Recensioni per
Rimasugli di pensieri
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 1079 recensioni.
Positive : 1076
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Veterano
11/11/20, ore 11:38

Ciò che scriviamo e che denominiamo "sfogo" è parte di noi. Certamente. Ma sarebbe ridicolo pensare che un solo scritto possa definire un'intera persona, un'intera storia, un'intera anima.
Da quel che leggo non hai avuto una dimora molto accogliente, e me ne dispiaccio. Io, al contrario, ho avuto un rapporto splendido con mio padre, ma è morto quando ero una bambina.
Clicco sulle poesie sulle quali i movimenti casuali della mano sul mouse del pc manda la freccia.
Oggi sto capitando su queste. Forse c'è un motivo, e forse no.
Un abbraccio.

Recensore Master
12/08/20, ore 09:02

Questa poesia mi ha racchiuso in una morsa, mi ha fatto venire i brividi. Mi sono immaginata quel bambino nascondersi sotto il letto, impaurito che cerca riparo in un luogo sicuro.
Puoi stare tranquillo che non ti giudico male, in maniera diversa ho avuto a che fare con un genitore dinosauro del genere. Sono d'accordo che vivere momenti simili ti rimangono impressi.
Da quel che ho letto nelle note, ho capito che sotto la fragilità, il tuo animo è forte e non devi dubitarne!
Ti saluto con grande abbraccio!

Recensore Master
09/07/19, ore 11:48

Ale, questa è una poesia BELLISSIMA! Mi ci sono rivista molto, lo devo ammettere, e tu sai che io e te abbiamo vissuto una storia molto simile.
Quando parli di "nessun gesto d'affetto", di "averlo deluso perché non sono come lui voleva", di "lui che voleva strapparmi il sorriso"... mi sembra di averli scritti io questi versi.
E mi viene il magone, cavolo. Perché penso a quanti momenti fantastici avrei potuto vivere con mio padre, noi che avevamo in comune tante cose, la musica in primis. E invece eravamo come sconosciuti, se ci trovavamo nella stessa stanza non ci rivolgevamo la parola.
Ho adorato i versi in cui usi i segni zodiacali come metafora, li ho trovati geniali!
E sai cosa ho amato? Quando nelle NdA hai scritto che ora la tua vita te la puoi scrivere da solo. Esatto, tu hai il POTERE di farlo! E come io non mi sono lasciata strappare il sorriso dal mio dinosauro, tu non fartelo strappare dal tuo! :3
Complimenti, questi versi mi hanno davvero toccato, hai fatto un ottimo lavoro!!! <3

Recensore Master
06/07/19, ore 17:03

Non capisco come ti si potrebbe giudicare, anche se hai espresso questo timore nelle note finali. Hai tutto il mio rispetto perché in realtà il tuo è stato un atto di estremo coraggio nel pubblicare questi versi così intimi e soprattutto dolorosi. Per la tua vicenda personale non desidero scrivere molto, ma solo per rispetto: non credo che esistano parole che ti possano efficacemente raggiungere a meno che queste non siano bisbigliate all'orecchio nel mezzo di un abbraccio. Perciò, anche se non ci conosciamo, vorrei ugualmente offrirti, nella verità del mio cuore, un abbraccio spirituale che prego ti raggiunga in qualche modo.

Recensore Master
27/06/19, ore 16:31

Buongiorno, carissimo!
Allora, che dire? Ne abbiamo già parlato, e ora che hai postato la poesia in linea pubblica parliamone apertamente. Penso che sia una poesia bellissima perché hai riversato una parte di te molto fragile, questo album, raccolta, come preferisci, sembra effettivamente un percorso, e in terapia il percorso dei pazienti spesso arriva al punto di riconoscere che, nella maggior parte dei casi, l'infelicità o almeno le insicurezze da adulti derivano da una mancata felicità in ambito infantile e soprattutto famigliare. Il fatto che tu sia riuscito a pubblicare la poesia e non censurarti fa onore del tuo coraggio e della tua crescita ed è meraviglioso, del resto si sa che la scrittura è una delle forme più intime e belle di terapia.
Tutto normale, quello che hai scritto: in psicologia è altrettanto noto che padre felice, madre felice, uguale figlio felice; la nostra felicità specie nella fase dello sviluppo deriva dalla felicità dei genitori, se è mancata non è strano che in età adulta ci siano traumi e insoddisfazione.
Insomma, questa poesia è un capolavoro di psicologia e io l'ho apprezzata da morire perché come dicevo ti sei denudato in queste righe in nome dell'arte, della poesia, di qualcosa che comunque possa emozionare le persone.
Io ti posso solo consigliare di continuare a raccontare la tua storia, continuare a dare amore e possibilità agli altri perché persone buone o in situazioni difficili esistono, e pensa che non hai colpe per il difficile rapporto con tuo padre. In fondo, in un certo senso anche lui non ha colpa, anche lui avrà sicuramente avuto una sua storia difficile alle spalle, qualcosa che ha passato che gli ha fatto male, quindi se riesci cerca di vederlo come una vittima e te stesso come un eroe <3
Un bacio,
Karen.

