancora una volta, passiamo al momento clue del paragrafo: ormai è innegabile, Cade è stato ferito e questo dimostra soltanto che, anche se si trovano negli inferi, è esattamente come quando erano in vita, una novita per loro, questo è poco ma sicuro, ma sembra che per adesso lui sia l'unico ad averlo realizzato, perciò chissà se si rivelerà un vantaggio o finirà per condividere con gli altri la sua scoperta.
~ Per ques'ultimo paragrafo sarò più veloce, è davvero molto corto, perciò non c'è un contenuto poi così ampio da commentare. Comunque, guarda un po' chi si rivede, ciao tipo! Quindi, Michael (nome che adoro, nonostante la sua banalità) è stato salvato dal nostro losco figuro, che ancora una volta va contro a qualsiasi regola manipolando la situazione, in modo anche piuttosto evidente e, per quanto adesso deve sembrargli una sorta di miracolo, sono convinta che si arriverà a un momento in cui finirà per desiderare che questo non sia mai avvenuto, anche se forse è solamente il mio pessimismo che si fa sentire. Non saprei dire se questo va contro o meno alla famosa moira greca, insomma, forse è previsto che tutto venga incasinato in questo modo e gli dei non reagiscono nonostante non siano pienamente convinti perché è così che le cose devono andare, anche se tutto dice il contrario.
Del resto però, ora lui gli deve un favore e questo, solitamente, non promette bene, anzi, se ci sono in mezzo i favori va sempre tutto a rotoli, soprattutto considerando che un momento del genere si trova appositamente a fine capitolo, mannaggia a te e alle tue tecniche di suspence, non posso più neanche fidarmi, ugh! Che dire, ci sai davvero fare con queste cose, mi hai fatto affezionare a un ragazzo che è stato presente per solo due brevi paragrafi per poi lasciarmi con la convinzione che finirà male, qui il genio del male sei tu, non scherziamo eh. Questo finale mi ha lasciata un po' con l'ansia, ma ormai è sempre così, il problema è che sono sicura che se vedremo di nuovo Michael sarà tra parecchio tempo, quel che basta per farci dimenticare della sua esistenza, forse.

Ok, lo ammetto, forse un paio di paragrafi avrei potuto recensirli meglio e ho concluso questa roba davvero troppo in ritardo (cioè sei riuscito seriamente a riaggiornare nel frattempo, sarai la mia morte), ma, a mia discolpa, sono successe davvero un sacco di cose in questi mesi e ho dovuto districarmi tra un gran numero di impegni e imprevisti, perciò non avevo proprio la testa per portare avanti una recensione per bene, per non parlare del fatto che ogni volta che tentavo mi ritrovavo a chiedermi da cosa diavolo iniziare, del resto non mi andava neanche di lasciarti con un paio di righe scritte al volo. Questa storia mi sta appassionando sempre di più, ormai mi hai conquistata in modo irreparabile.
Credo di non dover più neanche commentare dal punto di vista stilistico, non posso fare a meno di apprezzare i tuoi capitoli anche poiché scritti proprio come piace a me, direi che va tutto per il meglio, almeno dal mio punto di vista :')
Adesso direi che è il momento di salutarsi, soprattutto considerando che ore sono, vado subito a leggere il prossimo capitolo così questa mattina posso iniziare anche la recensione, sperando di non impazzire nel mentre, a presto~
Baci
;*
Zoey
PS. La testa mi sta uccidendo, la mia palpebra sinistra si sta gonfiando e non ho la forza di rileggere tutto ciò ora, abbi ancora tanta altra pazienza con me, tvb :')

(Recensione modificata il 11/09/2019 - 03:16 am)

Nuovo recensore
22/05/19, ore 21:30
Cap. 6:

