Recensioni per
Ever in your favor
di iron_spider

Questa storia ha ottenuto 45 recensioni.
Positive : 45
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/09/19, ore 15:31

Ohhhhh lo sapevo lo sapevo lo sapevo!
Lo sapevo che non poteva morire così *-* non mi aspettavo che sarebbero stati proprio i suoi genitori a salvarlo, ma sapevo che sarebbe tornato!
Mi è venuta la tachicardia per Tony O_O e Bucky? Vivo!? Ma che colpo di scena pazzesco. Meraviglioso!
Manca pochissimo alla conclusione della storia, a quanto pare... sono terrorizzata da come potrebbero andare le cose ma al contempo sono divorata dalla curiosità.
A prestissimo e grazie come sempre!
Eevaa

Nuovo recensore
27/09/19, ore 01:33

Oddiooooo ho quasi indovinatoooo!!
Riprende in parte la storia del film di The Amazing Spider-Man 2 (riguardo la mutazione genetica dei ragni che funziona solo col sangue di Peter), il che è fantastico! Oddio non so se leggendo quest'ultimo capitolo abbia la testa più piena o più vuota di prima!
Pazzesco il capitolo e come sempre pazzesca anche la traduzione!
Non vedo l'ora di leggere il prossimo, chissà se pure gli altri personaggi acquisiranno i loro poteri! (No ok sto fantasticando troppo)
Veramente grandioso!
Fantastico!
*Sclera*
*Muore*
ericaron

Recensore Junior
27/09/19, ore 00:19

CHE CAZZO HO APPENA LETTO?!?
E no... c’è... dai, no non ci credo... MA CHE CAZZO HO APPENA LETTO?!?
Piango di gioia. Oddio.
(Noooo, non mi è mica piaciuto, l’ho solo amato - venerato - idolatrato)

Okay, mi ricompongo (o almeno ci provo) e tento di non lanciarmi in urla di giubilo ad ogni virgola, anche se la tentazione è molto forte. Molto, molto forte.

Premessa, chiamando in causa il titolo, questo capitolo è stato per me una vera e propria “fenice”: sono passata dal pessimismo più nero, all’ansia più pura, fino alle vette inimmaginabili della gioia urlata. Perché ho urlato, eccome se l’ho fatto.

Ma cerchiamo di andare con ordine:

Se non ero già morta, questa parte mi ha uccisa:
“Ma non c’è più battito. Solo quiete, e silenzio. Quello più rumoroso che esista.”
Perché quel silenzio riesco a sentirlo -e non perché l’unico rumore che attualmente sento è il latrato del cane dei vicini-, ma è quel genere di vuoto sonoro opprimente che svuota i polmoni e ti fa arrancare alla ricerca di aria, è dolore -puro, atavico, impalpabile - e a prescindere dal come viene descritto, indubbiamente hai la tua dose di merito in tutto questo, perché è stata anche la scelta lessicale a farmi percepire questa esatta sensazione.

La reazione del popolo di Capitol mi ha scosso nel profondo, non tanto la rivolta, ma l’incapacità di Tony di comprenderla e crederla effettiva, virando in una gelosia egoista verso chi Peter non lo conosceva bene di persona -o non gli ha mai rivolto la parola- ma lo piange come se fosse stato anche loro figlio o loro fratello.

Non ho mai provato l’esperienza di un vero lutto, ma mi sono identificata nella rabbia di Tony a tal punto che credo di aver silenziosamente compianto la parte di me che era deceduta insieme a lui alla fine del capitolo scorso... il suo riflesso rotto in uno specchio sanguinante è un’immagine potentissima, mentre il suo desiderio di abbandonarsi all’abbraccio incorporeo di Pepper mi ha messo i brividi, come i suoi pensieri sconnessi in merito alla reazione di tutti gli altri defunti (apprezzabilissimi i riferimenti all’enigma howardiano).

“Tony non ha neanche potuto provare a confortarlo. Rhodey è stato l’unico, tra tutti loro, con cui ha potuto avere un momento. Non sa cosa sia peggio. Cosa sia più doloroso. Ha troppo da cui poter scegliere.”
Ho fatto la muta come i serpenti a forza di colpi di “tremarella” come questi... porca miseria. WOW.

