Recensioni per
Mio blu
di padme83

Questa storia ha ottenuto 60 recensioni.
Positive : 60
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Master
11/03/21, ore 23:06
Cap. 1:

Cara Padme,
Finalmente eccomi qui a rifugiarmi fra le tue righe perché ne ho immensamente bisogno (e chissà, magari ricevere questo mio delirio farà bene anche a te) e il richiamo del Blu, colore della calma e della pace, è stato pressoché irresistibile, soprattutto se ci aggiungi la mia curiosità di comprendere e imparare quelli che, ormai, non considero più head canon ma semplicemente tuoi canon.
E, indubbiamente, gli occhi di Albus sono profondi quanto e più del mare, occhi che ti entrano dentro e di certo non ti lasciano più e come potrebbero?
Albus è tornato da Gellert, in quel momento in cui l'amore ha vinto sugli aspetti morali, dove Ariana non è ancora morta e i due paiono ben avviati sulla via della grandezza che lo stesso Gellert immagina mentre è consapevole vittima degli assalti di Albus. Anche se il giovane Silente è tornato da Grindelwald, ho avvertito (sperando di non sbagliare) in quel "non pensare a niente... Senti me e nient'altro" il motivo per cui l'ha fatto e non sono i propositi di grandezza o la voglia di rivalsa per quella carriera brillante spezzata ma semplicemente l'amore: "crudele e accecante", che semplicemente non si può ignorare, si può solo lasciarlo "bruciare". Lo stesso Gellert non può sottrarsi, perché il loro legame è così forte che fa tremare tutto: il corpo, la mente e il cuore.
Difatti anche a Nurmengard, dopo anni, quando almeno sul piano morale le strade si sono effettivamente divise, e lui è forse nel pieno della sua potenza di mago oscuro, basta solo l'azzurro del cielo per riaccendere quel ricordo che, in quel momento di separazione, diventa insopportabile. Il richiamo finale, oltre ad essere una citazione di Pavese, penso sia un richiamo anche a Cor Cordium perché anche se non è Albus a dare la morte a Gellert, è proprio lui che la anticipa e praticamente fa suo messaggero. Amo come riallacci sempre tutto <3
Comunque non finirò mai di stupirmi con quanta grazia e poesia tu riesca a dipingere Albus e Gellert mentre si amano, sposando perfettamente la passione e l'irruenza, come l'onda contro gli scogli e il concetto di solida roccia, alla dolcezza del riverbero del sole sull'acqua e l'accoglienza della terra. Prosa e poesia si fondono in un connubio perfetto.
Al solito è sempre un piacere passare di qui, ti ringrazio per avermi permesso questo momento di evasione.
Spero di riuscire a recuperare anche la prossima shot perché, chiaramente, mi hai messo addosso un bel po' di curiosità ;)
Un abbraccio e tieni duro
Cida

Recensore Master
31/01/21, ore 10:19
Cap. 1:

Ciao, ti avevo detto che avrei provato a passare un po' più spesso e infatti eccomi qui! Ieri sera ho letto le prime due storie di questa raccolta, confesso di esser stata folgorata dalla seconda e che ero tentata di recensire prima quella, ma prima mi fermo qui un momento per lasciarti qualche impressione a freddo.

Anzitutto lasciami dire che la scelta di "Mio blu" non soltanto come citazione legata al testo, ma proprio come parte integrante diciamo pure della caratterizzazione di Gellert, con questo suo modo di chiamare Albus, è stupenda. Ammetto che non conoscevo questa poesia, sono andata a fare qualche ricerca stamattina prima di recensirti perché volevo capire se il significato che avevo colto io leggendola era indovinato oppure no (curiosità personale, lo confesso). Ho letto di questa idea che il "Mio blu" sia un po' l'universo di qualcuno, che alla fine era un po' anche la mia. Mio blu inteso come tutto quello che esiste di bello, di vita e di morte, tutto e anche oltre. Talasciando il fatto che calza a pennello con Albus e con il colore dei suoi occhi, ma è proprio stupendo il concetto e per loro due è a dir poco perfetto. Soprattutto per come hai deciso di descriverceli e di caratterizzarli.

