Recensioni per
Quare iam te cur amplius excrucies?
di Cress Morlet

Questa storia ha ottenuto 54 recensioni.
Positive : 54
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
12/12/19, ore 20:23
Cap. 2:

Ho i brividi. Hai una scrittura corposa davvero fantastica. Complimenti!

Recensore Master
02/12/19, ore 08:33

Domanda (a me stessa): come mai non avevo ancora mai letto questa storia? Adoro Sansa e Sandor, sono una delle mie coppie preferite in assoluto di GOT, ed è stato un vero piacere leggere il primo capitolo di questa mini-long. Hai espresso veramente bene il punto di vista di Sandor, i suoi pensieri e i suoi sentimenti, e ho apprezzato molto vedere la sua prospettiva rispetto alla scena in cui rivela che Sansa è diventata una donna. Scrivi poi davvero bene: mi piace molto lo stile scorrevole ed efficace, il lessico perfettamente adatto e, soprattutto, le metafore che hai inserito (specialmente la magica triade che ricompare spesso come riferimento a Sansa: vino - mile - neve). Questa frase esprime perfettamente il momento che vai poi a descrivere del bacio: "Folle lui e folle lei. O forse solo lui, o forse solo lei." È di grande impatto e mi è piaciuta tanto. Anche l'ultima frase di questo capitolo è un tocco di classe. Sono contenta di aver iniziato questa storia e ora sono curiosa di leggere il capitolo seguente. Alla prossima:)

Recensore Veterano
14/09/19, ore 22:43
Cap. 2:

Ciao, eccomi per il nostro scambio libero del giardino.
Non vedevo l’ora di finire di leggere questa mini long e posso solo rinnovarti i miei complimenti per il magnifico lavoro di introspezione fatto sul Mastino.
Il suo tormento, il suo struggimento per un amore che neppure lui stesso riesce a comprendere o anche solo pensare di provare per quella che è poco più di una ragazzina, è stato palpabile ed è arrivato dritto al lettore come un pugno in faccia.
Sandor non ha avuto una vita facile, lo ritengo una mezza via fra un uomo e una bestia, capace di vivere solo fra il sangue e la guerra, ma come tu ci hai ricordato, un tempo è stato piccolo e innocente. È stato vittima di un sopruso brutale inferto da una persona che avrebbe dovuto proteggerlo... ma non lo ha fatto. Forse è proprio per questo che in cuor suo protegge il suo adorato uccellino, per preservare quell’innocenza così fuori contesto dal mondo malvagio e corrotto i cui vivono.
È stata una lettura molto toccante e davvero piacevole. Complimenti cara, sono davvero contenta di aver scambiato con te!
Alla prossima!

Recensore Master
11/09/19, ore 13:50
Cap. 2:

Eccomi qui a completare questa tua breve storia che già dal primo capitolo mi aveva presa tantissimo, grazie al tuo modo di scrivere davvero delizioso, intenso e coinvolgente.
Hai gestito il punto di vista di Sandor in maniera davvero eccellente anche in questa seconda parte, intrecciando in maniera godibilissima i suoi pensieri con gli eventi; leggendo questa storia, noi diventiamo Sandor, entriamo nella sua testa e nei suoi pensieri e veniamo trascinati nel vortice delle sue emozioni conturbanti e discordanti, nella sua confusione e nella sua paura, nel suo non capire e nel suo desiderio bruciante, che lo dilania tra passione carnale e spirituale.
Nel brano ci presenti la battaglia ad Approdo del Re, ma essa è solo un contorno a quelli che sono i pensieri di Sandor, la sua attesa, la sua ansia nel non veder arrivare Sansa, nel non sapere dove si trova. Sansa che è una bambina, ma una bambina a suo modo pronta a lasciarsi condurre da Sandor, ad abbandonarsi a quei sentimenti che anche lei prova, ma che non palesa apertamente, forse per timore, forse per capriccio e dispetto.
E Sandor, un Sandor così meravigliosamente IC che non si può non amare come lo hai dipinto, è pronto a rischiare tutto, a mettere tutto da parte per lei, per l'uccellino indifeso, per la sua bambina che stringe una bambola inquietante tra le braccia e che è triste.
La lettura di questa storia è stata davvero piacevolissima; a ogni riga hai trasmesso l'amore di Sandor verso Sansa, un amore che non sa essere romantico perché lui non lo è, un amore che è crudo e violento come i suoi modi, eppure è un amore con una nota di dolcezza, con una nota di umanità che Sandor si sorprende di trovare e che non sa gestire, impaurito da se stesso. Sandor odia Sansa per ciò che lo ha fatto diventare, eppure la ama; vorrebbe possederla, eppure non può toccarla, non può costringerla, non può in alcun modo farle del male.
E la storia si conclude con loro due che decido di fuggire, insieme, diretti ovunque Sansa voglia. Un sacrificio che Sandor è pronto a compiere pur di proteggerla, pur di portarla con sé. Un finale aperto, che lascia presagire un continuo che, sa mai scriverai, io sarò ben lieta di leggere.
La tua è stata una storia davvero piacevolissima da leggere, ben scritto e coinvolgente: un tripudio meraviglioso di emozioni. Mi fa molto piacere averti scoperta come autrice.
Alla prossima :)