Hey!
Sono rimasta molto sorpresa dall'uscita del capitolo, pensavo di dover aspettare più tempo che ovviamente è legittimo.
Ho apprezzato quel senso di protezione che ha inizialmente Ùranus nei confronti di Lea e per la prima volta vediamo anche uno dei poteri di Ùranus, a dir poco spaventoso se è capace di agire sulla mente in quel modo (magari un potere che si può attivare solo se l'avversario sta guardando?). Ho una mezza idea su chi potrebbe il suo genitore divino, se non Dioniso allora qualche altra divinità minore, se non addirittura un dio di cui nemmeno so l'esistenza. Farò le mie ricerche.
Anche il nuovo potere di Lea mi ha affascinato, qualcosa di diverso dalla solita capacità da arciere, medico ecc che posseggono i figli di Apollo, chissà che non possa essere utilizzato per altri funzioni (come riflette lei stessa, per gli animi delle persone).
Adoro il tipo di relazione che si sta creando tra Eliza e Nathan! Inizialmente ero un po' dubbiosa su come avrebbero interagito, dal momento che sono entrambi due teste di calde (e infatti queste due loro personalità non potevano che non scontrarsi), ma hai saputo rendere la loro intesa piacevole e divertente, soprattutto quando si provocano a vicenda, o quando Nathan se ne esce con quelle sue solite battute fuori luogo, facendo saltare i nervi ad Eliza, che tuttavia non sembra dispiaciuta dalla sua compagnia, anzi. Certo è qualcosa che si deve ancora consolidare maggiormente, così come il rapporto tra Ùranus e Lea.
In questo capitolo apprezzo di più la caratterizzazione di Jonas, che prima non avevo ben inquadrato, e soprattutto il suo rapporto con Cade. Jonas ha sicuramente trovato in quest'ultimo qualcuno che non lo tratta finalmente da moccioso, ma come un compagno del suo stesso livello, un amico sicuramente (adorabile poi quando si imbarazza o riprende i comportamenti infantili di Cade). Ci resta ancora da scoprire il suo genitore divino. E a proposito di Cade, sono curiosa soprattutto del suo passato e cosa abbia compiuto per meritarsi di essere tra i Beati, dato che lui fin da subito ammette di non aver fatto sempre la decisione giusta in vita.
Ho inquadrato meglio anche Jane in questo capitolo: anche se non è uno dei miei personaggi preferiti, ha sicuramente ancora molto da dimostrare e sono curiosa di vedere come si evolverà e si rapporterà con ciascuno degli altri concorrenti.
Colpo di scena finale poi, i morti possono subire ferite! Mi viene da pensare che potrebbero addirittura sparire nel nulla nel peggiore dei casi, d'altronde cosa c'è di peggio della morte se non quello?
Mi spiace non aver visto Cicno in scena, spero non sia scomparso in seguito alla votazione, ci sono ancora molte cose da scoprire su di lui, tra cui il suo legame particolare con Jonas e maggior dettagli sul suo passato.
L'ho già forse ripetuto in altre recensioni, ma devo dire che la caratterizzazione di Eliza è resa molto bene in quest'ultimi capitoli, anche quando dà dimostrazione della sua forza divina. Si spera anche che tutti possano riavere indietro le loro armi, in quanto hanno uno specifico valore affettivo per ognuno di loro.
Anche se il capitolo è parecchio lungo e articolato, non è mai caduto nella monotonia (come spesso può accadere soprattutto nelle parti descrittive). In qualche punto del testo i periodi essendo molto lunghi tendono a far perdere il filo del discorso, ma in generale hai calibrato abbastanza bene descrizioni, battaglie, pensieri e dialoghi dei personaggi.
Detto questo, alla prossima!

Recensore Veterano
18/05/19, ore 10:55
Cap. 6:

Ci sono degli errori di battitura, ma considerata la lunghezza del capitolo trovo che sia anche normale. Struttura interessante, hai capito bene come usare i poteri di Lea e lei ed Uranus sono un dinamico duo da non sottovalutare, anche se non capisco ancora chi possa essere il padre di Uranus. Abbastanza soddisfatta della prima, parziale spiegazione si Gio, e prevedo tempi duri per Cade.
Bel capitolo, complimenti.

Recensore Master
16/05/19, ore 22:40
Cap. 6:

Un capitolo molto interessante, lunghezza giusta a mio parere e con molta carne al fuoco, però necessaria per capire di più: abbiamo la conferma di certe parentele e sono quasi sicura che Uranus sia figlio di Dionisio. Quasi. Le partership Cade-Jonas ed Eliza-Nathan sono la mia parte preferita, specie perchè Eliza e Nathan continuano a punzecchiarsi come fratelli e trovo la cosa molto adorabile. Nathan ha bisogno di donne forti dalla sua parte, anche se, temo, Jane gli darà parecchi grattacapi.
Ottimo capitolo e ottimo lavoro. Alla prossima.

Recensore Junior
16/05/19, ore 15:25
Cap. 6:

Come sempre,lo adoro alla follia e la lunghezza non mi dispiace affatto dato che rimanda il momento in cui il capitolo finisce e mi costringe ad aspettare il prossimo. Partiamo con il mio piccolo delinquente irlandese. Mi ha stupito il suo incontro con Jonas,esilarante dalla prima battuta. In particolare ho amato come si è rapportato al più giovane; e all'uscita del labirinto quando si rincontrano con gli altri: sono morto dal ridere. Uranus è stato sorprendente: non mi sarei mai aspettato che un ragazzo del genere,apparentemente dolce e tranquillo,potesse fare sfoggio di poteri talmente inquietanti; sono curioso di approfondirlo e scoprire il suo genitore divino. La scomparsa di Cicno e del colosso mi ha lasciato un po'spiazzato; sono scomparsi del tutto per la votazione o se siano solo usciti di scena temporaneamente? Il modo poi in cui Eliza e Nathan si stanno relazionando mi piace da impazzire. E alla fine c'è una grande rivelazione: i morti possono essere feriti e quindi possono anche morire probabilmente. In conclusione: ho adorato alla follia questo capitolo e non vedo l'ora di leggere il prossimo. Alla prossima!!!