Questo punto di vista di un Gellert che è oltre l'essere banalmente innamorato, ha proprio trovato quel "qualcuno" che lo fa sentire in pace col mondo, è ben fatto e molto profondo. C'è fluidità nella lettura e, nonostante il salto temporale, una certa continuità. Il perno di tutto è Gellert e i suoi sentimenti, quello che c'è dentro di lui e che brucia per Albus. Nella prima parte sono insieme anche fisicamente, nella seconda (tenendo sempre presenti le tue precedenti storie) non lo sono fisicamente, ma lo sono senz'altro nello spirito e nelle menti. Il concetto del "Mio blu" ritorna come un mantra. L'idea, che poi verrà ripresa con forse più intensità anche nella storia successiva a questa, è che non ci sarà mai nessun altro nella vita né di Gellert né di Albus. Nessuno potrà prendere il posto di quello che hanno avuto insieme. Anche se molto giovani, anche se entrambi avrebbero potuto classificare quello come un primo fugace amore giovanile e tentare qualcosa con qualcun altro, questo non li ferma dal viverlo in modo così struggente. Sia quando sono insieme che soprattutto quando sono separati, il loro legame si sente tantissimo. Ci sono sfumature differenti tra le due situazioni da te descritte, e qui rappresentate da quella vissuta nel 1899 e quella invece nel 1927. Nella prima parte, nonostante i due siano insieme, provano un amore talmente totalizzante e una voglia di restare insieme così intensa, che l'amore che provano assume connotazioni di disperazione. Sembrano due amanti condannati a morte che sanno di star passando la loro ultima notte insieme, da tanto è intenso ciò che dicono e ciò che fanno o pensano. Forse perché entrambi avevano supposto come sarebbe andata a finire? Forse perché avevano la certezza che sarebbe finito tutto in questo modo? Non posso saperlo, di certo c'è una consapevolezza che matura di storia in storia e che cresce dentro a questi personaggi. Nella seconda parte invece infatti è maggiore, la consapevolezza che provano. C'è sempre questa idea di un sentimento totalizzante, ma ci sono toni più amari e malinconici. Sarà per la separazione, di certo. Non per altro, ma io credo che entrambi soffrano più che l'idea di essere arrivati a odiarsi a vicenda, che patiscano proprio l'idea di dover restare separati l'uno dall'altro. Che sia il patto di sangue o che sia il legame che hanno, e che è indissolubile, poco cambia in effetti. Quel che è certo è che le sfaccettature di una stessa relazione che riesci a offrire sono davvero tantissime.

E poi, come ho detto, amo tanto l'idea che Gellert chiami Albus "Mio blu"...
Complimenti, appena posso passo anche dalla seconda storia.
Koa

Recensore Master
20/05/20, ore 08:09
Cap. 1:

Aarrrghhhhh tesora, perdonami il catastrofico ritardo😱😱😱😱🙏🙏🙏
Appena ho visto il titolo di questa raccolta mi ci sono fiondata.
E ho fatto benissimo, ci sono un sacco di cose di cui sono innamorata.
Il tuo linguaggio così poetico, le descrizioni mai banali l'attenzione a ogni dettaglio... e l'amore sincero, sofferto, urlato e soffocato fra questi due, è qualcosa che fa male al cuore... in senso buono.
Ma quanto è cotto a puntino Gellert? Dire che il suo Blu non ha pietà perché il suo sorriso non riuscirà mai a toglierselo dalla mente?🤩🤩
Poi ho amato i riferimenti temporali, la prima parte dove finalmente li vedo vicini nel momento in cui si amano e perdonano😍😍😍
E la seconda parte, dove Gellert non sopporta che sia tutto troppo azzurro...sigh e aaww allo stesso tempo.
Le citazioni poi sono semplicemente perfette.
Saranno anche poco più di 700 parole ma ti giuro che hai raccontato un mondo.
Complimenti davvero.

