Recensioni per
Sospiri di cenere
di Cress Morlet

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
24/02/21, ore 11:47

Mi è piaciuta questa fanfiction.
È realistica, veritiera. Mostra che anche le persone migliori, quelle più piene di speranza e di amore, possono farci del male. Anzi, possono farci più male di tutti gli altri.
È triste, certo, ma è proprio quello che succede nella realtà: restiamo delusi da chi una volta ammiravamo infinitamente, finiamo arrovellati e fatti a pezzi da coloro che prima ci hanno riempito il cuore di tenerezza.
In pratica, anche se non vorremmo, anche se per una volta ci piacerebbe che qualcuno si prendesse cura di noi, dobbiamo 𝙨𝙚𝙢𝙥𝙧𝙚 salvarci da soli.

Recensore Master
13/10/20, ore 07:30

Recensione premio per essersi classificata al primo posto e aver vinto il premio speciale "Miglior stile" al contest "La mia OTP in 500 parole": 5/5

Ciao cara!
Eccomi qui con la tua ultima recensione premio: ho scelto un'altra storia del Fandom di Anne with an E perché, di tutti quelli in cui hai scritto, è l'unico che conosco almeno vagamente. Questa storia mi ha incuriosita fin da subito e, più precisamente, dall'introduzione: «Certamente io non ho bisogno di te» è una frase secca, lapidaria, che mi ha spinta a domandarmi cosa fosse successo. E, soprattutto, quale fosse il legame con quei sospiri di cenere del titolo.
A me sembra quasi di scriverti le stesse cose, ma mi sono davvero innamorata del tuo stile, delle tematiche che tratti, di come imposti una storia. E, come probabilmente ti ho già detto in precedenza, dei tuoi incipit: li trovo di un'efficacia disarmante, riescono subito a far immergere il lettore nella situazione che vuoi creare, instillandogli i giusti sentimenti per cominciare la lettura. In questo caso, abbiamo un'atmosfera che è un po' opprimente, ma anche fondamentalmente romantica e piena dell'introspezione di Gilbert.
I suoi pensieri attanagliano il lettore in una morsa strettissima - c'è sempre stata Anna - e non lo lasciano andare fino alla conclusione della storia e, probabilmente, nemmeno allora. Perché le tue parole s'incidono nella pelle, rimanendo come bellissime cicatrici: pensi che io davvero possa tirarmi fuori qualcosa per descrivere questa storia, che non siano citazioni riprese da essa? Mi hai incantata, nonostante la mia scarsa comprensione delle dinamiche del Fandom, costringendomi a scrivere questa recensione tutta insieme e non per step come faccio solitamente.
Il tuo stile è incantevole: qui è lievemente diverso dal solito, forse ancora più simile a un vero e proprio flusso di coscienza, cambiamento che ho gradito veramente moltissimo. Gilbert è disperato di una disperazione che incanta e che hai reso veramente molto vivida: mi piace il suo faticare a realizzare che, letteralmente, i propri sogni sono divenuti reali. Che c'è sempre stata Anna e, in quel momento, Anna c'è per davvero.
Anna c'è anche se l'aveva amata solo lui - certamente non ho bisogno di te - ma a distanza, senza poterla mai realmente toccare come lei ha toccato la sua anima.
Eppure, Anna torna indietro e questo, qualcosa potrà pur significare. Forse non lo ama né lo amerà mai, ma si lascia finalmente sfiorare come un sussurro o un pensiero, ponendo fine all'agonia di Gilbert - che è rotto e distrutto da una mancanza, e quella mancanza è lei.
Perché Gilbert ha bisogno di Anna, ma Anna non ha bisogno di lui: e lo sa, certo che lo sa, ma importa davvero che una mancanza sia ricambiata?
Questa storia mi ha straziata, è sempre terribile leggere di amori non corrisposti, e trovo che il tuo sia di una dolcezza e di una malinconia (per non dire angoscia) disarmante. Ti ringrazio, quindi, per avermi fatto scoprire questa storia e spero davvero che tu sia rimasta soddisfatta dalle recensioni che sono passata a lasciarti.
Spero che scriverai presto in un Fandom che conosco, perché ormai ti tengo d'occhio.