Recensore Master
09/09/19, ore 21:02

Ciao^^
Era da un po' di tempo che volevo leggere questa tua mini long su Game of Thrones.
Devo dire che sono stata molto contenta di aver letto questo primo capitolo e mentre leggevo, vedevo i personaggi che ho tanto amato seguendo la serie.
Ho trovato Sandor perfetto, lui che è sempre stato un personaggio che sa cosa significano i giochi di potere, sempre a cercare combattimenti e guai e un tipo a cui piacciono le belle donne.
Sei stata anche bravissima con le descrizioni e poi lui che desidera ardentemente Sansa e devo dire che ho amato ogni dettaglio di questo primo capitolo e si nota perfettamente che ami questi due personaggi.
Tantissimi complimenti e alla prossima :)

Recensore Veterano
03/09/19, ore 09:32

Ciao, sono qui per lo scambio a catena!
Ammetto che questa è la primissima fan fiction che leggo su questo fandom e sono stata incuriosita dalla coppia scelta, che ho visto spesso su internet, ma che non ho mai avuto modo di “provare”.
Innanzi tutto, parto col dirti che scrivi davvero benissimo, la grammatica è perfetta ed il testo, alle volte, appare poetico come un’antica novella dai sapori passati. Hai reso l’introspezione del Mastino davvero magnificamente, trasmettendo lo struggimento di un amore forte e ben lontano da ciò che è Sandor Clegane... lui che non va appresso alle bambine, ma che le donne le fotte senza riserve né gentilezze. Lui che non guarda le efelidi, ma i seni tondi. Sono frasi che mi hanno colpita in positivo e che rendono appieno la sua confusione davanti a qualcosa di mai sperimentato prima: l’innamoramento.
Il bacio è sublime, la causa scatenate dei tumulti nella testa dell’uomo, dove tu ci accompagni con delle nenie ossessionanti, come quel suo ripetere “mia mia mia”. E non importa se lui la scansa via malamente, o se cerca di sopperire i suoi sentimenti con fiumi di vino e prostitute... la sua testa finirà in una sorta di “trip” alcolico che lo porterà a darsi piacere da solo... pensando a Sansa.
L’introspezione è fantastica, ci si immerge nella testa del Mastino senza problemi e le battute finali di questo capitolo sono la levare il fiato... lui che la vede imbrattata di sangue, il sapore di ferro, il vomito. Ho immaginato la scena e mi sono venuti i brividi.
Leggerò sicuramente la seconda parte perché sono davvero molto curiosa di conoscere il seguito e le azioni di Sandor nei confronti del piccolo uccellino che gli chiede aiuto.
Complimenti e alla prossima!

