Recensioni per
L’ultima passeggera della Ourang Medan
di yonoi

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/05/20, ore 20:43

Ciao Yonoi! Sono qui per rilasciare la terza recensione premio per il contest tattoo studio.
Che meraviglia questa storia, davvero. Avevo il secondo capitoli giorni fa, perdonami ancora infinitamente per il ritardo nel commentarlo!
Io resto sempre sbalordita dalla varietà degli elementi che proponi nei tuoi scritti: c'è sovrannaturale, tanta tanta fantasia, ma sono presenti elementi storici e per di più hai trattato anche il folklore giapponese. Cioè, questa storia mi ha veramente conquistato in tutto e per tutto, ho adorato ogni sua singola sfumatura. Sei sempre molto coinvolgente, adoro il tuo modo di trascinare il lettore nella storia, di farlo davvero respirare tramite le tue parole. Adoro il tuo lessico, più ti leggo e ti 'conosco', più apprezzo il tuo stile e in generale la scelta dei termini. Ti mantieni sempre molto alto, ma senza mai risultare ostico, e questa davvero è una caratteristica che mi fa sospirare dalla meraviglia proprio. Adoro poi l'atmosfera sovrannaturale, delicata ma intensa che ti caratterizza. Proponi sempre trame e personaggi che entrano nei cuori del lettore, c'è sempre quella nota dolceamara che non può che toccarti e commuoverti. Benedetta credo di averla adorata, una delle protagoniste che ho apprezzato maggiormente, e soprattutto la passeggera dell'Ourang Medan mi ha veramente colpito, in maniera positivissima. Mi sono immaginata il suo sguardo fra il furente e l'angosciato, quando compare per la prima volta a Benedetta, e poi il suo modo gentile di chinare il capo quando Benedetta l'aiuta a trovare la strada con le lanterne. Cioè, tu hai un talento veramente fantastico nello scrivere immagini potenti e vivide, ma il finale.... Cavolo, ti sei superato! L'ho trovato di una poesia, e di una intensità che veramente mi è arrivato dritto nel cuore, cioè io veramente l'ho visto. Hai una capacità sbalorditiva, sia per le idee sia per il tuo modo di riportarle su carta, sei veramente fantastico. Poi, ho apprezzato moltissimo anche tutti i vari personaggi secondari, ma una menzione speciale va fatta allo Spettro. Di lui mi sono innamorata, ma in generale tu hai veramente un talento nel tratteggiare e proporre personalità veramente interessanti e mai scontate, tutte estremamente diverse tra di loro ma ugualmente affascinanti. Cioè davvero io bho vorrei leggere un romanzo scritto da te, prima o poi! Sei veramente bravissimo, e mi dispiace anche essere così ripetitiva, ma io ogni volta che leggo una tua storia mi sento veramente fortunata! Ne esco arricchita, e soprattutto ne esco sconvolta, sei sempre in grado di arrivarmi al cuore e questa non è affatto una caratteristica scontata. Cioè hai davvero del talento da vendere, e non smetterò mai di ringraziare questo sito per avermi permesso di leggere tutte le tue storie, che considero sul serio meravigliose!
Spero di non essere stata banale in questa recensione, io comunque ti ringrazio per l'ennesima storia meravigliosa, che va dritta nelle preferite ovviamente.
Ti mando un abbraccio, a presto!

Recensore Master
09/04/20, ore 09:21

Ho trovato questa storia davvero bella!
Mi è piaciuto tantissimo l'equilibrio tra dramma e commedia. I personaggi sono tutti descritti benissimo e l'ambientazione nella riviera romagnola perfetta.
E poi ci sono delle descrizioni davvero poetiche della campagna e del mare.
Sei veramente brava, complimenti! ♥️
Benedetta, Mortacci, il maestro Canello e Spettro li vedrei bene in un film!
Mi piacerebbe molto leggere altre storie con questi protagonisti a cui mi sono già affezionata!

