Ciao, Adho.
Ma che bellezza! Ormai credo di essere diventata un po' ripetitiva, nelle mie recensioni, ma non posso fare altro che continuare a dirlo: che bellezza!
Questo capitolo mi è piaciuto a dir poco da impazzire. Perché hai finalmente sciolto un nodo forse fondamentale, andando a toccare un argomento molto difficile e che mi incuriosiva tanto. Avevo apprezzato tantissimo la caratterizzazione del Barone Sanguinario, perché, in generale, è sempre bello vedere l'essere umano dietro il cattivo nero che più nero non si può. Ma, al tempo stesso, nonostante mi fidassi ciecamente di te, avevo un po' timore che questo rischiasse un pochino di far passare in secondo piano il delitto, la mostruosità, la grande crudeltà. Immaginavo dovessi avere in mente qualcosa, e sono stata davvero felice di vedere che, in questa storia, un mostro c'è per davvero, ma non è Albrecht. Sapere che il suo amore è sempre stato sincero, e non è mai stato sporcato dalla violenza è un grande sollievo, perché ormai mi ero affezionata al suo personaggio, ma sono anche contenta che la gravità dell'uccisione di Helena rimanga.
I mostri come Cadmus, che non sanno rassegnarsi ad un rifiuto, purtroppo esistono, e credo che in questo caso la sua crudeltà sfiori vette del tutto nuove: riportare in vita Helena solo per costringere il suo innamorato a ucciderla di nuovo è qualcosa che davvero mi mette i brividi, e getta un'ombra ancor più tragica su questa storia.
Peraltro, adoro come tu abbia ricamato una storia perfettamente credibile utilizzando elementi del tutto canon: la Pietra della Resurrezione è in effetti un oggetto troppo potente e misterioso per non avere legate a sé altre vicende simili, e ogni tassello sembra proprio andare al suo posto. Fantastico!
Helena continua ad essere un personaggio bellissimo: piena di fragilità e passioni umane, è impossibile non provare compassione per lei. Sono molto contenta che, a distanza di secoli, finalmente lei e Albrecht abbiano la possibilità di trovare un po' di serenità.
E ora sono ovviamente molto curiosa di vedere che altro hai in mente: c'è pur sempre una donzella da salvare... e chissà che la temporanea corporeità di Cedric non permetta finalmente a Cho di prendere commiato davvero da lui per poter riprendere in mano la sua vita e andare avanti.
Menzione d'onore, come sempre, al mio baldo Capitano, che addirittura mette a rischio il suo prezioso visino da modello... lo adoro. Lui, i fratelli Canon e Mirtilla sono adorabili, e stemperano sempre la tensione nel momento e nel modo giusto.
Ti abbraccio forte, e spero davvero di leggere presto il prossimo capitolo: questa storia si sta rivelando un vero gioiellino! |