Recensioni per
Quando il gatto non c'è, i Corvi ballano
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/03/21, ore 14:52

Secondo classificato
blackjessamine

Quando il gatto non c’è, i corvi ballano
 
 
Tot: 49.75/50
 
 
Impaginazione: 1/1
L’impaginazione è corretta. Il font usato è molto gradevole e il carattere è di una grandezza adeguata che permette di leggere il testo in tutta tranquillità. Molto carina l’idea di mettere il titolo giustificato di lato (non distinguo la destra dalla sinistra, quindi evito figuracce).
 
Grammatica e stile: 14.75/15 (divisi in 10/10 e 4.75/5)
La Grammatica è corretta. In tutto il testo non sono stata capace di riscontrare errori, refusi e via dicendo. La punteggiatura è sistemata in maniera ottimale e il lessico usato è sempre, e dico sempre, adeguato. Sono molto contenta di leggere le tue storie – ormai sei una presenza fissa ai miei contest – che trovo sempre di una cura sconvolgente, questa in particolare mi ha colpito moltissimo, forse anche per la lunghezza non indifferente.
Il tuo stile, ma ormai te lo dico a ogni contest, mi piace sempre: di base potresti scrivermi anche la lista della spesa e io sarei contenta e soddisfatta di poterla leggere. La storia è pulita, lineare, ma non mancano piccoli e precisi tocchi d’eleganza che l’arricchiscono in maniera indescrivibile.
In questo quadro idilliaco mi è dispiaciuto trovare una piccola ripetizione di troppo, che ti metto qui di seguito:
Qualche bisbiglio perplesso tra il pubblico intervallato da qualche complimento compiaciuto sussurrato a mezza voce.
Pacche sulle spalle a metà fra il compiaciuto → mi suona un po’ male questa ripetizione, che non credo fosse voluta. – 0.25 pt
Per il resto, la storia è secondo me semplicemente perfetta (e perfetta è assolutamente dire poco). È scorrevole, densa di avvenimenti che però non “pesano” mai sul lettore, si finisce in poco tempo e con la massima soddisfazione. Brava!
 
Titolo: 4/4
Il titolo mi è piaciuto molto. Ne riesco a cogliere il rimando al testo, dato che la metafora del corvo è stata da te molto usata in tutta la storia (il Raven Café mi ha assolutamente stesa, te lo dico) e ritorna sempre come simbologia. Inoltre, ha quel leggero velo di ironia che a me personalmente piace sempre, è molto leggerlo e contribuisce a smorzare l’aria un po’ pesante di questo primo capitolo. Insomma, mi è piaciuto moltissimo, per fare un po’ una sintesi.
 
Trama: 5/5
La trama mi ha colpita fin da subito, devo essere sincera: le storie che parlano di danza, anche solo marginalmente, sono un po’ il mio guilty pleasure e tu hai involontariamente battuto un chiodo che stava lì non proprio in bella vista. Ma andiamo a noi.
La trama, a mio parere, funziona molto bene. La scena iniziale è molto delicata, eterea, e proietta subito il lettore sul palco insieme ai ballerini e ad Alhena, cosa che ho apprezzato oltre ogni misura. Ma, quello che secondo me è veramente la chicca di quest’intreccio, è sicuramente l’apparizione finale di Vitious mi ha sorpresa e colta totalmente impreparata: mi rendo conto che potevo arrivarci, gli elementi c’erano tutti – i corvi, F.V. – ma sinceramente il mio cervello non era proprio riuscito a compiere questo basilare collegamento. Secondo me hai fatto un lavoro eccellente e io posso solamente scriverti l’ennesima elegia a te dedicata, complimenti vivissimi!
 
Originalità: 5/5
La tua storia è sicuramente originale e lo è anche tantissimo: so che lo sto ripetendo a ¾ delle storie, ma mi sento in dovere di dirlo anche a te – io, una storia così, non l’ho mai letta. Non so come ti sia venuto in mente di inserire la danza in HP, ma credo che sia stata sicuramente un’idea vincente (al momento non ho ancora la classifica definitiva, mancano parecchie storie: sarò stata profetica?), e l’hai inserita con una tale naturalezza che era impossibile non convincermi. Bravissima.
 
