Recensioni per
Studio del cuore di James Buchanan Barnes
di Fuuma

Questa storia ha ottenuto 37 recensioni.
Positive : 37
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/10/19, ore 18:43
Cap. 1:

Ciao cara, eccomi finalmente da te ^^
Ho deciso di iniziare questa minilong in realtà per tre, semplicissimi, motivi: 1) mi ha colpito immediatamente il titolo, è insolito ma cattura l’attenzione e fa presagire una gran bella lettura (cosa della quale, comunque, io ero sicura perché un po’ già ti conosco); 2) adoro le AU, ma tantissimo, proprio; 3) impazzisco per la Stucky! Non potevo quindi esimermi dal buttarmi a capofitto in questo tuo studio del cuore di James Buchanan Barnes ^^
Nelle AU l’ambientazione, per forza di cose, riveste un’importanza fondamentale, e tu sei riuscita a ricreare l’atmosfera della Brooklyn degli anni ’40 con poche, ma nitide e calzanti, pennellate. Voglio dire, è bastato evocare un paio di situazioni distintamente riconducibili all’America di quegli anni per farmi respirare la stessa aria dei giovani Bucky e Steve.
Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui hai introdotto il loro rapporto, che nasce e si evolve in modo molto naturale: i due sembrano essere l’uno l’opposto dell’altro eppure è evidente che siano destinati a diventare migliori amici. Bucky dà l’idea di essere un animo puro, è diretto e sincero e si affeziona subito a quello scricciolo tutt’ossa che però cela dentro sé il cuore di un leone. Lo ammira ma allo stesso tempo prova nei suoi confronti un feroce istinto di protezione, vorrebbe mettersi tra lui e chiunque voglia fargli del male. Steve, da parte sua, non ha peli sulla lingua e non sopporta le ingiustizie, e non esita a gettarsi nella mischia quando la situazione lo richiede. I due diventano ben presto inseparabili e la cosa, come d’altra parte c’è da aspettarsi in questo determinato contesto, comincia a suscitare malelingue, soprattutto fra i bulli di quartiere, ma è proprio lo scambio di battute conseguente all’accusa di Tunner che qualcosa comincia a smuoversi in Bucky, e il ragazzo comincia a farsi delle domande. Il fatto che poi Steve tutto d’un colpo cresca e si trasformi (se non proprio – immagino – nel corrispettivo di Captain America – niente muscoli super potenziati quindi XD – poco comunque ci manca), non facilita certo la vita al suo migliore amico: da come lo hai descritto il nostro Rogers sembra essere diventato una specie di sole che attira tutti quanti a sé, grazie alla forza innegabile del suo carisma. I due hanno in realtà già cominciato ad avvicinarsi, ma ora ci sono troppe considerazioni di mezzo, troppe cose ancora da affrontare – vergogna, negazione, paura solo per citarne alcune – prima che la vocina che entrambi (nonostante il POV sia affidato esclusivamente a Bucky, si intuisce benissimo cosa passi nella mente di Steve, attraverso la descrizione dei suoi atteggiamenti) hanno cominciato ad udire trovi il coraggio di farsi sentire più forte.
Insomma, questo primo capitolo mi è piaciuto moltissimo e non vedo l’ora di continuare. Intanto ti faccio i complimenti, non solo per l’intreccio ma, naturalmente, anche per lo stile, raffinato e impeccabile, per l’accuratissima e verosimile introspezione e per il lavoro di ricerca – sulle base storiche, intendo – che non deve essere stato facile da portare avanti. Ottimo lavoro quindi!
Un bacione e a presto :*

padme

Recensore Master
19/10/19, ore 19:24

Carissima Fuuma,
io sono una persona orribile perché non solo non rispondo alle tue recensioni, ma passo con un ritardo mostruoso. No, in realtà il lavoro mi sta uccidendo in questo periodo, ma cerco sempre di trovare un momento di calma per dedicarmi ad una buona lettura e tu, sì, proprio tu, fai parte di questa routine piacevole.
È sempre bello, incantevole, meraviglioso perdersi tra le tue righe, tra loro due, che sono tuoi, attaccati ai fili delle tue dita, e li muovi come se fossero tuo. No, in realtà lo sono. Sai, immaginare ogni singola ruga d'espressione di un personaggio, persino il suo tentativo di celare emozioni, persino le negazioni dedicate a se stessi, è un talento per pochi. Immaginare le loro voci, vedere persino le loro ciglia sbattere, ecco, questo è un talento. Significa che per te, questi due, non hanno uno straccio di segreto.

