Recensione premio per aver vinto un premio speciale ("Miglior coppia") ed essersi classificata al terzo posto al contest "La mia OTP in 500 parole": 3/3
Infine, come ti avevo preannunciato, ho scelto di passare da una delle tue storie su Food Wars. Ora che siamo qui, posso confessartelo: le prime storie di questo Fandom che ho letto sono state le tue ma, purtroppo, spesso e volentieri mi vergogno a recensire perché i miei commenti sono spesso leggeri e insensati. Comunque, volevo dirtelo.
Questa storia mi ha fatto riscoprire il mio ormai sopito amore per le AU, innescando la mia tipica reazione del fare binge reading di un genere perché ormai mi è partito il trend e voglio leggere di tutto. In più, aggiungiamo al calderone il fatto che solitamente odio e detesto come poche altre cose le Soulmate!AU, quindi pensa quanto potrà avermi attratto questa OS per spingermi a superare questa mia radicatissima avversione.
Il prompt iniziale, infatti, era troppo interessante per passare oltre e cercare un'altra storia da recensire quindi, dopo tutto questo inutile sproloquio iniziale, eccomi qui.
Per prima cosa, prima di dimenticarmene, ti segnalo che ti è saltata la parola "amico" da questa frase: "Aveva un appuntamento col suo migliore Kuga", so che dovrei recensire e non correggere, ma l'ho notato e ho pensato fosse un peccato non dirtelo, spero tu non me ne voglia.
Tornando a noi: l'elemento del telefono è inserito nella storia con una naturalezza devastante che, perdonami il paragone un po' azzardato, mi ha ricordato vagamente una scena di Death Note (quando Light trova in quaderno), ma non credo che il riferimento fosse voluto (?).
La leggenda attorno al ritrovamento del telefono è altrettanto ben costruita - e la mia anima da shipper ha deciso di vedere una Isshiki/Nene nella storia di Isshiki - e, nel contesto dell'AU, plausibile.
La scena della telefonata è un colpo al cuore: quando ho letto "Italia 2045" ho avuto la tentazione di chiudere il pc e fare finta di niente, cioé ma perché anche quando non cerco lacrime e sofferenza le trovo? Ma non potevano essere vicini di casa? Ne avrei guadagnato in salute mentale.
Il momento in cui Soma si arrende e comincia effettivamente a parlare con Takumi mi ha fatto stringere il cuore, non tanto perché la storia sia triste (la definirei malinconica, penso), ma perché mi sono fermata molto a ragionare su tutte le implicazioni di una situazione del genere.
La stretta al mio cuore, poi è diventata veramente dolorosa nel momento in cui Takumi (che io adoro come pochi altri personaggi) si è messo a piangere. Lì ho avuto un momento di rifiuto verso il mondo e ho dovuto fare una pausa dalla lettura, perché trovo che tu abbia descritto quel momento in maniera davvero magistrale.
E, poi, il finale. Oddio, il finale. Mi hai fatto scendere una lacrimuccia - e mi rimango il malinconica, è triste e basta - e fatto desiderare che la storia fosse più lunga, perché avrei voluto leggere ancora.
Leggere una tua storia su FW, cosa che purtroppo (e sottolineo purtroppo) non facevo da un annetto, è stato un piacevole tuffo nel passato, che mi ha fatto desiderare di tornare a tuffarmi. Sicuramente, appena mi sarò tolta dalle spalle il trasloco, tornerò a leggerti e, magari, anche a lasciarti qualche commento.
Grazie per questa storia, è stata una degna conclusione di queste tre recensioni che ti dovevo.
Gaia |