Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 1539 recensioni.
Positive : 1537
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Junior
12/12/21, ore 19:46

Buonasera _Agrifoglio_,
in questo capitolo, come illustrato dal titolo, campeggia e giganteggia la figura del vescovo zoppo ossia di quel Talleyrand Périgord che storicamente fu un abile e fine politico e che anche qui fa la sua parte.
Colpisce la descrizione quanto mai azzeccata che ne fa André e cioè quella di un uomo che evita di prendere posizioni nette e che dice ad ognuno quel che vuol sentirsi dire.
Talleyrand non si scompone mai, neppure di fronte all’aggressività di Maria Antonietta che lo umilia di fronte a tutti, compare dal nulla senza fare rumore, è inespressivo se non per qualche neutrale manifestazione di bonomia e non si sa cosa vuole e cosa pensa.
Fa credere a Robespierre ed al duca d’Orléans di essere contro Oscar e Maria Antonietta ed al primo di essere anche contro le donne mentre, parlando con Oscar e con André, pare essere a favore di Maria Antonietta nonostante tutto e manifesta una grande stima verso Oscar che è una donna. Fa credere a Robespierre di essere dalla sua parte, ma poi parlando con André, lo descrive come un uomo dalla pesantezza indicibile. Ride, scherza e pugnala alle spalle, ma per ora non si sa cosa voglia e da che parte stia.
La regina ha rifiutato pubblicamente al vescovo la carica di ministro degli esteri e ciò le ha fruttato l’accusa di condurre una politica filoaustriaca. Come se non bastasse è anche riemersa la questione di legittimità ed il duca d’Orléans è più che intenzionato a procurarsi tramite il conte di Compiègne la prove della nascita illegittima del re.
Proprio a casa Compiègne si svolge la seconda parte del capitolo. La povera Geneviève sta per partorire, ma il marito e soprattutto la suocera la tengono segregata e le impediscono di scrivere a casa e di cercarsi una levatrice di suo gradimento. La donna, riuscendo ad eludere per alcuni istanti la sorveglianza di quel Cerbero della suocera, chiede aiuto ad André e questo avverte la madre e la zia della contessa che fanno irruzione in casa Compiègne al momento del parto, giusto in tempo per evitare che una levatrice sporca, incapace, con strumenti vetusti ed arrugginiti e dalla pessima reputazione faccia morire la puerpera.
In tutto ciò, va una particolare menzione alla simpatia del conte di Compiègne che mostra disgusto alla vista del suo neonato!
Il diritto, però, è dalla parte dei cattivi, ma Maria Antonietta salva la situazione, nominando Geneviève de Compiègne sua dama di compagnia e disponendo il trasferimento della madre e del bambino a corte, fuori da quell’inferno domestico.
Questa storia è sempre più variegata ed avvincente e devo dire che mi piace tantissimo!
Alla prossima!
Match Point

Recensore Master
21/02/21, ore 12:01

Talleyrand brilla per autocontrollo, Robespierre per follia riformista - ha il sacro fuoco e non lo tiene più nessuno.
Il cugino dell'ex Re invece inciucia, che è la cosa che gli viene meglio: riscalda vecchie dicerie sperando di servirle alla Regina.

La Marchesa prende a ceffate la levatrice?!?!?!? Eccheé?
Per fortuna che interviene la Regina!

Recensore Master
25/01/21, ore 10:01

Ciao Agrifoglio. Interessante la figura del Vescovo zoppo, ossia Talleyrand, con le informazioni che dai nelle note finali. In questo capitolo, con dialoghi ben fatti, prevale la parte politica e intellettuale, offrendo varietà alla storia. Chissà cosa farà il Vescovo. Sono curiosa di leggere anche riguardo "la nuova dama di compagnia", titolo del prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 25/01/2021 - 10:03 am)

Recensore Master
25/07/20, ore 23:48

Accattivante la figura di Talleyrand.
E mi piace da morire l'idea della Regina di salvare in qualche modo Genevieve per farla sua dama di compagnia. La ragazza, decisamente, ne ha passate troppe, rischiando addirittura un parto che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia.

Recensore Master
15/11/19, ore 06:13

Il personaggio del vescovo zoppo è molto complicato.
Come sempre la regina è poco riflessiva: si è portata in casa gente poco raccomandabile.

Recensore Junior
13/11/19, ore 22:12

Veramente complimenti per il modo che hai di scrivere così vero e assolutamente adatto al secolo che ci descrivi con personaggi storici e di fantasia calati in un contesto economico/politico/sociale credibile ed interessantissimo dagli intrighi di corte, all'escalation di attentati e azioni dettate esclusivamente al raggiungimento e alla consolidazione del potere delle figure estremiste come Saint Just e Robespierre, vittime della seduzione del potere e dell'affermazione individuale, dalla diplomazia e ipocrisia del vescovo Taillerand e fra questa accozzaglia di anime si ergono due anime belle, leali e dal fine intelletto di Oscar e Andrè che invece hanno a cuore davvero il destino della martoriata Francia e della propria famiglia. Un romanzo storico originalissimo e scritto benissimo. Attendo con entusiasmo il proseguo.

