Recensioni per
Mentre tutto scorre
di _Lightning_

Questa storia ha ottenuto 72 recensioni.
Positive : 72
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/04/20, ore 16:46

Massalve! Prima di lasciarla in pace - efpianamente parlando - per il week end mi sono detta, perchè non chiudere la settimana andando a leggere qualcosa di meravigliosamente angst :P?

Come preannunciato eccomi a seguire anche questa long, mannaggia a te, mannaggia :P
Sappi che curiosisissimissima ma non so quanto mi ci vorrà a recuperare tutti i capitoli che mi sono persa (può essere finisca prima la quarantena e io una volta finita rimanga ancora più indietro, argh)
Sproloqui a parte, che bello ritrovare il POV di Tony, aaaaaaaaaaaawn! Come ti ho già detto tutti i pov ti vengono bene ma si vede che lui è il tuo preferito <3 c'è un qualcosa di appena appena diverso che si nota, quando scrivi di lui :3

Questa scena, se quindi non ho capito male, si colloca dopo che Steve e gli altri hanno rintracciato e ucciso Thanos, all'inizio di Endgame e hanno ricevuto una terribile doccia fredda çç.
Non avevo fatto caso che Tony fosse ancora troppo debole, nel film, per unirsi a loro. Ma essendo viva Pepper, nel canone MCU, la sua disperazione non può certo essere paragonata a quella degli altri.
Invece qui le cose sono ben diverse e ho brividi al pensiero di quello che ha provato a fare con quella bottiglia: Nat non lo giudica e la cosa non mi sorprende affatto. Sta con lui e basta, altro non può, non vuole e non deve fare.

Che dire? Hai cominciato decisamente col botto e abbiamo altri cinque anni da gestire davanti: non vedo l'ora di continuare con i prossimi capitoli <3

Un bacione, ti auguro un buon week end per quanto possibile!
a presto <3

Bennina

Recensore Junior
12/10/19, ore 15:55

Morirò dietro a questa storia? Ovvio.
Morirò a causa di questa storia? Probabile.
Piango... è di una bellezza disarmante (quindi ti picchio se provi solo a pensare di dissentire... :* ), prendi in esame cinque anni di cui sappiamo-non-sappiamo tante cose e ci aggiungi una mazzata emotiva ulteriore perchè togli Pepper (e Morgan) dall'equazione che nei film impedisce a Tony di fare esattamente ciò che tu hai appena descritto, ed io so che da qui in poi il vortice dell'angst mi trascinerà ancora più in profondità... perchè so (ed ipotizzo entusiasta) le vette che arriverai a toccare.
Quindi... morirò a causa di questa storia? Sicuramente.
Voglio morirci? Assolutamente sì!
Ti avevo preannunciato quanto volessi commentare le "virgole definitive", ma non c'è molto altro da dire se non quello che traspare direttamente dalle tue parole... perchè il tuo Tony ha provato a tagliarsi le vene, con il demone dell'alcolismo ad alimentarlo, ed è incapace di piangere perchè è disidratato. Vorrei entrare nello schermo ed abbracciarlo, e per fortuna c'è Natasha a farlo al posto mio... ovviamente non l'abbraccia perchè Natasha si comporta da Natasha, ma il gesto di accarezzargli il polso delicatamente in mezzo ad un silenzio vuoto (amo questa espressione) è un'emozione talmente "basilare" che entra sottopelle e mi lascia una tristezza addosso anientante... e Dio, quanto amo questa storia <3
Ah, ovviamente mi inchino a te per la scelta del nuovo titolo... diciamo che de Andrè ci avvisa dell'antifona in modo a dir poco egregio.
_T <3

Recensore Master
12/10/19, ore 15:49

Cara Light <3
Non sai che gioia poter finalmente lasciare una vera e propria recensione a questa storia :')  Che poi lo so che preferisci i miei video-commenti al solito papiro che ti smollo qui, ma siccome sono una persona equilibrata faccio entrambe le cose DEH u.u
Sai già quanto questo progetto mi affascini - come tutto ciò che scrivi, e sì, sto facendo la ruffiana - quindi adesso mi divertirò un po' a rendere questa recensione un agglomerato indecente di applausi e complimenti, oh.