Recensore Master
08/05/20, ore 14:21
Cap. 1:

Ciao! ❤
Sono molto contenta che tu abbia ripreso a scrivere con una certa regolarità, e mi fa piacere aver scoperto anche questa nuova raccolta di OS. Tra l'altro questa è anche più lunga del solito, per cui è una vera gioia!
E, come ti dico sempre, potersi immergere nel mondo dei personaggi che si amano, anche se per poco tempo, è un balsamo sempre e comunque e soprattutto nei momenti più difficili.
E' meraviglioso come tu riesca sempre a intersecare il filo della tua storia con quello di una poesia o di una canzone, quasi ne fosse il naturale proseguimento. La poesia parla di occhi blu e Gellert, nella storia, rimane incantato dal blu degli occhi di Albus, il blu dei suoi occhi risucchia ogni altra luce e colore e Gellert è immerso in lui. I due amanti vivono ancora nella bolla dorata al di là di tutto e di tutti, soffrono anche se devono separarsi per poco tempo e ogni volta che si ritrovano vivono l'estasi della completa unione, dell'amore che li unisce tanto da farli diventare una sola entità. Finché sono insieme sono invincibili e il mondo non li sfiora neanche, loro sono potenti, sono dèi. E' l'amore a dare loro questa forza, un amore che cresce e cresce ancora, che riempie ogni istante, ogni spazio, ogni cellula del loro corpo e ogni palpito della loro anima. La loro passione è sempre espressione di amore vero, non è mai fine a se stessa, è un donarsi l'uno all'altro senza riserve e allora non stupisce il dolce nomignolo che Gellert decide di dare ad Albus "Mio Blu".
Tristissimo invece il finale, con Gellert ormai prigioniero a Nurmengard, e fa male al cuore leggere il contrasto terribile tra il grigio, il freddo e il vuoto della sua vita attuale e il ricordo caldo e luminoso del suo amore con Albus. Gellert non riesce nemmeno a guardare il cielo, perché ha il colore degli occhi di Albus, che lui ama ancora, che lui vorrebbe ancora accanto... e lo strazio è ancora più profondo pensando a ciò che ha perduto.
Bellissima storia, sicuramente una delle tue migliori e, anche se è straziante, il contrasto tra il passato dei due amanti e il presente di Gellert rende la ff ancora più potente, emozionante e incisiva. E' così doloroso che debba finire così (specie per una come me che ha la mania del lieto fine!). Complimenti e a presto!
Abby

Recensore Master
27/12/19, ore 12:12
Cap. 1:

Ciao!
Corteggiavo questa raccolta da un po' di tempo, e finalmente lo scambio mi ha dato occasione di soffermarmi qui.
Questa storia mi ha semplicememente conquistata: credo sia una delle cose più originali che io abbia letto in questo fandom perché hai saputo trattare una coppia non del tutto usuale ma, soprattutto, lo hai fatto con un approccio estremamente personale e mosso da una sensibilità davvero rara.
Ho amato moltissimo il tuo stile, la tua poetica che è un arazzo di intrecci e rimandi, un ricamo delicatissimo di citazioni e non detti, di parole che significano tutto, tutto.
Questa storia è una poesia orizzontale, una storia dove la trama passa del tutto in secondo piano, lasciando spazio solo alla forza dirompente dei sentimenti, a questa relazione che si costruisce in piccoli gesti, in movimenti che assumono un universo di significato, in parole che diventano quasi poietiche, perché vanno a forgiare una realtà tutta nuova, una realtà con regole e significati che hanno senso soltanto per i due amanti. È una bellissima rappresentazione dell'amore, quell'amore totalizzante e travolgente tra due persone che sono rami dello stesso albero, così simili e rinchiusi nei confini della prorpia relazione da faticare a viversi in maniera più fluida e serena.
Mi è piaciuto davvero tanto come hai saputo tratteggiaee i confini del loro rapporto, mostrando l'attrazione ineluttabile e la tragicità intrinseca di questi amori che sono tanto ardenti da non lasciare spazio quasi a nient'altro.
La storia ha un ritmo invidiabile, le immagini che utilizzi sono originalissime e capaci ci creare un tuo paesaggio narrativo unico e subito riconoscibile. Questa "poesia intrinseca" scorre in maniera estremamente fluida, e trovo si adatti particolarmente a personaggi come Gellert e Albus.
"Mio blu" poi è un'espressione che viene ad assumere una forza espressiva incredibile, declinata benissimo nel corso della narrazione.
Complimenti, davvero. Quasi mi vergogno un po', io, con questa recensione cbe non riesce minimamente a rendere giustizia alla grandiosità di questo scritto.
Sono davvero contenta di aver avuto l'occasione di leggerti: sicuramente mi godrò anche il resto della raccolta.
Ancora complimenti!