Recensore Master
02/09/19, ore 14:36

Ciao, eccomi per lo scambio!
Sandor è uno dei miei personaggi preferiti de Il Trono di Spade, lo adoro davvero. Sansa, invece, l'ho rivalutata solo nelle ultime due stagioni della serie. In ogni caso, non li avevo mai visti/pensati come coppia, però devo dire che, leggendo la tua storia, ce le vedo molto bene insieme.
Procedendo con ordine, parto col dirti che hai un modo di scrivere davvero molto bello e coinvolgente, accattivante e mai noioso. Ho letteralmente divorato il capitolo, perché le tue descrizioni mi hanno stregata. Sei molto brava a creare suggestioni e immagini davvero molto evocative.
Ti faccio i complimenti anche per essere riuscita a mantenere Sandor molto IC nonostante il tema trattato: secondo me è uno dei personaggi più difficili da riuscire a rendere, ma tu ci sei riuscita benissimo e in maniera magistrale. Leggendo questo capitolo che è dal suo punto di vista, leggendo dei suoi pensieri e delle sue azioni, non ho trovato nulla fuori posto e non ho fatto alcuna fatica a immaginarmelo. Anche Sansa è perfettamente IC, in queste sue vesti da bambina ancora acerba e inesperta del mondo delle prime stagioni (quando non la potevo sopportare, insomma).
Questo primo capitolo mi è piaciuto veramente tanto: sei riuscita a trascinarmi in un vortice di sensazioni incredibili e intense, mi hai risucchiato all'interno della storia talmente tanto che ero lì con i personaggi. Sei riuscita a trasmettere benissimo lo struggimento di Sandor, il suo atterrimento nel rendersi conto di essersi innamorato - e di essersi innamorato proprio di Sansa -, il suo sconvolgimento interiore che riversa in ciò che sa fare meglio: bere. Hai descritto magistralmente amore intenso, bruciante e esploso all'improvviso, incontrollabile e senza freni. Una passione che ha colpito non solo Sandor, ma anche Sansa e che li ha spinti a rompere qualsiasi barriera, muro e buonsenso.
Non posso che rinnovarti i complimenti per questo capitolo intenso, struggente, dolcissimo e coinvolgente, nonché scritto in maniera ineccepibile. Senz'ombra di dubbio, leggerò con piacere anche il secondo capitolo.
A presto :)

Recensore Veterano
28/08/19, ore 19:05
Cap. 2:

Ciao, cara, eccomi tornata da questa tua splendida minilong <3 
Avedo apprezzato tantissimo la prima parte della storia non potevo non chiederti uno scambio, cogliere l’occasione per scoprire come sarebbe finita tra Sansa e Sandor. E Dio, quanto ho sospirato e quanto sono rimasta soddisfatta dal fatto che tu abbia deciso di dare loro questo finale che si sarebbero meritati, lontano da Approdo del Re molto prima del previsto -anche se mi chiedo quanto questo avrebbe influenzato lo sviluppo psicologico di Sansa. Tutto quello che ha vissuto nella capitale, in mezzo a Joffrey, a Cersei, in mezzo a persone che bramavano solo di usarla e farle del male, l’hanno plasmata facendola divenire quella che vediamo nelle ultime stagioni: una donna forte che, a differenza di ciò che pensa Sandor in queste righe, ha finalmente compreso il Gioco dei Troni, quella comprensione che la porterà a divenire Regina del Nord. 
Ma qui Sansa è ancora quell’uccelletto spaventato, spezzato da chiunque, una bambina che sta diventando donna e che si insinua prepotentemente nella testa di Sandor, nell’animo già troppo tormentato del Mastino. Ed è proprio il suo costante tormento, questo suo “essere diviso in tre” la ciliegina sulla torta di questa fan fiction: il POV di Sandor ti è uscito alla perfezione e io non posso che complimentarmi con te per l’introspezione magnifica che hai saputo cogliere e tirare fuori da questo personaggio che sì, sappiamo essere un uomo plasmato dalla violenza e con i suoi traumi, ma le sfumature che sei stata in grado di cogliere in lui sono veramente tante e incredibili. C’è il suo terrore nei confronti del fuoco che lo fa sentire nuovamente come quel bambino vittima del sadismo di Gregor, c’è il desiderio carnale che nutre nei confronti di Sansa e lo porta a pensare a quanto la desidera, a come sarebbe facile per lui prenderla, possederla, violentarla; ma, al tempo stesso, c’è il vero amore che prova per lei, quel freno inibitore che desidera solo proteggerla e lo porta a desiderare di essere amato a sua volta. Veramente non so come commentare l’amore che provo nei confronti del tuo Sandor, oltre alla bellezza con cui hai descritto il rapporto che lo lega a Sansa, che porta la giovane Stark a fidarsi di lui, ad essere certa che no, lui non le farà mai del male. 
Ti chiedo scusa se la mia recensione è uscita solo un’accozzaglia di fangirlamenti vari, ma davvero non credo di aver mai letto nulla su questa coppia che rendesse loro giustizia a questo modo e quando trovo un’autrice della tua bravura non posso fare altro se non complimentarmi e mostrare tutto il mio entusiasmo nei confronti della sua opera. 
Brava, bravissima. Se scriverai altro su di loro sarò più che felice di tornare a leggerti <3 
Lion. 