Tanto per ribadire il concetto, non credo che tu potessi iniziare la storia in maniera migliore. In primis, adoro il fatto che segua il tuo headcanon e il fatto che esista questa continuità narrativa nei tuoi scritti è una caratteristica alla quale sento di dovermi inchinare.
L'atmosfera che si evince da questo prologo è dolorosa, sofferta, non solo dal punto di vista psicologico del personaggio, ma anche per l'ambientazione malinconica con i colori e le praterie del Wakanda. Fa già male così, perchè quella che dovrebbe essere una quiete post vittoria, è invece una realtà tragica dove si è appena consumata la sconfitta più grande di sempre. E Tony è da solo, annientato, e tocca con mano la paura che è rimasta chiusa nella mente per sei anni. Quel passaggio mi è piaciuto tantissimo perchè mette proprio in risalto la sua impotenza di fronte a quello che ha sempre cercato di prevenire.
La presenza di Natasha non migliora le cose, ma è importante il fatto che lei prenda coscienza dello stato in cui si trova Tony, di quel taglio sul polso, del dolore che alberga adesso nella sua mente. Lo comprende, non lo giudica, ma resta nel presente e cerca di fare ciò che può, anche se in questo caso significa "solo" prendersi cura delle sue ferite.
Ho apprezzo molto anche il fatto che il primo dialogo presente sia proprio quello dei protagonisti, come un primo breve e muto confronto su quello che è appena successo. Ben fatto, davvero.

Non mi dilungherò sulle questioni titolo, dimensione e citazione iniziale, perchè sai già quanto le apprezzi e quanto le trovi azzeccate per questa storia, quindi mi limito a batterti il cinque, sperando di vedere pubblicati presto anche i capitoli successivi <3

Un abbraccio hulkoso e alla prossima,

_Atlas_
 

Recensore Master
11/10/19, ore 11:28

Light, anzi, Cosetta! ^^

Come potevo usare questo bruttissimo riferimento ai Miserabili se tu metti Hugo in apertura di capitolo? Adoro ritrovare parte dei tuoi headcanon nelle tue storie: sei bravissima a creare mondi e canoni e a prevedere determinate scelte di trama. Qui c’è una sostanziale variazione del canone: persi Pepper e Peter a Tony mancano i punti di riferimento, la cosa più simile a una famiglia. Vuol dire che hai creato una sorta di distopia priva di Morgan e dell’assaggio di una famiglia: cinque anni di amaro paradiso, dove il rimpianto si unirà alla voglia fattiva di godere di quel poco che si è riuscito a preservare a fronte di una vendetta postuma e parzialmente inutile, che spezzerà persino un guerriero millenario come Thor ben più della morte tragica di Loki ♥ (piazzato a tradimento).

Senza Pepper e il tentativo di andare avanti si verrà a creare un vuoto enorme. In questo clima trovo coerente che l’unica persona in grado di avvicinarsi a Tony senza giudicare sia Nat. Tra commilitoni e pari lei è l’unica che intuisce e riconosce le ferite autoinflitte senza commentarle, accettandole silenziosamente, consolandole quasi con la tipica freddezza che la caratterizza. Ciò che la storia promette a gran voce è un discorso ampio e variegato sull’introspezione e sul superamento/accettazione di una sconfitta che già Endgame disegna come amara, come quando Tony afferma che i Vendicatori sono bravi a vendicare, non a evitare che la sciagura si abbatta, criticando in tal senso altre battaglie (Age of Ultron) ed esautorando il senso stesso della squadra. Mi piace che Tony, sempre scandagliato in maniera efficace e tanto bella da risultare persino dolorosa, abbia imparato a gestire gli attacchi di panico; nelle tue mani riesci sempre a mantenerlo dinamico al punto giusto, senza mai dimenticare il suo essere un meccanico, un uomo pratico, uno che se ha un problema inventa il modo per risolverselo, ma anche un uomo terribilmente umano che arriva quasi a pensare di morire – e qui mi viene in mente il concetto senechiano di tali scelte, ma poi la recensione si tramuterebbe in breve tempo in un noioso trattato di filosofia e tu, giustamente, chiameresti la postale.

