AAAAAAAH!
Eccoti qua! Finalmente qualcuno che parla della passione per la magia di Aziraphale! Sono veramente contenta: nella serie e nel libro è stato divertentissimo conoscere questo hobby. Soprattutto nel primo episodio dello show ammetto di essermi vergognata per l'angelo per la sua esibizione, ma allo stesso tempo l'ho trovato dolcissimo e carinissimo. Non posso che essere felicissima (i superlativi abbondano, ma te li meriti tutti) di vedere che ad imbarcarsi nell'impresa sia stata proprio tu!
Guarda, io già non ho parole per dire quanto questo capitolo mi sia piaciuto. Dio mio, l'IC! Sei stata bravissima! Io sono sconvolta! Non perché non me lo aspettassi da te, intendiamoci, ma perché da quando Aziraphale comincia ad esibirsi davanti a Crowley ho avvertito lo stesso identico imbarazzo che mi ha fatto provare la serie in corrispondenza delle scene incriminate.
Però vado in ordine! Il paragrafo iniziale è stato molto carino e divertente. Hai introdotto piano piano l'improvvisa voglia di Aziraphale di imparare l'arte della magia. Mi è piaciuto molto il fatto che tu abbia voluto fare una piccola introduzione di tutti giochi di magia che gli abbiamo visto provare nella serie: è tenerissimo leggere di Aziraphale che si impegna in un'attività che potrebbe fare veramente con estrema semplicità con uno schiocco di dita, così come è tenero accedere all'ottimismo dell'angelo. Lui crede davvero di avere delle possibilità ed è tanto felice in questa circostanza. Probabilmente lo aiuta anche a distrarsi dal litigio di otto anni prima e questo fa sì che sia ancora più entusiasta di farlo.
Da quando ha cominciato a resuscitare colombe e conigli ho riso. Povere bestie e povero lui, però hai descritto il processo di evoluzione (e involuzione) delle sue (inesistenti) abilità con dei toni comici che su di me hanno funzionato alla perfezione.
E arriviamo alla lettera a Crowley. Furbo che non è altro, il nostro angioletto. Al demone sarà venuto un infarto (pure se non ha il cuore, shh, what if?) quando ha letto "questione urgente". E invece niente, doveva solo assistere allo spettacolo di magia di Aziraphale. Lo scambio tra i due è assolutamente IC. Sono proprio loro, posso immaginarli nei loro abiti e nelle loro mosse senza alcuna difficoltà. Ho apprezzato tantissimo Crowley che bussa alla porta con il bastone, un misto tra Mary Poppins e Lucius Malfoy (uguali, i parallelismi che la mia mente fa), di classe e perfettamente da lui. I loro gesti sono tutti straordinari e caratterizzati al massimo. Ottimo lavoro, veramente!
Da quando Aziraphale indossa la giacca io ho avuto lo stesso stato d'animo di Crowley. Come ti ho detto prima, ho avuto l'impulso di chiudere gli occhi e non continuare a leggere - ovviamente non ho davvero preso in considerazione l'idea. All'inizio è stato anche divertente, ma poi è subentrata la riflessione di pirandelliana memoria e ho visto la scena per quella che era: un angelo tanto tanto felice ma incapace che adesso si sta rendendo conto di non essere un bravo prestigiatore. Mi ha fatto veramente tenerezza e pena, povero cucciolo.
Ho empatizzato tanto con Crowley, che si ritrova a fare praticamente queste stesse riflessioni e a stare male per questo, tanto da voler trovare un modo per risollevare lo spettacolo e l'umore di Aziraphale, di quello che è il suo migliore amico anche dopo il rifiuto del 1862. L'uomo che sussurrava ai conigli (scusa, pardon) ce la fa e riesce in qualche modo a salvare la situazione. L'ho trovato molto IC nei suoi pensieri e nel suo cercare di fare qualcosa per l'amico senza darlo a vedere palesemente.
Il finale è stato dolcissimo. L'angelo è talmente disilluso a questo punto riguardo alle proprie capacità che ha capito che dietro al trucco riuscito c'era la manina del demone, ma lo perdona perché ne capisce il vero significato: non c'era l'intento di umiliarlo, ma il desiderio di evitare proprio questo.
Nel 1870 Crowley ancora non spinge Aziraphale contro un muro quando viene chiamato gentile! Bene, direi! Così come è bene che i due abbiano ripreso a parlarsi e ad essere amici. In fondo, l'angelo ha fatto una cosa giusta con questo nuovo passatempo!
Sullo stile mi trovo costretta a ripetere quello che dico sempre: è fluido, scorre meravigliosamente ed è vivido! Le scene saltano agli occhi subito, anche quelle riguardanti i giochi di magia: potrebbe essere difficile spiegare i trucchi senza apparire eccessivamente didascalici, ma in poche parole per ciascuno li hai presentati senza fare discorsi ridondanti e senza essere troppo specifica per non appesantire il testo. Ottimo lavoro!
Questa raccolta è sempre più bella, Strietta mia! <3
Un bacione, cara!
Tam |