Ogni cosa che accade in questo capitolo non è un caso: i due ragazzi che si baciano all'inizio, spaventati a morte da ciò che Steve e Bucky potrebbero dire... e Bucky, lui, nasconde l'invidia dietro gli occhi, invidia di quel coraggio che hanno avuto i due, ad assecondare i sentimenti e i desideri. Qualcosa che con Steve, forse, non è ancora chiaro. Qualcosa che spaventa, dannatamente. E tutto questo senso di inquietudine e d paura io la sento dentro ogni riga, dentro ogni vocale e consonante messe insieme ad un testo che costruisce, man mano, una consapevolezza non solo dei propri sentimenti, ma anche di quelli dell'altro.

Mi piace poi molto poi il fatto che non ti dimentichi delle donne. Spesso e volentieri, specie in questo fandom marveliano – essendo per lo più ricco di persone che shippano slash, tendo a trovare spesso ridicolizzata, accantonata, resa meno realistica la figura non solo della donna – e non è il tuo caso, ma anche quella dell'uomo. Per quello i tuoi Steve a Bucky funzionano; sono uomini sono soldati, sono giusti, sono mascolini, sono anche sciupafemmine e, perché no, nemmeno dispiace la cosa a James. Steve è l'eccezione. Steve è la soulmate che valica ogni cosa; ogni gusto personale, ogni impulso, ogni tocco, ogni pensiero. Steve è un pezzo di puzzle che si incastra perfettamente al suo, e non è solo un contorno. I ritratti parlano per lui; l'arte, la voglia di rappresentare Bucky, il suo bel Bucky, eppure Non c’è modo perché Steve possa amare un degenerato come lui e la magia di quella speranza, Buck se la spegne da solo, e questo fa male, ma è così dannatamente da lui... è così dannatamente da lui accusarsi di essere la causa di quell'amore, a detta sua, non corrisposto.

Si scrivono, si mancano, e questo basta a capire che per colmare il vuoto di una vita a metà, c'è bisogno di un'altra metà perfetta. Per questo ribadisco, Steve è l'eccezione e è ciò che ho sempre pensato di loro e che tu mi trasmetti come uno tsunami addosso. Adoro immensamente come mi travolgi con le tue parole, come me li fai amare e come non mi stancherei mai di vederli innamorarsi, attraverso la tua prosa. Perché sono umani mia cara Fuuma, e non c'è niente di meglio che trovare umanità, quando si legge l'amore soprattutto tra due personaggi così.
Adoro immensamente tutto ciò e, chiedendoti ancora scusa per il ritardo, prometto di risponderti prestissimo e mi ritroverai molto presto su questi lidi ♥ (non ti libererai di me così facilmente muahahau *risata doppia satanica*)
Un abbraccio,
Miry

Recensore Master
13/10/19, ore 18:52
Cap. 3:

