Cara Atlas,
sono forse scema? La risposta corretta è: *tuttiincoro* SI'!
Perché io, lo ammetto, mi sono barbaramente dimenticata di dover passare da queste parti. Quindi mi dolgo e mi fustigo e rimedio senza indugio!
Dunque, già dal titolo ho iniziato a sorridere per ovvi motivi, premettendo che mi aspettavo che, con l'arrivo di questo capitolo invernale, entrasse in gioco anche quella beneamata padella :')
Cominciare con una Morgan imbronciata, riflesso al contempo del padre per l'espressione, e della madre per i motivi che l'hanno causata, è un ottimo motivo per ridurmi a un agglomerato di arcobaleni urlante. E dopo questa bellissima immagine possiamo proseguire.
Tony che sembra più terrorizzato all'idea di passare una giornata nella neve, piuttosto che a fare a botte con gli alieni, è esilarante :') Così come il pensiero di Morgan che gioca con la padella di Cap... e anche la premura di Tony mi ha un po' sciolta, perché nonostante i dissapori ha pensato bene di non umiliare a quel modo un oggetto creato da suo padre e imbracciato da quello che un tempo era un amico.
Ma bando all'angst, perché il finale mi ha fatta sorridere ancor di più con Tony che si lascia prendere un po' troppo la mano coi suoi progetti, quasi più di Morgan, e me lo immagino benissimo a mettere in pratica tutto ciò che passa loro per la testa, non fosse per il sacrosanto buonsenso di Pepper <3
Al pupazzo di neve battezzato "Happy" sono morta, sallo, e vorrei tanto aver visto la faccia del suddetto nel sapere che viene accomunato a un ammasso di neve, anche se con tutto l'amore del mondo :')
Insomma, grazie per questo siparietto invernale (direi molto necessario visto le temperature folli) e grazie per questi momenti padre-figlia che, come sempre, non deludono mai e mi fanno un po' male al cuore... almeno finché non mi ricordo che tutto ciò che scrivi è canon <3
Un bacione, e alla prossima,
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