Gaia
 

Recensore Master
11/03/20, ore 19:57

Ciao!
Manco da così tanto tempo da EFP che mi ha sconvolto vedere la data di pubblicazione di questa one-shot. Me la sono persa! Tanto che ho dovuto capire – ciò messo solo mezzo secondo, giuro – a che punto della storia ti fossi riallacciata.
Ma ci credi che il taglio che le hai dato, il collegamento tra le parole di Anna a Gilbert in treno, il dolore che ancora è impresso nei miei occhi scolpito sulla faccia di lui nell’udirle, il suo bisogno di Anna, il modo in cui la stringe poco fuori la porta di casa, la forza che trae da lei… mi ha dato i brividi? Sei riuscita a farmi vedere l’intreccio tra le puntate in una nuova, stupenda, struggente ottica.
La shot è bella, davvero bella.
Come sempre l’introspezione è pura poesia, il modo in cui poi hai dato vita ai pensieri di Gilbert facendoli scorrere all’interno della puntata, come se serie e shot si fondessero, mentre le immagini di quell’abbraccio mi scorrono davanti, in testa risuonano le tue parole, la voce che hai dato ai pensieri di Gilbert. Mi piace il modo in cui hai reso convulso il “ti amo”, declinato in più modi, ripetuto più volte senza freno. Mi piace soprattutto la complessità che hai reso nella mente e nelle percezioni di Gilbert, il modo in cui perdita, dolore e bellezza si fondono. È talmente realistico il fatto che in un momento in cui stai per perdere l’ennesima persona a te cara, quasi non voluto, quasi scomodo e vergognoso, infido, si insinua quella voglia di vita, quel desiderio che è carne ed egoismo insieme.
Sopratutto però la bellissima espressione “Ha riallacciato le tue ossa con radici e petali”, senza nulla togliere all’altra stupenda immagine “Ha riempito il tuo petto, ormai tramutatosi in un pozzo freddo e oscuro, posando il suo cuore sulle tue costole aperte e cigolanti” mi hanno fatto lucere gli occhi. La prima è un chiaro richiamo al legame idilliaco e romantico che Anna ha con la natura, rievoca il suo personaggio con la sua caratteristica più pura, (che per Glbert diventa crudeltà ingenua e spietata); mentre la seconda illustra la sua generosità, secondo me, il modo completo che ha di darsi. Vera arte, complimenti!
Come sempre sai che io rompo, però.
Quindi, veniamo alla mia pedanteria. Ho percepito il testo come un unico blocco. Di solito sei davvero brava a creare delle pause ad effetto nel testo, stavolta però non capisco perché hai creato un unico blocco. Il tutto mi è parso troppo veloce, troppo frettoloso. Visivamente confuso.
Per esempio, le frasi a cui seguono “Io non ho bisogno di te” lei avrei messe ognuna a capo per conto suo, per scandire il ritmo, per farle diventare ognuna una singola pugnalata agli occhi di chi legge. E poi metterei un punto e a capo prima di “Un nuovo dolore atroce…” per far capire il cambiamento di scena, di prospettiva, dal treno a di nuovo alla casa con Mary malata dentro.
Un’altra cosa che mi ha perplesso è l’uso smodato degli aggettivi. Alcuni li ripeti spesso, ma nell’insieme sono comunque tanti secondo me, e appesantiscono la lettura.
Sono gli unici due appunti che mi sento di dover fare, per il resto, ripeto, è pura poesia. Al di là della resa, al di là di pregi e difetti, mi ha sconvolto il modo in cui hai saputo renderli vivi, tridimensionali, ma soprattutto canon. Mi ha sconvolto il modo in cui mi hai ricatapultato all’interno della serie. Mi ha sconvolto la verità che trasuda in quelle parole che descrivono Anna: lei è indipendente, è forte, ed è capace di bastarsi da sola, è pronta, lo ripete da tre stagioni. Mi ha sconvolto soprattutto come sei stata capace di rievocarmi, manco fosse stato uno spirito, il volto di Gilbert (dello splendido attore che gli dà il volto) davanti ai miei occhi, le sue espressione da capogiro. Cavolo, le sue espressioni! Le ho avute tutte che mi passavano davanti, una dopo l’altra in fila ordinata, e ancora una volta mi hanno tolto il fiato. Wow! Giuro, le conosco a memoria e c’erano tutte, TUTTE in questa shot. Grazie.
Per finire, rispondo sì, una shot sull’amicizia di Anna e Cole è cosa buona e giusta e ben gradita ^-^
A presto!