Ecco, poi ho iniziato ad urlare. No, mi correggo: mi sono messa le mani tra i capelli quando ho letto del Parker, liberando il primo “COSA CAZZO HO APPENA LETTO?!?” ma con tono relativamente contenuto, poi ho gridato di gioia violenta quando ho letto di Bucky... mi si è sciolto un blocco di cemento che non sapevo di avere nello stomaco quando ho letto che in realtà lui non è mai morto, ma questa percezione credo sia un 50-50 tra il mio amore incondizionato che provo nei confronti del personaggio e l’ansia-misto-curiosità che l’autrice mi ha cucito addosso nel trattare la sua morte come una leggenda metropolitana per la bellezza di dodici capitoli.
(Nonostante tutto, sono incautamente curiosa di scoprire la storia dietro il gelato alla fragola... non escludo una scorpacciata di zuccheri antidepressivi che hanno tentato di contenere l’esplosione di uno degli aggeggi di Tony, che sarebbe perfettamente in grado di trasformare anche un microonde in un arma di distruzione di massa. Ovviamente in tutto questo ho AMATO il riferimento al fatto che “Bucky era il tipo di persona che fa fatica ad aprirsi”). 

Tornando a noi:
“Amalo come se fosse tuo. Se è davvero questo che significa, Tony sa che non era destino che avesse dei figli. Perché non riesce a tenerli in vita. Peter era come suo figlio, gliel’ha detto. E cosa ha lasciato che gli accadesse? Cosa ha visto accadere? I genitori non dovrebbero seppellire i propri figli, e a lui non è concesso neanche quel lusso.”
E qui il mio cuore si spezza, perché non sono madre, ma il coacervo di emozioni che mi ha scatenato questo passaggio mi ha stroncato il fiato. KO tecnico, giuro. 

Tralasciando tutto ciò, trovo PAZZESCO -e da pazzi allo stesso tempo - usare l’escamotage di “The Amazing Spiderman”! Ha senso, è perfetto (la descrizione incoerente del mutamento percepito è fottutamente magistrale, tra l’altro -mi unisco anch’io al “porca troia” ma anche per altri diecimila motivi tutti diversi-... ma non ho il tempo di realizzarlo che la narrazione inizia a correre in modo frenetico, con un ticchettio d’orologio immaginario che mi frantuma i timpani fino ad arrivare all’ultimo punto con il fiato corto, perché non c’è più tempo -a Peter non viene concesso più tempo, nemmeno per elaborare il fatto che “si era morto” e si “ora ha i superpoteri” - e poco importa se in questo marasma caotico ed assurdo Tony crede di avere le allucinazioni nel vedere Bucky o se finalmente MJ e Peter si baciano (evento che passa in sordina, ma non per questo scade nel banale, anzi, ne ho apprezzato infinitamente il contesto descritto in cui esso si verifica - tipo le menzioni che sono entrambi ricoperti di sangue e non è necessariamente solo il loro). 

E poi SBADABAM! Colpo di scena finale con spiegazione del piano e l’inserimento di (e qui mi inchino) Matt, Frank ed Happy.
Frank. Non credo ci sia altro da aggiungere, se non che amo il personaggio in se, ma questo credo tu lo sappia già... ed in questo contesto mi piace ancora di più di quanto credevo possibile ad essere sincera. 

Ora -oltre a porre la prima firma in una petizione volta a fornire per davvero un reattore arc a tutti i tuoi lettori- mi resta solo un’ovvia domanda: MA VOLETE FARMI FARE UN INFARTO?!?
Tutto questo è troppo, meravigliosamente troppo, perché se ci volevano le palle per uccidere Peter (anche solo per un capitolo), servono i contro-coglioni per svoltare la trama in situazioni di questo genere! 
E dopo essermi inchinata all’autrice per averla scritta, e a te per averla tradotta, restano giusto un paio di parole basilari da dire (che riassumono l’intera recensione, e ricalcano testualmente la mia reazione arrivata all’ultimo punto):
PORCA TROIA!

_T <3

Nuovo recensore
26/09/19, ore 15:25

LO SAPEVO!! LO SAPEVVOOO!!! Sono così happy! Me lo aspettavo che Peter ritornava in vita, il protagonista non può morire! Inacettabile! E Bucky!?!?! Questo invece NON me lo aspettavo proprio, non me lo immaginavo, non mi è entrato neanche nell'anticamera del cervello! Del tutto inaspettato e molto commovente... Mi immagino la faccia che ha fatto Stane, (si, forse, mi sto appassionando troppo a questo capitolo, ma non ci posso fare proprio nulla) Stupendo, dico davvero. Spero che finisce tutto per il meglio e che non muoia Steve (ti prego non fallo morire, cambia le parole /scherzo\) Ti voglio benee, aggiorna con calma *ironiaportamivia*