Recensioni per
Rimasugli di pensieri
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 1079 recensioni.
Positive : 1076
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Master
07/01/21, ore 10:52

La scrittura è terapeutica, ci aiuta a liberarci di cose che probabilmente non riusciremo mai a dire ad alta voce, ma che ci opprimono o ci stanno strette.
Hai proprio ragione: la maggior parte nel momento in cui hai bisogno, si allontanano, ma se sono loro ad aver bisogno di te, vedi come ritornano!

Recensore Master
11/10/19, ore 19:31

Recensione premio

Ed eccomi qui! Ho deciso di leggere la tua ultima poesia pubblicata perché mi sembra giusto attingere un po' da tutti i periodi, dal momento che questa raccolta è un "viaggio", come ami definirla tu.
Mi piacciono un sacco i tuoi giochi di parole, le assonanze che inserisci, che ti caratterizzano e forgiano il tuo stile. Questi piccoli stratagemmi conferiscono musicalità e scorrevolezza alle tue poesie, oltre che affascinare e colpire sempre il lettore, quindi complimenti!
Un'altra cosa che apprezzo molto dei tuoi scritti sono le immagini che riesci a evocare e di cui ti servi per rendere delle idee, concretizzarle e farle arrivare al lettore. Non è una cosa così scontata e che tutti sono in grado di fare, ci vuole la giusta creatività!
In particolare, questo componimento è intriso di disperazione, un disperato grido d'aiuto... questi forti sentimenti sono giunti forti e chiari!
Complimenti ancora e alla prossima! :)

Recensore Master
07/10/19, ore 09:55

Scrivere di getto è altro che terapeutico! E' un vero toccasana per l'animo! Riesci a gettare fuori tutto quello che in un determinato istante ti passa per la testa e per il cuore, pensieri e sensazioni che altrimenti se ne sarebbero rimasti lì, da qualche parte dentro di te pronti ad esplodere da un momento all'altro con effetti imprevedibili. Alcuni anni fa, per vari motivi, sono stata seguita da uno psicologo che mi aveva chiesto di annotare quotidianamente il mio giudizio sulla giornata appena trascorsa e di scrivere qualunque cosa desiderassi scrivere. Io non so se è stato questo o le varie sedute, ma pian piano ho iniziato a risalire dal fondo. Mi ssembra di avertelo già detto in passato, ma tutte le poesie di questa raccolta ti hanno fatto bene: hai esternato in rime momenti altalenanti della tua vita e non hai permesso a certe sensazioni negative di stazionare nel tuo cuore, appassirlo e contaminarlo. Probabilmente di strada da fare ce n'è ancora tanta, io questo non posso dirlo, però già riuscire a liberarsi dei momenti "no" esternandoli è un buon punto di inizio.
Vorrei soffermarmi un attimo su un punto ben preciso della poesia: si impara di più arrivando ultimi. Dicono tutti così. Dicono che la sconfitta dovrebbe darti lo spunto per impegnarti di più e migliorare: ma è davvero così? Dipende dal carattere secondo me: considerando me stessa, associo la sconfitta ad un mio fallimento personale e piuttosto che rialzarmi e riprovare, preferisco gettare la spunga, tanto so già che mi aspetta un altro fallimento e una nuova delusione. C'è che è più forte, si rialza, raccoglie la sfida e riparte; dipende dal carattere delle persone, dal livello di autostima e da chi hai attorno. Già, perché se c'è chi crede in te, ce la puoi fare; se ti considerano un perdente, allora crolli giorno dopo giorno.
In passato ti ho scritto spesso di non mollare, io ho mollato e sto continuando a mollare perché non sono poi così forte da resistere sempre ai colpi della vita. Tu, se puoi, cerca di essere più forte di me, continua a scrivere e a fare tutto ciò che ti fa stare bene perché la vita va avanti e indietro non si torna. Quel che è stato, è stato.
Ti faccio i miei più grandi auguri per il futuro e complimenti per la poesia.
A presto!

: )

Recensore Master
05/10/19, ore 15:59

Rime terapeutiche.
Esattamente la base della poesia, della letteratura e ogni arte. È terapeutico.
Anche se trovo fin troppo drammatico il passaggio "no, è solo il preambolo della mia rovina", più che altro perché non riesco a dargli un senso. D'altro canto concordo con l'ultima riga, per stare bene ci si deve svegliare, non si può stare tutto il giorno e tutta la vita a fissare le pieghe della propria vita, sennò si vive da spettatori anziché protagonisti, ci si limita ad esistere, non a vivere. Purtroppo è una sfida con cui ogni sognatore deve fare i conti.
Bravissimo e poetico come sempre.
Un bacio,
Karen.

Recensore Junior
05/10/19, ore 13:14

Ciao alessandroago_94!
Come sempre, hai scritto versi meravigliosi e, da queste righe, si avverte perfettamente uno stato d'animo malinconico, a tratti disperato, vero.
"... Se non metto a posto la testa e non imparo ad amarmi da me, allora non ci sarà più alcun giorno lieto ..." Hai detto bene perché amarsi è la cura, il punto di partenza per rendere la propria vita più bella e accorgersi di chi ci ama (o potrebbe amarci) veramente.
Complimenti per le tue poesie!
A presto,
Nadine

Recensore Master
05/10/19, ore 07:03

Buongiorno!
La scrittura ha questo potere di cura che anche io apprezzo tanto. Le tue rime non sono terapeutiche solo per te, ma ti assicuro lo sono anche per noi lettori.
Hai perfettamente ragione, bisogna ripartire dalle ferite, da quel castello.

Complimenti Alessandro,
versi bellissimi.

-Bigin