Ciao cara inzaghina!
Anzitutto, ti confesso che sono entrata nel tuo profilo e mi è preso un colpo, perché ho visto moltissime storie nuove che vorrei leggere e recuperare, ma qui il tempo per rilassarsi invece di aumentare diminuisce. Sperando di potermi mettere in pari, ho proseguito su questa storia e devo dire che le cose si fanno sempre più interessanti. Non mi dilungo su come rendi la Tana calorosa, sul modo egregio e perfetto con cui hai descritto i gemelli con due battute che bastano a inquadrarli e che li rendono terribilmente IC, ma vorrei soffermarsi sul macro tema della storia, che è sempre quello già approfondito nel primo capitolo, quando ci hai mostrato dei giovanissimi Arthur e Molly. La situazione non è per niente cambiata, dato che Ivy Flint si è innamorata del ragazzo che all’apparenza disprezza. E il meccanismo del chiodo scaccia chiodo non sembra sortire alcun tipo di effetto, anzi. Colpisce sempre come il mondo magico sia più retrogrado rispetto a quello babbano per quanto concerne unioni e matrimoni. Pur essendo solo una sedicenne, Ivy si fa problemi a uscire con Bill quasi dovesse sposarlo l’indomani, perché nella sua mentalità da purosangue quello è il destino che l’aspetta e la politica familiare viene prima persino del piacere personale. L’affermazione è vincente, insomma, solamente se collocata all’interno di quelle che sono le strategie del casato/clan.
Bill Weasley, però, come prende tutto questo? Buona parte del capitolo è dedicato al San Valentino da trascorrere a Hogsmeade e dell’appuntamento a quattro gestito tra Bill e i suoi amici. Lo vediamo sfoggiare un coraggio da grifone allorquando invita la ragazza che gli interessa, evitando di lasciarsi incastrare nelle politiche dell’amico. Tonks è sempre superiore a queste cose ed è un adorabile maschiaccio, ma ho amato molto la sua reazione stizzita e trionfante quando l’odiosa Ivy rivela addirittura di avere una cotta per Weasley. Lui, dal canto suo, sembra fidanzato con Michelle Davies, ha ottenuto la carica di prefetto e si comporta da perfetto primo figlio, mostrando quella tipica indipendenza da apripista che spesso sfoggia il primogenito di una nidiata, spinto dalla famiglia ad assumersi maggiori responsabilità, ma anche privilegiato, in un contesto come quello dei Weasley, dato che non deve indossare cose smesse o di seconda mano, ma è spinto a cederle a tempo debito ai numerosi fratelli. Anche perché, a quell’età crescono ><. Devo confessarti che trovo avvincente quest’ambientazione, perché i problemi causati da Voldemort e dalla mentalità dei purosangue sono malamente nascosti sotto un tappeto, pronti per uscire e scoppiare all’avvento di Harry, ma capaci di determinare il cruccio di un personaggio come Ivy, che abbiamo imparato a non sopportare negli scorsi capitoli, e che ora vediamo struggersi per un amore impossibile. E Bill se ne accorgerà o volgerà il suo cuore all’amica d’infanzia e quasi sorella d’elezione, Tonks? Per quanto concerne lo stile e la caratterizzazione, trovo sempre tutto ben reso, dalla quotidianità ai dettagli passando per la caratterizzazione e gli stati d’animo dei protagonisti: come quando Bill si volta verso Ivy senza nemmeno guardarla mentre lei freme, o la scena durante l’ora di Trasfigurazione, dove il dialogo tra Bill e l’amico è reso con grande realismo. Come sempre soddisfattissima della lettura e incantata dalle tue storie ti auguro una piacevole serata <3
Shilyss |