Recensore Master
16/02/20, ore 16:41

TESORO.
Eccomi qua. La terza stagione praticamente l'ho vista tutta in un giorno talmente mi aveva preso. E ho sofferto, ah se ho sofferto, meno male che sul finale mi hanno dato una gioia, ma ammetto che più di una volta sono stata sul punto di sbattermi la testa al muro, perché io capisco l'angst e l'intrigo e tutto, MA C'E' UN LIMITE A TUTTO.
Comunque sia, mi era mancato leggere qualcosa di tuo su questo fandom, con il tuo stile così elegante e la tua capacità di dare un'aria "trasognante" che si sposa stra bene con la serie. Tutto quello che pensa Gilbert mentre stringe Anna, è un'onda in pieno. C'è l'amore, la paura, la voglia di tenerla a sé, il ricordo del dolore che le sue parole di veleno gli hanno causato. Forse avrei voluto abbracciare io Gilbert in questo momento, perché nonostante continua a ripetersi che Anna non lo ama né lo amerà mai (non è veroooo), disperatamente la tiene ancorata a sé. Anche perché questo ragazzo ha sofferto troppo, mi hai citato anche la morte di Mary, che mi ha uccisa perché non me lo aspettavo, e niente, soffro tantissimo... E' bella ed emozionante, come ogni tuo scritto. Comunque se mai dovessi pubblicare la storia su Anna e Cole la leggerai subito, sai quanto amo Cole e che per me sono BROTP assoluta.
A presto tesoro <3

Nao

Recensore Veterano
26/01/20, ore 22:15

Ciao! Ho letto molto volentieri la tua breve One-shot, ero tremendamente in cerca di leggere qualche storia su questa serie e ci ero rimasta un po' male quando ho visto quanto sia scarsa la sezione, ma devo dire che il tuo scritto mi ha dato quello che cercavo: un po' più di tenerezza tra Gilbert e Anna, che non hanno potuto manifestare abbastanza nella serie.
E' scritto molto bene, magari suggerirei un'impaginazione più curata, con più respiro alle parole più importanti che, si vede, volevi sottolineare.
Per il resto nulla da dire, complimenti! :)

Recensore Veterano
15/01/20, ore 20:03

ciao! intanto mi dai una gioia perchè ho finito ieri sera la terza serie e sono troppo triste che finisca lì, ma vabbè non possiamo farci nulla ...sigh!
comunque testo molto carino e OHMIODIO quanto ho aspettato il loro bacio e confessione! comunque complimenti ;)

Recensore Master
16/12/19, ore 09:31

Ciao!
Sono un po' indietro con le puntate di Anne, ma le prime due stagioni mi sono piaciute moltissimo. Anne è così intensa, così piena di sogni, di dramma interiore. E' una che vuole vedere la meraviglia a tutti i costi, anche se poi lentamente si evolve. Ed è forte, pur nelle sue fragilità. Determinata, con la mente aperta e un immenso desiderio di giustizia per chiunque le sia intorno. E' una che, volente o nolente, cambia gli equilibri di chiunque le stia intorno. Cambia le vite, le idee. E' come una bandiera: non tutti la possono seguire, ma lei continuerà a sventolare impavida, in qualunque situazione, anche sotto le intemperie.

Come non amarla?
E' per questo che Gilbert ha bisogno di lei, perchè Anne è fuoco e aria, calore bruciante e passione. Lui ne ha bisogno, perchè vede tutto questo e sente la necessità di tenerla stretta, forse per tenere stretto anche se stesso. Questa frase è splendida "Ha riempito il tuo petto, ormai tramutatosi in un pozzo freddo e oscuro, posando il suo cuore sulle tue costole aperte e cigolanti. Ha riallacciato le tue ossa con radici e petali, ha raccolto le tue lacrime con cestini floreali". Lei è così: piena di poesia, potrebbe rendere splendida perfino una cassa toracica ridotta ad uno scheletro senza carne. Ed è esattamente quello che fa. Lo stringe, ridandogli forma e sostanza.

Lei non ha bisogno di nessuno, o almeno questo è quello che crede Gilbert. La verità è che chiunque, anche la persona più forte, ha bisogno di certezze. Essere roccia e appoggio per gli altri è faticoso, e anche lei avrà bisogno di sedersi, prendere fiato, appoggiare il capo e riposare.

Che sia Gilbert appoggio e sostegno per lei, quando non ne potrà più.

Bella, poetica, piena di sentimento. Si vede che ami questa serie, si vede che ti ha trasmesso tanto. Bravissima.

