Recensioni per
Giorni di pioggia
di MissAdler

Questa storia ha ottenuto 32 recensioni.
Positive : 32
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/12/19, ore 18:51

Eccomi di nuovo da te, come promesso!
Anch’io effettivamente tendo a prediligere l’angst, ma questa, ragazza mia, è una dose illegale, e iniettata direttamente in vena, per giunta T.T Ma poi, cosa ti viene in mente di cominciare un capitolo con The rain of Castamere? Non c’è niente al mondo che presagisca più disgrazie di quella canzone, santo cielo!
Beh, se c’è una cosa che Ben dovrebbe aver imparato, vestendo i panni del Dottor Strange, è che al tempo prima o poi si deve rendere conto di tutto, di ogni passo, di ogni singola scelta. Ben ha fatto le sue, per opportunismo ma anche per paura, e ora si trova ad aver a che fare con le conseguenze delle sue azioni. Dev’essere terribile autoconvincersi di essere felici accanto ad una persona, vestirsi con lo splendore di una quotidianità apparentemente perfetta, per poi riconoscere in realtà di avere davanti a sé, ogni giorno, poco più di un’estranea, qualcuno che sì, vorresti amare con tutta l’anima – perché agli occhi del mondo questa sarebbe la cosa giusta da fare – ma che il tuo cuore non riconosce, e per un motivo semplicissimo: appartiene ad un altro. Ah, credi che non abbia riconosciuto la citazione a Jane Eyre, è come se avessi un laccio in qualche parte del mio petto,
vicino al cuore, annodato stretto e in modo indistricabile
a un laccio eguale situato nella parte corrispondente
della vostra piccola persona
? Ho amato moltissimo questo passaggio, anche perché sottolinea pienamente la consapevolezza di Ben di essere innamorato perso di Martin; a volte, in situazioni simili, si tende a soffocare i sentimenti, a non dar loro una voce, per non essere poi costretti ad affrontarli. Ben invece non si nasconde – non davanti a se stesso, almeno – riconosce il suo amore per Martin ma è convinto sia ormai troppo tardi, che l’uomo non potrebbe mai perdonarlo per quello che ha fatto, per il dolore che gli ha inflitto. In fondo, però, che Martin non l’abbia dimenticato risulta palese dalle interviste, dalle frecciatine che si scambiano a vicenda… ma la Gemma del Tempo è solo un’invenzione, una pietra colorata senza alcun potere, e Ben non può tornare indietro, disfare quello che ha fatto, liberarsi dalla prigione che si è costruito addosso. Sophie, ancor prima di lui, se n’è accorta ma entrambi sembrano non avere le forze per tirarsi fuori da questa situazione di stallo. Ma da quel che ho capito, in questa storia Martin è il più volitivo fra i due, e allora ecco che alla fine di un capitolo in cui ogni singola goccia di pioggia è una stilettata dolorosa in pieno petto arriva una gioia (finalmente!), due messaggini, sarcastici, sferzanti, ma potentissimi, in grado di far tornare a battere un cuore che sembrava fosse sul punto di spegnersi. Ah, adesso devo sapere assolutamente che succede!
Questa storia mi sta piacendo sempre di più, hai una capacità introspettiva chirurgica, analitica, e una capacità di trasporla in parole che io ti invidio tantissimo, sappilo.
Complimenti mia cara, ci leggiamo prestissimo allora 😉
Un bacione :*

padme

Recensore Veterano
06/09/19, ore 11:27

E si inizia il mattino in gran stile. Direi che mi hai rallegrato la giornata siccome non mi so sentita bene eho fatto un sogno di cacca, ma bando alle ciance! Inizio con il dire che non so se essere felice o triste, povero Ben, ma anche bel finale ;)
Andiamo nel dettaglio come sempre:

-1
Dio! All'improvviso ti eri reso conto di aver esagerato con quelle domande inopportune, con quella curiosità velata eppure palese, come se conoscere qualche insignificante aneddoto sull'interprete dell'ironico e sarcastico Everett Ross riuscisse in qualche modo a fartelo sentire meno distante ed irraggiungibile. Come se il tuo pensiero di lui, tramutato in parole, potesse divenire magicamente tangibile.
~E mio caro Benedict, diventa stalker cone tutte fangirl. Internet non giudica ;)
---
-2
La voce sottile di Sophie ti riporta al presente, mentre le sue dita ti sfiorano il bavero della giacca bianca, ritraendosi di scatto, come se il tuo eccentrico abito total white fosse bollente, per tornare a toccare la tua preziosa spilla con cautela, armeggiando per qualche secondo con la chiusura, mentre i suoi occhi evitano i tuoi con un'abilità ormai consolidata.
~Ci vuole coraggio a non guardare Ben negli occhi per quanto so belli, posso odiare Sophie più di quanto già non lo facessi prima?
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-3
E l'avresti voluto anche tu, con tutta l'anima, ma sai che non è mai stata una tua scelta, che quel filo rosso, annodato sotto la tua costola sinistra, che si dipana per le strade di Londra fino a Soho, fino a stringersi sul cuore di un uomo che non ti ha mai perdonato, che probabilmente ti odia, non può essere reciso, da niente e nessuno.
~Non so a cosa ti riferisci con il filo, ma conosco una leggenda giapponese che parla di fili rossilegati al mignolo e anche questa ha un significato romantico
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-4
Il taffetà rosa pastello ti sfiora le ginocchia un attimo prima che lei alzi lo sguardo sul tuo viso, lasciandoti scorgere rimasugli di rimpianto, affetto e rassegnazione nelle linee sottili che le increspano la pelle chiara attorno agli occhi.
~Si, che la posso odiare. ASSOLUTAMENTE SI.
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-5
 Come se potessi tranquillamente fare una confessione del genere al primo giornalista di gossip che ti trovi davanti.
~Certo, almeno avremmo qualcosa su cui sfollare allegramente u.u
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-6
Quel castello.
Quel gigantesco, pacchiano, fatiscente castello di menzogne che hai eretto per celare la tua vera natura, quei saloni ampi e desolati, quegli angoli scuri e quell'aria pesante, tossica ed irrespirabile che sa di marcio.
~Avrei voluto dire "Te la sei cercata", ma mi sembra troppo brutto ahahah questa frase è la mia preferita del secondo **
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-7
Come se non ti sentissi già abbastanza a disagio a condividere il letto con lei, a vederla struccata e in pigiama appena sveglia, ad essere presente mentre mangia, dorme, respira, come se già non pensassi di violare la sua intimità in ogni momento della giornata.
~Sta frase è così straziante che non saprei neanche io che dire, ma volevo aggiungerla comunque:
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-8
Non riesci a muoverti ma senti che le tue labbra si stanno allargando in un sorriso involontario, automatico, inevitabile.
~E SORRIDO ANCHE IO DA ORECCHIO AD ORECCHIO CHE JOKER LEVATE **

Ok concludo qui, non vedo l'ora di leggere il terzo! Tieni conto che non leggo mai quindi questa mi ha preso proprio male *-*

Recensore Master
16/06/19, ore 18:49

Ciao carissima 😍
Visto che mi mancava il secondo capitolo, ne ho approfittato per mettermi in pari. Vedere Ben in queste condizioni è strano e fa male, è brutto vederlo prigioniero di un matrimonio che alla fine fa male sia a lui che a Sophie, verso cui prova un senso di colpa, visto che lei c'è, è presente a sostenerlo anche lui crolla, dopo essersi lasciato andare troppo all'alcol. Ovviamente ho amato i vari riferimenti ai film, in particolare a Black Panther e Endgame (di cui è andato anche alla premiere, sigh) e quando pensa che sarebbe bello avere una delle gemme e poter tornare indietro nel tempo... Niente, Io piango.
Sposandosi con Sophie, ha sperato che potesse dimenticarsi di Martin, vorrebbe davvero che così fosse, ma non è, pertanto non c'è molto da fare. Sono stata molto felice di vedere che alla fine è proprio Martin a scrivergli, visto che dici che comparirà presto, non vedo l'ora che si incontrino perché secondo me ne hanno bisogno entrambi. Complimenti, è stato un capitolo molto profondo e pieno di belle e commoventi introspezioni ❤️
A presto,

