Recensioni per
Quare iam te cur amplius excrucies?
di Cress Morlet
Buongiorno! Perdonami il ritardo, è stata una settimana infernale. Per fortuna è quasi finita e pare che io sia ancora viva. |
My dear :) |
Ciao cara <3 |
Anche in questa seconda parte mi è piaciuto molto come hai reso i pensieri di Sandor. Figurati che sono andata a ricercarmi qualche scena in cui lui e Sansa si incontrano, nelle prime puntate di GoT. |
Anche questa seconda parte della tua storia è stata intensa e vibrante e mi ha personalmente trasportata nella mente persa del Mastino. Il terrore della battaglia gli ha fatto decidere di fuggire lontano da tutte quelle grida, da tutto quel sangue che tanta parte ha avuto nella sua vita, e soprattutto da tutto quel fuoco. Lui vuole andarsene non per codardia, non ha paura di combattere ma la battaglia che deve vincere è contro se stesso e quel fuoco che lo perseguita da quando suo fratello Gregor gli ha bruciato il volto per puro divertimento senza mai pentirsene e costringendolo alla vita che conosciamo. Ma nonostante questi pensieri non è riuscito ad allontanarsi dalla Fortezza rossa, è arrivato chissà come nelle stanze vuote ad attendere che Sansa rientrasse. Nel periodo in cui è rimasto al buio nella stanza, solo le voci infervorate della battaglia e i lampi che coloravano il cielo sono stati la sua sola compagnia insieme alle sue riflessioni su Sansa. Come aveva fatto una bambina come lei a ridurre un uomo come lui in questa maniera, con un pensiero fisso che era solo rivolto a lei, perché la voleva ma al contempo voleva anche che la situazione si ribaltasse, che anche Sansa lo cercasse e lo volesse al pari suo. Ma Sansa sembra vivere in un’altra dimensione: raccoglie la sua bambola che sembra poterle assicurare quel conforto di cui ha disperato bisogno poiché si sente tradita e quando sente la voce del Mastino gli butta in faccia il suo odio per essere stato lui a tradirla. A quella accusa monta nella sua mente il pensiero di averla a qualunque costo non gli importava più quale sarebbe stato il prezzo da pagare, almeno così avrebbe quietato quei fantasmi che nella sua testa continuavano a spronarlo ad agire per possederla così da avere in futuro un ricordo da rammentare e pensare che fosse solo suo. Ecco voleva che Sansa fosse solo sua e di nessun altro: quella ragazzina era diventata un autentico pericolo per lui, perché per lei sarebbe stato disposto a fare qualsiasi cosa. Ma l’unica cosa che lui sapeva che non le avrebbe mai fatto era del male e così in tutto questo turbinio di sensazioni forti decide per entrambi che sarebbero scappati da Approdo del re e dalle grinfie di coloro che avevano posato gli occhi su Sansa, l’avrebbe ricondotta dove avrebbe voluto, anche a casa sua, l’avrebbe fatto per proteggerla e l’avrebbe fatto perché l’amava profondamente di un sentimento per lui inspiegabile ed insondabile ma al quale non riusciva più a sfuggire. L’unica speranza che gli restava era che anche lei cominciasse a guardarlo con altri occhi, non pieni di disprezzo e non pieni di paura. E ciò che accade alla fine ci lascia ben presagire che le cose per loro due potranno rasserenarsi almeno un poco; nel frattempo lui avrebbe aspettato che ciò accadesse per tutto il tempo necessario, ora che anche lei gli aveva risposto affermativamente all’idea di fuggire e come in un sogno aveva sfiorato le dita della mano di Sandor anche lui poteva sperare in una evoluzione del loro rapporto. Davvero un bellissimo prologo, come hai scritto tu stessa nelle note finali al tuo racconto, con una notevole introspezione soprattutto incentrata su di un personaggio complesso come il Mastino che hai saputo con le tue sapienti parole farlo percepire vicino al lettore. Spero che continuerai a scrivere il seguito di questa avvincente e coinvolgente one shot che potrà essere molto pregnante avendo due personaggi di peso di cui scandagliare gli animi. Resto pertanto in attesa del possibile seguito e mentre mi complimento con te ti saluto caramente. A presto! |