Recensore Master
04/12/19, ore 07:46
Cap. 1:

Mi sembra una splendida poesia d'amore. Eppure la parola amore non viene mai nominata. Ci sono metafore, si parla di desiderio e passione, di magia e di baci e di miele e di calore, ma mai d'amore. Come se fosse poco, come se non bastasse a definire il sentimento che sta provando Gellert. Trovo bellissima la descrizione in prima persona, quasi uno stream of consciousness dettato dalla mente di qualcuno perso nelle emozioni di quello che sembra essere un ardore che rasenta la reverenza. Bellissima anche la parte in cui Gellert dichiara di essersi fatto terra e roccia solida per Albus che porta in sé il blu del mare. La trovo davvero ricca di immagini, la vedo davanti a me, in una sorta di breve sequenza da film, in frame ricchi di dettagli.

Terribile il confronto tra il prima e il dopo. Tutto quello che era "il mio blu" è diventato troppo per essere sopportato. Il miele della bocca di Albus a contrasto con l'odore della cenere di un camino spento, che asciuga la lingua e la lascia secca.

In poche parole hai descritto l'esplosione di un amore e la sua morte, gelida e straziante.
Senza, appunto, mai nominare una sola volta la parola amore.

Davvero bella.

Recensore Master
20/11/19, ore 09:34
Cap. 1:

Ciao Padme, eccomi a recensire. Mi sono appena appollaiata al bancone della mia cucina e mentre sorseggio la mia tazza di caffè l'unica cosa che mi viene da dire leggendoti è questa: sublime perfezione! Un giovane e affascinante Silente e la sua amata, in un amplesso così ardente e appasionato che toglie il fiato, una struggente rivelazione che riassume in quel blu tutto, come se quel colore abbia assorbito al suo interno il mondo di emozioni, trattenendole e proteggendole al suo interno. Sei una autrice straordinaria, questo è palese. Ho invidiato ogni riga, magari sapessi esprimermi così... Ho passato il tempo sentendomi cullata dalle tue parole, certe letture elevano la mente e ti strappano il cuore, e tu ci sei riuscita in pieno. Che dire ancora - lo stile e il testo sono perfetti per cui - forse, solo grazie, per avermi dato l'occasione di sognare leggendo questo piccolo capolavoro!

Alla prossima, Tea.
(Recensione modificata il 04/11/2020 - 10:07 am)

Recensore Master
14/11/19, ore 17:39
Cap. 1:

Eccomi qui!
Ho questa raccolta tra le seguite da un po', ho colto al volo l'occasione per iniziare a leggerla.
Come già in occasione dell'altro tuo racconto, mi colpisce sempre molto sia il tuo stile che la cura dei particolari. Iniziamo proprio da Mio blu, che è poesia, titolo della raccolta, titolo della prima oneshot, sinonimo di Albus per Gellert. È tutto, quasi come se riassumesse in sé l'intero amore dei due personaggi, compresi i loro tormenti – emblematico che il Gellert del 1927 non riesca a sopportare scorci di azzurro che inneggiano al blu, hanno il sapore delle cose perdute per sempre, di un dolore troppo vivo.
Meravigliosa anche la conclusione con Pavese, nonché particolarmente adatta all'epilogo di Gellert, che muore quale ideale in occasione del duello con Albus e muore quale uomo quando Voldemort gli chiederà della Bacchetta di Sambuco, occasione in cui lo sprezzo e l'alterigia di Gellert si mostrano in tutta la loro forza e lui muore, muore nel segno di Albus Silente – una morte che in un certo senso ha avuto i suoi occhi.
Lo stile è un altro dettaglio che mi piace tantissimo dei tuoi scritti. Qui sei ricorsa alla prima persona, non è tra quelle che prediligo, ma ho trovato il registro linguistico usato e la sintassi elaborata più che adatti alla tua voce narrante, a questo personaggio che si colloca al di là della comune comprensione umana. In un punto hai poi scritto al di là del bene e del male, espressione che non solo rimanda a una filosofia che ben si adatta a Gellert e Albus, ma che (restando in tema di fanfiction) mi ha ricordato una flashfic di un'altra bravissima autrice su Tom Riddle, il che mi ha portata a relazionare questi tre grandi maghi e in qualche modo a godermi ancora di più la lettura. Insomma, per dire che se leggo una bella storia la lettura riesce a diventare tridimensionale!
Come ho già avuto occasione i dirti, abbiamo idee diverse delle dinamiche tra i due e della caratterizzazione di Gellert, io lo immagino più cupo, padrone di un pensiero spietato che il tuo sembra non avere. Parliamo sempre di interpretazioni di un personaggio di cui sappiamo troppo poco (né sono una grande fan di Animali Fantastici in verità, avrei preferito più dettagli nella saga!), quindi sto cercando di abituarmi alla tua visione di Gellert e Albus per godermi ancora di più i tuoi racconti. Di certo trapela un amore vissuto ma disperato, di cui non si è mai sazi, di cui si ha bisogno a oltranza – e questo bisogno di oltranza e di mai sazio lo trovo perfettamente canon se associato a due maghi che, ancora adolescenti, sono andati oltre e hanno intessuto in pochi mesi un legame così forte che è sopravvissuto a tutto, persino alla morte di Ariana – ho sempre pensato che il più grande peccato di Albus non fosse la morte della sorella, ma amarlo nonostante quella.
Un giro di parole enorme per dirti bravissima! Leggerti è un piacere, appena riesco termino la lettura della raccolta, quindi a presto!

Rosmary

Recensore Veterano
04/11/19, ore 15:42
Cap. 1:

Ciao, passo per lo scambio del giardino, sono felice di aver ripreso parte all'iniziativa e di averlo fatto con questo testo.
Mi é piaciuto davvero molto, sia per il contenuto che per le modalità di scrittura, mi sono ritrovato immerso nel racconto e dal suo ritmo incalzante, a volte prepotente che quasi sembra voglia scappare, uscire dalle righe come se si sentisse in gabbia, trovo che sia una cosa molto positiva perché rispecchia alla perfezione il sentimento di impeto che prova il protagonista in quel momento e quindi il lettore è portato a provarlo lui stesso in modo quasi naturale.
Il modo di raccontare, sopratutto l'atto sessuale, é stato allo stesso delicato e, seppure chiaro, per nulla volgare o banale, cosa non facile da rendere.
Mi ha fatto devvero piacere leggerti e di sicuro leggerò altre tue opere.
Complimenti e alla prossima.
Alex

Recensore Veterano
23/10/19, ore 12:30
Cap. 1:

Ciao! Eccomi per lo scambio del Giardino ** Come da te richiesto mi sono buttata su questa Fic, non rimanendone delusa.
La scrittura è decisamente poetica, meno racconto e meno prosa, molto differente da praticamente tutte quelle che ho letto. Ho apprezzato che non ci siano quasi mai i nomi dei due protagonisti, ma che comunque essi sono completamente contestualizzati e chiunque abbia letto o guardato i film può capire di chi tu stai raccontanto.
Questo primo capitolo è interessante, parte dal principio e ci fa capire quanto queste due persone si amino. Hai trattato la scena di sesso con gentilezza e senza risultare volgare, lasciandola molto sospesa. Non ci sono descrizioni precise, solamente qualche parola che ci fa intuire cosa i nostri due protagonisti stanno facendo.
Mi piace che ti riferisci a Dumbledore come "mio blu", per gli occhi, in quanto spesso nei libri viene descritto quanto fossero profondi, penetranti ed amorevoli.
Mi è piaciuto che hai parlato di un momento di cui non c'è scritto nulla, quindi libero di interpretazioni e tu sei riuscita a dare un'impronta allucinante a questo capitolo.
Sembrava di essere il terzo incomodo, sembrava di essere lì mentre loro si mormoravano quelle frasi.