Nao

Recensore Junior
24/05/19, ore 19:21

Con un ritardo imperdonabile, mi rincuora solo l’aver fatto in tempo, prima di un prossimo capitolo.
Tutto riprende esattamente dove l’avevamo lasciato, il telefono squilla e chi è? Chadwick. Avevo fatto mille ipotesi ma questa mi mancava. Eppure è una scelta che si incastra nell’insieme alla perfezione, dando la libertà di ritirare in mezzo ancora una volta Martin.
Giuro di essermi seriamente chiesta il motivo dell’assenza del personaggio di Ross nella battaglia finale di Endgame. Ora, non mi va di andare fuori tema, ma c’era per dire anche Natalie Portman nel film, quando se la erano dimenticati anche nella stessa saga di Thor, per cui ci sono rimasta male quando ho realizzato che, come hai scritto qui, Strange e Ross non si sono incontrati. Qui ci viene proposto un motivo valido al mio interrogativo, ovvero Martin non vuole incappare in alcun modo in Ben. Mentre invece Cumberbatch sembra cercare ogni modo per sentire l’altro vicino, cercando di carpire informazioni su di lui da Chadwick e ammettendo che il film che ha preferito della Marvel è quello in cui recita. Questa sofferenza di Ben trasparisce ad ogni parola.
Ricompare la figura di Sophie. Tu l’hai umanizzata e le hai dato spessore. Non è solo un “arpia antipatica”, usurpatrice del posto che sarebbe spettato a Martin. Prima di tutto è chiaro, fin dal capitolo scorso, che lei non ha nessuna colpa per l’infelicità che affligge Ben. Lui si è scelto da solo questa vita e come è descritto qui, si è costruito tutt’attorno una prigione, mattone dopo mattone. Ora non sa come uscirne e affoga il dispiacere nell’alcol.
Di nuovo a farla da padrone è questo senso di inadeguatezza di Ben che quasi vorrebbe scomparire per non dar fastidio alla moglie, prima in auto quando il vestito di lei ingombra tutto l’abitacolo e poi quando lo stesso abito la donna se lo sfila e si copre il petto come fosse imbarazzata.
Tutto questo è di una tristezza e di un’angoscia indicibile. Devo dire, in questo caso auspico un lieto fine per entrambi i coniugi. Perché come dicevo sopra non è lei la cattiva, ma piuttosto sono tutti e due vittima e carnefice di loro stessi.
La pioggia è ancora, come avevi promesso, un elemento fondamentale. Ad inizio capitolo il cielo sembra piangere con il protagonista, e alla fine invece in un certo senso gli dà sollievo. Anche se avrei qualche perplessità a riguardo, sembra più come se si stesse punendo.
Tutta questa sofferenza, la quale attraverso il tuo modo di scrivere stavo accumulando come un peso sul cuore, è stata spazzata via in un nano-secondo dai messaggi di Martin “Con quel vestito stavi di merda.” e “Lo sai, vero?” che mi hanno fatta scoppiare a ridere! E con me ha sorriso anche Ben, finalmente! E parlando del suo cuore lo descrivi come un muscolo stropicciato e rinsecchito che palpita goffamente. Sublime. Non ho altre parole per descrivere la tua bravura.
Chissà quale sarà la prossima mossa di Ben. Prenderà coraggio e con Sophie finalmente metterà fine a questa inutile e deleteria pantomima?!
A presto,
K.

Recensore Master
22/05/19, ore 23:18

Ciao MissAdler! ^^
Anche se stasera non piove, contrariamente a quanto è successo nelle ultime settimane, ho sentito la pioggia e la malinconia in questo capitolo scorrere su di me. Ma quanto angst c'è, qui?
Ho apprezzato il modo in cui hai ipotizzato un post Met Gala davvero malinconico e tragico. Anche se Martin non è fisicamente presente, tranne che per quegli ultimi due messaggi taglienti, domina l’intera scena e i pensieri di Benedict. Trovo che sia un uomo molto piantato, anche a causa di certe esperienze giovanili da lui fatte e vederlo così svuotato dal dolore e dalla menzogna fa davvero impressione. Mi piace, della tua ricostruzione, che tu abbia scelto di dedicare un margine ampissimo a Sophie. Lei è parte in causa in questo dolore, ma non lo subisce in maniera passiva.