Buonsalve!
Allora, sono stata un po' indecisa su come recensire quest'ultima parte, perché mi ha suscitato dei pensieri contrastanti. Quindi, direi di procedere con ordine, parlare di ciò mi è piaciuto e poi invece passare agli aspetti che mi hanno convinta di meno.
La prima cosa per cui mi viene da fare i complimenti, è, senza dubbio, lo stile. E' un'osservazione che faccio più o meno ogni volta che ti recensisco, ma dopotutto un lavoro letterario si regge sulla forma non meno che sul contenuto, almeno per la sottoscritta, quindi non mi sento pedante a ribadire il mio apprezzamento per le tue scelte lessicali e linguistiche. Oltre a essere molto curato, il tuo stile è, sopratutto, sentito: si percepisce che ami questi due personaggi, che cerchi d'immergerti il più possibile in loro, di trasmettere al lettore i loro pensieri, non i tuoi. E' un punto estremamente delicato ed importante, sopratutto quando si scrive maneggiando personaggi inventati da altri, quindi complimenti per l'attenzione che ci riponi.
"Se non ci fossero le mani di Steve a tenerlo saldo alla vita, è sicuro si affloscerebbe su se stesso, scomparendo nella propria stessa pelle."
Questa frase è molto bella, molto tenera, e rappresenta inoltre una summa della coppia in questione: mette a nudo la fragilità di Bucky, celata dietro un'armatura di sorrisi scanzonati ed avvenente noncuranza, così come la forza interiore di Steve, che rende Bucky in grado di affrontare le parti di sé stesso che lui e il mondo ritengono sbagliate. Steve accetta Bucky esattamente per quello che è, e questa è la sola cosa di cui Bucky abbia veramente bisogno: il mondo lo riterrà anche sbagliato, ma negli occhi di Steve può solo vedersi perfetto. La scena trasudava letteralmente dolcezza e fiducia, ma rendeva anche senza sconti il panico e l'umiliazione di Bucky nel vedersi così esposto di fronte a Steve, quella vergogna di esistere da cui sono stati afflitti entrambi e che sono riusciti a curare solo stando insieme. Mi è piaciuto inoltre il richiamo all'incubo ricorrente di Bucky descritto nel secondo capitolo, a mostrare come l'accettazione di Steve abbia completamente ribaltato il modo in cui Bucky vede sé stesso.
Passando alle dolenti note, ammetto che avrei preferito un finale un po' meno "all'acqua di rose": probabilmente è anche colpa delle aspettative che mi ero fatta e che sono state disattese, ma non posso negare che sono rimasta un po' con l'amaro in bocca, perché proprio tutta questa atmosfera di amore ed accettazione non mi è sembrata in linea né con il resto della storia né con il periodo in cui hai scelto di ambientarla. Mi spiego meglio. Steve ama Bucky, Steve nutre gli stessi desideri 'sbagliati', Steve è animato per prima cosa dall'istinto di proteggere il suo amato- tutto vero, per carità, ma siamo pur sempre negli anni Quaranta, e anche l'uomo più mentalmente aperto del mondo, in quegli anni, avrebbe avuto come minimo un sussulto, un momento di sbando, nell'incappare nel proprio migliore amico vestito da donna. Ma anche dando per buono che Steve riesca a passare sopra la cosa con tale serenità, mi sembra un po' semplicistico che gli basti abbracciare Bucky per fargli passare tutte le turbe mentali in cui si è dibattuto per i due precedenti capitoli- anche perché il resto del mondo non ha smesso di esistere e le paure di Bucky restano valide: comunque vada, questo loro amore dovrà essere confinato all'ombra, al segreto, sempre oppresso dalla paura delle conseguenze che inevitabilmente si abbatterebbero su di loro se venissero scoperti. Diciamo che il problema non è il lieto fine in sé, quanto il fatto che mi è sembrato, passami il termine, poco 'guadagnato': Bucky si dibatte per paragrafi e paragrafi nelle sue (comprensibilissime, dato il contesto) angosce, poi arriva Steve, lo abbraccia, e siamo tutti felici e contenti.
Può anche essere che la tua soluzione sia la più in linea con i personaggi in questione, di cui, ammetto, non sono un'esperta. E il lavoro è oggettivamente fatto molto bene, quindi tutto sommato è stata davvero una bella lettura;)
Alla prossima,
Catcher

Recensore Master
12/10/19, ore 13:23

Come dicevo, non ho potuto resistere e ho continuato la lettura! Allora, ciò che più mi ha colpito di questo capitolo è stato che con il passare degli anni, cominciamo a vedere una certa maturazione anche dei personaggi.
Mi spiego meglio, nel precedente, Bucky e Steve erano più piccoli, quindi più ingenui e forse anche più sinceri non soltanto fra di loro, (pensiamo ad esempio alla prima, piccola bugia che Bucky dice a Steve, nell'episodio dei negozi di Natale), ma anche proprio nelle loro interazioni: precedentemente, Bucky non si preoccupava troppo di avere certi atteggiamenti, come dormire abbracciato all'amico o prenderlo per mano, invece adesso, da adulto, si rende conto che tutti questi gesti hanno un peso, sia per lui che per il mondo all'esterno e tale consapevolezza lo lacera.
D'altronde, in tempi così chiusi come quelli descritti nella storia, i sentimenti che cerca di arginare potrebbero non soltanto compromettere lui, ma far del male a Steve, a cui lui tiene sopra ogni cosa.
Non era facile inserire questo turbinio di emozioni nelle storie, eppure tu ci sei riuscita senza problemi, in maniera straordinaria!
10 +

Recensore Master
12/10/19, ore 12:59
Cap. 1:

Ciao, eccomi qui per la recensione dello Scambio a Catena del Giardino di Efp... e sinceramente non vedevo l'ora!
Sbirciando un pò tra le tue storie, mi sono accorta di aver già letto (e amato alla follia) una tua Stucky, per cui sapevo già di stare per cominciare una bellissima fanfiction... e non sono rimasta affatto delusa!
Amo alla follia il modo in cui rendi Bucky e Steve, sia singolarmente che come coppia. Insomma, Bucky è così affascinante, il tipico ragazzo bellissimo, con la faccia da schiaffi e il cuore d'oro, di cui è impossibile non innamorarsi, mentre Steve è... Steve Rogers, cavolo, in tutto e per tutto! Impavido e saldo nelle proprie idee e nei propri ideali, uno che per ciò in cui crede è pronto a prendersi un pugno in faccia senza troppi problemi, uno che non ci pensa due volte a fare da scudo umano al proprio migliore amico, nonostante sia in evidente svantaggio.
"Sembra la brutta copia di un pugile dalla carriera ormai finita, ma ha gli occhi fissi al bersaglio e c’è una fiamma in quello sguardo che potrebbe continuare a bruciare per sempre." Giuro, mi è sembrato di poter vedere questa scena coi miei stessi occhi e avvertire sulla pelle la fiamma di cui parli!
Un'altra cosa che ho apprezzato tantissimo, è stata l'ambientazione. Senza scendere nel dettaglio, ma attraverso pochi riferimenti, accennati qua e là, hai saputo ricreare a pieno l'atmosfera di quegli anni, tra bulli che non vedono l'ora di menare le mani, ragazze la cui sensualità si esprime soltanto con un rossetto vistoso e un bottone lasciato casualmente aperto e certamente la poca tolleranza verso l'omosessualità.
Infine, come già avevo avuto modo di apprezzare in precedenza, trovo che il tuo stile sia molto fluido e decisamente accattivante. Le tue introspezioni sono profonde, ma mai pesanti e fanno innamorare il letture quasi di pari passo ai tuoi personaggi.
Sinceramente non ce la faccio, vado a leggermi il secondo capitolo! :P
Alla prossima!

Recensore Veterano
10/10/19, ore 01:11
Cap. 3:

E sono belli. Tanto, tantissimo, di una bellezza dolce che mi commuove perché si amano in maniera totalizzante in ogni modo, in ogni universo,in ogni epoca. Mi complimento di nuovo per come tu sia riuscita a gestire questo argomento spinoso. Sei stata bravissima te lo dico col cuore.
Un abbraccio Chia

Recensore Veterano
10/10/19, ore 01:04

Ok adesso ricordo, ho fatto mente locale ed ho capito... È un tema difficile, delicato che stai trattando con grazia e dolcezza.... Ci vorrebbero più Fuuma al mondo <3
Baci gioia

Recensore Veterano
10/10/19, ore 00:56
Cap. 1:

Ricordo di averlo letto, non ricordo il seguito... shame in me. Sono così belli, tanto ic patati miei, li adoro tesoro, il mio piccolo Stevie che si è fatto tanto XP!!! Devo proseguire!
Brava come sempre
Ti abbraccio Chia

Recensore Master
10/10/19, ore 00:28
Cap. 3:

Attendevo con ansia e curiosità questo capitolo e cosa posso dire?
Non sono rimasta delusa, tutt'altro. Mi sembra doveroso sottolineare la tua bravura nel trattare situazioni e sentimenti così delicati. Credo che questa sia la conclusione perfetta di una storia straziante ma che trova un finale lieto e aperto a tante possibilità, perché se Steve e Bucky sono insieme come può il futuro non essere luminoso e pieno di possibilità? Ma cerco di andare con ordine e scrivere qualcosa che sembri sensato, più o meno. La parte iniziale l'ho trovata di una delicatezza incredibile, e vedere Bucky così mi ha davvero fatta sciogliere. E' attento, minuzioso, ha programmato tutto nei minimi particolari, si è assicurato di essere solo, ha predisposto ogni cosa come se si stesse preparando per un'operazione chirurgica. Vuole grattare quel prurito, togliersi questo cerotto una volta per tutta con la speranza di mettere un punto a questa situazione, di apporre una X su tutto ciò che lo sta destabilizzando. Ho apprezzato tantissimo il paragone di Bucky con un serpente pronto alla muta, mi è piaciuto molto perché credo sia perfettamente calzante con la situazione e con lo stato attuale di Bucky: qualcosa in lui sta cambiando, sta mutando e lui si scopre a volere qualcosa di molto diverso da ciò che gli altri si aspetterebbero. Sta cambiando pelle e decide effettivamente di farlo, di vestire una pelle differente. Si muove piano, lento, come se stesse compiendo un rito sacro che deve essere osservato con estrema attenzione in tutti i suoi passaggi e così prova, spacchetta il rossetto e con dita tremanti lo applica sulla propria bocca. D'altronde, sta solo grattando un prurito, cosa potrebbe accadere? Ed ecco che qualcosa accade quando la porta si apre e compare Steve. La reazione di Bucky mi è andata dritta al petto proprio come un colpo ben calibrato e credo di essermi rotta un po' insieme a lui. Vederlo così fragile, mentre si accartoccia su sé stesso, mentre si rintana in un angolo per sfuggire allo sguardo sorpreso di Steve in una litania di "no, no, no" ... è stato davvero brutto (non brutto in senso "negativo", non mi fraintendere, l'hai resa da Dio ma brutto proprio vederlo in questo stato). Si sente sbagliato, si sente prossimo al manicomio, una macchia che si diffonde a vista d'occhio, malato. Ma Steve - il suo Steve - non potrebbe mai uscire da quella porta e lasciarlo solo, mai. Ed è stato altrettanto tenero vedere Steve che lo avvolge nella coperta, che lo rassicura con gentilezza per farlo sentire al sicuro e scacciare via con il suo affetto e il suo amore quelle urla che rimbombano nella testa di Bucky nel tentativo di trascinarlo giù in un baratro senza fine. Steve lo tocca come se fosse fatto di vetro, goffo ma desideroso di toccarlo con più fermezza dopo che si sono finalmente trovato, dopo che Bucky si è lasciato - finalmente - guardare. Tutto viene in superficie, tutto ciò che è sempre stato lì tra loro due, sospeso, un po' per paura di entrambi. Ma sono insieme e va tutto bene, perché Bucky si sente bello, amato, sa di non aver alcuna malattia a tormentarlo. C'è Steve accanto a lui e quanto è adorabile la parte finale dove sono effettivamente insieme? Sono stupendi e so di essere ripetitiva, ma tu sei meravigliosamente brava. Complimenti per aver gestito alla grande una tematica così delicata e continua a deliziare il fandom con i tuoi scritti che fanno solo bene!