C'è poi un salto di parecchi anni ed il tutto cambia. Non c'è più gentilezza e carineria, c'è freddezza e rammarico. c'è tristezza.

Veramente bravissima per questo dualismo, per esser riuscita a saltare da un sentimento all'altro. Questo capitolo mi è piaciuto molto e sono curiosa di vedere come andrai avanti!
Bravissima, a presto!
Talia

Recensore Junior
08/10/19, ore 19:05
Cap. 1:

Bella bella bella o cielo così bella! Sì senz'altro poesia, quella citata ma anche tutto il resto che è tuo. Ho letto questa prima shot due volte di fila perché sentivo il bisogno di rifarlo ad alta voce, sentendo il suono delle frasi. Loro sono meravigliosi, la tua scrittura è meravigliosa, mio blu è un soprannome meraviglioso... Che altro potrei dire di più? Sono così romantici, loro, di quel romanticismo di una volta, fatto di lacrime e sangue, sogni di gloria, sconfitte e tormenti... E tu lo hai saputo rendere benissimo in poche parole... e in tutto questo non sei stata neanche pesante, insomma, con questa atmosfera ottocentesca il rischio c'era, eppure sei riuscita a mantenere una freschezza e un ritmo molto equilibrati. Si è capito che mi è piaciuta?
(Recensione modificata il 08/10/2019 - 09:03 pm)

Recensore Veterano
03/10/19, ore 18:27
Cap. 1:

Sono passata a dare un'occhiata alle tue storie e sono stata subito colpita. Che dire? Ho quasi timore di recensire questa splendida storia per paura di non renderle giustizia. Le parole appassionate di Gellert sono poesia allo stato puro. A volte nelle mie recensioni cito frasi che ho trovato particolarmente profonde o che mi hanno impressionato in qualche modo, ma qui ce ne sarebbero decisamente troppe. Hai uno stile particolare, molto evocativo e struggente. Anche nel suo "inno d'amore" Grindelwald rimane coerente con la sua caratterizzazione. Nel frequente richiamo alla semi-divinità sua e di Albus è possibile leggere aspirazioni da Übermensch che tanto bene si addicono al suo personaggio. Particolarmente azzeccato è poi il parallelismo con il Grindelwald ormai anziano che contempla le ceneri ormai spente del camino, ma ancora ricorda vivamente il fuoco dell'amore. Oltre alle citazione che hai molto appropriatamente inserito sul finale in quel "vestito di Sole" mi è parso di riconoscere un richiamo all'Apocalisse e alla donna vestita di sole che ha tanto ispirato il buon Blake. E' possibile? Comunque mi complimento davvero con te! Ben fatto!

Recensore Master
26/09/19, ore 11:44
Cap. 1:

Ciao!
Eccomi qui per lo scambio a catena del Giardino, è la prima volta che passo da te e mi fa piacere averti conosciuta come autrice, e devo dire che sei molto brava!
Detto ciò passo a commentare questo primo breve racconto, e che dire, mi è piaciuto un sacco, hai uno stile molto coinvolgente ed io personalmente amo l'introspezione, e quando si cerca di trasmettere le emozioni dei personaggi. Inoltre amo questo mondo magico, e nonostante sia un personaggio piuttosto ambiguo, amo anche Grindelwald, e tu sei riuscita a rappresentare bene i suoi sentimenti, cosa non facile dato il tipo di personaggio che è, ma nonostante ciò, tutto quello che ha detto risulta credibile. Non hai idea di quanto shippo Gellert con Albus, la frase "mio blu" che si ripete più volte nella storia ha un forte effetto nostalgico, si trascina dietro il ricordo del suo amore come se fosse quasi una maledizione, e niente, mi hai fatta soffrire perché io vorrei tanto vederli insieme un giorno. Mi è piaciuto molto il vortice di emozioni che hai voluto rappresentare e non saprei neanche descriverti ciò che mi suscitano questa coppia, poi ho adorato anche la canzone che hai citato, in my veins è bellissima e struggente e rispecchia perfettamente l'atmosfera che hai rappresentato in questo breve ma potente racconto. Non posso che farti i miei complimenti e alla prossima!