Gentile Autrice, stavo aspettando che tu completassi il tuo racconto per poterti lasciare un commento a questo tuo intenso scritto. Ho apprezzato tantissimo il lessico utilizzato per farci percepire in pieno il tormento di Sandor che vede Sansa come un miraggio, inavvicinabile ed inarrivabile. Sandor è un personaggio complesso che ho sempre amato nella serie tv, non avendo io ancora letto i libri di Martin, per cui non ho idea come lo scrittore lo abbia descritto. Un uomo che aveva molto da dire e al quale è stata riservata solo una piccola parte dell’intera saga: il dolore provato da bambino ad opera di quel fratello tanto odiato, lo hanno segnato indelebilmente, ed i segni li porta incisi non solo sul suo volto sfigurato bensì nelle recondite profondità del suo animo. Da allora non è più riuscito ad amare e a percepire da altri l’amore, di cui sentiva però l’esigenza nonostante il suo comportamento sempre rude e scostante al limite della perenne maleducazione. Uno spiraglio gli è giunto con l’arrivo ad Approdo del re di Sansa, una bambolina dai rossi capelli fiammeggianti che lo ha irretito, pur senza fare alcunché, nella sua rete. Da quel momento lui non ha più avuto pace: i pensieri erano costantemente rivolti a lei, senza però poterle parlare, se non per questioni di servizio, senza potersi approcciare con lei in modo da poterla conoscere e farsi conoscere. E’ diventata nel breve lasso di tempo trascorso alla Fortezza rossa il suo tormento. Vederla e non poterla avere, sentire, toccare, baciare. Ha provato ad annegare il suo desiderio nel suo compagno di vita, il vino, e a trastullarsi insieme ad altre donne, ma il pensiero circolare tornava sempre e solo al suo uccelletto dalle ali strappate, poiché aveva dovuto, suo malgrado, assistere alle costanti angherie alle quali veniva sottoposta ora da Jeoffrey ora da Cersei, ed era rimasto incantato dal suo non volersi piegare, a continuare a cantare e a cinguettare come se ciò che subiva lo stessero facendo ad altri e non a lei. Il pensiero che è diventato angoscia gli fa venire in mente mille modi in cui vorrebbe possedere il suo corpo e la sua anima salvo poi tornare in sé e guardarla come veramente è, una bambina a cui serve protezione e che quella stessa protezione gliela vuole donare solo lui. Veramente uno scritto come già detto all’inizio molto intenso, usando una buona proprietà di linguaggio unendo in certi passaggi prosa e poesia che si confondono e si rincorrono piacevolmente pur esprimendo concetti decisi. Molto azzeccato il titolo del capitolo con i versi immortali di Catullo.Vado a leggere la seconda parte con curiosità. Un caro saluto. |
Eccomi, finalmente. |
Beh se questo è solo il prologo...non vedo l'ora di leggere il resto! ma davvero lo scriverai? ti prego di farmelo sapere perchè voglio seguire la storia! |
Tesoro ** |
Ciao, finalmente arrivo per lo scambio del Giardino! |
My dear, non hai idea di quanto sia contenta di essere tornata a leggere qualcosa di tuo. |
Eccomi qui per lo scambio del giardino. |
Ciao tesoro ♥ |
Ciao! Sono veramente contenta che tu abbia scritto questa storia e soprattutto che abbia trovato il coraggio di pubblicarla, perché è veramente bellissima e voglio dirti anche che la ritengo un vero e proprio omaggio non solo a questa ship (anch'io avrei voluto vederli insieme, è una delle mie pochissime ship Het), ma anche alla saga di Martin. Io ho sempre amato moltissimo i suoi libri e i personaggi che ha creato, però negli ultimi anni, per via del fatto che lui non ha più scritto e che invece ha preso sempre più campo la serie TV, avevo proprio perso il gusto del VERO Trono di Spade, quello originale, quello di Martin, non la serie fatta per l'audience e il fanservice (che io comunque ho smesso di guardare dopo la stagione 4). Nessuno parlava più della vera saga, e io stessa avevo finito per dimenticare com'era veramente quel mondo, com'erano veramente quei personaggi. Tu, con questa tua storia perfetta sotto ogni punto di vista, mi hai riportato alla mente tutto quello che ho sempre amato dei libri e dei personaggi, la vera atmosfera del Trono di Spade, il motivo per cui l'ho amato e seguito. |
Sansa e Sandor hanno un loro fascino assieme, è innegabile, anche se non li ho mai propriamente shippati. |