Un abbraccio,
Lily!

Recensore Master
08/10/19, ore 21:23
Cap. 3:

L'inizio è stupendo, la logica del 'provo così poi scopro che alla fine non mi interessa davvero', quel convincersi a farlo perché così non lo faccio più... mi è piaciuto un sacco perché è vero, usiamo spesso questa logica, ci rassicuriamo così e quindi Bucky che inizia con questo pensiero l'ho adorato, l'ho trovato molto realistico. Come ho trovato dannatamente realistico Bucky che si nasconde la faccia, mi sembrava di vedermelo davanti con quelle dita mentre chiedeva a Steve di non guardarlo. Molto bello come hai descritto l'attacco di panico e meravigliosa questa frase: 'L’attacco di panico lo tira giù, si aggrappa alle sue caviglie e strattona finché non crolla inginocchiato in terra.'
E' stato bello leggere il punto di vista di Steve, come in poche righe si riprendono tutti i momenti passati nei due capitoli precedenti e finalmente abbiamo potuto scorgere cosa ne aveva pensato lui in tutto questo tempo e la tenerezza stupenda con cui chiede a Bucky di condividere, la tenerezza di Steve che è triste perché non è riuscito a prendersi cura del suo amico. Così canonico, struggente e adorabile tutto questo. L'immagine di Bucky che è come giovane cervo mi è piaciuta tantissimo, dà tutta l'idea di come sia un inizio, di come debba imparare praticamente a camminare perché è tutto diverso, nuovo, ma anche come sia impaurito, titubante e Steve che lo sostiene: bellissimo quel momento. E per quanto sono davvero felice che ci sia stato un lieto fine (avevo temuto parecchio per il peggio e non lo volevo), non posso fare a meno di chiedermi quanto sia andato davvero tutto bene. Purtroppo questa storia è già finita, complimenti, di un Bucky così bello, ne avevo proprio bisogno.

Recensore Master
08/10/19, ore 18:57
Cap. 3:

Adesso che è finita non riesco quasi a crederci.
Sappi che, nel momento in cui hai fatto aprire la porta a Steve, ho dovuto fermarmi per la tensione! (Va beh, ho una soglia di sopportazione della tensione abbastanza bassa, ma ciò non toglie che l'hai superata!).
Nel capitolo precedente mi era sorto il dubbio che forse Buck avrebbe voluto vedere Steve vestito da donna, ma si trattava di lui e il momento in cui decide di cedere alla tentazione, al "male" che lo sta consumando dentro, è perfetto.
Come perfetta è la sua reazione quando Steve (per fortuna che era lui), lo scopre.
Hai reso molto bene anche il momento di indecisione di Steve, quello in cui ha dovuto fare la cosa giusta per evitare un disastro. Di certo non è stato facile nemmeno per lui, ma sono arrivati al loro "felici e contenti".
Grazie per aver scritto questa bellissima storia, per avermi definitivamente fatta innamorare di questa coppia, e sappi che continuerò a leggerti! U.U (sì, è una minaccia! ^^).

Prima di lasciarti ti segnalo solo un "tutti" per "tutto": "Vorrebbe davvero poter dare a Bucky tutti quello".