Bellissimo incipit, bellissimo titolo ispirato al nostro Faber, bellissimo testo, come sempre!
Abbracci muffinosi a te, Cosa!
Shilyss :*

Recensore Master
11/10/19, ore 01:17

Carissima cosa,
se dovessi usare una parola per descrivere cosa questo prologo mi ha lasciato nel cuore, direi che è malinconia, pura e cruda. Sarà anche breve, non è uno di quei mammozzoni che tanto amo leggere, ma è dannatamente intenso. Tu nelle note parli della tua crisi esistenziale sui presupposti e il senso di esistere di questo progetto. Io nella mia recensione ti dico che l'ho aspettata, ma non credevo... ti giuro, cara Light, io non credevo davvero che fosse questo e sono annichilita, spiazzata, da quanto certe emozioni sfocino così tanto da parole scritte nero su bianco e quanta apatia, tristezza, malinconia, sensi di colpa e rassegnazione brucino forti tra le tue parole, le tue emozioni. Eh sì, mia cara cosa, perché per poter descrivere certe emozioni bisogna averle provate, bisogna conoscerle e insieme ad esse un'altra moltitudine di altre emozioni che sono il loro specchio. È la vita, che ci dà il privilegio di sapere cosa sono tutte queste emozioni, ed è la capacità narrativa di un autore, saperle mettere su carta così bene.
Non ho mai dubitato delle tue capacità narrative; ti stimo come persona, ma anche come autrice, ma anche come anima che prova dei sentimenti, che non li trattiene ma decide di condividerli con noi, attraverso un Tony Stark – il tuo Tony Stark, che brilla malgrado non viva più (eppure è vivo. Respira, il cuore batte, dedica pensieri, ma non c'è. Non è qui. È su Titano, a vedere le persone sparire come cenere e sappi che ogni menzione a Peter è un colpo al cuore. E non per il motivo che pensi tu, ma per come riesci a celarlo dietro gli occhi di un uomo che finge di non provare niente, e invece prova un sacco di cose... un'apatia che ha dell'altro, nel mezzo... una luce, ancora accesa).

Forse non avrebbe dovuto fare molte cose, incluso tornare vivo da Titano, anche se in effetti non si sente davvero vivo. Si sente scomparire, come tutti gli altri.

Ecco cosa intendo. Lo ha fatto, è tornato, ma è vivo? Tony è qui? O lì? O non c'è? Domande vere, perché non siamo contro Ultron, non siamo in Germania contro Cap... siamo in un post Infinity War, dove non ha vinto nessuno e dove chi è tornato, si è lasciato troppe cose indietro. E questo Tony con le dita incerottate, che è stato cieco e si è fatto del male, non controllando la rabbia, è lo stesso Tony che, appena atterrato con l'astronave, perde la calma e accusa un Cap inerme, zitto, che non c'è stato e non lo ha affiancato. Che non l'ha aiutato a porre fine a quella battaglia mai vinta. Che gli ha portato via Pepper, Peter e molte altre persone.

Vede una distesa di galassie che si allarga nella savana come lucciole. Vede l'orizzonte che si sfalda in torrenti di pulviscolo scuro portati dal vento. Fa stridere la mandibola e cerca di non pensare alla cenere. Di non astrarla, di non ricordare Peter e di non immaginarsi come deve essere stato anche per...

meraviglioso questo passaggio, meraviglioso perché Tony c'è. Il suo unico scopo, in questo prologo, è soffrire e accusarsi. Non amarsi, meno di quanto ha mai fatto in vita sua; questo tuo Tony sempre così lui, che te lo immagini pure nel suo minimo movimento d'espressione ma che trova sollievo nelle cure di qualcuno che non ha intenzione di lasciarlo solo, quando è lui a dirle che è quello che vuole. Trova la premura di una persona che ha imparato a conoscerlo, che sa prenderlo, che sa quando assecondarlo e quando no. Questo Tony che si lascia curare, con questo silenzio vuoto, e un tocco gentile a dargli speranza.

Co', questa storia fa male. Fa male perché non si può superare Infinity War. Non si può superare perché quei 5 anni di inferno li abbiamo vissuti noi addosso in tre ore di film... e so quanto ti ha fatto male, so quanto è stato doloroso... so che vuoi risanare qualcosa che hanno distrutto, e so che a quell'uomo meraviglioso, strano e complicato che è Tony Stark, vuoi regalare quello che non gli è stato concesso. Io sono qui, a seguirti mentre lo fai. Nel frattempo ti ringrazio, perché questa sera è una sera un po' così, e leggerti è stato l'unico motivo per cui andrò a dormire col sorriso sulle labbra. Forse un po' malinconica, sì, ma non per questo apatica e vuota.
Percio grazie e scusa la recensione sconclusionata, ma ci voleva.
E tu non deludi mai. Ti si vuole bene,
non ti fermare mai, okay?
Miry