Recensore Master
27/10/19, ore 02:42

Ciao! 
Prima di tutto volevo farti i complimenti per il tuo stile di scrittura, che ho trovato davvero molto poetico ed evocativo, una prosa piacevole che è riuscita benissimo ad incarnare quel senso di natura profonda che questa serie cerca di valorizzare, che Anna come proragonista cerca in ogni modo di simboleggiare in ogni stagione, e che io amo profondamente. Quella similitudine bellissima fra il petto di Gilbert squarciato non solo per il dolore per la perdita di Mary, ma anche per quel bocciolo d'amore che aveva iniziato a germogliare nel suo giovane cuore e che Anna ha non intenzionalmnete calpestato e ferito, e che la stessa Anna, stavolta volontariamente, ha cercato di curare, di riempire con il suo affetto e conforto, trasformando le costole spezzate in nuovi rami pronti a rigermogliare. Non so se a quel punto della storia Gilbert fosse stato realmnete consapevole del suo amore per Anna, ma, come hai ben scritto tu, di sicuro è consapevole del fatto che ha bisogno di lei. E questa volta non scappa, resta, non fugge via nè da lei nè dalla sua casa ancora una volta in rovina.  
Per quanto riguarda Anna, lei è di sicuro un personaggio molto empatico, ma è pur sempre un adolescente, così come lo è anche Gilbert e quindi, come direbbero gli inglesi, la sua visione delle cose è ancora molto "self-centric" tanto da non accorgersi dei sentimenti del ragazzo e, soprattutto, tanto da spaventarsi quando non riesce a mettere "ordine" nei suoi. 
La puntata numero cinque ci ha mostrato come entrambi siano estremamente confusi, incerti, come tutti gli adolescenti che per la prima volta hanno a che fare con emozioni così potenti, con sentimenti così travolgenti.
Credo che nella scena dell'abbraccio Anna sia finalmente riuscita a fare quello che il suo cuore voleva che facesse già nella prima stagione, quando Gilbert è fuggito via dal funerale del padre. Stavolta ha capito il suo dolore, anche perchè lui si è mostrato sinceramente vulnerabile ai suoi occhi, umanamente a pezzi. Per Anna questa era una visione di Gilbert del tutta "inedita" perchè, nella sua immagine delle cose, Gilbert è inarrivabile, irraggiungibile, sempre troppo perfetto, troppo avanti, è quello a cui gli adulti si rivolgono affinchè faccia attenzione che nessuno combini guai, mentre Anna è la combina guai per eccellenza. 
Tra l'episodio due che in qualche modo aveva creato un nuovo baratro fra i due, il tre è riuscito a riallacciare ponti nuovi, riunendoli nella tragedia di una metafora che entrambi sembrano avere in comune: "la mia vita è un cimetero di sogni infranti".
Tutto questo per dirti che la tua storia è bellissima, che l'uso della seconda persona è difficile e tu sei davvero riuscita a gestirlo benisismo, esaminando in modo introspettivo il dolore di Gilbert nella maniera di una poesia tragica su cui comunque soffia speranza che spazza via la cenere.
Ottimo lavoro.
Alla prossima,
BellaLuna

Nuovo recensore
22/10/19, ore 21:29

Ciao, veramente molto bella. Io leggerei molto volentieri la tua oneShot sull'amicizia tra Anna e Cole. Quindi spero di leggerla presto.. :-)

Recensore Master
18/10/19, ore 00:28

Buonasera cara! Eccomi, finalmente sono riuscita a trovare un momento di relax per poter leggere questa storia a cui tieni tantissimo. Questa breve OS mi ha letteralmente spaccato l’anima – nel senso buono, eh! È così struggente, coinvolgente, fa così bene e male allo stesso tempo da spiazzarmi e farmi dire comunque “ne voglio ancora, vorrei poter leggere ancora di loro dalle tue dita, dalle tue mani, dalla tua testa.” E tutto per un abbraccio.
Un semplice, unico abbraccio.
Ma la magia sta in tutto quello che ci sta dietro, in ciò che il protagonista prova, desidera, sente dentro di sé tra presente e passato, perdendosi nella sensazione fisica oltre che mentale del contatto con Anna, dell’averla per sé e con sé anche se solo per un attimo, per quell’istante in cui si sfiorano e si stringono. Sa di dolceamaro, soprattutto quando ti soffermi a ciò che lui ricorda, quando ti focalizzi sulle parole di lei che sembrano marchiate a fuoco come una sentenza dolorosa. L’introspezione che mi hai mostrato è straordinaria, davvero: sono persa di questa tua pubblicazione, ed è riconoscibile il tratto distintivo del tuo stile di scrittura che, sai bene, m’ha stregata dalla prima volta che ti ho letta.
Hai una tale delicatezza nel trattare la psicologia dei personaggi su cui scrivi, che rende il tutto così fine anche quando si tratta di sentimenti contrastanti e sensazioni negative. Ogni fisicità si mescola nei cinque sensi, alternata agli spiragli aperti nelle loro menti. Non fermarti mai, scrivi ancora di loro e di ciò che ti piace, soprattutto non farti abbattere da nulla e nessuno. Ogni tua pubblicazione è preziosa, ricordalo cara. Coinvolgente, emotiva ed emozionante, una lettura che mi ha lasciata soddisfatta e, lo ammetto, con gli occhi brillanti.
Alla prossima, buon lavoro e buonanotte! :3