A presto.

Recensore Master
06/10/19, ore 22:50

Finalmente trovo il tempo per lasciarti un commentino, volevo farlo da un po' di tempo ma non trovavo mai il momento giusto. Tanto per cominciare, adoro leggere i tuoi scritti, sul serio. La tua bravura mi spiazza, hai uno stile fluido, delicato e pungente insieme, riesci a scrivere di sensazioni così profonde e d'impatto che mi si attorciglia lo stomaco durante la lettura, davvero. In più mi fai venire voglia di tornare a scrivere dei miei bambini bellissimi che mi mancano tanto...maledetto Endgame ma meglio non parlare di quel finale schifoso piuttosto di cose belle, ovvero la tua storia. In questo capitolo, Bucky mi ha fatto davvero tanta tenerezza e complimenti per il modo in cui hai descritto i suoi sentimenti che si fanno sempre più prorompenti mentre crescono dentro di lui e Bucky non può farci niente, non può reprimerli perché la gioia quando vede Steve è così immensa che potrebbe scoppiare. Ma indossa una maschera, nasconde tutto dietro sorrisi sghembi, terrorizzato al pensiero di ciò che potrebbe accadergli, spiazzato da ciò che a quel tempo era concepito come una forma di pazzia, come un qualcosa di malsano per cui si poteva essere rinchiusi se non peggio. E la sua sofferenza si percepisce in ogni parola e ogni virgola mentre finge di essere qualcuno che non è, mentre Dum Dum e gli altri lo prendono in giro per la "donnina" che lo aspetta e lui non smentisce perché Steve lo aspetta davvero. Tutta la scena del rossetto mi ha prima lasciata senza fiato, soprattutto quando Steve è così vicino che basterebbe poco per sporgersi e assaggiare la sua bocca e poi mi ha leggermente spezzato il cuore, mentre il cuore di Bucky batte con violenza come impazzito e qualcosa si incrina perché non dovrebbe, perché si sente sbagliato, depravato e Steve è il suo migliore amico, non dovrebbe sentirsi così. Insieme al suo sorriso si è sbriciolato anche il mio cuore, come anche nel momento in cui pensa che Steve non potrebbe mai ricambiarlo e forse è meglio così per lui perché almeno di "malato" ce ne sarà solo uno. Ammetto di avere un debole quando si tratta di ritratti di James realizzati da Steve: è una cosa che amo profondamente già in generale ma accostata a loro due mi fa impazzire perché adoro immaginare Stevie che ritrae Bucky con dovizia di particolari, senza tralasciare niente e mettendo in quel ritratto tutto il suo amore, tutta la sua venerazione, tutti quei sentimenti così travolgenti che quasi sembrano estendersi oltre i confini delimitati del foglio. La trovo un'immagine non soltanto poetica ma perfetta per loro due e mentre Bucky osservava il ritratto...niente, semplicemente i brividi. Era come leggere una lettera d'amore ma Steve invece delle parole usa la matita per delineare contorni, tracciare linee, definire occhi di cui conosce a memoria la forma e il colore, mascella e bocca da baciare, ogni increspatura del viso di James con una precisione chirurgica perché non è un soggetto qualunque. Ok, smetto di scrivere cretinate e ti faccio tanti tanti tanti complimenti. Sei davvero bravissima e spero continui a riempire il sito con le tue meraviglie. Ancora brava brava brava, aspetto il prossimo ❤️❤️

Un abbraccio,
Lily.
(Recensione modificata il 06/10/2019 - 10:53 pm)

Recensore Master
02/10/19, ore 21:36

Cara Fuuma,
Che bel capitolo! Ci sono tanti aspetti interessanti che hai portato in luce in questo capitolo, quindi preparati a un mega delirio! Primo: la ragazza era Nat? Quella con la crocchia ramata **? Pensando al canone e al legame esistente tra Winter Soldier e Black Widow ho immaginato che qui fosse lei la ragazza che Bucky ha visto, bambino, rinchiudere in manicomio ed essere lobotomizzata (per l'occasione ho messo la colonna sonora di Sucker Punch). Poi ci sono gli amanti nel prato, che dimostrano una benevola tolleranza di due ragazzi nei riguardi di qualcosa di veramente malvisto (penso al film su Alan Touring). Le lacrime di disperazione sono del tutto congrue a un tempo in cui si cercava di combattere con la medicina la scelta di chi amare. Ecco perché la scelta di dichiararsi non può avvenire (non ancora, almeno). Perché Barnes non sa se Steve ricambi e non ha ancora la forza di ammettere con se stesso che Steve non è mai stato solamente il suo migliore amico. Ma troppe pressioni sociali gli impediscono di essere se stesso. Già, ma che natura ha Barnes? Perché ama il raso, perché bacia una ragazza per bearsi della sensazione del tessuto sulla pelle?

