Recensioni per
Lettere
di Koa__

Questa storia ha ottenuto 24 recensioni.
Positive : 24
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Master
27/09/19, ore 17:13

Ciao **
Aaaah, io lo so che tutto ciò un giorno finirà, ma preferisco non pensarci, visto che ti ho fatto una testa enorme sul fatto che mi sia affezionata a quest'universo da te creato. E ovviamente, dopo Victor, non poteva mancare Sherlock e il suo punto di vista, i suoi pensieri, tormenti e sensi di colpa. Inizialmente fa presente quanto una delle sue poche certezze sia il fatto che John sia vivo, questo lo rassicura, ma non lenisce del tutto il suo senso di colpa... perché comunque lì John avrebbe potuto morirci davvero, dubito se lo sarebbe mai perdonato. Penso che John e Victor siano gli unici abbastanza "folli" da potergli andare dietro e acconsentire ai suoi piani altrettanto folli, ma dopotutto questo Sherlock sembra saperlo molto bene... Poi adoro troppo Lestrade, ed il fatto che Sherlock effettivamente senta la sua mancanza, dal momento che potrebbe sollevarlo oda alcuni incarichi, invece no, e Sherlock si strugge perchè non può stare un solo momento senza John.
E' bello come lui ricordi (e fa presente a noi lettori), che amare Victor è qualcosa di talmente normale e radicale in lui che di lui fa proprio parte. John invece è stato un po' l'imprevisto che non si aspettava, che nessuno si aspettava, e che gli ha stravolto la vita. Anche Victor non se la passa bene, dato che il suo tempo lo passa a pregare, nonostante Sherlock stesso ricordi che sia troppo razionale per credere davvero in Dio (ed è proprio per queste sue contraddizioni che amiamo Victor). Alla fine Sherlock sa di essere responsabile della sua ciurma e di come quest'ultima si fida di lui, e fra tutti gli alleati ce n'è uno che una volta guarito sarà il più importante, nonché il più fidato, ovvero John. Ho amato tutto, il pensare di Sherlock riguardo la sua relazione con Victor, atipica, che forse non tutti capirebbero, con John, che per quanto mi riguarda è un pezzo perfetto della sua anima, e nulla, tutto ciò è molto bello. Come ben sai sono molto felice di seguirti in quest'avventura :*
A presto,

Nao

Recensore Master
12/09/19, ore 20:22

Ciao **
OMG ma il mio cuore non ce la fa, non ce la può fare. Me lo sono presa appunto proprio a cuore a Victor, e siccome le lettere sono ciò che ci permette di vedere anche il lato più intimo di una persona, mi sono commossa tanto. Ho apprezzato il fatto di leggere più lettere, una dopo l'altra, che parlano del periodo in cui è stato lontano da Sherlock. I toni cambiano man mano che si va avanti, all'inizio Victor è preso a raccontare della sua nuova vita, e del fatto che molte cose gli secchino, ma ovviamente non fa mancare di far capire a Sherlock quanto gli manchi. Poi ecco che tutto diventa così... non lo so, dolce, romantico, malinconico? Le parole di Victor mi hanno proprio scaldato, quando dice di non aver riconosciuto lo stesso Sherlock che ha conosciuto da bambino, quando lo prega di conservarsi e quando gli dice che un giorno incontrerà qualcuno da amare e che lo ami a sua volta. C'è un sacco di dolcezza nelle sue parole, perché anche se non può esserci fisicamente, c'è con la mente e con lo spirito, e il suo amore si percepisce da ogni singola parola spesa per il suo Sherlock. Poi certo, arriva la batosta finale con la questione del matrimonio e qui non potevo che amarlo, perché sa che Sherlock merita di stare con qualcuno che ama veramente, e di certo non se ne starà con le mani in mano. Quel "Pochi giorni, mio amato e saremo di nuovo insieme. Aspettami, ti scongiuro aspettami." mi ha uccisa, sappilo. Poi certo, torna sempre il suo adorabile sarcasmo e il suo umorismo che mi fanno sorridere, ma prettamente qui ho sognato, e tanto <3
Che dire, complimenti davvero, è stata bellissima <3