Recensore Junior
26/06/19, ore 23:33

Salve alessandroago_94,
ho letto la tua poesia: bellissima, non ci sono parole e mi si è stretto il cuore nell'apprendere che questa è la tua storia, il tuo reale rapporto con tuo padre. Quanto sarebbe bello se lui potesse leggerla... Ci hai pensato?
Ti sono vicina,
Nadine

Recensore Master
21/06/19, ore 18:53

Qui devo per forza avvicinarmi in punta di piedi. Sì, perché il tema è delicatissimo. Certamente vivere un'infanzia come hai vissuto tu (almeno da ciò che ho compreso leggendo) ti provoca un blocco esistenziale notevole. I genitori dovrebbero essere coloro i quali aiutano a crescre i figli incoraggiandoli, insegnando loro che la vita non è facilissima, ma che è necessario rimboccarsi le maniche e tirar fuori le unghie, trasmettere loro valori genuini, passare del tempo mostrando loro che è bello anche far due risate per cose apparentemente minuscole. Mi sa che non è stato il tuo caso.... L'incompatibilità ha varie radici: voleva una figlia femmina ma è nato un maschietto? Viceversa? Aveva fatto progetti diversi da quelli reali? Pensava di riversare sul figlio ciò che non aveva potuto fare di persona?
Le ipotesi sono tante, le risposte altrettante. Non posso certo darle io, dato che non so cosa ci sia dietro al vostro rapporto, però la figura paterna è spesso il punto di riferimento in gran parte delle famiglie, specie dal figlio maschio e un rapporto burrascono può certamente andare ad influire sul futuro, sul modo di relazionarti con un tuo eventuale figlio futuro, come può essere un punto di riferimento per dare un calcio al passato, un modo per dire: ehi, io non sarò come lui. Ascolterò chi mi sta accanto, chi crede in me e chi mi considera una persona degna e rispettabile come tutti gli altri. E mi sembra di aver colto questa cosa sul finale. Esternare tale situazione attraverso la poesia sicuramente ti aiuta a sfogare il tuo malessere e credo sia un bene, altrimenti tenedo tutto dentro rischi di esplodere. E non deve assolutamente accadere.
Tanto di cappello per come hai affrontato questo delicatissimo argomento.

A presto!!

: )

Recensore Master
21/06/19, ore 16:35

Carissimo, io sono contenta che tu non l'abbia cestinata ma abbia voluto condividere una parte della tua storia, e dei tuoi sentimenti, con noi lettori. Non ho parole per esprimere ciò che mi hai lasciato dentro, leggendo la tua lettera. Spero solo che ciò che hai vissuto con lui possa essere superato e che tu possa essere libero di vivere la vita che vuoi. E noi che ti leggiamo, siamo con te :-)
Bacioni e alla prossima!

Nuovo recensore
21/06/19, ore 08:06

Mio caro Alessandro,non sono nato ieri purtroppo nel dirti che sospettavo un simile travaglio.Tuo padre avra' grossi problemi un giorno e non trovera' Pirandello ad aiutarlo.Come vivi allora e che lavoro fai?Mai fasciarsi la testa prima di averla rotta.Ma a casa tua tutti la pensano come tuo padre?Un saluto affettuoso.
Pasta 21/6/2019

Recensore Master
21/06/19, ore 06:58

Buondì!
Non è semplice rendere pubblica una parte così intima di sé e che ha segnato particolarmente. Quindi, complimenti anche solo per ciò.
Il genitore dovrebbe essere un'ancora, un punto di riferimento, un porto sicuro.
Tavolta questo non accade e il rapporto diventa complicato e incompatibile.
Non deve essere stato facile per te rapportarti a tuo padre e mi dispiace.
Parole bellissime, che mostrano il dolore innocente in modo limpido.

A presto!

-Bigin