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Sono sempre molto critica riguardo agli OC nel fandom di Harry Potter, perché il pericolo stereotipo è sempre – a mio parere – dietro l’angolo. Ma avevo già letto di Alhena nelle tue storie e, devo dire, mi sono approcciata a questa storia con massima tranquillità perché già sapevo di potermi fidare della cura immensa che metti nelle tue storie.
Alhena è un personaggio meraviglioso. L’hai creata dal nulla e l’hai creata con una tale profondità che non posso non esserne impressionata, secondo me hai fatto davvero un lavoro che è irreprensibile. Ho adorato le sue interazioni con Thomas, che sono state naturali e sicuramente in linea con il personaggio che hai delineato in questo prologo. Il dialogo con Vitious, poi, è sicuramente la mia parte preferita della storia, oltre quella che mi mette più curiosità.
Il professore è reso, secondo me, in maniera estremamente verosimile: il suo dialogo con Alhena è certamente convincente, specialmente quando gli fai dire “Non basta un diploma perché io smetta di considerarti una mia studentessa, Alhena Macnair...”, frase che reputo geniale e che ho sicuramente adorato. Non ho mai considerato Vitious come un personaggio da fanfiction, ma devo assolutamente ricredermi dopo questa storia!
 
Gradimento personale: 10/10
Via il dente, via il dolore: continuerei a leggere questa storia? Certamente, e ti anticipo che se ti spetteranno recensioni premio, andrò a recensire gli altri capitoli (che ho già letto, perché sì) con molto piacere.
Questa storia mi è piaciuta tantissimo. Mi ha colpita fin dall’incipit – che secondo me è uno degli incipit meglio riusciti che ho letto, scritti da te – e per tutta la durata della storia, senza perdere mai e dico mai la mia attenzione.
Non c’è una parte di questa storia che posso dirti di non aver apprezzato, mi è piaciuta completamente tutta, senza mezzi termini. Sei stata bravissima e io posso solo esser grata della fiducia che mi hai accordato lasciandomela giudicare.

Recensore Veterano
18/11/19, ore 15:55

Buongiorno!
Ormai rassegnata al cospetto della tua prolificità inarrestabile, ho capito ch recuperare tutto quello che hai scritto ultimamente sarà un'impresa erculea;  quindi, mi son detta, perché non cominciare dalla fine? Potrebbe sembrare una logica un po' bislacca, è vero, ma secondo me porterà a buoni risultati. 
E quindi, via, mi butto in qusta avventura danzante in compagnia dello splendido Ramón e della Signorina Cugina che, secondo me, sta deliziosamente ridendo sotto i baffi.
In primo luogo, ovazione ROBOANTE da parte mia per l'avere inserito il Teatro Solìs di Montevideo nella lista dei sacri palchi del balletto mondiale. Non poteva esserci omaggio più opportuno, direi. E a questo proposito, mi sono molto piaciute le descrizioni del clima gravido di tensione all'interno dei camerini, dove la nouance patinata del palcoscenico si stempera nelle umane debolezze, fra unghie sanguinanti e tensioni fra individui che, idealmente, poco avrebbero a che spartire con la perfezione ostentata agli occhi del pubblico. Avevi voglia di scrivere di ballerini, con annessi e connessi? Mi sono ritrovata perfettamente nelle tue parole.
E abbiamo un Tommy! O meglio, non abbiamo più un Tommy, ma lo abbiamo avuto, giusto? Oh, ma che notizia succulenta. Qualcuno qui vicino si fa una risatiba pettegola e segna qualcosa su un quadernetto rilgato di nero, per ogni evenienza. In ogni caso, per fortuna che, qualche volta, l'ostinata detsrminazione di Alhena a tagliare i ponti con qualsiasi elemento del suo passato è costretta a venir meno dalla tenacia altrui. 
Perché insomma, diciamocelo fuori dai denti: se è Filius a cercarti e a farti una proposta del genere, dire di o è praticamente impossibile. Sono così contenta di avere ritrovato il prode Vitious, che anch' io immagino come un direttore attento e premuroso, uno che non smette di considerare "suoi" gli studnti che hanno fatto parte della sua casa, nemmeno quando questi lasciano la scuola. Una persona eccezionale che continua a preoccuparsi per loro e che si fa in quattro affinché il futuro riservi loro qualcosa di bello. E questa cosa, alla fine, Alhena deve averla capita perché, nonostante le premesse riottose, eccola infine che si presenta ad Hogwarts.
Inutile dire che la prima descrizione di Roger mi è piaciuta moltissimo, perché beh, insomma, lui è proprio così: un saggio alla Socrate, che sa di non sapere e che si ingegna per trarre il meglio da quanto madre natura gli ha dato. Questa, al pari della più cristallina intelligenza, è sapienza. E insomma questo Roger, che di lezioni di ballo proprio non ne ha bisogno, si ritrova invischiato nell'iniziativa armata da Vitious e posa gli occhi, apparentemente per la prima volta, sulla bionda ballerina che, senza tanti preamboli, rivela possedere metodologie didattiche assai poco ortodosse.
Grazie davvero per avere accolto e adottato questa versione di Roger non proprio convenzionale e per essertene affezionata al punto di decidere di scrivere di lui. Questa cosa, per me, è motivo di immenso orgoglio, davvero.
Inutile dire che, ora, rimango in fremente attesa di vederli interagire!
Pubblica presto!!
Un bacione,
Ale