Il dettaglio che ho amato di più del capitolo è stato quando Barnes è attratto dalle vetrine dei negozi e si avvicina a un rossetto rosso. Siccome Rogers, bontà sua, è proprio un bravo ragazzo, non sa che a una madre si regalano colori meno vistosi come il pesca, il rosa, un mauve. Lo scarlatto è il colore della passione e delle amanti, ma è anche la tinta per eccellenza. Un dettaglio bellissimo, come splendida anche la trasformazione di Bucky in soldato sciupafemmine. Credo che lo faccia per distogliersi dal pensiero di Steve, per sforzarsi di essere normale e mistificare un po’ l’attenzione e l’attrazione che prova per Steve. Per buona parte di questo capitolo, Rogers si rivela oltre che squisitamente ic nel suo essere devoto, integerrimo e leale, anche tollerante, ma rimane una sfinge circa i suoi rapporti con Barnes (anche se gli scrive tutti i giorni, come farebbe una donnina innamorata: lungi da me sminuire le figure femminili ^^, le adoro e credo non se ne scriva mai abbastanza, ma era per citare il linguaggio cameratesco che hai sapientemente affibbiato ai soldati ^^).

Insomma, un’amicizia che si lega alla devozione. Ecco, poi però c’è quella storia dei ritratti e credo anche io che attraverso l’arte si rivelino i sentimenti dell’artista, è un escamotage che amo molto. La reazione di Bucky davanti ai bellissimi ritratti di Steve dicono però due cose. Non è ancora pronto per capire cosa i disegni gli dicono e Steve lo ha amato da sempre, perché quei tratti denotano una conoscenza, un'osservazione e una replica della stessa fisionomia che si protrae da anni.

Forse sono davvero ugualmente diversi. La narrazione del capitolo si snoda in maniera fluida e coinvolgente attraverso vari momenti della vita dei due ragazzi, attraversando uno dei periodi più bui della storia mondiale, ma tu, con grazia e un tocco introspettivo veramente ben dosato e curato, hai saputo accostare l’uno all’altro senza far dimenticare al lettore che si tratta di una storia ambientata negli anni Quaranta (le sottovesti, i cinema, il rossetto – durante la guerra si vendevano proprio le tonalità scarlatte in misura maggiore), ma romantica.
Complimenti vivissimi e, come sempre, perdona il delirio! Attendo impaziente il seguito, sallo **. Ho ADORATO.
Un caro saluto e a presto,
Shilyss :*

Recensore Master
28/09/19, ore 18:46

Questa storia mi ha fatto venire voglia di rivedere il film (e poi non volevo perdermi qualche dettaglio della storia solo perché non lo ricordavo adeguatamente).
Così eccomi qui a leggere il secondo capitolo (con la speranza di trovarci già il terzo. Sigh. Attenderò), incantandomi di nuovo per quanto è bello. Intendo nei contenuti e nella forma.
L'amore struggente di Bucky che si scontra con la sua consapevolezza di come verrebbe considerato dalla società e finisce per dare forma a un incubo che ha radici in un ricordo reale e diventa, pertanto, ancora più spaventoso. Tra l'altro l'immagine della ragazza con la crocchia di vespe mi ha fatto pensare a "Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali".
Dicono molto le lacrime dei due ragazzi "beccati" nel campo, la loro paura, che diventa un monito in più, per lui, per stare zitto, anche se quella notte poi dorme abbracciato a Steve (anche se non so come fa a dormire?)
Anche il dettaglio dei commilitoni che non permettono a Bucky di "tradire" la fidanzatina rimasta a casa mi è piaciuto: racconta un rispetto che oggi non si trova facilmente e che è in linea con quei tempi.
Però la frase che ho preferito in tutto il capitolo: "... qualcosa in lui si rompe per sempre. È la prima volta che mente a Steve e ogni parola è una lama che trafigge il proprio cuore."
L'onestà di Bucky! Non è da meno di Steve in quanto a valori e buoni sentimenti, e mentire gli pesa.
Colgo l'occasione di aver citato questa frase, però, per farti notare un errore che ho notato diverse volte: l'uso improprio di "proprio".
La frase 'è una lama che trafigge il proprio cuore' in pratica dice 'è una lama che trafigge il cuore della lama stessa', perché 'proprio' va riferito al soggetto (anzi, cito direttamente da Wiki così non mi ingarbuglio: "proprio si usa solamente quando colui che possiede qualcosa è il soggetto della frase.")
Perdonami se te lo faccio notare con tanta insistenza ma hai fatto questo errore più volte ed è l'unico che ho notato nel testo, quindi suppongo tu sia iper attenta agli errori e quindi che ci tenga.
Un'altra cosa che mi è piaciuta è il modo inconsapevole in cui Bucky ferisce Steve, in biblioteca, quando si guarda attoreno. Magari Steve ha ricordato l'episodio del capitolo precedente, quando il bulletto li aveva definiti finocchi. Allora era stato lui a temere che gli altri giudicassero il suo amico. Ora pare che sia lui stesso a temerlo, contravvenendo a quello che aveva detto allora.
Credo di aver detto tutto. Aspetto il prossimo capitolo per struggermi per il dolore di Bucky e gioire per la lime annunciata nelle note della storia e che attendo con gli occhi a cuoricino.