Recensore Master
28/08/19, ore 00:45
Cap. 2:

Cara buonasera, eccomi tornata da te per poter continuare con la lettura di questa tua minilong e completarla con stasera. Grazie alla prima dolorosa parte sono riuscita a capire cosa sia successo a Sandor in passato, un disgustoso gesto del fratello che non ha fatto altro che rovinare la vita ad un bambino in maniera tanto barbara quanto inquietante… che razza di rapporto e di motivazioni poteva avere per fare una cosa del genere? Agghiacciante. E invece di scappare lui attende il ritorno di lei, colei che ha rapito la sua mente e ogni capacità decisionale con la sola esistenza. Non riesce ad andarsene da lì, dal luogo dove sa di poterla ritrovare e aspetta: se la visualizza nella mente, ricorda, si concentra su quell’unica smorfia che l’ha letteralmente stregato e che non gli ha permesso di agire diversamente se non stare così. E Sansa sa, anche se è spaventata sa che lui mai le farà del male e con questa consapevolezza non scappa da lì, nonostante tu me lo figuri davanti agli occhi come un uomo volgare mezzo ubriaco e che ha visto troppo sangue e fottuto amaramente senza sentimenti nella sua vita.
Eppure l’abbraccia, l’abbraccia senza cedere all’istinto ed al desiderio, senza costringerla a nulla come invece nella sua mente più volte aveva immaginato e sperato. L’abbraccia e le parla con la solita finezza che lo caratterizza, abbastanza però da scuotere Sansa e da permettergli di portarsela via da lì.
I due protagonisti sono dipinti in maniera diametralmente opposta: non solo nella descrizione fisica, nel modo di porsi e nei gesti, persino nelle parole. Sono così diversi da sembrare due mondi irraggiungibili in una sola piccola stanza. E questo è il segreto di questa meravigliosa storia che non ha risparmiato nulla, il tuo far collidere queste realtà che mai in altra occasione avrebbero potuto trovare un solo punto comune, un solo sguardo in più. Eppure vanno, scappano assieme con la promessa di essere protetta.
Il linguaggio duro e rude è perfetto per questo tipo di storia, per questo protagonista dai fantasmi del passato e dalle mille scure sfaccettature. La storia non termina con un lieto fine, semplicemente finisce con la consapevolezza che Sansa si salva accompagnata da Sandor. L’introspezione del protagonista è fantastica, davvero: hai scavato nel suo essere senza risparmiare nulla di lui e di quello che pensa, spera, desidera nel bene e nel male. Lo hai mostrato così com’è senza censure o senza tingere di colori chiari la sua mente.
Un lavoro certosino, complesso e davvero ben gestito, senza refusi e con una carica di tensione tale da non farmi sperare in un bel finale se non arrivando a leggerlo all’ultimo. Una minilong che fa da prologo dunque? Allora non vedo l’ora di vedere che cosa hai ancora in serbo per loro, perché comprendo da questo racconto quanto sia importante per te questa coppia. Mi auguro di poter leggere presto ancora qualcosa di loro dalle tue mani, la tua mente e la tua immaginazione. Alla prossima cara, approfitto di augurarti la buonanotte e buon lavoro per i prossimi progetti! :3

Recensore Master
26/08/19, ore 15:40

Ciao! :D
Eccomi qui a recensire quesa mini-long che mi avevi indicato.
Dunque, premetto che, pur non conoscoendo benissimo - diciamo anche che quello che so è poco o nulla - la serie di Game of Thrones (mea culpa, ahimé) e che sto aspettando di trovare il tempo di vederla, ho deciso di leggere questo primo capitolo perché incuriosita.
Ammetto che non mi pento per nulla di questa decisione visto che ho apprezzato molto il capitolo. Non conosco il personaggio di Sandor, ma da come lo descrivi mi sembra un uomo rude, avvezzo ai giochi di potere del castello ed alle stragi ed alle uccisioni, alle taverne ed a placare i propri istinti con le prostitute.
Ecco che però qualcosa cambia il suo mondo, lo sconvolge e quello che forse era solo un capriccio è diventata un'ossessione: desidera Sansa, la vuole per sé, sebbene abbia tentato di negarlo. L'ossessione è peró infame e mi è sembrato che piano piano - complice il vino - gli abbia fatto perdere coscienza di tutto.
Ripeto, non conosco il personaggio ma la descrizione che ne hai fatto è calzante per questo primo capitolo e sinceramente l'ho apprezzata molto.