Recensore Junior
02/11/19, ore 12:42

Carissima Agrifoglio, quanta carne al fuoco in questo capitolo! Finalmente, ci sveli l'identità del vescovo zoppo che era apparso nel capitolo precedente e lo fai in una scena e con una maestria che sveglierebbe il più addormentato dei lettori..
Talleyrand non mi piace affatto!! Machiavellico ed opportunista era nella realtà storica e machiavellico ed opportunista rimane nella tua ricostruzione . Ha proprio ragione Andrè :dice ad ognuno quello che vuole sentirsi dire e rifiuta di prendere posizioni nette Fa il maschilista con Robespierre ed il femminista con Oscar ed André , consola la povera Geneviève al ballo salvo poi strizzare l'occhio al conte di Compiègne. Mostra interesse per le teorie sull'essere supremo e per la cospirazione sull'illegittimità del re ma poi chiede ad Oscar di spingere la regina (con la quale aveva litigato in precedenza )ad essere più prudente perché se no queste teorie minoritarie prenderanno il sopravvento.. Questo vede come tira il vento e poi, all'ultimo momento , si schiera.. Lancia sassi e si nasconde per vedere l'effetto che fa.. Non sta dalla parte di nessuno ma soltanto dalla sua..
I rapporti fra Oscar ed André sono sempre gli stessi Si vogliono bene, ma poi lei quando si innervosisce è brusca,anche se poi si pente mentre lui è paziente e razionale e cerca di aiutarla come può anche se a volte, fossi in lui, mi alzerei e la lascerei cuocere nel suo brodo per un po'..
Il conte di Compiègne e la sua degna (si fa per dire) madre non si smentiscono affatto ma proseguono indisturbati nella via del delitto e se prima si sono macchiati di stupro con narcotico ecco che ora pianificano addirittura un omicidio . Chiamano la più sporca e corrotta levatrice di Parigi per fare morire quella poveretta! Per fortuna che questa aveva incontrato Andrè e gli aveva chiesto aiuto e lui aveva messo in avviso la madre e la zia che arrivano giusto in tempo con una levatrice degna di questo nome per salvare quella povera sventurata !
Maria Antonietta ,mossa a pietà nomina la contessa di Compiègne sua dama di compagnia ma così si mette alle calcagna il conte di Compiègne che è il principale alleato del duca d'Orléans soprattutto adesso che il duca di Germain è stato condannato e bandito.. Sento odore di guai!!
La regina in questo capitolo è stata tutta istinto ed impulso e niente ragione Anche con Talleyrand non si è comportata oculatamente esternandogli risentimenti ed antipatie che avrebbe potuto tenersi per sé Un alleato come lui le avrebbe fatto comodo mentre adesso ce l'ha come nemico..
Un altro capitolo davvero splendido cara Agrifoglio!!
(Recensione modificata il 02/11/2019 - 12:45 pm)
(Recensione modificata il 02/11/2019 - 12:46 pm)

Recensore Veterano
01/11/19, ore 22:28

Mia gentile madame Agrifglio,
un ottimo capitolo, interessante, vivace, in cui i miei piccoli danno il meglio di loro ....... ma io?
è mai possibile che io non ci sia mai?
Ma insomma, non avete un poco di rispetto per me?
A presto!

Recensore Master
31/10/19, ore 22:00

Ciao,
la storia è sempre più complessa ed intrigante. Tu riesci a gestire tutti i personaggi, storici e inventati, con una maestria che pochi possono avere.
Posso solo dirti che sei davvero brava.
A presto!

Recensore Master
31/10/19, ore 17:58

Questo Talleyrand non mi piace per niente, è un doppiogiochista: non so se faccia più schifo quando spalleggia l'esaltato Robespierre e le sue blasfemie, oppure quando tenta di blandire Oscar con quell'aria falsa e melliflua. È vero soltanto che la regina dovrebbe passare a più illuminate vedute, per il suo bene e per quello del suo Paese. Intanto però è riuscita a trovare un modo per salvare quella poveretta, che stava per cadere vittima del peggiore dei delitti, e a punire Compiegne e la sua famiglia, degni modelli della nobiltà più corrotta e degenerata, vera ed unica causa della rivoluzione!

Recensore Master
31/10/19, ore 15:11

Buono conoscere un personaggio storico realmente esistito da vicino.
Il vescovo zoppo sembra un personaggio molto interessante anche se un po' complesso.
Oscar ed Andrè hanno ancora una volta ragione.