Nao

Recensore Master
10/09/19, ore 22:25

Ciao :)
E finalmente riesco a passare da queste parti, anche perché questo mondo di pirati mi era mancato molto. Amo le storie con questa formula a "lettera", questa poi sarà una raccolta tutta così, quindi adoro. E il primo scambio epistolare tra chi è? Ma proprio tra Gregory e Mycroft, che qui ho shippato tantissimo, perché si vede che comunque hanno un rapporto stretto di amicizia, io mi sciolgo tantissimo quando si parla di loro T_T
Ad ogni modo, Greg è tenero ad esprimere i suoi dubbi e le sue preoccupazioni per quanto riguarda Sherlock, visto che non capisce il perché di certe sue scelte, e figurarsi poi se John o Victor potrebbero spiegarglielo. E poi io adoro che Lestrade tiene sempre un po' "d'occhio" Sherlock, diciamo che cerca di impedirgli di cacciarsi nei guai (che poi ci riesca o meno è un altro discorso XD). L'arrivo in Normandia è previsto per la fine dell'estate, ora non so se avevi già accennato al fatto se Greg o Mycroft si sarebbero incontrati più avanti, ma io spero di sì, perché mi piacerebbe tantissimo.... eh sì, sclero anche sulla Mystrade, come puoi notare xD
Mi è piaciuta molto questa prima lettera, andrò presto avanti <3

Nao

Recensore Master
23/08/19, ore 08:51

Ciao cara, sono davvero in ritardo ma ormai sono presissima dalla tua nuova long e non ho proprio pensato a leggere altro. Per fortuna stamattina sono riuscita a ritagliarmi dieci minuti per questa lettera, perché ne è valsa davvero la pena!
Leggere il punto di vista di qualcun altro in questa storia è qualcosa che secondo me arricchisce moltissimo il risultato d'insieme, ci permette di vedere le cose a tutto tondo, ecco. È una bellissima trovata, che ci consente anche di conoscere meglio altri personaggi, in questo caso Lestrade.
Il suo rapporto con Mycroft, che emerge e si intravede tra le righe di questa missiva è molto più profondo di un semplice accordo di lavoro, si vede che tra i due c'è una sorta di amicizia e la cosa mi piace molto. Non penso che tu voglia calcare la mano in questo senso, del resto abbiamo già la storia d'amore tra John e Sherlock e il "triangolo" atipico con Victor, senza contare che è fondamentalmente una storia di pirati ambientata nel Seicento, quindi forse sarebbe troppo da gestire. In ogni caso mi piace il modo in cui Gregory si rivolge a lui, si vede che gli scambi epistolari vanno avanti da molti anni, c'è una confidenza che ho trovato bellissima e infatti le sue preoccupazioni sono espresse con onestà, si vede quanto sia attaccato a Sherlock e quanto si curi di lui.
Il fatto che il pirata bianco abbia preso una decisione del genere senza spiegare nulla alla ciurma rende Lestrade irrequieto, non sa se tutti potranno reagire bene, se si fidano abbastanza di lui da non dubitare delle sue buone intenzioni.
Insomma, è un po' come se fosse un fratello anch'egli, per Greg, visto il modo in cui si preoccupa.
Mi è piaciuto molto questo aspetto.
Per quanto riguarda il lessico, l'ho trovato perfetto per il genere e per l'epoca a cui fai riferimento, ora sono davvero curiosa di leggere la risposta di Mycroft!
Mi fa piacere tornare ad immergermi nel tuo universo piratesco, sono contenta che tu abbia iniziato questa raccolta, presto leggerò anche la seconda lettera!
Bacioni
S.