Quello che mi ha colpito di più, oltre alla vicenda, è stata l'impostazione della storia: l'introspezione, segnalata anche dai suoi pensieri, è efficace e mi ha permesso di entrare a contatto con il protagonista, facendomi provare empatia verso di lui.
Le descrizioni sono bellissime ed invogliano alla lettura. Mi piace molto il tuo stile anche perché è lineare e scorre benissimo.
I miei complimenti, leggerò sicuramente anche il prossimo capitolo al prossimo scambio **
Alla prossima,
Olivier_Rei

Recensore Master
19/08/19, ore 16:12

Molto onirico questo capitolo: è un amore letteralmente struggente quello di Sandor per Sansa, probabilmente perché in tutta la sua vita non ha conosciuto altro che sofferenza e morte sia subita che inflitta. Il piccolo uccelletto del Nord è il proverbiale porto quiete per il nostro inquieto Mastino, come neve e miele che egli brama come niente ha mai bramato prima. Non lo soddisfano più le semplici voglie da maschio, ora che ha assaporato il dolce nettare dell'innamoramento.
Non riesce a resisterle alla fine, trova aperta la porta della sua stanza e... quando torna in se la vede in piedi, con un pugnale, e con le cosce sporche di sangue. E comprende di averla tradita. Che dire, non vedo l'ora di proseguire con il prossimo capitolo! Complimenti per il tuo stile, veloce e al contempo denso di dettagli.
Alla prossima!

Recensore Master
14/08/19, ore 15:35

Ciao!
Questa minilong mi aveva incuriosito non solo dal titolo o dalla coppia, ma anche per l'introduzione.
Non sono un'esperta di GoT (ho visto poche puntate della prima stagione), ma avendo amiche che editano video su youtube e che amano la serie, ho sviluppato delle piccole preferenze.
Avevo già letto di questi due personaggi e nella tua storia ho ritrovato la stessa chimica avvertita in precedenza.

La storia è chiaramente la punto di vista di Sandor; il Mastino che trova rifugio nell'alcool. L'uomo che si prende ciò che desidera senza chiedere.
L'uomo che - per sua sfortuna - s'innamora di un uccellino.

Ho sentito la disperazione di Sandor nel sentirsi così dipendente da quegli occhi azzurri e quelle trecce ramate; l'urgenza di averla e allo stesso tempo la consapevolezza che - per una ragione o per un'altra - Sansa è diversa dalle altre.

Non è una prostituta con cui passare del tempo; non è un oggetto di cui può sbarazzarsi quando non gli serve più.
Una parte di lui tiene troppo a Sansa.
Forse tiene più a lei che a se stesso.

Gli è entrata nella testa. Non se ne va più.

Ho amato il modo in cui l'ha cacciata via, conscio di essersi spinto oltre senza varcare nessuna soglia: il Mastino non l'ha posseduta, nonostante ne avesse avuto l'occasione. Non l'ha divorata, come avrebbe divorato chiunque altro.
Sansa, la sua piccola Sansa... Non poteva comportarsi così con lei. Ma allo stesso tempo non può permettersi di far avvicinare qualcuno in quel modo. Dunque la manda via, ferendola.

Ma ormai l'ha baciata e nessun'altra regge il confronto.

Ho adorato la "rudezza" del testo, perché credo rispecchi perfettamente l'ottica di Sandor. Il suo essere brusco, scostante, rude.
Credo sia il suo meccanismo di difesa, un modo per tenere gli altri lontani e per non scottarsi. Dopotutto, l'hanno sempre trattato come un "mastino".
Credo tu abbia fatto davvero un ottimo lavoro da questo punto di vista - ma anche in generale, per quanto mi riguarda.
Sembrava proprio di essere nella testa di Sandor, di pensare con le sue parole annebbiate dal vino.

L'ultima parte, quando Sandor ritrova Sansa in lacrime e sporca di sangue con un pugnale tra le mani... è stata... non so nemmeno definirla. Quasi una visione onirica.
Quando non riesci più a distinguere la realtà dal sogno.
Non so, mi ha dato quest'impressione.

In genere non prediligo testi prettamente introspettivi, ma questo mi è piaciuto. Era perfetto così com'era.
E sono curiosa di sapere cosa c'è in questa seconda parte.