Recensore Master
31/10/19, ore 11:43

Cara Agrifoglio, come sempre i tuoi capitoli ci permettono di coniugare realtà e finzione risultando estremamente accattivanti ed interessanti poiché ben narrati. Abbiamo potuto conoscere un po’ più da vicino un personaggio storico realmente vissuto e del quale ho delle reminiscenze scolastiche, personaggio astuto e dalla mente particolarmente brillante il Vescovo Tayllerand che in questo tuo spaccato ha saputo barcamenarsi con maestria e acume quando parlava con l’uno piuttosto che con l’altro riuscendo a trovare il bandolo della matassa e a non scontentare nessuno, poiché le parole che uscivano dalla sua bocca erano formulate apposta per il personaggio con il quale stava interloquendo dicendogli proprio le cose che voleva sentirsi dire. L’essersi dedicato alla vita clericale per volere della sua famiglia potente non gli ha però plecluso la possibilità di mantenere inalterata tale potenza anzi continuando ad incrementarla dedicandosi agli affari di Francia con la stessa dedizione con cui curava gli affari di famiglia. L’essere anche venuto in contatto con personalità varie gli ha permesso di tastare il polso della situazione da più punti di vista e di farsi pertanto un quadro molto personale che certamente gli sarebbe stato di aiuto in tempi futuri, dopo che la regina gli aveva negato recisamente e davanti a tutta la corte la possibilità di diventare ministro degli esteri, scelta peraltro criticata persino da Oscar che aveva però compreso che il Vescovo fosse una persona abile anche se non del tutto cristallina e i cui atteggiamenti impensierivano André che non riusciva a decifrarne il comportamento. Quanto mai d’effetto la scena che vede protagonisti la madre di Genevieve e la sorella di lei corse in soccorso della figlia che sta per partorire il primo nipote della contessa di Compiegne la quale ha tenuto segregata in casa la povera nuora e che nel momento del parto ha voluto avvalersi delle pratiche di una sedicente levatrice, prontamente stroncata dall’arrivo della contessa di Amiens che è riuscita a far arrivare una vera levatrice tramite sua sorella. Il botta e risposta fra le due contesse è al fulmicotone e ci fa comprendere in pieno il dramma che avrebbe potuto scatenarsi se loro non fossero intervenute. Sconcertante il modo di porsi della contessa madre e del di lei figlio completamente disinteressate alla sorte della povera Genevieve che in altri mani avrebbe potuto rischiare di morire e forse l’intento era proprio quello. Oscar e Andrè si sono mossi all’interno del racconto essendoci sempre ma senza prevalere su altri personaggi, facendo sentire la loro voce e continuando a dare man forte ad una storia che non è solo la loro ma sta diventando sempre più ampia e complessa quanto intrigante e accattivante. Ti aspetto pertanto al prossimo aggiornamento con curiosità. Un caro saluto e a presto.

Recensore Veterano
31/10/19, ore 01:00

Bellissimo capitolo. Il Vescovo zoppo è un personaggio molto interessante e complesso. Ad ogni persona che incontra dice quello che questa persona si aspetta, mi sembra piuttosto pericoloso e con un' intelligenza spiccata. Quello che poteva capitare a Genevieve è terribile, l'assoluta noncuranza con cui la trattano marito e suocera sfiora il reato. Meno male che è riuscita a parlare con André. E meno male che la Regina ha avuto la brillante idea di farla diventare la sua dama di compagnia, di fronte ad un ordine diretto della sovrana nessuno si può sottrarre. Tra il Vescovo zoppo, Robespierre e il duca d'Orleans prevedo sfracelli. Complimenti, rendi questa storia sempre più interessante.

Recensore Master
30/10/19, ore 22:58

Un altro bellissimo, interessantissimo capitolo!
Con Talleyrand mi hai riportato ai tempi della scuola.
Io lo conoscevo come Maurice de Talleyrand , era definito il "camaleonte " o il " diavolo zoppo".
Personaggio intelligente e scaltro ma alquanto ipocrita , cinico e baro. Un grande trasformista si adattava alla situazione e sapeva sempre come avvantaggiarsi delle circostanze storiche del momento per accrescere il suo potere.
Ma ancora una volta hanno ragione Oscar e André, non è positivo per la regina farsi nemico un personaggio simile, ovviamente lui è già passato dall' altra parte e medita vendetta. Ha trovato nel duca d'Orleans e il duca di Compiegne ottimi alleati e qualche piano diabolico sarà messo in atto al più presto.
Per quanto riguarda la vicenda della sfortunata e goffa Genevieve, sono proprio contenta che André, sebbene indirettamente le ha salvato la vita. È stato provvidenziale l' arrivo di una levatrice preparata e seria , certamente con quella ciarlatana che era stata chiamata dalla suocera, la povera puerpurea sarebbe morta per infezione.
A 32 anni era considerata " vecchia " per avere il primo figlio, Oscar ora me ha 38 e spero che non rischi una nuova gravidanza!
Troppe donne( soprattutto meno giovani, ma anche no) morivano per le conseguenze di un parto e pure la mortalità infantile era elevatissima.
Come immaginabile Maria Antonietta, a fine capitolo, si distingue per la sua generosità e nobiltà di cuore, doti che non le difettano!
Mi fa piacere che la sventurata contessa possa divenire dama di compagnia della regina, un incarico certo che i suoi aguzzini, marito e suocera, non potranno impedirle di espletare.
Complimenti cara Agrifoglio, la tua storia è veramente affascinante .
Buona continuazione!
(Recensione modificata il 30/10/2019 - 11:01 pm)