Si vede che ho scritto la recensione al cel, c'erano 3000 errori, sorry
(Recensione modificata il 23/08/2019 - 03:53 pm)

Recensore Master
02/08/19, ore 12:09

buongiorno, Dolcezza *-*
il mio amato Victor! poverino, setti anni in convento, invece che in Tibet (^-^) dove sarebbe stato tanto meglio. La mia celebre memoria non aveva trattenuto le informazioni sui conti dei tempi, per cui questo carteggio unilaterale mi restituisce un quadro dello situazione. Solo 15 anni e già strappato al mondo senza il minimo di vocazione - anzi, il contrario - e soprattutto alle sottane che tanto gli piaceva esplorare. E, chiaramente, all'unica compagnia che gli interessasse profondamente, cioè il dolce Sherly. Lui ha quel fondo egoista, almeno da adolescente, per cui vede praticamente un tradimento nell'obbligo al quale Victor non si sottrae, pur sapedo che non ci sarebbe modo di vivere, altrimenti.
La solitudine l'hanno pagata tutti e due, non si sa chi peggio, in realtà. Victor almeno si è scampato di vivere con i genitori! però è stato sbalzato da casa, da quello che era piacevole per trovarsi a tradurre il greco (per carità, bella occupazione in sè) anche non sentendosi molto ferrato. Sherlock è rimasto negli agi, però gli preparano il matrimonio combinato e poi si sta spegnendo. L'ho visto davanti ai miei occhi, con un viso cereo e gli occhi che non mandavano bagliori di cristallo. Loro hanno bisogno di stare vicini, si completano e come tu possa aver fatto a non rendere la cosa romantica è sempre un mistero enorme per me, non ci sarei riuscita.
meno male che tra poco le cose cambieranno, perchè ancora qualche passo e sia Victor che Sherly forse avrebbero perso la loro natura più piena, quella che esprimevano fin da bambini. forse...
ora mi piacerebbe tanto una lettera di Mycroft, piena di frasi taglienti ^^ arriverà?
intanto un bacio, scusa il ritardo, fino al 5 agosto è una situazione pesante.. baci nostalgici,
Setsy

Recensore Junior
31/07/19, ore 18:54

Sono alla ricerca delle parole adatte da un po’, scrivo un pensiero e poi lo cancello per provare a riscriverlo. Tu la fai sembrare così semplice, invece non lo è affatto (cito Vic). Mi riferisco al tratteggiare tanto egregiamente i personaggi. Perché ognuno di essi è diverso, con il proprio carattere, i modi di dire e di fare. Troppe volte ho letto long (e non solo fanfiction, anche libri che uno presuppone siano passati attraverso un lungo processo di selezione e revisione e invece i soldi spesi non ne sono valsi la pena) in cui tutti i protagonisti sembrano cloni gli uni degli altri, oppure se diversi sono decisamente piatti. Il tuo Victor è originale, così come Lestrade, Sherlock, John e pure quelli di minore importanza come Donovan, Angelo ecc.. In più, di Victor (prendo lui ad esempio perché questo capitolo è il suo, ma appunto è un discorso che si adatta a tutti loro), ogni volta ci regali sfumature nuove. Qui c’è amore, gelosia, pentimento, rabbia e chi più ne ha più ne metta. Insomma, personaggi veri e vivi descritti a tutto tondo.
 
Scusa se mi sono dilungata così tanto, ma ci tenevo a dire le cose di cui sopra. Ora passiamo a parlare di queste lettere.
Si tratta degli anni più difficili sia per Sherlock che per Victor. Il primo da quanto sappiamo resta completamente solo, se pure con la presenza e l’ingerenza di Mycroft nella sua vita. Victor è costretto dal padre ad intraprendere la preparazione alla vita monastica, e nella prima lettera sembra effettivamente giustificarsi per essersi arreso “facilmente” ad un volere non suo. C’è una visione decisamente negativa, del tipo “il mondo è un posto brutto, non puoi fare quello che vuoi”, e poi con un pizzico di preveggenza (dal sapore di una iettatura) dice a Sherlock che un giorno si troverà nelle stesse condizioni e capirà. Conoscendo i fatti mi viene da pensare non solo al matrimonio combinato tra il minore degli Holmes e Molly, ma anche alla lettera di corsa che lo costringerà in qualche modo a piegarsi contro i propri stessi ideali.
 