A presto ^^

Recensore Master
28/09/19, ore 17:01
Cap. 1:

Carissima Fuuma,
Se già avevo adorato la prima storia tua che ho letto, questa l'ho letteralmente adorata. C'è qualcosa nella tua scrittura che si discosta moltissimo da quella di moltissimi altri, qui su EFP e che ti restringe ad una minuscola cerchia di persone che riescono ad ammaliarmi davvero (e, credimi, è la verità).
Questo primo capitolo non ha fatto altro che convincermi di una cosa: le tue introspezioni sono meravigliose, sono profonde, ma non risultano pesanti nemmeno un po'. La storia ha il suo ritmo musicale che non muta, che ti tiene lì incollato, a cercare di capire dove arriveremo. Dove vuoi che arriviamo.

Un percorso di crescita, quello che ci hai mostrato in questo capitolo. Dagli albori, dagli inizi, con uno Steve minuto e fragile, ma che ha il coraggio di un leone e il senso di giustizia che mai e poi mai lo abbandona. Bucky è il ribelle, quello che diventa cattivo se gli toccano ciò a cui tiene ma, quello che ho amato di più, è il come tu abbia affrontato il tutto. Una delicatezza rara, in parole, frasi, concetti che hai descritto nel modo più appassionato possibile. Si vede che ami quest personaggi, che sono tuoi, che li hai studiati e che puoi muoverli e loro saranno sempre al loro posto (scusami, mi sto dilungando sui complimenti ma, come penso di averti detto già nell'altra recensione, adoro questi due ma li trovo spesso poco forti, nelle descrizioni e tu sei... be', tu sei l'unica che mi convince al 100%, quando ne leggo perciò mi viene naturale ç_ç).

Una cosa poi che ho apprezzato moltissimo è il fatto che non hai dimenticato in che epoca ci troviamo: una scuola severa, bulli che hanno solo da menar le mani e quel senso di inadeguatezza, siccome è quasi imperdonabile – se non malato, amare qualcuno dello stesso sesso. Perciò ci si auto convince che bisogna cambiare, tornare sulla retta via e dopo quella scena nel letto, di quel'abbraccio – dio, l'ho amata... l'ho amata. Ha un senso di malinconia e di premura che mi ha sciolta – Bucky decide che sì, a lui piacciono le ragazze. Perché è la normalità. Perché è popolare tra di loro e quindi per forza – per forza deve ricambiare. Un dovere che viene punito dalla reazione di Steve, di fronte a quel bacio che nemmeno Bucky voleva dare, figurati se Steve lo voleva vedere...
Spendo due parole su Steve poi giuro che ti lascio andare sennò mi chiami la postale XD: La sua caratterizzazione mi ha davvero stregata, specie perché questo Steve ce lo presenti da bambino e poi da grande, mantiene le stesse caratteristiche di sempre, il coraggio e la determinazione, ma pian piano anche per lui le cose cambiano, si sono accorti di lui ma non per questo lui si dimentica di Bucky... ed è per questo che, pur arrabbiato, pur infastidito, pur avendo ricevuto una ferita in petto, dopo quella scena che ha dovuto vedere... Steve cede, perché dopotutto si vede che Bucky è il suo punto debole, anche se non ce lo dici chiaramente siccome il pov è proprio del nostro Winter Soldier... ma si vede, si sa, si percepisce ed è questo a rendere, quel finale, dolce e morbido come lo sarebbe un ciambellone.
Insomma, mia cara Fuuma, leggerti è diventato un vero piacere e siccome ho appena scoperti di amarli scritti da te, devo chiederti di non fermarti mai... e io nel frattempo, cerco di recuperare tutto ♥
Un abbraccio e a presto,
Miry