Recensore Master
14/11/19, ore 16:15

Ma ciao, Greta!!
Dovrei continuare la long, che adoro, ma ho visto questa chicca in homepage e non ho saputo resistere, come ogni volta che aggiungi qualche dettaglio sul passato di Alhena.
Devi sapere poi, che la caratterizzazione di Adho mi ha fatta innamorare di Roger (e di Graham, e di Cormac...) e quindi il connubio era assolutamente irresistibile, non c'è che dire!
Ho trovato un'Alhena molto simile a quella incontrata da Sirius nel Quartier Generale dell'Ordine della fenice: piuttosto impulsiva, senza freni inibitori e restia a farsi aiutare e a condividere i suoi fardelli con gli altri (pur se questi altri avevano tutte le buone intenzioni, come nel caso di Vitious).
Roger è decisamente ai suoi antipodi - e a quelli di Sirius, adoro che condividano il compleanno - e voglio proprio vedere come reagirà Miss MacNair a una figura così allegra, sicura di se e affascinante... prevedo che ne vedremo delle belle.
Mi chiedo poi come farai combaciare il tutto con il canon che prevede che Roger scorterà Fleur al ballo, anche se non sono sicura che lo rispetterai.
Trovo che la scena del film in cui la McGranitt insegna le basi del ballo da sala ai Grifondoro sia una delle poche aggiunte degne di nota dei film e hai fatto benissimo a prendere spunto da quella per mostrarci cosa è accaduto nella casa blu-bronzo.
Attendo impaziente il prossimo capitolo e aggiungo, ovviamente, la storia alle seguite.
Un abbraccio,
Francy

Recensore Veterano
14/11/19, ore 14:53

Ciao, Jess!
Che bello trovare una storia di Alhena! Mi erano mancate le sue storie... E' un personaggio che ho imparato ad amare e ad apprezzare in tutta la sua storia (dalla Danza delle Spade ad Adagio, bellissime storie che mi hanno fatto compagnia per tanti mesi, ma anche nelle altre due storie che le hai dedicato e nella bellissima Black Swan di Adho). Sono quindi particolarmente contento di averla trovata in questa nuova storia...
Che si presenta molto interesante: Ognuna delle tre parti in cui possiamo suddividerla, anche se c'è il filo conduttore della danza  e della decisione di Alhena di insegnare balli di gruppo a studenti magici,  tra inizi in medias res, ellissi e finali aperti (riusciranno Alhena ad essere una brava insegnante? Cosa vorrà fare capire ai propri alunni Vitious: Che è possibile scegliere un'altra strada rispetto a quella che la famiglia ti spinge a seguire o che ci sono altre possibilità al di fuori del mondo magico? E quali saranno i futuri rapporti con Roger?... queste sono solo alcune delle domande che mi sono posto), ci presenta un coinvolgente aspetto di questa ragazzina forte e fragile che ha dovuto fare tante scelte dolorose per sfuggire ad un destino opprimente che sembrava segnarla dalla nascita... Leggerò quindi con molto piacere il seguito!
Intanto ti faccio i più che dovuti complimenti!
Un abbraccio a te e a Alhena! Stefano