È intrappolata, come Ben, in quello che, nonostante le aspettative e una precisa volontà di far funzionare le cose si è trasformato nel più classico dei matrimoni di facciata. Il fatto che lei provi disagio nel farsi vedere seminuda e che lui, di rimando, si senta di troppo al pensiero di violare la sua intimità mattutina sono il segno di quanto la coppia sia fatta da due estranei. Eppure Sophie capisce Ben e Ben non vuol far soffrire inutilmente Sophie, anzi: credo che buona parte del suo dolore non sia solamente legato a ciò che hai raccontato lo scorso capitolo su Freeman, ma anche nell’aver fatto soffrire lei.
Ben è come se fosse – anzi è – il perno doloroso attorno cui ruotano altre vite spezzate dall’indecisione e dalla menzogna creata per non prendersi la responsabilità di un sentimento che è nato e basta e non può essere soffocato. La scena della pioggia potrebbe persino essere intesa in duplice modo: da un lato, il recupero e la pace con se stesso, dato che ricorda a Benedict il periodo dell’infanzia, dall’altro una pulizia (la pioggia che lava via, in questo caso, la menzogna).

Non so se queste interpretazioni siano o meno corrette, ma trovo che tu sia davvero brava ad analizzare la mente umana e a riportarla per iscritto e tutto questo angst è espresso così bene! Vedevo nitidamente le immagini di Cumberbatch, della festa, l’abito, la spilla! ** Bravissima anche per aver replicato così fedelmente ogni dettaglio e aver fatto un collegamento con Endgame: ne sono rimasta incantata!
Un caro saluto e tanti, tanti complimenti (e già che ci siamo, buonanotte ^^)
Shilyss

Recensore Master
22/05/19, ore 23:09

Allora, parliamoci chiaro.
Da quando è finito GoT alterno l'ascolto di Light of the Seven a The Rain of Castamere... e se tu mi piazzi lì il testo, io mi sciolgo come un panetto di burro in padella. Lo sai? Sì, lo sai u.u e ora andiamo avanti (scusa i deliri XD)
E, invece di Martin, è Black Panther quello al telefono... e mi piazzi EndGame così... e due! Mo piango di nuovo ç__ç Ricordando poi quanto mi era partita la ship tra Ross e Strange, ma dettagli ç////ç e hai piazzato la NON presenza di Martin nei successivi film, per una ragione che, vista in questo modo, fa ancora più male non averlo visto...
E Ben fantastica sulla stessa cosa, sulle stesse possibilità che avrebbero potuto esserci, nell'ironico incontro tra Watson e Sherlock in un altro universo. Fa sorridere ma fa anche male, pensare che, come successe con Lo Hobbit, avrebbero potuto avere l'ennesimo dialogo intelligente, frizzante, che non ti scolla dal video e invece non è andata così.
E Ben che partecipa a quella Premiere, sotto i riflettori, con Sophie che quasi gli calza a pennello come un accessorio... ma sono belli. Belli ma non ballano. Li unisce altro nella vita, e lo sanno. Un matrimonio ormai spento, fatto solo di forza data dai figli e dall'abitudine.
La bellezza di questo capitolo sta nella disperazione, nella voglia di evadere, di dimenticare che, dopotutto, ogni singola cosa che accade nella vita di Ben, gli ricorda Martin... una figura che è protagonista assente di tutto il capitolo, fino alla fine... quando si palesa, con un messaggio ironico, ma pungente – e ancora qui c'è un IC che fa quasi paura. La distanza tra i due messaggi poi, l'ho trovata adorabile. Come se Martin stesso volesse da lui una risposta, dopo che Ben non lo ha fatto prima. 20 minuti di attesa, che hanno generato quel "Lo sai, vero?" e un sorriso sulle labbra di Ben...
Il cuore di Ben, in questa bellissima immagine, si increspa come il suo sorriso e fa male, ma almeno sembra non sia più arido come credeva...
Che meraviglia, davvero. Leggerti è sempre una meraviglia. Riesci a cogliere tutto, a trovare i dettagli giusti, a cogliere le sfumature giuste dei due attori... e, leggendo nelle note, vedo che Martino Uomolibero comparirà nel prossimo quindi... ci sarò *___* come potrei non esserci?
Spero aggiornerai presto, dunque e davvero, come sempre tocchi corde del cuore e le fai vibrare. Sei magica.
A presto,
Miri ♥