Recensore Master
02/04/20, ore 15:45

Beh, che dire, un finale malinconico, ma molto suggestivo. L'infruttuosa ricerca di informazioni sul dipinto ha portato Benedetta a trovare una soluzione forse fantasiosa, ma pur sempre valida e a suo modo romantica. Come a voler aiutare un'amica, o forse una collega di solitudine.
Grazie per avermi consigliato questo racconto, una vicenda originale, come sempre raccontata con la tua consueta maestria.
Ma ti prego, la raccolta di poesie sulla morte anche no...
Alla prox!
Ssjd

Recensore Master
18/09/19, ore 13:01

Ciao yonoi! Devo dire che la seconda e ultima parte di questa OS mi ha lasciato una lieve sensazione di malinconia ma anche si sollievo. Temevo che sarebbe finita male per la Valentini e il Mortacci, invece sono stata sollevata nel leggere che c'è stato un lieto fine. Soprattutto per la donna triste affacciata alla balaustra: finalmente la sua anima ha potuto trovare la pace.
Devi sapere che io adoro la cultura giapponese, quindi non ho avuto nessuna difficoltà a leggere di spiriti e lanterne, so perfettamente di cosa si stava parlando. Purtroppo i giapponesi, popolo saggio e mai banale, si è macchiato di crimini orribili, in particolare nei confronti dei "cugini" cinesi...
Anche questa, come tutte le altre che ho letto scritte da te, si è rivelata un racconto splendido, scritto benissimo e molto, molto interessante.
I complimenti per te oramai si sprecano, ma sei una certezza! Questo è sicuro ;)
Alla prossima allora,
Nina

Recensore Junior
09/09/19, ore 16:45

Recensione premio per il concorso: "Scegli il tuo mandala e ti dirò chi sei..."


Ho scelto questa storia principalmente per il titolo, la descrizione iniziale l'avevo leggiucchiata appena. 
Devo dire che non sono rimasta per niente delusa. Il tutto è così ben incastrato in se stesso da risultare una storia finita e appagante. Il titolo dell'opera, i titoletti dei capitoli, le brevi descrizioni, i rimandi, i dialoghi, la conclusione, i personaggi, tutti mi risulta perfettamente intrecciato e pertinente. Sembra che ogni elemento sia il filamento di una spessa corda da navi che legati fra di loro formano una cima perfetta. 
Sembra, azzarderei, uno dei racconti di "Piccoli Brividi", per come è strutturato, per la curiosità che emana e per quell'alone di mistero oscuro che aleggia da inizio a fine. 
Inizia come inizierebbe un film "dark", con scene ben delineate e atmosfere ben trasmesse. 
Il racconto si apre subito con quel qualcosa che ti fa capire che ci sarà un bel mistero da risolvere e ciò ovviamente invoglia il lettore a continuare e a sapere come finisce. Il tutto poi scorre veloce, nonostante le parole dialettali che non ti fanno per niente storcere il naso (sarà perchè per sedici anni della mia vita ho passato le mie estati sulla riviera romagnola dai miei nonni, dove i miei genitori mi parcheggiavano per ben tre mesi e tornavo poi a Milano con un accento diverso, quindi non avevo bisogno di fermare la lettura per vedere cosa volesse dire ogni vocabolo).
La cortezza della storia non la penalizza, sono convinta che anche brevi racconti, se scritti bene, possono gareggiare contro opere chilometriche. Questa storia in particolare mi è davvero piaciuta, per il lessico, per l'odore di mare che sembra si senti a leggere il tutto. 
Per i personaggi stessi che appaiono tutti come dei mini-mondi che vorticano l'uno attorno all'altro.
Abbiamo Spettro, con l'anima dannata da poeta incompreso, quello che crede al sovrannaturale e al quale puoi chiedere consigli nel caso tu debba combattere un fantasma.
Abbiamo Mortacci che è sempre pronto a rifilare qualche fregatura a qualche Yankee ed è altrettanto sempre pronto quando si tratta di aver bisogno di aiuto. Un anima sfortunata, decisamente.
Abbiamo il Maestro Canello, il saggio marinaio che di strorie di pirati ne conosce a bizzeffe e dipinge i gabbiani perchè forse la vita sulla terra ferma è molto meno pericolosa di quella in mare.
Persino Kereny è un personaggio presente e vivido per tutta la storia, persino Sumatra è diventata un personaggio fondamentale, non è più solo un isola in questa storia, viene citata talmente tante volte che è una persona in carne ed ossa.
Ho apprezzato tantissimo anche la frase di SOS dove c'è la citazione: "tutti morti, io tra breve".
C'è un che di fatalistico sarcasmo nel messaggio che mi è piaciuto un sacco, non so perchè. Sono quelli semplici parole che combinate insieme rimangono nell'immaginario del lettore per sempre. 
Giuro che questa frase la ricorderò per tutta la vita.