Nelle lettere successive Victor descrive Sherlock come un ragazzo vivace, spensierato e sorridente. È assai triste sapere che con l’allontanamento che hanno subito, Sherlock si sia chiuso in se stesso. Sarei effettivamente curiosa di scoprire qualcosa riguardo il resto della famiglia Holmes, tipo la madre del ragazzo, che almeno quando lui è stato un bambino se ne è presa cura. Credo però sia solo una mia curiosità che non andrebbe ad aggiungere nessuna informazione utile alla trama.
Dal momento in cui Trevor prende i voti comincia anche lui ad abbandonare l’ilarità che ogni tanto ha mostrato negli scritti. Si sente ancora di più che soffre la mancanza di Sherlock e fa riferimento alla questione di scappare via praticamente tutte le volte.
Ne “Sherlock Holmes e l’isola del tesoro” credo di non aver mai letto di Trevor che si sia rivolto al Pirata Bianco appellandolo “amore mio” o simili. Non ci sono mai stati troppi dubbi sui sentimenti che li legano, credo non sia mai capitato perché è John a non averli mai sentiti, almeno all’inizio, in ogni caso nella totale privacy delle missive è stato bello ritrovare questo grado di complicità e di passione. Di sicuro non è solo un modo di dire, un po’ come sento in uso tra i “millennials” quando si rivolgono agli amici.
L’ultima lettera, quando Victor viene a sapere del matrimonio di Sherlock, fa uscire il lato più geloso e pieno di rimpianti del prete. Un po’ ipocrita se posso permettermi, perché la situazione non è affatto differente da quella che ha vissuto lui in prima persona. L’unica differenza credo sia la differenza d’età, nel senso che essendo passato del tempo ed essendo maturato probabilmente Trevor non avrebbe assecondato il volere di nessuno se non il proprio.
Ultima cosa ad avermi colpita positivamente, è la forte presenza di Sherlock. Come scrive Victor, è come se il cugino fosse presente davvero, e ci si immagina facilmente cosa possa aver fatto a quei poveri fogli di carta una volta ricevute e lette le lettere. Anzi, probabilmente la prima potrebbe averla ridotta in mille pezzi preso dall’ira e poi ricomposta in un secondo momento.
 
Tenere assieme il filo di tutte queste cose, tra date e quant’altro immagino sia tutt’altro che una passeggiata, ma ti ringrazio per tutto il tempo che stai dedicando a questa storia, perché ci stai regalando un esperienza bellissima, di un livello decisamente superiore alla media, sul sito e non!
Alla prossima,
K.

Recensore Junior
31/07/19, ore 10:48

Ciao Koa, hai scritto davvero una storia molto originale!
Sapere tutte queste cose precedenti alla storia dei pirati attraverso le lettere d'amore di Victor è stato molto emozionante, amo sempre di più il tuo Victor e sono curiosissima di leggere ancora altre storie o lettere, ti faccio i complimenti, ciao buona giornata 😘

Recensore Junior
28/07/19, ore 12:47

Comincio col dire che l’idea di riportare delle lettere, piuttosto che le pagine di diario, dei vari personaggi, è ottima. Il pov nella storia pricipale è sempre stato quello di Watson. Quindi in questo modo potremo avere uno scorcio sui pensieri anche degli altri.
In particolare nell’ultimo capitolo de “La leggenda del pirata Barbagialla” Sherlock comunica la sua decisione di accettare una lettera di corsa e tutti gli restano saldamente fedeli e leali e lo seguono anche in quest’impresa. Scoprire però le cosiddette "voci di corridoio", i malcontenti e i malumori, è secondo me un pezzo importante della storia che ci permette di comprendere a tutto tondo come ragiona questa grande famiglia, oltre che il racconto in sé.
 