Recensore Master
19/05/19, ore 19:18

Rieccomi qui cara^^
Sai quanto mi costi aspettare gli aggiornamenti vero?
Mi piace moltissimo come concateni fatti realmente accaduti con parti introspettive usando la pioggia come collante. La pioggia tanto amata da Ben e che quasi ce la vedo questa pioggia con gli occhi blu e i capelli argenti.
Ammetto che non sono per nulla un'amante di Sophie, ma la tua non mi dispiace affatto. Forse questa è la ff in cui in assoluto il suo personaggio è più curato e interessante.
Bravissima come sempre.
Baciux, Béa

Recensore Master
19/05/19, ore 18:33

Ciao, cara smeraldona da inifnite sterline! *^* Come? non sono mai seria? ma daaaaiiii!!! cerco di sdrammatizzare un pochino, perché un capitolo che si apre con The rain of Chastamere - perfetto! pioveva fino a due ore fa - già ti comunica quel leggero sconforto...
Comunque sento il bisogno di partire dalla fine, parlando di questo bel capitolo. I messaggi di Marty. Ok. Sono veri, allora non solo io ho trovato quel vestito brutto! cioè, non era "sbagliato" ma sembrava prestato, non lo so. Lei per la verità era bella. Adesso sai che c'è? mi hai trasmesso l'ansia che sia anoressico, giuro! Se è tutto tuo potere di scrittrice meglio, sia chiaro. Vuol dire che vai sia al cervello che al cuore dei lettori, e ti invidio molto, sappilo, donna ù_ù
Se invece fosse vero: qualcuno lo salvi, per favore. Giuro che così mi fa impressione
Anche in questo caso ho ammirato il tuo tatto e la tua saggezza nel descrivere il rapporto di questa coppia. Lei non è una specie di killer che vuole farlo morire d'inedia, magari ci sta marciando per la sua carriera da produttrice musicale (è il suo lavoro, sì?)però lui l'ha usata per un matrimonio di copertura. Ai figli vorranno bene, dai. C'è stato qualcosa che ha avuto senso, che ha momentaneamente arginato dei problemi, sia per il pubblico che interiori. "Metto le cose al giusto posto".
Peccato, Ben, come sa la nostra MissAdler, che queste cose le cacci dalla porta e rientrano dalla finestra, e anche più arrabbiate di prima.
La scena del vomito dopo l'ubricatura da disperazione è molto autobiografica per me, ahahaah! niente sembra dare miglior conforto momentaneo del "coraggio liquido". E poi la paghi
Però vedere la sua eleganza grazia e bellezza ridotte ad una persona sporca di vomito è davvero un dolore
non pensavo di appassionarmi tanto a questa storia. MA c'è un lieto fine, sì?
percè certi colpi al cuore sono troppo per me, che sono una creatura fragile...
aggiorna presto e anche l'altra raccolta. E dacci #unpodiamore, mi raccomando, baby
kisses are coming,
Setsy

Recensore Master
19/05/19, ore 15:07

Ciao darling, dio è da parecchio tempo che non visito questa sessione, e nemmeno quella di Sherlock in realtà. Ti confesso che mi mancano, immensamento: mi sono sentita tradita quando ho letto che loro non si pensavano più. Te lo giuro, perchè per me Sherlock (e di conseguenza loro due), sono stati una parte importante per la mia vita. Questa storia mi ha colpito fin da subito: adoro come scrivi e l'idea di vedere un Martin e un Ben spezzati per un qualcosa di reale (alias un bacio), è straziante. Voglio vedere cosa la tua mente partorirà adesso, con questo messaggio di Martin che ha lasciato stupito Ben.
Un bacio, cara, spero di leggerti presto.