Complimenti vivissimi per la storia, davvero.
 

Recensore Master
27/07/19, ore 22:58

Ciao^^
sai cosa mi ha ricordato questa storia? Gli horror di Pupi Avati. Io ne ho visti due, ambientati esattamente dove tu hai ambientato il tuo, in una riviera pacifica e un po' pecoreccia, e con entrambi mi sono con rispetto parlando cagato addosso.
Il connubio di ambienti familiari e rassicuranti come quelli della basa ferrarese e orrori innominabili come lo spirito vendicativo ha il potere si toglierti la sicurezza che ti comunicano i primi e di farti capire che anche nella situazione più tranquilla e conosciuta le cose possono di colpo sfuggire verso direzioni inaspettate.
Bellssima la carrellata di personaggi, anche quelli un po' alla Pupi Avati: Moratcci, lo Spettro, il maestro Canello e gli altri.
Una storia davvero inquietante e suggestiva, scritta con uno stile come sempre ineccepibile!

Recensore Master
03/06/19, ore 20:18

Ma come, è già finita? Vabbè, pazienza. E' stata breve, ma molto intensa.

Sebbene questa sia una storia di fantasmi, prevale fortemente l'elemento umano. Ognuno dei personaggi ha qualcosa da dire. Il Mortacci, con le sue Opere Eterne (che vedrei meglio come impresa di pompe funebri, visto il nome) e il suo semplice desiderio di sbarcare il lunario. Il maestro Canello, ultimo testimone della disgrazia della Ourang Medan. Lo Spettro (uno in carne e ossa, invero), che con le sue canzoni sepolcrali non riesce a farsi apprezzare dal pubblico (che stolti!). E la dolce Benedetta, che con la sua curiosità è riuscita a dare ad una povera anima in pena il meritato riposo (lei è forse il personaggio che ho apprezzato di più. Molto simpatica, e sembra anche il mio tipo di ragazza). Tutti questi personaggi fanno da contorno a una vicenda spettrale che, fortunatamente, si conclude con una nota felice. Come ho scritto prima, una storia breve ma intensa.

Alla prossima, yonoi!

Recensore Master
03/06/19, ore 19:07

Ave Y., planiamo dalla S. V. a volo di rondine, il capitolo si apre con i neri rottami della povera barca “Gabbianella”, che instano sulle varie testate giornalistiche, le cause dell’incendio paiono sol una avaria. Non vi è chi non veda, per noi lettori, come la coincidenza sia un mero quid pro quo.. Benedetta restituisce il quadro, cerca riscontri e informazioni, è in modalità caccia.. I messaggi e gli echi si rimandano tra loro.. Mortacci non vuole il quadro, il maestro Canello e i suoi misteri, pian piano la storia prende corpo e misura, il mistero e il soprannaturale la fanno da padroni.. nuovi affondamenti e arcani.. apparizioni muliebri e quanto altro. L’università della “Dotta”, magnifica esposizione.. al pari della scena nella “Balera” (Funky Gallo??). Lo “Spettro” compare LOL.. Ed assistiamo alla danza delle lampade di riso sul mare.. A un sorriso ed ad un addio. I grilli riprendono il loro canto, indifferenti al mistero. Nulla, la storia è stata sempre viva, interessante, chapeau, portandoci per esempio, a conoscere e sviscerare un argomento che, detto tra noi, ignoravo, e sono stata lieta di approfondire, la banalità nei tuoi scritti non entra mai .. A la prochaine JQ
Ps finita la recensione e parlato con collega/avvocato delle Tue zone!