Striaaaa!
Oggi sono fortunatissima perché ho un po' di tempo e posso dedicarmi subito alla recensione di questa OS - altrimenti sarei arrivata di nuovo tardi e non sta bene, no?!
Mi avevi detto che avresti pubblicato su di loro questa settimana e io non vedevo l'ora di leggere quello che avresti tirato fuori. Era prevedibile, ma te lo dirò come sempre: non sono rimasta affatto delusa, nemmeno dei mini-infarti di cui sai! Questa storia è bellissima, davvero, dalla prima all'ultima riga! Ho notato che ti stai cimentando anche con Crowley che non si identifica propriamente con una donna, ma si riconosce come tale nei panni di tata Ashtoreth. Mi piace molto questo gioco e trovo che tu abbia declinato in modo adeguato la faccenda. Ne parlerò più avanti.
Questo incipit in medias res mi ha subito catturata. Crowley che, innervosito per le ramanzine di Aziraphale, sbatte il bicchiere sul tavolo e sbrocca è bellissimo. Soprattutto, trovo notevole la faccia tosta: è vero che a lui piacciono i bambini, ma non ha mai fatto il baby-sitter a un ragazzino, così come non l'ha fatto Aziraphale, ma questo, invece di metterli nelle condizioni di accettare l'uno i consigli dell'altro, li rende più inclini al litigio. Crowley, dall'alto della sua inesperienza, si burla dell'angelo che cerca di aiutarlo e se la prende pure quando gli viene fatto notare che forse le fiabe con sangue e squartamenti non siano proprio l'ideale per un bambino di cinque anni (ci piace questa età, devo dire! Chissà perché... Forse inconsciamente rifuggiamo da pannolini e pappette e ci concentriamo su una fascia di età in cui il bambino interagisce con te senza vomitarti addosso la polpa di pera che ha mangiato poco prima).
"Stiamo parlando del figlio del Diavolo!". E' bellissimo sperimentare questi momenti da lettore che conosce perfettamente quello che accadrà da lì a sei anni. Poveri loro, veramente! Crowley mi ha fatto tanta tenerezza con la sua appassionata difesa delle fiabe infernali. Piccolo, lui! Ma ovviamente ci pensa l'angelo a suggerirgli il consiglio perfetto: le fiabe classiche. Io sono ingenua e a quel punto della narrazione non avevo capito dove sarebbe andato a parare Crowley (e dire che le conosco le fiabe originali). Quando però ha cominciato a parlare di tutti i particolari truculenti di Cenerentola a Warlock ho veramente riso. Abbiamo capito una cosa: Crowley adora i bambini, ma non sa proprio come fare per non terrorizzarli.
"Dillo a tata Ashtoreth": sto ancora ridendo. La situazione è così bizzarra che veramente è esilarante. E' la classica frase che direbbe un genitore al figlio per consolarlo: che qui lo faccia un demone è semplicemente strepitoso. Warlock che accusa tata Ashtoreth di essere un'ignorante perché non conosce la fiaba di Cenerentola è troppo bello: uno di quei casi in cui i capricci di un bambino non mi hanno fatto saltare i nervi per la comicità insita nella situazione. Povero demone: sconfitto così malamente dallo sforzo combinato di un angelo e un mocciosetto viziato che crede di saperne più di lui. Questa gioventù traviata da Walt Disney. Gomblotto (-cit.).
Ho accennato prima alla fluidità di genere che emerge da questa storia e credo di poterle attribuire una sorta di ripetizione schematica. Mi piace come nei momenti in cui Crowley è più "tata" (amorevole, posata, che si prende cura del piccolo con calma) tu le abbia dato il genere di Ashtoreth, una donna, mentre quando Crowley torna un po' demone, come quando si chiede dove diavolo abbia sbagliato pure questa volta, tu abbia scelto il maschile con il quale preferisce presentarsi dall'Eden in avanti. Trovo sensato il cambiamento, è anche un tocco che rende più divertente il tutto e che aiuta il lettore a districarsi tra personaggio e persona racchiusi nello stesso essere anche quando il momento descritto non è introspettivo.
I battibecchi tra l'angelo e il demone sono spassosissimi. Crowley che incolpa Aziraphale e ancora non capisce cosa ci sia di profondamente sbagliato nelle versioni tradizionali delle fiabe fa tenerezza in una maniera particolare. Più ingenuo di me, bene! Aziraphale ha una pazienza invidiabile, veramente. Complimenti, perché è difficile vivere a stretto contatto con uno come Crowley. La prima sequenza in biblioteca mi ha fatto subito capire che Azi avrebbe tirato fuori un libro per bambini con la raccolta delle fiabe Disney e che il demone non ne sarebbe stato proprio soddisfatto. Certo non avevo immaginato che avremmo rivisto quel paradiso in Terra più avanti con tutta quella tenerezza. Tu hai un'opinione dei Dowling molto più bassa della mia, comunque! Addirittura la biblioteca è chiusa a chiave perché nessuno la usa! Ci hanno fatto un'impressione positiva, insomma.
Da quando Crowley comincia a capire di essersi comportato veramente male nei confronti di Aziraphale mi si è stretto il cuore e ho cominciato a presagire una sorta di sorpresa. La mia scarsa capacità di prevedere il futuro delle tue storie mi ha fatto godere il regalo con gli occhi lucidi. Crowley che consegna le chiavi della biblioteca ad Aziraphale e spiega come sia riuscito ad ottenerle con un tono che sembra sbrigativo e preoccupato è dolcissimo. Nononostante conosca Aziraphale da seimila anni, non si è propriamente reso conto di quanto piacere gli avrebbe fatto ricevere in custodia una biblioteca, o meglio l'ha intuito (altrimento non l'avrebbe fatto), ma il dubbio di averlo ferito in profondità con la sua arroganza gli ha annebbiato il giudizio più che ovvio fino alla fine. Quel "Sei contento?" è il segnale per far scattare in Aziraphale una reazione particolare: gli prende la mano (io sarei scoppiata in lacrime, stile Warlock: sai l'imbarazzo di Crowley?!). E' un gesto istintivo che risponde perfettamente alla titubanza del demone e che non stona affatto con il clima della OS, né con l'IC dei personaggi in quel preciso momento della loro evoluzione.
Ovviamente avevo colto la citazione a La Bella e la bestia, ma quando l'ho vista proprio nominata all'interno della storia ho sgranato gli occhi per la sorpresa e ho capito una cosa: Crowley ha premeditato il regalo perfetto per Aziraphale leggendo la fiaba "con le parti noiose" e prendendo spunto da uno dei momenti più romantici per la coppia Belle/Bestia. Ho una domanda sola: quando si dichiareranno i loro sentimenti?! Non è sufficientemente ovvio?! Comunque, mi sono sciolta completamente! Già prima era stato tutto così sentimentale, ma qui veramente andiamo nel romanticismo più puro, caspita!
Che altro dire? Due parole sull'IC: ho trovato i due personaggi completamente a posto, tutti e due calati nei loro ruoli con semplicità e in modo assolutamente efficace. Lo stile, poi, è sempre eccellente, sempre bilanciato e infinitamente adattabile in qualsiasi cosa tu voglia scrivere.
Non posso che rinnovare tutti i miei soliti complimenti e dirti ancora una volta che questa storia è bellissima: il mix perfetto di comicità, dolcezza e romanticismo che ci si può aspettare da questi idioti in casa Dowling. Sempre bravissima!
Alla prossima, tesoro!
Menade Danzante |