Lestrade e Mycroft si scrivono da dieci anni, caspita. Ci è stato già svelato, ma solo adesso con questo scritto avanti ho realizzato davvero cosa potesse voler dire. Greg gli si rivolge, si con rispetto, ma con una forma d’amicizia. Non si tratta di lettere scarne in cui viene annotato, per dire, “Sherlock è tornato di buon umore da quando sono saliti di nuovo a bordo John e Victor, tutto va secondo i tuoi piani” e stop.
Il motivo di questa lettera, se non ho interpretato male, non è neppure tanto quello di informare il maggiore degli Holmes, ma piuttosto quello di ricevere spiegazioni. Perché Sherlock ha detto a tutti loro a cosa stanno andando in contro, ma non ha specificato le motivazioni delle sue decisioni. Greg quindi sa che se anche provasse a chiedere a qualcuno del trio, Sherlock - John - Victor, non gli direbbe nulla e si decide a chiedere all’unica altra persona che sicuramente è a conoscenza di tutto: Mycroft Holmes.
Avere delle delucidazioni sembra davvero importante, il povero Lestrade non ci sta dormendo la notte. Sono dieci anni che il Pirata Bianco è apertamente schierato contro l’Impero Britannico, con tutte le conseguenze che questo comporta, e ora invece accetta di stare alle sue dipendenze; crederlo fuori come un balcone credo sia il minimo.
L’altra questione è se fidarsi o meno di CAM, acronimo (ho deciso, ma potrei cambiare idea) di cattivo e arrivista Magnussen. Per me è come dice Lestrade, fino a quando gli converrà il governatore sarà dalla loro, successivamente saranno guai. Se ripenso a com’è andata nel telefilm mi figuro già il Pirata Bianco a macchiarsi del suo primo delitto, rabbrividisco.
Nonostante sia uno scritto carico di tensione, sei riuscita a strapparmi ugualmente due sorrisi. Il primo quando Greg scrive che Sherlock è dotato di scarsa pazienza, verissimo. Il secondo nel saluto quando dice di sperare che la “Normandia non sia fredda come la ricordavo”, poverino oramai è abituato al sole dei Caraibi.
 
Complimenti come sempre, non hai usato una terminologia particolare, ma a me è sembrato davvero consono alla metà del ‘600. Non vedo l’ora di leggere le parti rosse, con il casto e puro padre Trevor, che ci hai promesso!
A presto,
K.

Recensore Master
27/07/19, ore 13:01

Lo so, colleziono ritardi, ma che produttività estiva avete su questo fandom! ^__^ vi dopate col Gatorade al limone, eh? Vero? XD
La letteruccia di Greg a Mycroft è quella di un uomo preoccupato, anzi, in preda al panico, anche se lo sta gestendo con forza d'animo e fiducia nelle due persone nella quali crede. Una è evidentemente Sherlock, e la seconda è proprio il maggiore degli Holmes. Fin qui, in effetti, non avevo capito quanto fossero legati - anche se non pare ci sia molto di romantico, almeno fin qui non potrei dire - tanto da spingere il caro Greg ad appoggiare la decisione così controversa di aderire alla Corsareria (si dice così? o solo la Corsa?) Lo credo che dei veri, fieri pirati si sentano offesi in quella che, seppur criminale, è una missione di vita. A questo punto penso anche ci sarà qualche ribellione, perché Sherlock non potrà svelare il suo secondo fine. Perchè deve esserci, oltre all'idea pur comprensibile di rientrare in patria (cosa della quale non pare sia mai stato amante); l'unico vantaggio palese è salvare la vita dei suoi uomini, una volta in inghilterra, ma lo saprò più in la.
Mettersi nella mani di CAM (ora lo chiamerò così anche io, mi ha fatto troppo sorridere il "codice")non è un'ideona, no. Va bene che se è IC come non dubito, non farà mosse strane per il principio di essere cattivo, non è Moriarty, ma solo quello da cui guadagnerà. quindi per un bel po' potrebbe fare l'alleato fedele. Fino ad un limite...
la tua storia di pirati si avvia ad essere il tuo gioiello, lo vedo. Io sono innamorata di "quella OS romantica", lo sia, ma qui stai dando tutto e di più.
un bacio di Corsa (ah, ah, che ridere)
Setsy

[Precedente] 1 2 [Prossimo]