Nuovo recensore
09/10/19, ore 16:30

Non era forse il caso di mettere l'avviso spoiler?? In diversi non seguono la programmazione americana ma aspettano che esca su netflix per vedere la serie. Non è di certo piacere trovarne in una fanfiction senza che questi vengano segnalati

Recensore Master
09/10/19, ore 09:35

Ciao, sono davvero molto contenta che tu ti sia messa nuovamente a scrivere su Anne e Gilbert (ma più in generale su Anne with an E). E questo lo dico anche in considerazione di certi tuoi discorsi delle settimane passate. Pensavo che non ti avrei più vista da queste parti. L'episodio di domenica invece, pur nel suo dramma, è stato anche estremamente positivo. E non aggiungo altro, perché non voglio fare spoiler in una recensione (a questo proposito: credo tu debba mettere l'avvertimento "spoiler" per avvisare i lettori più che altro). Ad ogni modo sono contenta e anche sorpresa di trovarti qua.

Se vuoi sapere cosa ne penso di questo tuo scritto, la prima impressione che ho avuto è che sia proprio qualcosa di tuo. Ti ho riconosciuta immediatamente dallo stile, ma anche dall'approccio ai personaggi. Questo tuo Gilbert molto innamorato, anzi, innamorato perso, mi ha ricordato tue storie passate in cui facevi risaltare benissimo la devozione di Gilbert per Anne. Qui è la stessa cosa, è tutto tuo in questa storia. Dallo stile, alla scelta lessicale. Sino alle ripetizioni, ovviamente volute, di questa frase che viene ribadita come un mantra. Quasi fosse una preghiera. Parole che Gilbert pensa e con le quali quasi ossessiona se stesso in maniera potente. Tutto ruota attorno alla reazione di Anne. Al suo rifiuto netto e anche un po' sgarbato, che ha fatto crollare letteralmente Gilbert e da quel momento allora io capisco tutto quanto. Tutto quel che ha fatto nel secondo episodio è a mio avviso spiegato/giustificato da quella risposta. Anne ha di sicuro le sue buone ragioni per reagire così, per tenere a distanza Gilbert e il suo evidentissimo interesse (e io credo che Anne abbia segretamente creduto a Cole, quel giorno alla stazione). Il primo motivo, fra tanti altri, sta nel fatto che è un'amica estremamente leale. Io non credo che Anne possa anche lontanamente pensare di rubare il sogno d'amore di Ruby, piuttosto che farlo negherebbe qualcosa a se stessa. Il secondo motivo è che ritengo debba fare chiarezza dentro di sé e mettersi in testa che avere qualcuno accanto, e qualcuno come Gilbert oltretutto, non significa certamente che la sua indipendenza e libertà intellettuale vengano assoggettate al volere di un uomo. Stiamo pur sempre parlando di Gilbert Blythe! Ma col tempo io sono sicura che si arriverà anche a questo, su Facebook esponevo anche una mia teoria in proposito che non riporto qui, ma che vale per tutto questo discorso. La conclusione di questo ragionamento è che personalmente ho amato quel momento. Quell'abbraccio è stato molto dolce e anche disperato. Io credo che non sia risolutore di nulla, ma era ciò di cui Gilbert aveva bisogno in quei frangenti e Anne gliel'ha dato, liberandosi di tutti i pensieri. Hanno fatto cadere le proprie maschere, stanando i loro sentimenti bellamente e questo conta più di tutto quanto il resto. Tu ce lo hai descritto magnificamente, con la solita delicatezza che ti contraddistingue e con il tuo stile molto personale. Hai un modo tutto tuo di raccontare, e questa è a mio avviso una delle cose più importanti. Bisogna essere un po' degli individui unici nella scrittura, altrimenti si è piatti e banali. Uguali a tutti gli altri. Ormai posso dire d'aver letto talmente tanto di tuo, da saperti riconoscere tra mille altri. Quindi se hai dei dubbi sulla tua scrittura, a mio avviso non hai di che dubitare. Certo, farsene è sacrosanto e lavorare su se stessi lo è altrettanto, ma bisognerebbe darle un'accezione positiva e non negativa. Anche se non sempre questo è possibile purtroppo né facile da ottenere.

Ovviamente la storia su Anne e Cole mi interessa moltissimo, quindi quando e se vorrai pubblicarla, io la leggerò di sicuro.
Koa