Ho apprezzato anche lo stile, a tratti poetico. Le frasi erano sempre della giusta lunghezza: non mi hanno mai stancato né lasciato a bocca asciutta. Erano giuste.

Cos'altro dirti? Una bandierina verde più che meritata!

Recensore Veterano
09/08/19, ore 13:16
Cap. 2:

Ciao cara ❤
Eccomi qui (perdona il ritardo) a recensire questo secondo capitolo.
E niente... È bellissimo. Loro sono bellissimi, così tanto da fare male e io li amo alla follia, ormai. Si sono impossessati del mio cuore e non lo molleranno più, lo so.
Tu, poi, scrivi di loro in maniera impeccabile, rendendoli perfettamente IC. C'è tutto, qui: la rabbia e la frustrazione di Sandor, il suo dolore e anche la sua ossessione (passami il termine) per Sansa. Non le farebbe mai del male, nonostante lui sia un uomo freddo e tormentato, un assassino, ma con Sansa è diverso, perché è il suo uccelletto. Se avesse voluto farlo, l'avrebbe presa senza pietà. Che dire? Sono troppo, troppo belli!
Io davvero ti ringrazio per questa storia, ne avevo proprio bisogno. Hai fatto un ottimo lavoro, complimenti!!
Spero di leggere presto altro su i nostri amati SanSan ❤
Un bacione ❤
Polly

Recensore Master
06/08/19, ore 17:22
Cap. 2:

Ciao cara 😊
Che dire? Degna conclusione di una storia bellissima, che mi ha fatto battere il cuore dall’inizio alla fine e, lo ammetto, mi ha pure strappato un sospiro di pura adorazione.
L’introspezione di Sandor è, ancora una volta, precisa e assolutamente pertinente: il Mastino è un uomo complesso, assai meno vuoto e grezzo di quel che sembra ad una prima occhiata. Non ha paura di niente, uomo o dio che sia, ma davanti al fuoco ogni sua certezza di sgretola, perché è proprio questo elemento che ha reso la sua vita un inferno – una vita che avrebbe potuto essere diversa, se non si fosse ritrovato un vero e proprio mostro (uno di quelli veri però, di quelli che non meritano nessun tipo di redenzione) per fratello. Vorrebbe fuggire da Approdo del Re e dalle fiamme verdi che l’avvolgono – in fondo l’essere leale non rientra tra le sue priorità, e andarsene lasciando la città a bruciare non susciterebbe in lui alcun rimorso – eppure qualcosa lo trattiene, qualcosa che, evidentemente, è più potente del fuoco, ma ne conserva molte caratteristiche. Vuole sincerarsi che Sansa stia bene, non ci pensa minimamente ad andarsene sapendola in pericolo (e questo a prescindere dalla guerra, Sansa è sempre in pericolo tra le mura di quel palazzo, tutti in qualche modo vogliono farle del male). Mi è piaciuto molto in modo in cui hai posto Sandor nei confronti di Sansa: è evidente che la ragazzina abbia un’influenza su di lui che nessuno in tutta la sua vita ha mai avuto, ma la sua indole non viene per questo stravolta. Non so se riesco a spiegarmi bene, ma Sandor non si trasforma d’un tratto in un cavaliere senza macchia e senza paura (cioè in un ideale che non esiste, cosa della quale anche Sansa si è ormai resa conto), i suoi pensieri sono violenti e seguono la natura sanguinaria e feroce dell’uomo, il suo desiderio è quasi animalesco – vuole Sansa con tutto se stesso, nel senso più carnale del termine, e non si sofferma mai su ciò che effettivamente prova per lei (ma il solo fatto che quasi si annienta al pensiero che lei possa volerlo realmente, incondizionatamente, per come è, la dice lunga sulla reale portata di quel che gli agita nell’animo – odi et amo, mai le parole di Catullo sono state più appropriate) – però qualcosa dentro di lui si è smosso, e Sansa, la piccola, ingenua, pericolosa Sansa, lo ha percepito, intuito, capito, addirittura prima di lui. Quel “tu non mi farai del male” non è una frase vuota atta solo a cercare di ammansire, ma è pronunciata con una convinzione salda, una consapevolezza che ha basi quasi granitiche: Sansa sa che Sandor non le farà mai del male. È una fiducia, questa, che conserva a dispetto del tradimento dell’uomo. E allora, finalmente, viene naturale rispondere al suo appello disperato e tendergli la mano e sì, seguirlo. Perché la salvezza, a volte, si manifesta nelle forme più inaspettate e improbabili.
Sono sinceramente entusiasta all’idea che questo sia un prologo: mi ha profondamente emozionata e confesso che una serie di storie incentrate su di loro, e scritte da te, sarebbe qualcosa che val la pena aspettare.
Complimenti come sempre mia cara, spero allora di rileggerti presto!
Un bacione :*

padme

Nuovo recensore
28/07/19, ore 14:37
Cap. 2:

TESORO.
Eccomi qui, scusami immensamente per il ritardo!
Come già ti avevo detto, ho riletto per l'ennesima volta anche questa seconda parte di storia, eppure non mi ha affatto stancata, anzi, è stata un'emozione doppiamente amplificata.
Davvero, ormai ne sono più che certa: potrei rileggere altre infinite volte e non mi stancherò mai.
E pensa che ancora Sandor e Sansa non li conosco, mi baso solo su ciò che hai scritto tu, sui tuoi messaggi e sui meravigliosi video che mi hai inviato; eppure, mi sembra quasi di conoscerli da una vita, perché ancora una volta li hai descritti talmente bene che li ho trovati talmente veritieri da provare i brividi su tutto il corpo.
Sandor continua a tormentarsi e affoga nei suoi pensieri, oltre che nell'alcol.
Sandor non riesce a non pensare a lei, a Sansa, neanche per un istante.
Lei c'è sempre, è una costante nei suoi pensieri e nel suo cuore che mai avrebbe immaginato di sussultare così tanto per un uccellino così piccolo e indifeso.
Dopo averci riflettuto per un po', sono arrivata alla conclusione che Sandor ama Sansa, ma la odia anche.
Ma non è che la odia in quanto persona, anzi, odia soprattutto se stesso per i sentimenti che lei gli ha risvegliato.
Perché Sandor ha sempre vissuto in un mondo arido d'amore, dove anche un fratello gli ha distrutto la pelle e il cuore ridendo come un dannato; Sandor non sa cosa sia l'amore, eppure quando Sansa è entrata nella sua vita, qualcosa è cambiato.
Ed è per questo che ha sempre cercato di sopprimere l'amore con l'odio: lui, sempre abituato alla guerra, a stroncare le vite altrui, mai avrebbe immaginato di incontrare tanta purezza.
Sandor è sconvolto, perché lui ha sempre vissuto nella parte oscura del mondo e mai avrebbe immaginato che esistesse anche del bello, in questa Terra di sangue e dolore.
E la cosa più incredibile è che Sansa è rimasta sempre se stessa, ogni volta.
Mentre Sandor interpretava quasi una parte, non capendo più cosa stesse capitando nel suo animo, Sansa era sempre lei, costantemente.
Ma Sandor è diverso dagli altri uomini, nonostante tutto.
È vero, ha avuto pensieri impuri e a stento è riuscito a trattenersi, ma alla fine non lo ha fatto, non ha mai alzato un dito contro la sua Sansa.
Finché quei pensieri tanto impuri restano confinati nella sua mente, anche se sono forti, d'impatto e molto irruenti, va bene.
Perché Sandor ha compreso che prima di tutto Sansa non sarà mai l'ennesimo trofeo della sua vita come è capitato in guerra o con le prostitute con quali era solito dilettarsi; che è un amore agli albori, qualcosa che deve conquistarsi non con la forza, ma con il cuore, con l'anima, tanti sentimenti puri che ancora fatica ad accettare del tutto.
Perché per la prima volta non vuole prendersi il cuore di qualcuno con la forza, ma desidera con tutto se stesso che quel sentimento venga ricambiato, che Sansa si conceda a lui di sua spontanea volontà perché ANCHE LEI lo vuole.
È un cambiamento psicologico/emotivo graduale e incredibilmente toccante, nonostante l'irruenza di Sandor rimane incollata alla sua pelle fino alla fine della storia.
Fino alla fine, quando lui apre la porta e Sansa gli sfiora la mano.
Fino alla fine, quando il piccolo uccelletto decide di seguirlo, nella speranza che un giorno gli canterà la canzone che tanto ha agognato.
È stata davvero una lettura meravigliosa, non trovo altre parole per descrivere tutto quanto.
Sei bravissima, tesoro, anche qui il tuo stile è limpido, ben curato, ricco di particolari e sfumature.
Brava, brava, BRAVISSIMA.
Tantissimi complimenti e alla prossima!

Harriet;