Shakana

Recensore Veterano
22/09/19, ore 21:54
Cap. 1:

Oh my god.

Ti giuro, questa è stata la prima cosa che ho pensato non appena sono entrata dentro alla storia.

Ho aperto youtube, cercato la canzone di sottofondo, e poi ho cominciato con la lettura... Credo che le mie pupille si stessero dilatando sempre di più, riga dopo riga... Non per nulla questa storia è finita dritta dritta nelle preferite (e nelle ricordate, che io uso per dirmi "ricorda di passare da queste storie!!!"... Sì, appena avrò tempo andrò a leggermi anche la seconda storia/capitolo...)

Hai presente quella sensazione... Stai per entrare in casa e all'improvviso qualcuno ti chiude la porta in faccia? ...No? Beh, in effetti non è una sensazione troppo comune, ma è così che mi sento.

Poi io, io AMO le poesie e me ne ritrovo una all'inizio e una citazione a Pavese al fondo. Tu mi vuoi morta! :'-)

Insomma, ho provato una sensazione così scombussolante (in senso positivo), ma così scombussolante che credo di star ancora sorridendo come un'idiota allo schermo del PC.

Okay, cerco di riprendermi e poi ti faccio una recensione come si deve.

Allora, inizialmente pensavo che il narratore fosse Albus, perchè mi sono sempre immaginata che vedesse Grindelwald come un dio. Non so perchè. Forse perchè hai scritto crudele, come tu, soltanto tu, sai essere, ma non ne sono sicura. Poi, poco dopo, ho scoperto che il narratore era Gellert. Sono rimasta sorpresa ma poi ci ho pensato, e la cosa funzionava. Insomma, mi sono fatta i filmoni sul fatto che Albus alla fine avesse battuto l'uomo e che quindi non dovesse essere poi così sottomesso come me lo ero sempre immaginata senza alcuna ragione.
Questo nuovo Albus che mi hai mostrato mi piace un sacco, così come le parole che usi per descriverlo.
Rapace.
Fattelo dire: ti esprimi in modo sublime. 
Siamo dei all’alba del mondo: questa frase è Grindelwald, l'ho pensato subito, appena l'ho letta. Sul serio, descrive la sua psiche alla perfezione.
Insomma, come puoi aver capito, mi hai davvero stupita.


L'unica critica che posso farti................... è che la storia è finita troppo presto :'-)
 

Recensore Master
13/09/19, ore 16:35
Cap. 1:

Ciao **
Mi erano mancate tantissimo le tue Grindeldore, e che ti posso dire? MA CERTO CHE L'HO ADORATA. E' stata un'emozione e un brivido continuo. Lo so, rischio sempre di risultare ripetitiva, ma come scrivi tu di questi due personaggi, non lo fa nessuno. Penso tu abbia un animo profondamente romantico e sensibile, non potrebbe essere altrimenti visto le meraviglia che posti ogni volta. E' stata una flash dolcissima, dove questo colore, il blu, è predominante. Blu è il colore degli occhi di Albus, occhi che Gellert non può non amare. Gellert che avverte un amore tanto bruciante che lo fa sentire vivo e di cui potrebbe anche morirne. Sembra rendersi conto anche lui di quanto sia tutto così travolgente, impossibile da fermare o combattere. E forse l'unica cosa da fare è lasciarsi travolgere, sì, lo è decisamente. Alla fine, ambientata nel futuro, Gellert sembra quasi sofferente a tutto quell'azzurro del cielo, ma il suo blu, quello che vuole chiamare all'infinito, quello non ha mai smesso di amarlo, oh no. E' stato breve ed incredibilmente intenso. Ogni volta so che arriverò alla fine tutta sconquassata dal punto di vista emotivo, e la cosa mi piace tanto. Complimenti davvero, sei stata ineccepibile come sempre <3

Nao

[Precedente] 1 2 [Prossimo]